tag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post7298270883607370694..comments2024-03-28T14:52:13.795+01:00Comments on UGUALE PER TUTTI: Libera mafia in libero StatoLa Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comBlogger35125tag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-12662435828326253422010-03-06T12:17:55.743+01:002010-03-06T12:17:55.743+01:00Il dottor Tinti ha semplicemente sottolineato come...Il dottor Tinti ha semplicemente sottolineato come il processo di Nola sia una farsa. Una farsa grottesca.<br />Egli,pratico del mestiere, ipotizza un fuori tempo massimo.<br />Infatti una giornata ha sempre 24 ore e non si risoleve il problrema dividendo il giorno solare in un numero maggiore di parti.<br /><br />Per il resto possiamo stare qui a discutere fino alla noia.<br />La motivazione della sentenza? A cosa serve? Non serve a nulla. Chiunque leggerà gli atti del processo arriverà ad una motivazione diversa da quella scritta. Completamente contraria o quasi simile. A convenienza.<br /><br />Ma sopratutto: è una pratica seria quella della motivazione?<br />A cosa serve?<br />Cambia qualcosa se non c'è?Ninohttps://www.blogger.com/profile/03413888878403455227noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-1763331698671107682010-03-06T11:43:14.158+01:002010-03-06T11:43:14.158+01:00.... seguito -->E occorre in qualche modo intro....... seguito -->E occorre in qualche modo introdurre nel nostro sistema un meccanismo per cui il<br />giudice di primo grado ed il capo del proprio ufficio vengano messi a conoscenza degli<br />esiti processuali nei gradi successivi delle decisioni di primo grado.<br />Perché nulla quaestio, appartenendo alla fisiologia del processo, *se le sentenze di<br />un giudice, pur motivate nei termini prescritte dalla legge, vengano annullate o riformate*<br />per una diversa e possibile valutazione della prova o interpretazione della<br />norma. <br />Ma cosa diversa è se le sue sentenze vengano in continuazione cassate perché motivate in maniera insufficiente o per vizi procedurali.<br />Si potrà facilmente obiettare che proprio per una valutazione di tipo qualitativo oggi, come si è visto in precedenza, in sede di progressioni in carriera dei magistrati, si <br /><br />sorteggiano<br />periodi per i quali viene<br />richiesta la produzione di *provvedimenti a campione*<br />e viene richiesto ai capi degli uffici, nei pareri che redigono, di dare conto anche «dell'esito<br />degli affari nelle successive fasi e nei gradi del procedimento e del giudizio» (lO).<br />Quanto a quest'ultimo punto, però, allo stato, soprattutto negli uffici giudiziari di dimensioni medio grandi, la sorte processuale in sede di gravame delle sentenze di un <br /><br />giudice, tranne casi eclatanti, non è nota né al capo dell'ufficio e *nemmeno al diretto<br />interessato.* tutti i testi a casa. O altri che, senza uno straccio di svolgimento del processo, riescono a scrivere una sentenza, comprensiva d'intestazione e conclusioni, <br /><br />in un'unica pagina... <br /><br />e qui è il caso di soffermarmi. In 2mila battute, 33 righe (sent. 619, N. 1530/03 R.G.): "A seguito di emissione (3 maggio 2006) di decreto che dispone il giudizio <br /><br />emesso dal Gup... dichiara ***** colpevole del reato ascrittogli, e in concorso di attenuanti generiche, in ragione dell'incensuratezza, lo condanna... Indica in giorni <br /><br />sessanta il termine per il deposito della motivazione. 15.10.2007 La data è la stessa dell'ultima udienza, e la pagina è intestata con una sola parola in maiuscolo: <br /><br />"MOTIVAZIONE".------- <br /> "una vera schifezza"?, come conclude l'estensore del lungo testo di cui sopra, che chiosa: "Una cosa è infatti valutare cosa si sia deciso. Altro, invece, è andare a <br /><br />verificare, al di là della decisione, se quella sentenza sia stata scritta con cura e meticolosità, se sia<br />adeguatamente motivata. E troppo spesso basta anche un'analisi sommaria, di fronte ad un modulo prestampato scarabocchiato, per rendersi conto che così non è.<br />In fondo forse, *restituirebbe entusiasmo* a tanti magistrati oggi avviliti dalla considerazione<br />che tutti sono bravi, e quindi non è bravo nessuno, rapprendere che qualcuno sia stato valutato negativamente perché, in un consiglio giudiziario o anche al<br />Consiglio superiore della magistratura, si sia avuto il *coraggio di scrivere* in un parere<br />che i provvedimenti scritti da quel magistrato saranno pure tanti, ma sono - come<br />avrebbe detto il principe Antonio De Curtis, in arte Totò - "una vera schifezza".