tag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post5792196180419980020..comments2024-03-28T14:52:13.795+01:00Comments on UGUALE PER TUTTI: Perchè la storia di Luigi De Magistris ci riguarda tuttiLa Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-38180779746658789632008-01-11T20:36:00.000+01:002008-01-11T20:36:00.000+01:00Solo oggi leggo gli interventi di Raffaele Greco e...Solo oggi leggo gli interventi di Raffaele Greco e le risposte di Gerardo Dominijanni e proprio oggi si apre il procedimento disciplinare a carico del PM De Magistris.<BR/>Desidero rispondere, da "intruso", all'invito, rivolto dal dr. Dominijanni al dr. Greco, a manifestare la sua preoccupazione anche per le sorti di magistrati sotto azione disciplinare, che non godano delle attenzioni di piazza e stampa.<BR/>Non crede, dr. Dominijanni, che quella preoccupazione e quelle attenzioni convergano sul medesimo magistrato per la stessa ragione e che quest'ultima non sia data dalle luci della ribalta su veline o membri di famiglia già reale, bensì dai timori di espedienti con le "carte a posto" volte ad eliminare un inquirente scomodo ? <BR/>Trovo assai superficiale quell'invito, dal momento che il caso di un ministro che ritiene di esercitare il potere disciplinare sul magistrato che sta indagando proprio su lui (e sul presidente del Consiglio Prodi), ottenendone il trasferimento, DEVE, in considerazione del sospetto di atti lesivi dell'autonomia ( quanto era usata questa parola sino ad un paio di anni fa ! ) della magistratura e, di conseguenza, della democrazia, ottenere e mantenere la massima attenzione da parte della "piazza" ( il termine sarebbe stato più aderente alla realtà, se fosse stato utilizzato nella passata legislatura, ma, comunque, grazie al dr. Dominijanni per aver definito così la pubblica opinione, cioè noi cittadini, che forse abbiamo qualche diritto di essere informati di fatti, che potrebbero essere allarmanti per la collettività)e della stampa.<BR/>Ma, se questi fatti meritano quell'attenzione e suscitano quei timori, mi pare giusto e doveroso che altri magistrati, in virtù della conoscenza dell'ordinamento giudiziario e dell'esperienza del mondo giudiziario, aiutino i cittadini a comprendere gli avvenimenti, senza per questo entrare nel merito del caso concreto. E, aggiungo, diano la conferma agli stessi cittadini, che, se le carte sono "a posto" soltanto nel senso spiegato da Travaglio, non basti l'autoselezione del proprio indagatore da parte del ministro Mastella per metter tutti i giudici a tacere.<BR/>Per questo, grazie al dr. Greco.<BR/><BR/>Guido Fugazza, ComoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-63053191081892364482007-10-13T12:06:00.000+02:002007-10-13T12:06:00.000+02:00Per Raffaele Greco:mi auguro che la tua giusta pre...Per Raffaele Greco:<BR/>mi auguro che la tua giusta preoccupazione la manifesterai anche per tutti quei magistrati (che non conosci) e che si trovano, o si troveranno, nella situazione del collega De Magistris e che, per propria o altrui scelta, non avranno dalla loro nè la "piazza" nè la stampa.<BR/>E' il principio quello che conta, o no ?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-12255176630901636012007-10-03T16:39:00.000+02:002007-10-03T16:39:00.000+02:00Innanzi tutti, mi preme precisare che il mio inter...Innanzi tutti, mi preme precisare che il mio intervento era originariamente una mail pubblicata in una lista di posta elettronica, che non ho avuto la possibilità di rielaborare e che, tuttavia, i curatori di questo blog hanno avuto la bontà di ritenere già di per sé idonea alla pubblicazione. Forse è questa la ragione per cui la necessaria sinteticità di alcune affermazioni possono aver ingenerato l'impressione - da me certamente non voluta - di superficialità e demagogia.<BR/>Ribadisco che conosco molto bene Luigi de Magistris e la sua vicenda, e che le mie preoccupazioni sulla sua sorte sono solo confermate dal passaggio di un documento di Unicost riportato nell'ultimo commento.<BR/>Ciò che non condivido di quest'ultimo non è, ovviamente, il richiamo alla legittimità dell'iniziativa ministeriale: è evidente che il Guardasigilli ha esercitato un potere riconosciutogli dall'ordinamento; se così non fosse, ci troveremmo di fronte a un abuso, e in tal caso (almeno in un tale caso!) oso sperare che la magistratura sarebbe insorta compatta a tutela delle proprie prerogative, indipendentemente dall'identità del singolo magistrato destinatario dell'abuso stesso.