Proprio nei
giorni in cui tutti eravamo sgomenti per gravissimi accadimenti che hanno
sconvolto e ancora sconvolgono il mondo e anche l’Italia, tra i
quali il terremoto che ha distrutto Amatrice e Accumoli, il Governo
ha disposto la proroga dell’incarico di pochi magistrati che
occupano posti dirigenziali nella Corte di cassazione e
nella Procura Generale presso la stessa.
La proroga è intervenuta, ancora una volta, quasi di nascosto a fine agosto con un decreto d’urgenza che si presenta, sotto più profili, in contrasto con la Costituzione e alza ancora più in alto l’asticella della lesione all’indipendente esercizio della giurisdizione da parte dei magistrati.
La proroga è intervenuta, ancora una volta, quasi di nascosto a fine agosto con un decreto d’urgenza che si presenta, sotto più profili, in contrasto con la Costituzione e alza ancora più in alto l’asticella della lesione all’indipendente esercizio della giurisdizione da parte dei magistrati.
Il decreto viola diversi principi e norme costituzionali, a cominciare dal principio di uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge e alle norme sui limiti alla decretazione d’urgenza.