giovedì 9 ottobre 2008

Il governo salva anche Geronzi, Tanzi e Cragnotti




di Liana Milella
(Giornalista)




da Repubblica.it del 9 ottobre 2008


Sorpresa nel decreto Alitalia: reati non perseguibili se non c’è il fallimento.
Ad accorgersene per prima Milena Gabanelli, l’autrice della trasmissione Report.



Roma - Un’altra? Sì, un’altra. E per chi stavolta? Ma per Cesare Geronzi, il presidente di Mediobanca negli impicci giudiziari per via dei crac Parmalat e Cirio.

La fabbrica permanente delle leggi ad personam, col marchio di fedeltà del governo Berlusconi, ne produce un’altra, infilata nelle pieghe della legge di conversione del decreto Alitalia.

Non se ne accorge nessuno, dell’opposizione s’intende, quando il 2 ottobre passa al Senato.

Eppure, come già si scrivono i magistrati nelle maling list, si tratta d’una “bomba atomica” destinata a far saltare per aria a ripetizione non solo i vecchi processi per bancarotta fraudolenta, ma a bloccare quelli futuri.

Con un semplice, e in vero anche mal scritto, articolo 7 bis che modifica la legge Marzano sui salvataggi delle grandi imprese e quella sul diritto fallimentare del 1942.

L’emendamento dice che per essere perseguiti penalmente per una mala gestione aziendale è necessario che l’impresa si trovi in stato di fallimento.

Se invece è guidata da un commissario, e magari va anche bene come nel caso della Parmalat, nessun pubblico ministero potrà mettere sotto processo chi ha determinato la crisi.

Se finora lo stato d’insolvenza era equiparato all’amministrazione controllata e al fallimento, in futuro, se la legge dovesse passare com’è uscita dal Senato, non sarà più così.

I cattivi manager, contro cui tutti tuonano, verranno salvati se l’impresa non sarà definitivamente fallita.

Addio ai processi Parmalat e Cirio. In salvo Tanzi e Cragnotti. Salvacondotto per l’ex presidente di Capitalia Geronzi. Colpo di spugna anche per scandali di minore portata come quello di Giacomelli, della Eldo, di Postalmarket.

Tutto grazie ad Alitalia e al decreto del 28 agosto fatto apposta per evitarne il fallimento.

Firmato da Berlusconi, Tremonti, Scajola, Sacconi, Matteoli.

Emendato dai due relatori al Senato, entrambi Pdl, Cicolani e Paravia.

Pronto per essere discusso e approvato martedì prossimo dalla Camera senza che l’opposizione batta un colpo.

Ma ecco che una giornalista se ne accorge.

È Milena Gabanelli, l’autrice di Report, la trasmissione d’inchieste in onda la domenica sera su Rai3.

Lavora su Alitalia, ricostruisce dieci mesi di trattative, intervista con Giovanna Boursier il commissario Augusto Fantozzi, gli chiede se è riuscito a garantirsi “una manleva”, un salvacondotto per eventuali inchieste giudiziarie.

Lui risponde sicuro: “No, io non ho nessuna manleva”.

Ma quel 7 bis dimostra il contrario.

Report ascolta magistrati autorevoli, specializzati in inchieste economiche. Come Giuseppe Cascini, segretario dell’Anm e pm romano dei casi Ricucci, Coppola, Bnl.

Il suo giudizio è senza scampo. Eccolo: “Se la norma verrà approvata non saranno più perseguibili i reati di bancarotta commessi da tutti i precedenti amministratori di Alitalia, ma neppure quelli compiuti da altri manager di società per cui c’è stata la dichiarazione d’insolvenza non seguita dal fallimento”.

Cascini cita i casi: “Per i crac Cirio e Parmalat c’è stata la dichiarazione d’insolvenza, ma senza il fallimento. Il risultato è l’abrogazione dei reati fallimentari commessi da Tanzi, Cagnotti, dai correi”.