(E non si tratta del giudice Lima). PS: "Vi ho scritto questa lettera piuttosto lunga perché non avevo il tempo di farla più corta" – Blaise Pascal. Ed è proprio così!Mauro Cnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-41998451703087132342010-03-06T11:41:35.776+01:002010-03-06T11:41:35.776+01:00Come altri "grandi eventi", i casi di No...Come altri "grandi eventi", i casi di Nola e Bari sono astremi, diciamo d'emergenza, e nel paese che soprav-vive di perenni emergenze non dovrebbero nemmeno far <br /><br />più notizia: è solo l'eccezione che conferma la regola (cui non conviene parlarne, non fa scoop: ovvero quell'evento clamoroso che non piace solo quando lo preticano <br /><br />altri?). <br /> E del *quotidiano*, invece, ne parla, con umiltà, un addetto ai lavori (gli asterischi sono miei).<br /> "... Altri meglio di chi scrive, che da sempre opera quale giudice penale, potrà spiegare<br />in cosa si traduca, in concreto, il dover guardare anche alla qualità dei provvedimenti<br />per un pubblico ministero o per un giudice civile.<br />La personale esperienza indurrà, dunque, a limitare la riflessione a quello che meglio si conosce, dal di dentro del *quotidiano* giudicare al dibattimento penale.<br />Ebbene, è fuori discussione che il buon giudice non debba perdersi, nella *redazione delle sentenze, in passaggi inutili, soprattutto in materia di svolgimento del <br /><br />processo.*<br />Tale riflessione tuttavia, non può e non deve essere portata all'eccesso.<br />Complice l'uso del computer si vedono, infatti, in giro, sentenze decisamente ridondanti,<br />scritte come tesi di laurea, con *richiami giurisprudenziali e dottrinari eccessivi e<br />talvolta non pertinenti*. Ma si tratta di un peccato veniale.<br /> In numero ben maggiore, infatti,<br />si vedono ancora in giro tante sentenze scarabocchiate, talvolta a penna, su moduli prestampati,<br />alcuni finanche precedenti all'introduzione del giudice unico di primo grado.<br />Si leggono sentenze che apparentemente constano di migliaia e *migliaia di pagine<br />ma che, tolto il "taglia e incolla"* di centinaia e centinaia di conversazioni telefoniche o<br />di verbali di stenotipia dei quali basterebbe riassumere brevi passi, si riducono a poche decine di pagine contenenti motivazioni apparenti.<br />Si vedono giudici che fissano in un'unica udienza 60-70 processi, salvo poi, inevitabilmente,<br />non definirne neanche uno e, dopo ore ed ore di inutile attesa, rimandare....segue--->Mauro Cnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-27400269319318758402010-03-06T00:22:33.536+01:002010-03-06T00:22:33.536+01:00"Da noi, invece, la motivazione è imposta dal..."Da noi, invece, la motivazione è imposta dalla legge e serve a controllare il ragionamento che il giudice ha seguito per pervenire al suo convincimento."<br /><br />d'accordissimo, ma allora il problema sta soltanto nelle capacità di sintesi dei magistrati?<br /><br />com'è possibile che non si possa dare per noto un intero processo che è stato dibattuto completamente in pubblico, e nel corso del quale il magistrato ha avuto modo di far luce su tutti gli aspetti della vicenda? se il giudice deve "spiegare per filo e per segno" i motivi delle sue decisioni, DOPO aver avuto l'occasione di pretendere ampie spiegazioni e descrizioni dalle parti e dai testimoni dove sta l'inghippo? <br /><br />mi pare un procedimento inverso rispetto a certa arte figurativa contemporanea, nella quale l'artista è costretto a spiegare al pubblico opere altrimenti incomprensibili. qua sembra che si voglia interpretare a posteriori degli avvenimenti, delle prove e delle testimonianze che SUL MOMENTO dovrebbero essere quanto più chiare e limpide, tanto più che il tutte le parti - se hanno dei dubbi - sono in potere e in grado di esigere la massima chiarezza. <br /><br />se alla fine bisogna spiegare di nuovo tutto dove sta l'utilità del processo? <br /><br />se una testimonianza dev'essere riscritta e/o parafrasata e/o interpretata che affidabilità hanno i testimoni?<br /><br />se una perizia dev'essere soppesata e/o confrontata e/o messa in discussione, che fine fanno l'attendibilità e la professionalità dei periti (e di chi gli dà incarico)?<br /><br />se le parole di un testimone o di un imputato devono passare il doppio processo della verbalizzazione (inutile e dannosa, a mio avviso) E della citazione in qualsivoglia forma nella motivazione della sentenza, a cosa serve sentire i testimoni in aula e formare la prova nel corso del dibattimento?<br /><br />sinceramente non capisco che cosa può frenare il magistrato dallo scrivere (la faccio troppo breve, ma spero si possa capire il principio): <br /><br />"giudico l'imputato colpevole del reato xyz, e lo condanno a un periodo di detenzione (o di affidamento o quel che sia) di n mesi perché durante il dibattimento è apparso evidente che ha commesso i seguenti reati (lista di pagine di verbale), con le seguenti modalità (altra lista di pagine di verbale), a causa delle quali decido di tener conto delle seguenti aggravanti e attenuanti (lista di pagine di verbale e articoli del CP)."