mercoledì 23 febbraio 2022

Talent show



In barba all’anzianità (cioè all’esperienza) il legislatore (epoca Mastella) che per ultimo mise mano all’ordinamento giudiziario volle esaltare la “meritocrazia” in magistratura.

Lo ha fatto principalmente ampliando la già considerevole discrezionalità del CSM che nel distribuire gli incarichi lo fa secondo criteri che solo in parte sono emersi dopo  l’affaire Palamara. 

Il CSM è elettivo e si comporta come tale, gratificando (solo) chi lo ha eletto. 


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sabato 19 febbraio 2022

Buone letture: da La Sicilia del 16.02.2022




Lima: «Quei pm? Lavoro eccellente. Ma poi la politica ci ha comprati...»

intervista di Mario Barresi   


Giudice Lima, se fosse un tema sarebbe: “Mani Pulite trent’anni dopo”. Sullo svolgimento, però, le confessiamo di non sapere da dove cominciare.

«Il discorso va inquadrato. Il popolo italiano vive una profondissima crisi culturale fondata su un equivoco: credere che tutto dipenda sempre dagli altri. Non fascisti, ma vittime del fascismo. Non mafiosi, ma vittime della mafia. Non corrotti, ma vittime della corruzione. Ma un Paese vive dei valori condivisi dei suoi cittadini. Che invece vogliono continuare a fare la vita che fanno - le truffe sul bonus edilizio e sulla 104, l’evasione fiscale, le assunzioni dei raccomandati - e vogliono che si faccia giustizia contro gli altri, contro il vicino di casa. Ed è la stessa cosa che volevano le orde in piazza che inneggiavano a Mani Pulite, compresi quei politici poi diventati fieri oppositori dei giudici quando la questione è arrivata sotto casa loro. E qui si arriva all’altro grande equivoco: in ogni caso non può essere la magistratura a cambiare il mondo».


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martedì 15 febbraio 2022

Senza fretta ...




COMMISSIONE II
GIUSTIZIA
Resoconto stenografico

AUDIZIONE DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA ROBERTO CASTELLI 

Seduta di giovedì 4 luglio 2002

"Credo che l'obiettivo del Ministero di consentire anche ai singoli candidati di poter accedere alla competizione elettorale sia stato pienamente raggiunto, perché ci sono stati numerosi candidati del genere (24, quindi il 20 per cento dell'elettorato passivo). Il risultato che ci eravamo prefissi è stato pienamente raggiunto. Non sappiamo quali siano gli esiti elettorali. Questo a me personalmente non importa, purché ciascun magistrato abbia potuto esprimersi in piena libertà e democrazia. Il risultato, che era semplicemente  quello di spezzare l'assoluto predominio delle correnti, è stato raggiunto. Mi pare che tutte quelle accuse di volere in qualche modo minare le fondamenta del CSM e di mettere in atto azioni di carattere incostituzionale, se non addirittura eversivo, si siano dimostrate del tutto infondate.". 


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domenica 13 febbraio 2022

Tutela delle minoranze?



di Nicola Saracino - Magistrato 

Non appaia singolare che il dibattito sulle riforme ordinamentali che riguardano la magistratura prenda vita subito dopo il licenziamento, all’unanimità, del disegno di legge  delega del Governo. 

A rigor di logica si sarebbe potuto pensare che l’unica forza politica interessata a controbattere sarebbe stata quella oggi  isolata all’opposizione. 

E invece della riforma, soprattutto di quella del sistema elettorale del CSM, ne parlano un po’ tutti. 


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sabato 12 febbraio 2022

Poteva ...



Torna d'attualità il contributo di un collega che dal "sistema" era stato fiaccato al punto da anticipare la sua uscita dall'ordine giudiziario. 

"La prepotenza" era il titolo dato dalla Redazione a quel testo. 


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venerdì 11 febbraio 2022

Inconcludenti



Se c’è una cosa peggiore dell’immobilismo è far finta di cambiare. 

E la riforma dell’ordinamento giudiziario proposta dal Governo è una messa in scena.

Per giunta grottesca, perché smentisce tutti i propositi che ne sono alla base. 

Quali erano i temi nevralgici da affrontare?


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giovedì 10 febbraio 2022

Carta c’è, Carta non c’è …



di Nicola Saracino - Magistrato 

Il sorteggio, sebbene “temperato”, è incostituzionale.

Lo è perché l’art. 104 della Costituzione dice che i componenti togati del CSM sono “eletti” dai magistrati. 