Non basta. “Subito dovrà essere pronunciata sentenza di assoluzione perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato per tutti gli imputati, inclusi i rappresentanti delle banche”.

Siamo arrivati a Geronzi. Chiede la Gabanelli a Cascini: “Ma la norma vale anche per lui?”.

Lapidaria la risposta: “Ovviamente sì”.

Le toghe s’allarmano, i timori serpeggiano nelle mailing-list. Come in quella dei civilisti, Civil-net, dove Pasquale Liccardo scrive: “Ho letto la nuova Marzano. Aspetto notizie sulla nuova condizione di punibilità che inciderà non solo sui processi futuri ma anche su quelli in corso”.

Nessun dubbio sulla portata generale della norma. Per certo non riguarderà la sola Alitalia, ma tutte le imprese.

Vediamolo questo 7 bis, così titolato: “Applicabilità delle disposizioni penali della legge fallimentare”.

Stabilisce: “Le dichiarazioni dello stato di insolvenza sono equiparate alla dichiarazione di fallimento solo nell’ipotesi in cui intervenga una conversione dell’amministrazione straordinaria in fallimento, in corso o al termine della procedura, ovvero nell’ipotesi di accertata falsità dei documenti posti a base dell’ammissione alla procedura”.

La scrittura è cattiva, ma l’obiettivo chiaro: finora i manager delle grandi imprese finivano sotto processo per bancarotta a partire dalla sola dichiarazione d’insolvenza.

Invece, se il 7 bis passa, l’azione penale resterà sospesa fino a un futuro, e del tutto incerto, fallimento definitivo.

Commentano le toghe: “Una moratoria sine die, un nuovo colpo di spugna, una mano di biacca sulle responsabilità dei grandi manager le cui imprese sono state salvate solo grazie alla mano pubblica”.

Con un assurdo plateale, come per Parmalat.

S’interromperà solo perché il commissario Bondi evita il fallimento.

Ma che la salva Geronzi sia costituzionale è tutto da vedere.

Gli esperti già vedono violati il principio d’uguaglianza e quello di ragionevolezza.

Il primo perché la norma determina un’evidente disparità di trattamento tra i poveri Cristi che non accedono alla Marzano, falliscono, e finiscono sotto processo, e i grandi amministratori.

Il secondo perché l’esercizio dell’azione penale dipende solo dalla capacità del commissario di gestire l’azienda in crisi.

Se la salva, salva pure l’ex amministratore; se fallisce, parte il processo.

Vedremo se Berlusconi andrà avanti sfidando ancora la Consulta.


25 commenti:

Anonimo ha detto...

Impressionante, ecco una'altra nefandezza d'immoralità progettata dalla casta, per di più cercata di propinarla sottobanco.

Vittorio Ferraro ha detto...

E' la giustizia di classe.

Da una parte i ricchi industriali dall'altra gli imprenditori qualunque.

E' una norma vergognosa e che presenta chiari profili di incostituzionalità.

Anonimo ha detto...

AIUTOOOOOOOO!!!!!!!!!!
C'E' NESSUNOOOO?????????
MA COME SI FA??????????????

COME SI PUò ANDARE AVANTI COSì, POSSIBILE CHE L'OPPOSIZIONE STIA IN PARLAMENTO A SCALDARE LE SEDIE?
MA COSA POSSIAMO FARE NOI????
MA POSSIAMO LASCIARE CHE SFASCINO COSì OGNI RESIDUO PRINCIPIO DI LEGALITà, ANZI DI RESPONSABILITA'????
E NESSUNO DICE NIENTE?????
E TUTTI QUEI DEFICENTI CHE GUARDANO LE TV, PENSANO AD ALTRO, CHE CI SONO PROBLEMI PIù IMPORTANTI E CHE QUESTO è SOLO L'ENNESIMO PROVVEDIMENTO DELLA POLITICA DEL FARE CONTESTATO DA QUATTRO GIORNALISTI SINISTROIDI E COMUNISTI?????