<br /><br />in parole povere: visto che le motivazioni non possono aver altra fonte che il dibattimento e l'eventuale giurisprudenza pregressa, e visto che il dibattimento è già lì a disposizione, vi si faccia semplice riferimento, non occorre alcuna ulteriore elucubrazione, e chi non ha capito vada a leggersi le pagine indicate.<br /><br />voi dite che "negli USA c'è il "verdetto" di una giuria popolare che stabilisce: colpevole o innocente. E la sentenza non deve essere motivata se non in relazione al fatto che agli imputati sia stato assicurato il rispetto delle regole processuali."<br /><br />benissimo, qui ci può essere il verdetto di innocenza o colpevolezza di un giudice (monocratico o collegiale), e la sentenza dev'essere motivata da quanto s'è discusso durante il processo (dando per osservate da parte di tutti le regole processuali, sul rispetto delle quali vigila il presidente, beninteso)<br /><br />a mio umile e ignorante avviso<br /><br />salutibaron litronhttps://www.blogger.com/profile/10942048573479773332noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-24337904819134779212010-03-05T21:21:25.979+01:002010-03-05T21:21:25.979+01:00Per Baron Litron
E' un vero piacere rilegger...Per Baron Litron <br /><br />E' un vero piacere rileggerLa.<br /><br />Le sue non sono perplessità campate in aria. <br /><br />Nella patria del rito accusatorio, infatti, le cose vanno un po' come lei le descrive; negli USA c'è il "verdetto" di una giuria popolare che stabilisce: colpevole o innocente. E la sentenza non deve essere motivata se non in relazione al fatto che agli imputati sia stato assicurato il rispetto delle regole processuali. <br /><br />Da noi, invece, la motivazione è imposta dalla legge e serve a controllare il ragionamento che il giudice ha seguito per pervenire al suo convincimento.La Redazionehttps://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-59223934970085824142010-03-05T20:07:30.122+01:002010-03-05T20:07:30.122+01:00scusate l'ingenuità, ma m'è venuto in ment...scusate l'ingenuità, ma m'è venuto in mente un aspetto del problema, che potrebbe (parlo da ignorante in materia e in procedura) risolvere la questione delle motivazioni ipertrofiche.<br /><br />e colgo lo spunto da quanto scritto tra gli ultimi commenti dalla Redazione:<br /><br /> "Almeno nel vecchio rito si partiva da un materiale istruttorio preconfezionato che, in ipotesi, poteva essere speso in processi distinti. <br /><br /><b>Ciò non è possibile per la prova formata in dibattimento</b>."<br /><br />ora, considerato che i personaggi di un processo sono gli stessi (si spera) dall'inizio alla fine dello stesso, e che proprio nel corso del processo al giudice vengono forniti - come da nuovo ordinamento - gli strumenti probatori atti a permettergli di formulare la sentenza, e che la sentenza stessa è diretta conseguenza di quanto già emerso nel corso del dibattimento, in tutte le sue fasi, le motivazioni non sono forse GIA' FACILMENTE INDIVIDUABILI tra quanto espresso e verbalizzato nel corso del processo?<br /><br />è obbligato (lo chiedo perché lo ignoro) il giudice a ripetere per scritto, all'atto della stesura, i motivi che l'hanno indotto a sentenziare così invece che cosà, se consideriamo che tali motivi NON POSSONO PROVENIRE ALTRO che dagli atti del processo stesso, e che tali atti sono pubblici e consultabili dalle parti e da chiunque altro ne faccia richiesta?<br /><br />insomma, le prove vengono formate e discusse sul posto, alla presenza delle parti e pubblicamente.<br /><br />sulle prove si deve (si dovrebbe almeno) fondare la sentenza del giudice, sia essa di assoluzione che di colpevolezza e in quel caso, sempre in base alle prove e all'interpretazione degli articoli di legge, e sulla base di quanto emerso, dovrebbe venire anche graduata e motivata la pena.<br /><br />se tutto ciò è stato già discusso in pubblico, e messo agli atti, non sarebbe sufficiente richiamarsi agli atti stessi in sede di formulazione delle motivazioni?<br /><br />(oh, intendiamoci, lo stesso principio vale per l'avvocato che voglia fare appello) non è quindi un inutile spreco di carta e tempo ripetere magari tredici volte lo stesso passaggio, lungo magari decine di pagine, soprattutto se il passaggio stesso è già chiaramente individuabile, protocollato e consultabile da chiunque???<br /><br />insomma, io chiedo PERCHE' le motivazioni di una sentenza anche di 150 imputati deve per forza essere lunga 4000 pagine? <br />non è sufficiente che il giudice (che ha piena conoscenza degli atti, che ha assistito a tutto il dibattimento, che ha preso appunti personali ma che ha comunque i testi dei verbali, che studia gli atti stessi al momento di formulare la sentenza), non è sufficiente, dicevo, che nelle motivazioni faccia dei semplici rimandi agli atti stessi, senza doverli ripetere, e scriva "motivo la tal pena in base alla prova emersa nel corso dell'udienza tale, del giorno tale, alla pagina tale", invece di spiegare di nuovo quanto già dovrebbe essere chiarissimo?