mercoledì 17 marzo 2010

Dal Quirinale sulle ispezioni ministeriali



Giustizia: “Evitare drammatizzazioni e contrapposizioni fuorvianti sul piano istituzionale”



Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, anche nella qualità di Presidente del CSM, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Il Comitato di Presidenza del CSM ha deliberato martedì 16 di affidare alla VI Commissione la richiesta sottoscritta dalla gran parte dei membri del Consiglio per l’apertura di una “pratica” inerente l’ispezione disposta dal Ministro della Giustizia presso la Procura della Repubblica di Trani. Tale richiesta non poteva discutersi, mancandone i presupposti, come apertura di una “pratica a tutela” qual è concepita nelle rigorose formulazioni di recente introdotte nel regolamento del CSM ; ed è stata perciò correttamente assegnata alla VI Commissione, competente per “questioni di carattere generale connesse a rapporti istituzionali”.

E come lo stesso Comitato di Presidenza ha chiarito, il CSM può solo richiamare gli orientamenti generali già indicati da ultimo con deliberazione del 24 luglio 2003 circa i “rapporti fra segreto di indagine e poteri dell’Ispettorato”. Tali indicazioni sono d’altronde ben chiare a chi svolge attività ispettiva per conto del Ministero della Giustizia e a chi dirige la Procura di Trani, che le ha infatti in questi giorni pubblicamente richiamate.

Come recita lo stesso regolamento del CSM, quest’ultimo può prendere in esame “le relazioni conclusive delle inchieste amministrative eseguite dall’Ispettorato generale presso il Ministero della Giustizia”, e non pronunciarsi preventivamente sullo svolgimento di dette inchieste. Così come queste non possono interferire nell’attività di indagine di qualsiasi Procura, esistendo nell’ordinamento i rimedi opportuni nei confronti di eventuali violazioni compiute dai magistrati titolari dei procedimenti. Vanno in sostanza rispettate - in tutti i casi, compreso quello oggi all’attenzione dell’opinione pubblica - l’autonomia delle indagini e l’autonomia degli interventi ispettivi disposti dal Ministro della Giustizia nei limiti dei suoi poteri.

E’ altamente auspicabile che in un periodo di particolari tensioni politiche qual è quello della campagna per le elezioni regionali, si evitino drammatizzazioni e contrapposizioni, come sempre fuorvianti, sul piano istituzionale. Roma 17 marzo 2010».



Ci permettiamo soltanto due rispettosissime obiezioni:

1) Il CSM non deve solo richiamare gli orientamenti già espressi nel 2003, ma può e deve segnalare al ministro che, successivamente, per volontà del suo stesso schieramento politico che lo aveva originariamente concepito, è entrato in vigore l’art. 14 del D.Lgs. n. 109 del 2006 il cui secondo comma prevede che il Ministro della giustizia ha facoltà di promuovere, entro un anno dalla notizia del fatto, l’azione disciplinare mediante richiesta di indagini al Procuratore generale presso la Corte di cassazione.

2) “Le relazioni conclusive delle inchieste amministrative eseguite dall’Ispettorato generale presso il Ministero della Giustizia”, sono solo quelle periodiche previste dall’art. 12 della legge n. 1311 del 1962, non certo quelle “mirate”, ormai fuori legge in quanto le indagini su un magistrato sono riservate esclusivamente al PG.

Questo blog si era occupato di queste tematiche alcuni anni fa (l'articolo è a questo link), quando le ispezioni erano già di moda eppure non interessavano a nessuno, neppure all’ANM, sebbene già allora i magistrati venissero forzatamente sottratti alle loro funzioni a causa delle inchieste svolte.



21 commenti:

Bob Bulgarelli ha detto...

Spero solo che queste obiezioni siano state inoltrate all'attenzione del nostro caro Presidente, che nonostante tutto pare voglia far prevalere le regole, almeno in questo caso. Riuscirà però, a non apporre la firma sotto la modifica che di fatto cancellerebbe l'Art.18 dello statuto dei lavoratori, cancellando così anche un articolo costituzionale importantissimo? (Art.24 della costituzione, per precisare..)

