lunedì 19 novembre 2007

Diritti assoluti e indipendenza della magistratura

Sono di grande attualità in questo tempo, fra gli altri, i temi della indipendenza della magistratura, della difesa dei diritti, del rapporto fra l’occidente ricco e il sud del mondo.

Su questi temi vogliamo proporvi l’ascolto di un intervento di straordinario valore, pronunciato dal prof. Luigi Ferrajoli l’11 maggio 2002 alla seconda giornata del convegno “Giustizia e informazione: le forme del dissenso tra riformismo e globalizzazione”, tenutosi al Palazzo Serra di Cassano.

Luigi Ferrajoli (Firenze, 1940) è professore di filosofia del diritto e di teoria generale del diritto nell'Università di Camerino. Fra il 1967 e il 1975 è stato magistrato.

L’intervento che vi proponiamo di ascoltare dura 31 minuti.


Moderatore dell’incontro era il collega Luigi De Magistris.






5 commenti:

Gennaro Giugliano ha detto...

Buongiorno a tutta la redazione,ho visto il video ascoltando con attenzione l'intervento del prof Luigi Ferrajoli di una attualità sconcertante. Più lo ascoltavo e più il mio umore andava progressivamente sul segno negativo,argomenti molto delicati,morte,razzismo,globalizzazione,diritti che non esistono più,insomma proprio un bel quadro (tono ironico)
Buon lavoro a tutti voi

Anonimo ha detto...

Corte d'Appello Catanzaro: "Basta a processi stampa"
Martedì 20 Novembre - TELEREGGIOCALABRIA

"Sono certo che con Vincenzo Iannelli saranno rispettate le regole ed i processi saranno celebrati in aula e non sui media". A dirlo è stato il presidente della Corte d'appello di Catanzaro, Pietro Sirena, nel suo breve intervento di saluto in occasione dell'udienza d'insediamento di Iannelli quale nuovo procuratore generale di Catanzaro. Sirena ha rivolto un saluto particolarmente affettuoso a Iannelli col quale aveva lavorato quando i due magistrati prestavano servizio alla Corte di cassazione. Quindi ha sostenuto che la presenza del nuovo procuratore generale "sarà una certezza di garanzia affinché i magistrati rispettino la regola del silenzio". Il presidente della Corte d'appello ha anche auspicato un ritorno all'armonia negli uffici giudiziari catanzaresi ed un ritorno nell'alveo della legalità dei rapporti con la stampa.

Perche', sinora c'erano stati rapporti ILLEGALI con la stampa?
E da parte di chi?
E perche' il Presidente del Tribunale non e' intervenuto?
Ci sembra che ci siano stati rapporti illegali di taluno con gli indagati, mai smentiti: perche' il CSM, e il Presidente, non interviene?
O e' l'ennesima tirata di orecchi giusto al "solito" De Magistris per l'improvvisa notorieta', in un Tribunale dove piu' d'uno avrebbe cose ben piu' gravi da farsi perdonare, come ormai sa mezza Italia?
Ma quando cessera' questo fariseismo dilagante?
E quando il CSM e l'ANM decidera'
di privilegiare i "puri di cuore", anche antipatici ma soggetti solo alla legge, piuttosto che gli affascinati dal potere?
Non se ne puo' piu'!

Gennaro Giugliano ha detto...

CSM E ANM sono totalmente da ristruttare per utilizzare una terminologia consona,ma quello che penso realmente di questi due Enti non posso scriverlo per non mettere in difficoltà le persone perbene che si sono adoperate per questo blog,altrimenti rischiamo sia io che loro di subire un processo penale per dichiarazioni diffamatorie su entrambe le su citate strutture

Anonimo ha detto...

TOGHE LUCANE: ACCOLTO RICORSO DE MAGISTRIS SU PERQUISIZIONI

(ANSA) - CATANZARO, 21 NOV - La Corte di cassazione ha
accolto il ricorso che era stato presentato dal pm di Catanzaro,
Luigi De Magistris, contro la decisione del Tribunale del
riesame di annullare le perquisizioni effettuate nel febbraio
scorso, nell'ambito dell'inchiesta Toghe lucane, a carico
dell'ex sostituto procuratore della Dda di Potenza, Felicia
Genovese, e del marito, Michele Cannizzaro, ex direttore
generale dell'ospedale San Carlo del capoluogo lucano.
Felicia Genovese ed il marito, nell'inchiesta condotta da De
Magistris che riguarda un presunto Comitato d'affari del quale
in Basilicata avrebbero fatto parte magistrati, esponenti
politici ed imprenditori, sono indagati per abuso d'ufficio.
L'ex sostituto procuratore di Potenza e' stata trasferita su
sua richiesta al Tribunale di Roma, mentre il marito nel maggio
scorso, in seguito al suo coinvolgimento nell'inchiesta Toghe
lucane, si e' dimesso dalla carica di direttore generale.
L'annullamento con rinvio della decisione del Tribunale del
riesame e' stato disposto dalla sesta sezione penale della
Suprema corte. Sull'istanza di annullamento delle perquisizioni
fatta da Felicia Genovese e dal marito dovra' adesso
pronunciarsi nuovamente il Tribunale del riesame di Catanzaro
con una diversa composizione rispetto alla precedente decisione.

Non ci posso credere!!!GLI HANNO ACCOLTO UN RICORSO!!!!

Anonimo ha detto...

Buona lettura!
E' un po' vecchiotta ma e' illuminante


http://www.perlacalabria.it/2007/03/08/la-stampa-di-oggi-chi-lha-vista-ma-noi-birichini-labbiamo-trovata-e/