SCUSATE LO SFOGO, DI SOLITO SCRIVO IN MANIERA PIù TRANQUILLA MA DAVVERO QUI NON C'E' MAI FINE AL PEGGIO, IO HO PAURA! MA DAVVERO!

SILVIA.

Anonimo ha detto...

Il problema e' esploso solo e soltanto perche' qualche coscienzioso/a giornalista ha letto le "righe piccole", e chi proponeva questo provvedimento sperava ovviamente di passarla liscia usando appunto le righe piccole.

Se posso fare una facile profezia, questa misura passera' ugualmente, in altre righe piccole di altri provvedimenti (magari approvati d'urgenza), appena l'attenzione del pubblico sara' stata appositamente catalizzata su altro scandalo vero o fabbricato ad arte.

Scommettiamo ?

Anonimo ha detto...

A questo link il decreto : http://www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp?idArt=85633&idCat=119

Anonimo ha detto...

Al Presidente della Repubblica l'ardua sentenza.
Attenzione all'art.7 bis
Alessandra

Anonimo ha detto...

La cosa più strabiliante è che la notizia sia saltata fuori non da una denuncia dell'opposizione, ma dal lavoro di un'ottima giornalista d'inchiesta come la Gabanelli e di un'altra giornalista che sto imparando ad apprezzare, quale la Milella.
E io che credevo che l'opposizione fosse stipendiata per compiti del genere, povero illuso!!!
Del resto, a ben pensarci, non è la prima volta: non è stato un presidente emerito della Corte costituzionale a denunciare l'assenza della pretesa norma che avrebbe dovuto introdurre il preteso reato di clandestinità? Solo che la volta il leader del governo-ombra (o, come suggeriva tempo fa l'"Economist", dell'opposizione-fantasma) aveva continuato a battibeccare con la maggioranza come se niente fosse.
Esistono dunque margini di miglioramento!
Stefano

Anonimo ha detto...

Cari lettori,
mi permetto ancora una volta di intervenire con le mie assurde ipotesi (ma forse non poi così tanto) sugli argomenti trattati.

Per chi legge questo blog ed ha avuto occasione di imbattersi in qualche mio articolo, già conosce il mio pensiero di massima sui motivi del mal funzionamento di questo Paese, ma vorrei ribadire il concetto.

Il fatto che Geronzi o Tanzi forse non verranno puniti per le loro malefatte non è poi così stupefacente; non era necessaria nemmeno una legge al riguardo: sarebbe comunque andata così se così era stato deciso.

Alitalia, Parmalat e Cirio (così come il Banco Ambrosiano) sono solo alcuni esempi tra i tanti avvenimenti che hanno “turbato” l’Italia ed a riguardo ho un’opinione ben precisa: dai fallimenti c’è sempre qualcuno che ci guadagna! Più il “buco” è grande e meglio “si ricicla”!!! Ma questo lo si sapeva già da tempo. Quello che invece vorrei trasmettervi è la premeditazione delle azioni per il raggiungimento dello scopo.
Non conta il colore politico, perché l’interesse economico e finanziario del fatto è più importante di tutto; ed ecco perché sia persone di destra, che di sinistra che di centro restano sempre implicate nei più grandi scandali italiani e non! C’è qualcuno al di sopra di essi che ne trae vantaggio: una vera e propria organizzazione tanto segreta quanto potente che manipola gli avvenimenti facendoci credere che veramente le cose sono come ci vengono mostrate. Noi pensiamo di decidere del nostro futuro, come i politici pensano di decidere del futuro del Paese; in realtà siamo tutti usati per uno scopo; le nostre menti vengono “manipolate” con messaggi subliminali per portarci a credere che tutto succede per caso, quando invece non è così.
Nulla succede per caso: tutto è ben studiato e premeditato. Lo scopo è ben definito ed i mezzi per raggiungerlo sono meschini!