Anonimo ha detto...

Ma scusate perché usate l'avverbio "rispettosamente" se poi vi scagliate palesemente contro il comunicato, volendo addirittura insegnare al Presidente della Repubblica qualche legge, pensando di trovarvi in un' aula di Tribunale! la migliore risposta ve l'ha data il procuratore capo di Trani il quale ha esplicitamente riconosciuto la leale collaborazione tra ispettori e magistrati; cosa che il Presidente della Repubblica con il suo comunicato aveva ampiamente previsto e devo dire a questo punto purtroppo per voi che pensavate di sollevare un polverone!

Felice Lima ha detto...

Per Anonimo delle 22.57.

L'articolo non si "scaglia" contro nessuno.

L'uso inappropriato di espressioni violente mistifica la realtà e impedisce il confronto serio sulle cose.

L'articolo illustra le ragioni tecnico giuridiche per le quali ispezioni come quelle disposte dal Ministro Alfano sono illegittime.

E se una cosa è contraria a una legge lo è qualunque cosa ne dica chiunque. Ivi compreso il Presidente della Repubblica.

Nelle monarchie ciò che dice il re è insindacabile. Anche se il re dice che l'asino vola non lo si può contraddire.

Nelle repubbliche ciò che dice il Presidente della Repubblica è soggetto al normale e auspicabile confronto democratico.

Il pensiero postrivoluzionario è un pensiero "critico". Esso ha bandito il c.d. "argomento di autorità".

Se Lei ha argomenti per sostenere la legittimità delle ispezioni del Ministro Alfano, abbia la cortesia di esporceli. Altrimenti si rassegni. Tacciare di aggressione ("vi scagliate") le nostre legittime e rispettose osservazioni critiche è solo mistificazione.

"Argomentare contro" è mancanza di rispetto solo nelle dittature.

Dunque, la nostra affermazione di rispetto verso il Presidente della repubblica è pienamente compatibile con argomentate critiche al suo operato.

Quello che ha detto il Procuratore di Trani è molto bello e apprezzabile.

Ma non toglie nulla al fatto che le ispezioni del Ministro Alfano sono illegali, per le ragioni esposte - molto sinteticamente -nell'articolo che stiamo commentando e nell'altro ivi citato.

Felice Lima

Anonimo ha detto...

Per Felice Lima:
la sua risposta conferma il mio convincimento; tutti hanno il sacrosanto diritto di criticare chiunque, ma io rimango fermamente convinto che dare lezioni di diritto al Presidente della Repubblica non sia assolutamente opportuno; sulla legittimità delle ispezioni mi riporto a quanto espresso anche dal vice presidente del CSM; devo però sottolineare ancora una volta come si continui ad aggirare il vero problema che la vicenda di Trani ha posto per l'ennesima volta all'attenzione degli operatori del diritto e cioé la disfunzione che si registra in alcuni uffici giudiziari d'Italia laddove di fronte alla violazione del segreto d'indagine (che rappresenta certamente una disfunzione oltreché un reato) non si arriva mai a scoprirne l'autore nonostante i solenni impegni presi dai responsabili titolari dell'azione penale; allora io mi domando e vi domando: è questa una patologia del servizio giustizia o non lo è?

La Redazione ha detto...

Per l'anonimo delle 10.12 che ama rivolgersi a chi anonimo non è.

Il Presidente della Repubblica conosce il diritto per mezzo dei suoi collaboratori.

Del resto chiunque può essere eletto alla più alta carica, anche se non è avvocato.

L'entourage del Presidente ha omesso di segnalargli un'importante "novità" normativa, sulla quale noi avevamo argomentato in tempi non sospetti l'illegalità delle ispezioni ministeriali dirette ad accertare responsabilità disciplinari dei magistrati.

E quello che pensavamo allora pensiamo anche adesso.

Abbiamo, quindi, messo in risalto che nel 2006 è cambiato l'intero procedimento per la verifica della responsabilità disciplinare dei magistrati.