<br /><br />e se non li ripete, e pur non ripetendoli riempie 4.000 pagine, CON CHE COSA le riempie, visto che si deve basare unicamente su quanto emerso nel dibattimento?<br /><br />saluti a tutti, continuo a leggervi anche se ultimamente non ho più commentato......baron litronhttps://www.blogger.com/profile/10942048573479773332noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-462464847360341162010-03-04T21:39:32.876+01:002010-03-04T21:39:32.876+01:00...seguito Come si vede anche i "mini-(micro)......seguito Come si vede anche i "mini-(micro)processi" (senza prove da...) non sono da augurare!<br /><br />E qui l'avvocato "Robin Hood" aspetti prima di armare l'arco. Premesso che: 1) la qualità, per ogni genere di lavoro, non debba mai condizionarsi alla quantità, alla fine viene a costare di più, in senso lato; che: 2) in questi ambiti persino i termini/aggettivi usati (per convenzione -- mi verrebbe dire "d'incapaci"...ma poi visto che ne sono vittime anche i Capaci... -- e non per convinzione!) appaiono beffardi: "attore" (mai protagonista, di 1° piano?), <br />"convenuto" (come parti-cipio o come aggettivo?, se si viene trascinati senza "pattuire", convenire; "operante"? (io so solo di distruttori d'opere: persino i Nas, sotto casa, che fecero chiudere l'unico laboratorio d'analisi nel comune con gli addetti rinviati a giudizio e dopo 6 anni tutti "assolti per non aver commesso il fatto" In questi anni, però, è deceduto il marito della titolare, un valente medico con il fratello avv., il n° 1 sulla piazza! Due casi "identici" in pochi mq?); “dibattimento” (mai visto, e mi manca); e dopo il giudice di 1e e di 2e "cure", non so come - alla pari - si potrebbe definire l'avv. cui pare stia molto a cuore la condizione di certi imputati da insistere con un certo accanimento..."terapeutico" e quindi dubitando del metodo di "cure" forse troppo <br />"restrittive" e "cautelative" da parte dei giudici? Ora che vengono concesse persino le cure palliative?<br />Impegno apprezzabile, strano però non poterlo mai notare quando si tratta di persone illibate e che magari si affidino all'istituto del "gratuito patrocinio", laddove persino i facoltosi (distanti da certe realtà) giudici della SS CC sono restii a concedere (vedi Sent. n. 6591 del 27 nov. 2008 - depositata il 16 febb. 2009, Sezioni Unite Penali, Presidente V. Carbone, Relatore M. Rotella; in barba a Cass. Sez. V, Bevilacqua, n. 16338 del 12.5.06, CED rv. 234124, secondo cui non sussistono estremi di reato, se il fatto non si sostanzi...), se però sei stato condannato per reati in materia di evasione fiscale puoi godere del gratuito patrocinio: così deciso (non da B.) dalla Cassazione, IV sez. penale, sent, n. 40589/09. <br />Infatti, per me non evasore ma semplice creditore Iva (versata il 1993 per un dec. ing.vo, disp. sent. del 2003), neanche il rimborso! E la SS CC cassa molti ricorsi dell' Ag. delle Entrate, specie se il controricorrente è un avv. Tuttavia, la discussione anche accesa è sempre e comunque da preferire al silenzio-assenso.Mauro Cnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-78725015828345807052010-03-04T21:15:54.710+01:002010-03-04T21:15:54.710+01:00Da un articolo di Mario Pirani, su La Repubblica d...Da un articolo di Mario Pirani, su La Repubblica di 4 anni fa. Il titolo: "Perché tanti innocenti vanno sotto processo?" Pirani dice di aver letto "La giustizia ingiusta"... un disastro, cui la recente riforma Castelli e ... di Berlusconi hanno aggiunto nuove devastazioni. Tra le autocritiche D'Ambrosio si propone di dover aumentare i diritti della difesa dell'imputato...che sa di essere indagato solo quando gli viene notificato l'avviso... il PM dice...: ti ritengo colpevole e se entro 20 gg non dimostri che sbaglio, chiederò al Gup il tuo rinvio a giudizio...Nel frattempo gli scrive l'avv. Krogh, che conferma e riferisce di innumerevoli persone "innocenti in partenza", parla dell'obbligo previsto dall'art. 112 della C. ma che "non va perduto di vista l'art. 27" che altrimenti si definisse alla fine di "un'estenuante" processo...né s'intravedono vie d'uscita. E conclude: " L'errore più grave fu forse di non capire che i nostro paese non aveva la cultura istituzionale indispensabile per il funzionamento del rito accusatorio dove la durata dei processi si misura a mesi e non a lustri" Aggiungo solo una nota: “la Costituzione italiana delinea un rapporto fra il cittadino e i pubblici poteri fondato sul principio della buona fede, della lealtà reciproca, della correttezza”.