Ed ecco che improvvisamente possiamo vedere tutto sotto una luce diversa… De Magistris e La Forleo, ad esempio, potevano servire per indignare la popolazione verso il precedente governo… Così come in passato è stato per Teleckom Serbia o Cirio… Così come Parmalat… E i processi a Berlusconi? Tangentopoli? Tutto fumo negli occhi per deviare l’attenzione delle persone da ciò che veramente è importante! E cioè che in Italia non esistono un Governo ed un’opposizione; non sono mai esistiti! Esiste un tacito accordo tra di loro che permette di alternarsi di legislatura in legislatura, mantenendo sempre e comunque la poltrona!!!

E chi se ne importa se le brave persone muoiono? Ne sono un esempio Moro e Dalla Chiesa, Borsellino e Falcone…

Questo è il mondo in cui viviamo! Il male dilaga… ma prima o poi diverrà così grande he soffocherà anche se stesso! E’ solo questione di tempo! Intanto noi possiamo scrivere le nostre verità e confrontarci tra di noi, rifiutando di dare per scontato che ciò che ci viene raccontato corrisponda alla realtà!

Buona serata.

Stefania – Reggio Emilia

Anonimo ha detto...

Ho letto queste dichiarazioni, che riporto:
"se si immagina che la linea del governo sia quella prevista da un emendamento che prevede una riduzione della soglia penale per alcune attività di amministratori, si sbaglia". Tremonti ha poi puntualizzato: "E' un emendamento fuori dalla logica di questo governo. O va via l'emendamento o va via il ministro dell'Economia"

Anonimo ha detto...

CARA SILVIA, HAI MAI PENSATO CHE FORSE NON SONO TANTO "DEFICIENTI" COME CREDI ?

FORSE CHI HA DELLE "DEFICIENZE" O, MEGLIO, DELLE "MONOMANIE" E' QUALCUN ALTRO ...

Anonimo ha detto...

DEFICENTI E DEFICIENTI

« Solo chi non fa non sbaglia »
(proverbio italiano)

Premesso che gli errori possono capitare, che tutti li commettono, e che Wikipedia è invece per sua natura votata al pignolo perfezionismo, ci sono molti errori comuni che periodicamente riappaiono nelle nostre pagine.

Si tratta di errori di scrittura incidentali o intenzionali, episodici o reiterati, la cui caratteristica è appunto quella della diffusione e della frequenza di ricomparsa; molti provengono da errata trascrizione di parole la cui pronuncia risente di inflessioni dialettali, altri riflettono errori di vasta diffusione nel convincimento che siano entrati nell'uso accettato, altri ancora risentono dell'utilizzo di correttori automatici non ben tarati in programmi di videoscrittura con cui talvolta da disconnessi si preparano i testi. Alcuni di essi, in ragione dell'errata nozione dell'autore sulla grafia, possono trovarsi ripetuti più volte nella stessa pagina.
Ci sono anche molti «ex errori» di ortografia, cioè errori che però per via della loro diffusione sono parzialmente accettati (con rassegnazione) o comunque segnalati dai vocabolari vista l'impossibilità di ignorarli; poiché Wikipedia tende troppo spesso a un livellamento verso il basso della qualità della prosa, è utile contrastarli, nella misura in cui non ledono il diritto di ciascuno a operare proprie scelte di natura stilistica. Sono infatti deprecate le sostituzioni di una variante grafica di una parola con un'altra che le sia equivalente sul piano della correttezza, o addirittura di una parola con un suo sinonimo, che non sono un miglioramento delle voci se non per il gusto di alcuni utenti (e non di altri), e quindi possono configurarsi come un caso di danneggiamento di Wikipedia per sostenere una propria opinione. Bisogna inoltre evitare il rischio opposto al precedente (appiattimento verso il basso): l'appiattimento sulle forme più comuni e la soppressione (magari in via automatica) delle forme meno comuni per il solo fatto che sono meno comuni.