Nella testa di chi pensa queste cose,  se uno vota ci deve per forza essere uno che quel voto glielo chieda. 


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mercoledì 9 febbraio 2022

Buone letture: da "Il Riformista" del 9.2.22, L' A.N.M. non ci rappresenta




di Eduardo Savarese  -Magistrato  

La Corte europea dei diritti dell’uomo lo scorso 21 ottobre ha condannato la Bulgaria per violazione della libertà di espressione del pensiero (articolo 10 della Convenzione). La ricorrente era una giudice penale in servizio presso il Tribunale di Sofia, nonché presidente della più rilevante associazione di magistrati bulgari. La signora Todorova, infatti, ha sostenuto di aver subito procedimenti disciplinari che avevano condotto alla sua radiazione dall’ordine giudiziario apparentemente indotti da ritardi accumulati nello scrivere sentenze, ma nella sostanza motivati dalle critiche serrate che, negli anni e nel suo ruolo associativo, ella aveva mosso alle decisioni del Csm bulgaro - soprattutto di nomina dei capi di uffici giudiziari di vertice. E la Corte le ha dato ragione, evidenziando che un uso distorto del pro-cedimento disciplinare, nelle mani di un Csm ostile, suoni come una campana a morto per l’indipendenza dei giudici. Non solo. La Corte ha ritenuto che le associazioni di giudici, quando criticano le scelte istituzionali sulla giustizia, sono dei veri e propri “watchdogs”, con una funzione assimilabile addirittura a quella della stampa; in una società democratica, infatti, giustizia e indipendenza dei giudici sono temi e valori, rispettivamente, da preservare, quanto alla libertà di pensiero, da ogni interferenza indebita. 


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martedì 8 febbraio 2022

ANM: sfratto per faziosità.


Ecco il documento della GEC (Giunta esecutiva centrale) dell'ANM col quale è stato inibito l'uso dei locali dell'associazione nazionale magistrati   ai promotori del sorteggio che vi avrebbero svolto, alla presenza di un notaio, le operazioni volte all'individuazione dei candidati in vista delle elezioni del CSM che si terranno (dovrebbero tenersi) il prossimo luglio.

La GEC sembra aver dimenticato che a favore del sorteggio quale metodo d'individuazione dei candidati per l'elezione del CSM si è appena espresso il 42% dei magistrati che hanno risposto alla chiamata referendaria indetta proprio dall'ANM.


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lunedì 7 febbraio 2022

Maggioritario, con doppio correttivo proporzionale su base uninominale: e il Sistema si sbellica dalle risate ...




Si sta elaborando la riforma del sistema elettorale del CSM, il Consiglio Superiore della Magistratura, al dichiarato fine di arginare la degenerazione del "correntismo", quel fenomeno deleterio che colorando politicamente l'organo che amministra i magistrati determina scelte faziose ed illegittime, perché basate sull'appartenenza ad uno dei partitini politici "fatti in casa" dai magistrati.

Lo diciamo con parole loro, dei Capi dello Stato.        

La riforma qui da sempre suggerita, quella di estrarre a sorte i candidabili, così evitando la deriva politica assunta dalla giurisdizione, viene guardata con sospetto da chi ne teme l'incostituzionalità.   


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domenica 6 febbraio 2022

Stampa ... ad orologeria!



di Andrea Mirenda - Magistrato 

Ampiamente pubblicizzato da Buccini sul Corriere del 3 febbraio 2022, giunge “Potere Assoluto” di Sergio Rizzo.

L’autore, in breve, viviseziona il Consiglio di Stato e i suoi “100 giudici”, definendoli, senza tanti giri di parole,  la scheggia più autoreferenziale della magistratura. 

Altro che i politici e i pubblici Ministeri, racconta Buccini!  Sono loro, i giudici del Consiglio di Stato, quei “dotti mandarini che alla politica sono assai prossimi” , i veri detentori del “nocciolo duro del potere“. 


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giovedì 3 febbraio 2022

Superare le logiche di appartenenza che, per dettato costituzionale, devono rimanere estranee all'ordine giudiziario.



Come non riconoscersi in parole come queste, che predichiamo ormai da più di tre lustri su questo blog?

Sono del Presidente della Repubblica, le ha pronunciate oggi dinanzi al Parlamento in seduta comune che le ha ascoltate ed applaudite. 

E allora sia permessa una considerazione.

Superare le logiche, con logica però. 


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