-----------<br /><br /> Non a senso unico però, da ego sum! Ecco come c'entra sempre la “cultura”, che non si può modificare con una riforma e tantomeno con una legge. Almeno qui, nel blog, ci si prova a dirimere pasticci; ed è già tanto. <br /><br />A proposito dei 45 giorni (concessi per le sentenze complesse, da dichiararsi nell'atto di emettere il dispositivo?), non va dimenticato l'assurdo caso Lozzi-De Magistris...che sarebbe stato di "sollievo" quando ho appreso che il mio ricorso per Cassazione non è stato accolto (ero già<br />"prevenuto"...io o Loro?), se non avessi poi (sull'orlo del precipizio in VII sez.) dato mandato a un avv., che ha meglio focalizzato l'illegittimità procedurale con un'art. del cpp, da sottoporre agli Ermellini (infatti, l'avv. serve a far notare la norma di legge che il giudice sa, o, peggio, che dovrebbe...?). <br />Camera di consiglio, 3 nov. 2009; dopo 4 mesi non so nulla della dicisione, chiamarla sentenza sarebbe ridicolo, dato l'insussistenza/consistenza del casu: che risale all' ottobre 2003... e per "fortuna" che mi hanno fatto saltare l'appello (un risparmio...come vorrebbe il proc. Grasso, che sorride compiaciuto; e per la gioia di D'Ambrosio, e altri, aggiungo che ho saltato anche il Gup/Gip(?...) che ha fissato l'udienza anche in assenza dell'avv.("d'ufficio/di fiducia"? altro "Mistero buffo")....segueMauro Cnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-70114879778750275442010-03-04T16:09:23.001+01:002010-03-04T16:09:23.001+01:00Gentile Avv. S.
quasi mai sono soddisfatto delle ...Gentile Avv. S.<br /><br />quasi mai sono soddisfatto delle sentenze che "sforno"; le avrei potute confezionare meglio e magari qualcuna sarebbe stata anche degna di pubblicazione. <br /><br />Solo che sotto la pressione del fascicolo successivo che incombe, devo rinunciare ad una porzione di amor proprio e accontentarmi di un prodotto appena sufficiente allo scopo. <br /><br />Nei miei atti non c'è mai tutto quello che avrei potuto inserirvi, ma l'essenziale. <br /><br />Viviamo tutti il peso di un carico che obbliga a badare al sodo.<br /><br />Ciò detto converrà che l'esame di una singola posizione processuale è cosa ben diversa dall'obbligo di motivare in relazione a ciascuna individualità.<br /><br />Lancio una provocazione: se il termine ordinariamente previsto per la redazione di una sentenza è di 30 giorni, perché mai esso non diviene un multiplo in relazione al numero di questioni (leggi imputazioni) prese in considerazione? <br /><br />Se devo motivare su una sola posizione quel termine è normalmente adeguato, ma se devo motivare su 100 lo stesso termine è irragionevolmente breve. E non trovo giusto che non si tenga conto di tale irragionevolezza.<br /><br />Quanto ai maxi-processi non auguro a nessuno di trovarvisi coinvolto. <br />Col codice di procedura del 1988 essi sono diventati ancor più ingestibili, vista la necessità di formare la prova in dibattimento. <br />Ma sono, per lo stesso motivo, irrinunciabili perché non è pensabile di replicare all'infinito, per quanti sono i coimputati, le stesse attività istruttorie.<br /><br />Almeno nel vecchio rito si partiva da un materiale istruttorio preconfezionato che, in ipotesi, poteva essere speso in processi distinti. <br /><br />Ciò non è possibile per la prova formata in dibattimento.<br /><br />E questo è un paradosso del quale si può e si deve discutere per trovare rimedi efficaci a tutela di tute le esigenze: quelle della difesa ma anche quelle della effettività della legge penale.La Redazionehttps://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-79821972675460105012010-03-04T15:10:49.224+01:002010-03-04T15:10:49.224+01:00ho compreso bene che la questione della pressione ...ho compreso bene che la questione della pressione dei "media" è una provocazione, ci mancherebbe altro in una discussione su temi così delicati e che attengono alla natura stessa del processo in italia (quantomeno nel c.d. secondo binario).<br />Ognuno è libero di interpretare la delibera per ciò che sente, ovviamente.<br />Mi consenta due precisazioni, però: una cosa è la prescrizione altra cosa sono i termini della custodia cautelare.<br />Quanto al termine per appellare, è vero che la sentenza riguarda 150 imputati, ma un difensore non dico bravo, ma almeno prudente deve quantomeno leggerla con attenzione tutta almeno una volta, studiarne quella buona parte che è comune, raffrontarla con gli atti del fascicolo (le stesse migliaia esaminate dal giudice) e poi redigere un appello in 45 giorni.<br />E, come ben sa, la pendenza di un siffatto termine non è ragione di legittimo impedimento (esonero) nemmeno per l'avvocato. <br />Mi creda, in tali condizioni nessun avvocato è soddisfatto dell'atto che alla fine riesce a "sfornare".<br />Saluti. SAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-628916072868511682010-03-04T14:47:35.641+01:002010-03-04T14:47:35.641+01:00Per S. delle 14,21.