TRATTO DA:
http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Bot/Richieste/Errori_comuni

Stefano

Anonimo ha detto...

Grazie della precisazione, ma il mio intervento non badava tanto alla forma quanto alla sostanza.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Per primo desidero osservare che la bravissima Milena Gabanelli non ha caso è andata ad intervisitare il Presidente dell'ANM, almeno questo è il mio convincimento.
Poi mi pare giusto rilevare che l'art. 7 bis è formulato in modo oscuro, poco leggibile salvo che per un tecnico del settore, che però lo deve leggere nel contesto di tutto il decreto legge, in cui è stato inserito come emendamento in sede di coversione.
Che nessuno dell'opposizione se ne sia accorto questo si che è grave: che ci stanno a fare, a fare la guerriglia fra di loro ?
L'articolo di Liana Milella è del 9 ottobre, in pari data, in mattinata, Antonio Di Pietro si affrettava a fare una interrogazione parlamentare sull'argometo, durata 5,32 minuti.
Solo dopo che il 'caso' è esploso Tremonti ha fatto la sua bravata: "o via l'emendamento o via il ministro dell'Economia'. Ma se l'aveva scritto lui quell'emendamento ?
Adesso la stampa tutta ha riportato la notizia che sarà ritirato e credo che accadrà, perchè adesso c'è chi vigila.
O.T.: il processo Mills a Milano in primo grado è in dirittura d'arrivo, la presidente Gandus ed il collegio che presiede ieri hanno interrogato la testimone della difesa di Berlusconi, contro l'ovvia opposizione della difesa di Mills, è prevedibilissima una condanna di Mills quale corrotto in atti giudiziairia e la sentenza deve indicare il nome del corruttore, Berlusconi.
Domanda: che accadrà dopo ?

Anonimo ha detto...

Nelle ultime elezioni politiche dalle quali mi sono astenuto per non avallare la “porcata” calderoliana (e non perché Veltroni ha “gridato” forte, dal palco, che non voleva il voto degli 'ndranghetisti), ho tifato sx! Pur rimanendo convinto che Berlusconi sia molto più illuminato rispetto all'intera leadership politica della sua controparte. Tra le tante, le sue ultime due dichiarazioni riportate dai quotidiani, ieri e oggi, confermano la mia “ostinata” convinzione: “1° (... presentando la nuova normativa anticorruzione insieme a Renato Brunetta) «Conosco bene il problema... Io smisi di costruire a Milano, perché a Milano non si poteva costruire niente se non ti presentavi con l'assegno in bocca». Per poi aggiungere: «Questo, per fortuna, avveniva molti anni fa» 2° (in risposta ad una domanda sulla Calabria) «Purtroppo là non ci sono tante persone che fanno politica con il cuore, c'è troppo mestiere ». Ecco. Questa è l'Italia che la sinistra piena di moralisti e legalisti si rifiuta di vedere; e questa è la Calabria dove la politica non è ne di dx ne di sx bensì, un contratto vita natural durante! Questo non toglie che oggi Berlusconi 72enne, sarebbe più utile all'Italia da volontario, con una paletta, davanti alle scuole materne ed elementari, per la gioia dei suoi e di tutti i nipotini d'Italia.
b

Anonimo ha detto...

Grazie a Stefano per la precisazione, ora sono tornata nella fase della rassegnazione che sempre dopo un po' si sostituisce a quella dello sbalordimento per ogni nuova porcata.
Rassegnazione che man mano sedimenta sempre qualcosa sul fondo dell'anima, per cui prima o poi o ci si sfoga, o si scoppia, o si fa finalmente qualcosa di buono e utile (anche se questo di solito comporta informarsi, quindi altro sbalordimento, e poi altra rassegnazione).
Prima o poi tutto ciò che si deposita sarà talmente grosso e non ignorabile da trasformarsi in vera e propria rabbia (spero non distruttrice, ma chi può saperlo?).