E ci sorprende che ciò sia sfuggito.

Anonimo ha detto...

Per la "redazione" che ama tacciare altri di anonimato dimenticandosi del proprio:
il CSM ha già fatto un passo indietro (leggete l'ANSA); non aprirà un'istruttoria, ma si limiterà ad esprimere valutazioni di carattere generale seguendo ad litteram quanto richiesto dal Presidente della Repubblica col suo (illegittimo secondo voi) comunicato; il resto sono solo chiacchiere! vi invito però a rispondere all'interrogativo che ho posto col mio precedente intervento: secondo voi la violazione del segreto istruttorio rappresenta o no una disfunzione?

Cinzia ha detto...

"Proviamo ad ipotizzare cosa sarebbe successo in un Paese normale: non sarebbe stata resa pubblica nessuna intercettazione ma, vista la gravità della vicenda – le ingerenze indebite, la concussione o la corruzione di uomini che dovrebbero garantire la pluralità dell’informazione, ecc – nessun Tribunale dei Ministri, o chi per esso, avrebbe negato l’autorizzazione a procedere.
Sicché, dopo l’autorizzazione a procedere, la formalizzazione dell’inchiesta e tutti adempimenti necessari, ci sarebbe stata la pubblicità degli eventi: almeno, la precisazione delle accuse.
Infine, in fase di dibattimento, tutti gli atti sarebbero diventati di pubblico dominio, fino alla sentenza. Da scontare.

In questo modo, nessun “mostro” sarebbe stato sbattuto in prima pagina, non ci sarebbe stata nessuna fuga di notizie e tutti avrebbero compiuto il loro dovere come la legge prescrive.
Piccola parentesi: in un Paese normale, un uomo di governo che si fa beccare con le mani nella marmellata in questo modo, la prima cosa che fa è dimettersi, il giorno stesso."
...
"In un Paese normale di categoria C-29 (per usare un parametro tanto caro agli economisti), in presenza di una simile richiesta d’autorizzazione a procedere, tutto viene inviato al Tribunale dei Ministri: il quale, archivia subito tutto.
Se, invece, è “disponibile” una Procura per archiviare tutto, non si scomoda nemmeno l’Alto Consesso Ministeriale: è il caso delle clamorose rivelazioni svelate dall’intercettazione fra Berlusconi e Saccà, la telefonata nella quale l’allora capo dell’opposizione chiedeva di far lavorare alcune attrici nelle fiction televisive, donne in qualche modo “vicine” – per svariati motivi – a senatori del centro-sinistra, “per riuscire a comprare qualche senatore e far cadere il governo Prodi”. La Procura di Napoli non riscontrò nessuna rilevanza penale in quel fatto: veniamo così a sapere che si possono usare nani e ballerine per “comprare” dei senatori, utilizzando il servizio pubblico (RAI, pagato col canone) ad uso squisitamente privato. Cioè, politico, no…privato…boh!"

"Allora: quale può essere l’intento della Magistratura in questo bel quadretto?

Sono, ovviamente, tutti comunisti; osservateli bene quando escono dai Tribunali, ma non fatevi fuorviare: sotto pastrani e gonnelle, celano libretti di Mao, Kalaschnikov e bombe a mano.
Questa pletora di comunisti mangiatori di bambini, ringhiosi nemici del premier perché invidiosi della sua ricchezza, veri e propri Torquemada del nostro tempo, stanno semplicemente interpretando non la giustizia (quella, è sparita da tempo), bensì il senso di Giustizia che ancora rimane, negletto, nello Stivale.
Già sapendo che gli artifizi legali del premier riusciranno, alla lunga, ad avere la meglio sul loro paziente lavoro di ricostruzione degli eventi – e che non ci sarà mai un tribunale imparziale in grado di giudicarlo, oppure se lo farà sarà solo per vedere sprofondare tutte le carte nella prescrizione – ci mostrano non quello che è, bensì quello che potrebbe essere. Se vogliamo, la pura “virtualità” delle Giustizia: fra un po’, saranno ridotti a celebrare i processi su Second Life.