<BR/>No, ciò che appare invece inquietante è la cieca e tranquillizzante fiducia nel fatto che il C.S.M. saprà certamente fare giustizia sulla vicenda, accompagnata dall'implicito invito a non "interferire" e dall'accusa di demagogia a chiunque si azzardi - nelle more delle determinazioni consiliari - a esprimere giudizi sulla vicenda.<BR/>Senza voler trasmodare in una radicale e generalizzata delegittimazione dell'organo di autogoverno, mi sento di essere molto più pessimista al riguardo, sulla base di due dati desumibili dall'esperienza di chiunque bazzichi la magistratura associata per un certo periodo:<BR/>1) il malcapitato magistrato che si ritrovi coinvolto in vicende disciplinari o paradisciplinari deve essere ben consapevole che la sua sorte sarà decisa sulla base di argomentazioni del tutto estranei al merito delle contestazioni su cui è chiamato a difendere, e nelle quali ben di rado assumerà rilievo decisivo la valutazione di fondatezza/infondatezza delle censure medesime, prevalendo il più delle volte logiche di appartenenza e di equilibrio politico-correntizio: come spiegare altrimenti il fatto che, anche laddove si tratti di accertare se il P.M. Tizio o il giudice Caio hanno commesso determinate malefatte, i rappresentanti delle varie correnti in Consiglio il più delle volte si esprimano compattamente ciascuna a favore dell'una o dell'altra soluzione ("M.D. ha votato contro il trasferimento, Unicost a favore" etc)? Possibile che siano sempre tutti d'accordo anche - per dire - sull'esistenza e la rilevanza disciplinare dell'eventuale relazione intrattenuta dal magistrato con la segretaria?<BR/>2) Il principio secondo cui non si deve interferire quando è in corso una procedura dinanzi al C.S.M. non è affatto inderogabilmente rigoroso, ché anzi appare suscettibile di notevole "elasticità" a seconda dell'identità e dell'appartenenza dei singoli magistrati di volta in volta implicati (dopo tutto quello che abbiamo letto della situazione calabrese, qualcuno si sogna di affermare - ammesso che tale affermazione abbia un senso - che il "caso de Magistris" sia meno grave di quello di Colombo e Boccassini perseguitati dal potere politico per alcune indagini che avevano svolto?).<BR/>Se questo è il panorama, se le logiche di schieramento e appartenenza prevalgono anche sulla pelle dei magistrati interessati, solo occasionalmente le soluzioni finali che il C.S.M. raggiunge possono essere conformi a giustizia.<BR/>Per questo, non posso che ribadire la mia preoccupazione e il timore che Luigi - notoriamente estraneo a ogni "intellighenzia" politico-correntizia nonché a gruppi di potere di qualsiasi sorta, ma anzi "scomodo" per tutti questi ultimi come dimostra la sua storia personale - venga sacrificato, in maniera del tutto avulsa dalla fondatezza delle contestazioni rivoltegli, sull'altare di una malintesa "realpolitik" che mal sopporta, specie nell'attuale momento storico-politico, ogni "turbativa" alla gestione dei delicati rapporti tra magistratura associata e potere politico.<BR/>Raffaele GrecoRaffaele Grecohttps://www.blogger.com/profile/03750795581747931451noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-16950834808128026082007-10-03T06:46:00.000+02:002007-10-03T06:46:00.000+02:00Mi permetto di riportare quanto scritto dalla sezi...Mi permetto di riportare quanto scritto dalla sezione di UNICOST dell'Associazione Nazionale Magistrati di Catanzaro e, magari, invitarti a riflettere prima di trarre giudizi affrettati e populisti<BR/><BR/>"Il clima creatosi intorno alla vicende riguardanti la magistratura<BR/>calabrese indurrebbe a tacere per non mischiarsi al vociare confuso e urlante di questi giorni.<BR/>I magistrati di Unicost tuttavia, ritengono di non potersi esimere<BR/>dalla necessità di esprimere il proprio punto di vista sui fatti all’attenzione dell’opinione pubblica.<BR/>Non si può sottacere il senso di sbigottimento che ci coglie nell’assistere alla demolizione<BR/>quotidiana di tutti quelli che dovrebbero essere i punti fermi, patrimonio comune dell’intero<BR/>corpo della magistratura.