Chiedo scusa (di nuovo, come avevo già fatto) per l'urlo di disperazione qui sopra, ogni tanto mi scappa.

Quanto alla sostanza, cui anch'io amo attenermi (pur senza denigrare la forma che una sua importanza ce l'ha sempre), chiedo cortesemente all'anonimo qui sopra, che immagino essere lo stesso che mi ha risposto direttamente, a ch si riferisce quando parla di monomanie? Forse intende la monomania di Berlusconi per la frode e -conseguentemente- quella per la (in)giustizia? Forse si riferisce a quella dell'opposizione (tutta) per il "dialogo a tutti i costi, e senza nominare "Lui", perché non è l'antiberlusconismo che ci fa vincere"?
Forse si riferisce a quella di tanti giovani di oggi (ma anche di tante casalinghe o di tanti anziani, e pure di tanti "laureati/andi" grazie a Dio non tutti) per i reality, per le magliette di Corona, per la disco e per le droghe, per lo spritz, per la palestra o per le vacanze?
O si riferisce forse a quelle dei giornalisti seri (pochi) rimasti per l'ostinazione insopprimibile per la ricerca della verità, e per la sua diffusione? O a quella di tanti professionisti e semplici lavoratori (dai magistrati agli spazzini, dagli insegnanti ai medici, dagli impiegati postali ai dottori) per la correttezza nel proprio lavoro, contro tutto (il sistema) e tutti (colleghi, superiori e clienti) coloro che li criticano, li tentano e li minacciano perché non si lasciano andare a piccole agevolazioni, piaceri, favoretti da nulla e stupidi sotterfugi invece di fare coscienziosamente ciò che DEVONO?
O forse ancora, infine, si riferisce a quella monomania di certa gente per l'ipocrisia, la menzogna, l'osceno gioco di potere fatto sulla pelle degli inermi, che li fa infuriare e offendere e ammalare ogni volta che vedono un sopruso, qualunque esso sia e nei confronti (e ad opera ) di chiunque venga perpetrato?

Io non ho dato dei "deficienti" a quelli che guardano la tv. Io ho dato dei "deficenti" a quelli che si disinteressano delle cose importanti perché guardando le tv si sono fatti lavare il cervello dai padroni delle tv che li hanno convinti della sopravvivenza odierna della sinistra, e della buona fede della destra attuali.
E un'altra cosa: tutti abbiamo difetti, tutti siamo "deficienti" in qualcosa, tutti abbiamo le nostre piccole monomanie, chi più chi meno. La differenza la facciamo sulla base della nostra capacità di controllare le nostre piccole manie, di correggere i nostri difetti (e prima ancora di rendercene conto), e sulla diversità di contenuti dei nostri difetti (e della loro gravità) e delle nostre manie.
Io sono fiera della mia monomania, spero di non perderla mai. Mi piacerebbe solo riuscire a metterla a frutto anziché rimanere qui a guadarla e mostrarla agli altri. E mi piacerebbe che le monomanie degli altri (come la mia) non facessero danni, ma del bene. Soprattutto quelle di chi ha il potere di decidere della nostra vita, chi ci governa.

Silvia.

Vittorio Ferraro ha detto...

"La nuova lingua del potere". E' un bellissimo articolo di Giuseppe D'Avanzo apparso oggi su www.Repubblica.it.

La distruzione del linguaggio... il totalitarismo.

Ho letto l'articolo più di una volta e l'ho anche stampato. Ne consiglio la lettura.

Anonimo ha detto...

Cara Silvia, si vede che ha tempo da perdere :)

La maggioranza degli Italiani, invece, il tempo di chattare con i dipietristi e gli oltranzisti non ce l'ha.