Perciò, non scorgiamo nessun “tradimento” se le carte affiorano prima del processo: anche perché quel processo non giungerà mai oppure, nel migliore dei casi, con mille mezzucci gli incartamenti saranno tutti passati nella scolorina.
Non sarà un Paese normale l’Italia ma, fra il sapere ed il non sapere, è almeno meglio sapere."

solo alcuni passi tratti da un articolo di CARLO BERTANI pubblicato ieri sul suo blog, a cui mi associo completamente e con il quale intendo rispondere al "solito ignoto" che, anche se non è sempre lo stesso, mi suscita la solita simpatica rezione allergica :)

Felice Lima ha detto...

Per Anonimo delle 13.08.

Signore o Signora,

Lei non è stato "tacciato" di essere anonimo. Lei E' anonimo.

Le stiamo rispondendo perchè siamo persone cortesi.

Lei sembra non avere i rudimenti minimi della logica e, dunque, continua a usare un tono ostile e aggressivo, utilizzando impropriamente le parole e i concetti e sembrando con comprendere il senso delle risposte che riceve. Dando inoltre l'impressione di essere convinto che le risposte le spettino per un qualche misterioso diritto in tal senso.

Cerco di spiegarLe di nuova la cosa e rispondo alla Sua obiezione.

Quanto a cosa ha fatto o non ha fatto il C.S.M., la cosa resta del tutto irrilevante.

Il mio collega che ha scritto il post che stiamo commentando ha indicato le norme di legge che regolano le ispezioni ministeriali.

Punto.

La legge è quella lì.

Il Presidente della Repubblica, il C.S.M., i lettori anonimi, Barak Obama, e quanti altri possono legittimamente e liberamente (per fortuna) pensare e fare ciò che ritengono più opportuno.

Dopo di che le leggi che regolano le ispezioni sempre quelle restano. Finché, ovviamente, non le cambiano.

Al link che c'è nell'articolo ne troverà un altro nel quale sono spiegate ulteriormente le cose.

Ciò che avevo invano cercato di spiegarLe è che le cose, come Le direbbe Aristotele, "sono ciò che sono".

Dunque, chi voglia esercitare il suo pensiero critico ed essere un uomo maturo e un cittadino libero si deve sforzare di conoscere e capire cosa le cose sono effettivamente. Non cosa gli altri ne dicono.

In Italia c'è una tendenza di tutti a non parlare di ciò che le cose sono, ma riportare i commenti di questo o di quello.

Se un criminale uccide un tal politico o un tal magistrato o fa questa tal altra cosa, i TG, invece di raccogliere notizie e riportare FATTI, fanno i loro servizi con i commenti di questo o quel politico.

Attentato a Tizio. Berlusconi ha dichiarato. D'Alema ha detto, Di Pietro sostiene. Fini dichiara.

In tutto questo bla bla bla, il fatto è solo "Attentato a Tizio". Di cosa ne pensano Berlusconi, D'Alema, Di Pietro, ecc. ce ne dovrebbe fregare poco e solo successivamente all'accertamento dei fatti in sé.

Dunque, Lei faccia pure ciò che preferisce, ma consideri che non è stupido né illegittimo che noi, quando si tratta di stabilire se le ispezioni sono legittime o no, andiamo a leggere la legge che le regola, invece di stabilire se sono legittime o no sulla base di ciò che ne dice lo staff del Quirinale o il C.S.M.. Il C.S.M. che, peraltro, in molte occasioni ha adottato provvedimenti palesemente illegittimi, tali dichiarati dai giudici competenti.

(continua nel commento successivo)

Felice Lima ha detto...

(continua dal commento precedente)


Quando alla questione della fuga di notizie, il mio modesto pensiero è:

1. E' un fatto grave.

2. E' un reato.

3. Spero che vengano individuati e puniti i colpevoli.

4. E' inaccettabile che i colpevoli siano ritenuti per definizione i magistrati.

Quelle intercettazioni vengono conosciute da un elevato numero di persone: militari che le eseguono materialmente, personale dell'ufficio che ne cura la trasmissione e la custodia, magistrati, ecc.