Ognuno è libero di leggere c...Per S. delle 14,21. <br /><br />Ognuno è libero di leggere come vuole uno scritto che, proprio perché tale, resta impresso ed il suo testo è verificabile. <br /><br />Io continuo a leggere una protesta contro i giudici accusati di violare la legge. <br /><br />Lei aveva in precedenza prospettato la difficoltà per l'avvocato di redigere l'appello in 45 giorni a fronte del tempo molto più lungo impiegato per la redazione della sentenza; ha omesso di dire che la sentenza riguardava 150 imputati mentre solitamente ciascun imputato ha un avvocato tutto per sé, il quale deve affrontare una sola posizione processuale. E 45 per 150 dà un risultato che il redattore della sentenza non ha sicuramente attinto. <br /><br />I giudici non temono le reazioni dell'opinione pubblica e l'argomento è stato usato solo per far comprendere quanto faziosi siano gli attacchi subiti dalla magistratura, qualsiasi cosa faccia e mi meraviglia che lei ne abbia dato una diversa lettura. <br /><br />Scopo del processo è quello di pervenire ad una assoluzione o a una condanna; la prescrizione è una patologia. <br /><br />Un sistema nel quale tutto conduce alla prescrizione del reato è malato.La Redazionehttps://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-91173471141187342882010-03-04T14:21:07.817+01:002010-03-04T14:21:07.817+01:00Non mi sottroggo alle stimolanti sollecitazioni de...Non mi sottroggo alle stimolanti sollecitazioni della redazione.<br />A me pare ovvio che la questione Nola sia stata ripresa dall'avvocatura non contro i giudici di quel processo, ma perchè - come dire - i nodi dei maxiprocessi sono venuti al pettine.<br />Quello di Nola è stato assunto dai penalisti ad esempio di come, tra la necessità di trattenere in carcere alcuni presunti innocenti (per che di tali si tratta) e la necessità di svolgere una istruttoria con la dovuta prudenza, nel sistema dei maxiprocessi si finisca per privilegiare la prima necessità.<br />Se vivessimo in un sistema più coerente (non scomodiamo gli stati uniti, per carità), una siffatta soluzione sarebbe del tutto inaccettabile. <br />Invece qui il semplice porre la questione, denunciare la forzatura di una idea secondo cui la carcerazione preventiva (di per sè eccezionale) diviene uno dei fattori su cui bilanciare il quomodo di svolgimento del processo, viene assunto quale aggressione personale ai giudici. Oppure quale segno di collateralismo con la camorra.<br />Non è così che io leggo la delibera dell'Ucpi (ma forse ho bisogno di occhiali). <br />So che è uno scivolone provocatorio quel: "Ora la invito ad ipotizzare le reazioni dei media a fronte della scarcerazione degli imputati di Nola. Cosa direbbero?", giacchè in un dialogo garbato e approfondito come questo adombrare l'idea che i giudici possano orientare il proprio operato sulle possibili reazioni dei media è assurdo.<br />SAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-12019258561889889482010-03-04T13:45:35.023+01:002010-03-04T13:45:35.023+01:00A mo' di battuta, quando la prospettiva del pr...A mo' di battuta, quando la prospettiva del processo breve appariva dotata di qualche velleità di approvazione, era stato lanciato questo motto: <br /><br />"Processo breve, avvocato corto, giudice oracolo".<br /><br />Questo sono i concreti rischi dell'irrazionalità normativa.La Redazionehttps://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-81048907384048608882010-03-04T12:39:18.389+01:002010-03-04T12:39:18.389+01:00Il guaio è che non se ne esce...
Ci vorrebbe un le...Il guaio è che non se ne esce...<br />Ci vorrebbe un legislatore saggio e razionale!<br /><br />Salendo dal caso concreto a molto <br />più in alto, e cioè ai piani alti del potere, temo che si voglia creare ad arte un cortocircuito con le ovvie e consequenziali ricadute.<br /><br />E' la giustizia a doppia velocità: quella dei poveri cristi da una parte e quella dei ricchi e potenti dall'altra.Vittorio Ferrarohttps://www.blogger.com/profile/05375513044238765064noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-73922346032812158712010-03-04T12:02:11.876+01:002010-03-04T12:02:11.876+01:00Ottimo.