Perché, a differenza di tanti soggetti che smettono di lavorare a metà giornata, e hanno quindi tempo per criticare il sistema, gli altri, mentre Lei scrive, hanno da lavorare.

Pertanto, anche a Lei auguro, per i suoi propositi ... buon lavoro !

P.S. - Ma quando Berlusconi non ci sarà più, con chi se la prenderà ? :)

Cinzia ha detto...

Eccolo qua.
Ho l’impressione che lei sia sempre lo stesso anonimo, ma potrei sbagliarmi e invece potreste semplicemente avere delle qualità comuni.
Ad esempio: la maleducazione.

Cosa pensa le dia il diritto di sparare giudizi a vuoto?
Di fatto il suo tempo non deve essere tanto più prezioso di quello di Silvia dal momento che sembra avere anche lei del tempo per leggere tutti gli interventi degli altri e rispondere con inutile e acida arroganza.
[Le faccine, come mi sembra di averle già detto una volta, se le può anche risparmiare, non migliorano il tono dei suoi interventi e le assicuro che non la rendono più simpatico].

Quello che noto invece con sospetto è che lei, nonostante tutto il suo da fare, non perde occasione per provocare, ma sempre le donne che frequentano questo blog.

Ha qualche problema personale?

Ne abbiamo tutti, ma non veniamo a scaricarli qui, addosso agli altri come fossero pietre in una cava.

Ha poco tempo da dedicare allo scambio di opinioni con il prossimo?

Bene, ci privi pure della sua presenza e semmai si confronti con i suoi colleghi di lavoro durante le pause, quelle legalmente concesse, sia chiaro.
Anzi per non incorrere in fastidi e squilibri, le consiglio di non allontanarsi troppo dal bagno degli uomini, altrimenti potrebbe esserci qualche femmina pensante in giro pronta ad importunarla con le sue opinioni.

Detto questo, le auguro anch’io buon lavoro e soprattutto auguro a me stessa che lei non faccia un lavoro socialmente utile.
Difficile essere utile agli altri portandosi dentro un tale disprezzo per il prossimo.

P.S. quando il signor B non ci sarà più quelli come lei con chi potranno mai identificarsi? Considerato l’alto livello di ottusa presunzione, sarà difficile trovare un altro modello di tale statura.

Anonimo ha detto...

http://www.antimafiaduemila.com/content/view/9700/48/


Succede anche questo.
Vi prego, parlatene, perche' mentre daun lato c'e' un a magistratura coraggiosa, che paga un prezzo altissimo anche in termini di intimidazione personale, che ha portato agli eccellenti risultati nella lotta a camorra e 'dragnheta delle ultime settimane ( a proposito, qualcuno si e' accorto che c'e' una contabilita' giornaliera di arresti e di nuove collaborazioni? - L'informazione parla d'altro, purtroppo), dall'altra c'e' un grumo potente e contiguo che contribuisce a demolire la fiducia nella giurisdizione e vanifica anche il sacrificio umano di uomini come Falcone e Borsellino.
Non deve essere necessario un suicidio per protestare contro un sistema infame e degenerato.
Non arrendiamoci.
La magistratura seria si raccolga e trovi forza nell'unita', per evitare che succeda ancora quello che avete letto.

Anonimo ha detto...

Va bene, mite e gentilissima Cinzia.

Anche a Lei, sia che lo faccia in proprio, sia alle dipendenze di qualcun altro, auguro senz'altro un felice lavoro.

Continui così, è la strategia giusta ... :-)

Anonimo ha detto...