E quelle notizie hanno un notevole valore anche economico per i giornali, che immagino possano anche pagarle.

Dunque, riassumendo per Lei che tende ad arrabiarsi senza leggere ciò che Le viene spiegato: depreco la fuga di notizie, auspico l'individuazione e la punizione dei colpevoli, mi sembra che tutto questo non tolga nulla al contenuto obiettivo delle intercettazioni.

Come ho scritto altrove, Lei mi ricorda una commedia americana: "Una donna in carriera" (scusi la citazione nazionalpopolare).

Lei torna a casa prima e trova lui a letto con un'amica.

Lui, con ancora l'amica fra le braccia, la guarda seccato e dice: "Ma tu non dovevi essere a lezione di inglese".

Ovviamente la trama di quel film prosegue seguendo il tema di lui a letto con l'altra.

Se il regista fosse stato Lei, si sarebbe concentrato invece su come è stato possibile che la lezione di inglese sia saltata.

Se neppure così il mio pensiero le è chiaro, Le confesso che non riuscirò a fare di meglio.

Felice Lima

Anonimo ha detto...

Per Felice Lima:
risponde lei per redazione e/o la redazione per lei? ma la sostanza cambia poco; la sua aggressione nei miei confronti è fuori luogo; le sue considerazioni sulla mia logica le lascio alla sua (de)formazione professionale; il fatto di condividere le argomentazioni giuridiche delle massime autorità istituzionali del mio paese sull'argomento in discussione e non certo delle sue (con buona pace sua) mi rende orgoglioso di me stesso e di questo non devo dar conto a nessuno nè tampoco a lei; i fatti, purtroppo per lei, le stanno dando torto marcio se è vero, come è vero, che il CSM ha dovuto fare passi indietro per riportare la discussione nell'alveo della legalità anche se lei continua a sostenere il contrario; quanto alla fuga di notizie prendo atto della sua (scontata)posizione ed al contempo le ricordo, qualora le fosse sfuggito, che il responsabile delle indagini e della loro segretezza è sempre e comunque l'ufficio giudiziaio (nella persona dei suoi dirigenti) per cui è giustissimo muoversi da lì per capire come possa essersi verificata questa disfunzione oltreché violazione di legge penale! Quanto alla citazione nazionalpopolare se fosse stato lei il regista il film sarebbe continuato magari in un'aula di Tribunale ove lei, da buon giudice, avrebbe condannato la "lei" per violazione di domicilio!

Unknown ha detto...

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire (e capire)

La Redazione ha detto...

Per l'anonimo delle 14,30.

Ma lei lo ha messo il gettone?

Se non paga risponde chi può ...

Anonimo ha detto...

Sapete qual è la verità?: improvvisamente l'indagine sul Premier viene spostata a Roma per competenza territoriale; la fuga di notizie è un fatto oramai acclarato; il Ministro ha fatto tombola mentre voi continuate in sterili polemiche con me. Cordialmente Gianluca.

Felice Lima ha detto...

Per l'Anonimo Gianluca (commento delle 16.33)

Avere compreso che le Sue polemiche sono sterili è un discreto passo avanti.

Se riuscirà a comprendere anche il resto, il tempo che Le abbiamo dedicato non sarà stato sprecato del tutto.

Quanto al fatto che "il Ministro ha fatto tombola mentre voi continuate in sterili polemiche con me", per un verso noi qua siamo. Non è che possiamo andarcene.

Lei qua ha deciso di venire. Che ci possiamo fare?

Per altro verso, non è che possiamo andare a Trani o a Roma a fare qualcosa per "partecipare all'agone" che Lei ricostruisce.

Dunque, riassumerei:

1. noi siamo qua a fare un blog;

2. Lei viene a farci sterili polemiche esigendo (non si sa sulla base di che) risposte;

3. noi glieLe diamo, perchè siamo cortesi e perchè non ne possiamo più del solito refrain infantile del: "Non rispondete, eh? Non ne avete il coraggio";

4. Lei si arrabia e ci insulta.

Gianluca, fa tutto Lei.