Vogliamo provare a dare un contributo, m...Ottimo. <br /><br />Vogliamo provare a dare un contributo, magari astraendo dal caso specifico? <br /><br />E magari anticipando i problemi dell'annunciata riforma con la quale si vuole stabilire che il giudice non può "sfoltire" le liste dei testimoni presentate dalla difesa? <br /><br />Quindi, stabilita la prescrizione a sei mesi da oggi, come possiamo fare per esaminare 1000 testimoni conciliando giusto processo, processo breve e diritti della difesa?La Redazionehttps://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-10260030840408468322010-03-04T11:51:09.516+01:002010-03-04T11:51:09.516+01:00In merito alla questione in oggetto e ai problemi ...In merito alla questione in oggetto e ai problemi del territorio è da apprezzare il manifesto affisso dalla sezione ANM di Nola che auspica la "ripresa di un dialogo sereno" e la ricerca di "soluzioni condivise delle problematiche relative al funzionamento della giustizia penale nel circondario di Nola".<br /><br />Tutti hanno interesse a trovare una soluzione condivisa.<br /><br />L'auspicato dialogo dovrà cercare di contemperare i diversi interessi coinvolti: il diritto di difesa e quello ad un giusto processo.Vittorio Ferrarohttps://www.blogger.com/profile/05375513044238765064noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-14014534266888723932010-03-04T11:27:39.584+01:002010-03-04T11:27:39.584+01:00Gianluca,
lei continua a fare una enorme confusi...Gianluca, <br /><br />lei continua a fare una enorme confusione, a questo punto credo volontariamente.<br /><br />La "mutatio libelli" era chiaramente riferita al fatto che si è tentato di dare al documento delle camere penali un significato che non ha, nel senso che esso non toccava affatto la tematica dei maxi processi ma accusa ingiustificamente i giudici per il fatto che intendono concludere nei termini di legge i processi contro molti imputati di associazione camorristica. <br /><br />Si nota che lei frequenta questo blog da pochissimo tempo.La Redazionehttps://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-30770320838898861862010-03-04T11:00:22.523+01:002010-03-04T11:00:22.523+01:00Per la redazione:
non ho mai preteso la condivisio...Per la redazione:<br />non ho mai preteso la condivisione delle mie idee solo il rispetto! Quanto all'articolo del dott. Tinti in esso vi è oggettivamente la difesa del magistrato barese e l'attacco all'avvocatura nolana. In claris non fit interpretatio! E' un "fatto" inconfutabile rispetto al quale poi ciascuno potrà liberamente esprimere le proprie opinioni. Ma rimane questo dato obiettivo. Se poi si vuole mettere in discussione anche questo "fatto" allora si che siamo di fronte alla famosa "mutatio libelli". Cordialmente Gianluca.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-9217144921497443922010-03-04T07:43:00.553+01:002010-03-04T07:43:00.553+01:00Gianluca, ci mancherebbe che non rispettassimo le ...Gianluca, ci mancherebbe che non rispettassimo le sue idee. <br /><br />Ma rispettarle (cioè riportarle così come Lei le ha espresse) non vuol dire condividerle. <br /><br />Sono racchiuse nei suoi messaggi che sono qui sopra. <br /><br />Non pretenderà che siano indiscutibili. <br /><br />Ciascuno, leggendo, si farà un'idea sulla loro tenuta logica e giuridica. <br /><br />Perché non può rivendicare l'"oggettività" di ciò che dice lei e la pretestuosità di quello che dicono gli altri. <br /><br />Deve mettere in conto che è sempre possibile una spiegazione alternativa delle cose.<br /> <br />Cordialmente.La Redazionehttps://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-63148183459314615502010-03-04T00:33:09.148+01:002010-03-04T00:33:09.148+01:00Per la redazione:
ma qui si sfiora il paradosso! i...Per la redazione:<br />ma qui si sfiora il paradosso! infallibilità, caciara, ultima parola. Siamo partiti da un fatto oggettivo: il dott. Tinti nel suo articolo difendeva un magistrato ed attaccava l'avvocatura di Nola.Mi sono permesso di sottolinealo e apriti cielo! qui se c'è qualcuno che si crede infallibile no sono certo io, ma chi crede che i problemi sono creati ad arte dagli altri e che gli stessi si debbano risolvere anche a suon di codici stracciati! Dei media non me ne può fregare di meno. Io ragiono a prescindere dall'effetto mediatico e proprio per questo non mi sono mica sognato di attaccare i magistrati nolani o baresi taccaindoli di fannulloneria! Sono più che mai convinto della partigianeria dell'articolo del dott. Tinti e vi invito a desistere dall'accusarmi di mettere in bocca agli altri quello che (secono voi) questi non avrebbero mai detto in quanto l'articolo è stato comemntato anche da altre prsone che non mi sembra abbiano scritto cose molto diverse dalle mie! Siete voi a scorgere nelle mie parole una ostilità verso la Magistratura che io non ho affatto dimostrato anche perché non l'ho mai avuta. Semmai mi sono fermamente opposto allo sterile "difensore del vincolo" sotolinenado, con molta umiltà, la oggettiva complessità del problema. Poiché la discussione