In risposta all'Anonimo che è convinto di essere l'unico che può permettersi di scrivere su un blog senza essere scambiato per "uno che non ha tempo da perdere", posso solo dire che:
a- io non ho mai chattato né con oltranzisti né con dipietristi, se ne conosce lui può chattarci lui, io chatto solo con amici miei al posto magari di telefonargli, quando devo (o ho voglia di) sentirli.
b- il fatto che io occupi parte del mio tempo libero scrivendo su un blog non significa che se la situazione fosse migliore e non corressimo costamtemente rischi grossi per la democrazia lo farei lo stesso, anzi: avrei molti altri interessi che ad oggi non riesco a seguire perché occupo il poco tempo libero che ho a scrivere in questo blog, o a informarmi via internet, cosa che reputo molto più utile e meno dannosa (come già espresso in maniera un po' dura) che guardare l'isola dei famosi e non pensare che a rilassarmi.

Se e quando Berlusconi non sarà più in politica (ma non credo affatto che vada mai "in pensione" da lì) mi auguro vivamente di non dovermela più prendere con nessuno, e tornare a divertirmi o rilassarmi come meglio mi aggrada nel tempo libero.
Sempre che lui non abbia fatto in tempo (ed è già bene avviato su questa strada) a marcire tutto l'ambiente col suo modo di "fare politica" a base di slogan, spot e porcate legislative, nel qual caso occorrerà molto più che qualche mezz'ora la settimana per salvare la democrazia e rendere l'Italia un paese vivibile per i suoi cittadini, e occorrerà molto più impegno che scrivere ogni tanto in internet, per permettersi una sopravvivenza dignitosa (o almeno garantirla ai posteri). Perché fin che c'è lui fa da scudo per tutti gli altri che lo criticano e poi ne sfruttano le mosse, quando lui non ci sarà più i suoi detrattori saranno finalmente distinguibili (ma non so se sarà un bel giorno): da un lato resteranno ancora i suoi detrattori, dall'altro diventeranno tutti emuli del Grande Uomo.

Silvia.

PS: se io perdo più tempo di lei a scrivere è perché io argomento, lei insulta. Basterebbero anche a me due frasette se volessi insultare, ma per scrivere commenti costruttivi (anziché distruttivi come fa lei, cosa di cui non c'è affatto bisogno perché a distruggere ci pensano già in tanti e ne bastano pochi, uno più uno meno non fa differenza; mentre a costruire non si è mai abbastanza ed ogni contributo è valido, chi più chi meno) ho bisogno di perderci più tempo.

Anonimo ha detto...

Grande Silvia!!!
b

Anonimo ha detto...

Care ragazze, ma siete tutte così, in questo sito ?

Poveri mariti ... :-)

P.S. - Non vi arrabbiate ancora, era una battuta !

Anonimo ha detto...

Per Anonimo delle 16.34.

Gentile Anonimo,

fermo restando che la Sua era una battuta - come tale apprezzatissima (perchè sdrammatizzare è sempre un'ottima cosa) e fermo restando che, dunque, anche la mia risposta non va intesa come "ostile", ma ugualmente "spensierata", mi permetta di difendere le "ragazze" (delle quali questo sito è fierissimo), dicendoLe che una cosa della quale sono sempre più convinto dopo quasi 17 anni di felice matrimonio è che il primo requisito di una unione che duri è la stima reciproca.

Dunque, se mi permette questa replica affettuosa, io compatisco i mariti delle "ragazze" "moscie" e "remissive" (come potrebbero averne stima?) e penso che sono fortunati i mariti di quelle che quando ti concedono qualcosa (intellettualmente parlando) è perchè ti vogliono bene e lo vogliono liberamente fare e non perchè non saprebbero dove trovare argomenti per interloquire.

Un caro saluto con simpatia. :-)

Felice Lima

Anonimo ha detto...

Li compatisco anch'io, caro Dottor Lima, i mariti delle ragazze "mosce e remissive", perché molto spesso questi sono tanto sicuri di sé da non passarsi mai la mano ... sulla testa !

E poi, che noia ... :)

Scherzi a parte, vedo che ha compreso la mia battuta precedente. Del resto, non ne avevo dubbio alcuno.

Ricambio la simpatia, ché della stima sa già.