<BR/>Per sconfiggere la sensazione di disorientamento che ci assale,<BR/>vogliamo ripristinare alcuni di questi punti fermi che dovrebbero<BR/>costituire certezze fuori discussione ma che, invece, come dimostra quanto dichiarato da alcune componenti della magistratura associata e da alcuni colleghi appartenenti a tale componente, così pacifici non sono:<BR/>1) il Ministro della Giustizia ha la facoltà,riconosciutagli dall’art. 107 della Costituzione,<BR/>di esercitare l’azione disciplinare. L’atto di incolpazione del Ministro Mastella,quindi, è un atto legittimo,in quanto esercizio<BR/>di una prerogativa riconosciutagli<BR/>dalla Costituzione;<BR/>2)La verifica della fondatezza nel merito dell’atto di incolpazione<BR/>spetta, in via esclusiva al Consiglio Superiore della Magistratura. Ogni valutazione o,peggio, ogni perentoria affermazione, proveniente da magistrati,circa la strumentalizzazione(a qualsiasi fine) del trasferimento d’ufficio dei colleghi interessati risulta irriguardevole verso il Csm, ingenerando nell’opinione pubblica l’erroneo convincimento che la<BR/>magistratura calabrese non abbia fiducia circa l’onestà e l’obiettività dell’operare del<BR/>proprio organo di autogoverno.<BR/>Risulta allora necessario ribadire qui, con forza e in maniera chiara, l’assoluta fiducia e rispetto nei confronti dell’organo costituzionale presieduto dal Presidente della Repubblica, certi che qualsiasi statuizione adottata nei confronti dei colleghi De Magistris o Lombardi, sarà ispirata all’unico obiettivo<BR/>della tutela degli interessi della magistratura e sarà improntata<BR/>al rispetto delle regole in maniera scevra da qualsiasi strumentalizzazione.<BR/>Associazione Nazionale Magistrati Uniti per la Costituzione Distretto<BR/>di Catanzaro"<BR/><BR/>PS<BR/>1) Il punto non è quello di stare a favore o contro i colleghi De Magistris e Lombardo, i quali sono sicuro faranno validamente valere le loro ragioni dinanzi al CSM (Consiglio Superiore della Magistratura). Quel che mi amareggia è la demagogia con cui viene trattata la vicenda <BR/>2) Invece di sparare nel mucchio, si vogliono, per cortesia, fare i nomi di quei magistrati (e non quella magistratura) collusi, corrotti o indifferenti ? (domanda rivolta al collega Nello Rossi)<BR/>3) Quanto all'istituto del "trasferimento cautelare" convengo con te che, così come strutturato, suscita in me molte perplessitàAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-24956842138809305222007-10-01T20:43:00.000+02:002007-10-01T20:43:00.000+02:00"...pare iniziarsi a comprendere quali siano le re..."...pare iniziarsi a comprendere quali siano le reali motivazioni della punizione che il Ministro della Giustizia Mastella vuole far infliggere dal CSM al PM di Catanzaro De Magistris. Il PM nei confronti del quale egli chiede il trasferimento d'ufficio è reo, secondo il Ministro, non solo di svolgere indagini su Romano Prodi & Co., ma altresì di tenere sotto "osservazione intercettativa" proprio lui, titolare del dicastero: lesa maestà! Ora, stà storiella inizia a preoccupare anche noi napoletani: vuoi vedere che il Ministro della Giustizia si sta attrezzando anche per chiedere la punizione dei nostri PM Noviello e Sirleo, rei di lesa maestà nei confronti del Governatore Bassolino? Siamo forse passati dalle leggi ad personam ai trasferimenti per vendetta? Con una insignificante differenza: ieri, pur solo minacciate le leggi ad personam, subito partivano gli strali della magistratura associata, dei girotondini e compagni vari; oggi, a trasferimento richiesto, pare che tutti tacciano o , comunque, preferiscano mantenere un low profile ... misteri della politica e della magistratura..."<BR/>Questo scrivevo con amarezza qualche giorno fa su www.penalpolis.splinder.com. Continuo a restare perplesso sul mancato intervento dell'ANM. Ma, finalmente, dalla lettura del vostro blog e dall'intervento di Raffaele Greco (sempre apprezzato a Napoli, come altri transfughi - vedi Sergio Zeuli Jr. da Procura Napoli a TAR Campania o Antonio Grumetto da Procura Napoli ad Avvocatura di Stato) inizio a rendermi conto che i vostri Colleghi non sono comunque lasciati soli. Preparatevi a sorregerne spiritualmente altri. Ce ne sarà bisogno. Mala tempora currunt.guidodemaiohttps://www.blogger.com/profile/09977855260875552613noreply@blogger.com