Se posso darLe un piccolo consiglio: faccia un bel respiro, se La aiuta ci dica un altro po' di insulti, poi si dia pace.

Nel mondo c'è già tanta rabbia. Aggiungere anche la Sua non migliorerà la situazione.

Quanto, infine, al Ministro che "ha fatto tombola", il nostro sogno è un Ministro che non gioca a tombola, ma lavora a risolvere i problemi della giustizia e non quelli del suo capo.

Felice Lima

Cinzia ha detto...

Impagabile Lima... non c'è gettone che tiene... io pagherei fior di gettoni pur di leggere ogni giorno risposte tanto divertenti, quanto saggie ed equilibrate.
Bentornato tra i vivi :)

ps ...spero sia perdonata la mia citazione delle idee di un altro per argomentare le mie.

Anonimo ha detto...

Per Felice Lima:
Io non isulto nessuno, magari vengo insultato solo perché scrivo qualcosa di diverso da "comune sentire" di questo blog al quale partecipo e continuerò a partecipare con sincero interesse esprimendo libere opinioni; mi astengo, a differenza sua, dal lanciare provocazioni, evidenziandole solo ed esclusivamente che le domande che io pongo rappresentano chiaramente un modo per ampliare la discussione introducendo delle riflessioni di natura diversa rispetto al tenore degli altri interventi; se lei mi risponde vuol dire che vuole confrontarsi come è naturale che sia su un Blog; lei ritiene che una domanda rappresneti un insulto? dovrei a questo punto utilizzare una sua espressione: "Lei sembra non avere i rudimenti minimi della logica"; passando al merito ed ai "fatti" non si può negare che alcune delle anomalie denunciate dal Ministro si siano rivelate fondate; non è un caso che la posizione del Premier sia stata stralciata ed inviata a Roma dagli stessi Magistrati inquirenti (e non dal Ministro); che il CSM abbia rivisto le proprie posizioni rispetto all'iniziativa del Mnistro; e per chiudere le vorrei segnalare che in questo blog l'insultato non sono solo io, ma anche un Ministro della Repubblica che, a detta sua, lavorerebbe per risolvere i problemi del suo capo con ciò, tra l'altro, violando il giuramento di fedelatà alla Costituzione della repubblica italiana! Ovviamente il suo giuramento vale di +. Cordialmente Gianluca.

siu ha detto...

"...le domande che io pongo rappresentano chiaramente un modo per ampliare la discussione..." Chiaramente. Più o meno, aggiungerei, come il sale messo per errore nel caffè ne migliora il sapore, lo zucchero nel serbatoio dell'automobile ne incrementa il rendimento e una randellata in fronte fa passare il mal di testa...
Del resto so che mi perdonerà queste facezie, considerandole per quello che sono: il misero sfogo di una che, al contrario di Lei, sta meglio in questo blog che in questo Paese. Fuor di metafora, buon per Lei!

Anonimo ha detto...

Per siu:
mi sembra un'esagerazione la sua mi permetta; non la conosco e non conosco soprattutto i suoi problemi, ma tutti ne abbiamo tanti le assicuro; spero che lei riesca a risolvere i suoi ed a ri-amare questo paese. Cordialmente Gianluca.

siu ha detto...

Un'ulteriore occasione mancata, peccato; eppure mi sembrava che comprendere il senso delle mie otto righe -salvo in caso di difficoltà cognitive o malafede- fosse proprio facile facile...

Besugo ha detto...

Cara "siu", il sorriso sardonico che mi ha provocato l'incombente, nonchè imperturbabile Anonimo, si è trasformato in una risata omerica, quando sono apparsi i Tuoi arguti commenti.

Grazie, bem ritrovata. Un caro saluto.

Stefano

siu ha detto...

Ti leggo sempre con grande interesse e piacere, caro Stefano.
Un affettuoso saluto anche a te.