non può esaurirsi in una concione vi invito a rispettare le mie idee e Cordialmente vi saluto. GianlucaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-41554433567677290202010-03-03T20:17:03.557+01:002010-03-03T20:17:03.557+01:00Gianluca, su questa vicenda lei non avrà mai l...Gianluca, su questa vicenda lei non avrà mai l'ultima parola perché secondo noi è sintomatica della sovversione dei fatti alla quale non ci rassegneremo mai. <br /><br />Qui la politica non c'entra nulla e la tira in ballo Lei. Per buttarla in caciara. <br /><br />Il comunicato delle camere penali è quello che è (abbiamo messo il link apposta) e ciascuno può farsene una sua idea. <br /><br />Lei ha le sue, ma ha la cattiva abitudine di attribuire agli altri cose che non pensano. <br /><br />Così, solo per aiuto alla sua riflessione, la invito a leggere il post sullo stesso argomento pensato dalla redazione qualche giorno fa (anche di questo abbiamo messo il link apposta). <br /><br />La morale era: se il processo è lungo la colpa è dei giudici fannulloni; se si cerca di farlo nei tempi legali si accusano i giudici di stakanovismo illiberale. <br /><br />Ora la invito ad ipotizzare le reazioni dei media a fronte della scarcerazione degli imputati di Nola. Cosa direbbero? Che dei giudici fannulloni non hanno compiuto il loro dovere ed hanno esposto a pericolo la collettività, com'è avvenuto, ad esempio, nel caso di Bari, citazione che lei si ostina a voler leggere come doppiopesismo dell'autore dell'articolo il quale, forse, voleva solo evidenziare come l'atteggiamento verso la magistratura non sia affatto contraddittorio, ma pregiudizialmente ostile: la colpa, come la metti metti, è sempre dei magistrati. <br /> <br />Quindi non serviva a giustificare il ritardo di Bari ed io non vi scorgo alcuna parzialità. <br /><br /><br />Insomma è lei a denotare la presunzione dell'infallibilità e crede di capire tutto, e noi gliela lasciamo volentieri.La Redazionehttps://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-56661589382361246112010-03-03T19:55:28.239+01:002010-03-03T19:55:28.239+01:00Per la redazione:
se intervenisse il legislatore a...Per la redazione:<br />se intervenisse il legislatore a dirimire questi conflitti non mi scandalizzerei. Vivo in uno stato democratico nel quale pienmente mi riconosco dove le leggi vengono fatte dal parlamento (e da nessun altro) ed interpetate ed applicate da valenti magistrati. Siamo abituati a tante espressioni forti; ancora mi rimbomba nelle orecchie il "resistere, resistere, resistere" a suon di procedimenti giudiziari a senso unico (non lo dico solo io, ma in un certo senso anche la dott.ssa Forleo ai cui interventi vi rimando)! Il doppiopesismo trasudante ha colpito l'avvocatura e, ovviamente, genera conflitto. Vi prego di abbandonare l'ascia di guerra e di riflettere serenamente. Cordialmente GianlucaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-25815748005112173762010-03-03T19:25:36.863+01:002010-03-03T19:25:36.863+01:00Siamo abituati ad espressioni come "costi que...Siamo abituati ad espressioni come "costi quel che costi". <br /><br />Magari costa poco. <br /><br />Leggina più, leggina meno cosa vuole che importi, ormai il popolo è assuefatto e non si scandalizzerebbe. <br /><br />Insomma, una legge non solo al di sopra, ma anche "al posto" di tutto il resto, sentenze comprese. <br /><br />Quanto al doppiopesismo del dott. Tinti, reale o supposto che sia, esso non toglierebbe nulla al torto <br />subito dai giudici di Nola.La Redazionehttps://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-78829362957915563102010-03-03T19:11:23.044+01:002010-03-03T19:11:23.044+01:00Per la redazione:
Nessuna "mutatio libelli&qu...Per la redazione:<br />Nessuna "mutatio libelli" da pate mia in quanto i miei interventi erano solo tesi ad evidenziare il doppiopesismo che trasuda dall'articolo del dott. Tinti. Si può far finta di non capire, ma così è! Quanto alla soluzione del problema, premesso che dovrebbe risolverlo chi lo ha creato e non ceramente io, nel confermarvi di non avere, a differenza vostra, una idea "infallibile", posso solo ribadire che la conclusione della vicedna non potrà ceramente passare attraverso il sacrificio delle garanzie del diritto di difesa. Questo glia vvocati non lo permetteranno. Costi quel che costi! Cordialmente Gianluca.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-32675157511122662842010-03-03T18:36:46.482+01:002010-03-03T18:36:46.482+01:00Negli Stati Uniti agli avvocato non è permessa alc...Negli Stati Uniti agli avvocato non è permessa alcuna scusante. Malattia, ferie o altro procedimento penale non esistono proprio.<br />Gli avvocati sono quindi costretti a consociarsi in un unico studio legale. <br />A questo dobbiamo aggiungere i loro assistenti che possono fare di più del nostro procuratore legale.Aggiungiamo pure le comunicazioni informatiche.<br />Tutto ciò equivale ad una buona dose di ottimo olio lubricante nella macchina giudiziaria.Ninohttps://www.blogger.com/profile/03413888878403455227noreply@blogger.com