tag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post827064227977260994..comments2024-03-13T22:51:38.726+01:00Comments on UGUALE PER TUTTI: Clementina Forleo e tutti noi avremmo diritto a un “giudice” imparzialeLa Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comBlogger37125tag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-54307758825026421172008-12-06T08:02:00.000+01:002008-12-06T08:02:00.000+01:00Di recente, riguardo all'agomento del tema del pos...Di recente, riguardo all'agomento del tema del post, dopo avere approfondito, per onestà intellettuale, devo riportare anche questi due linq relativi a fatti che riguardano la nota, e purtroppo, allucinante e drammatica vicenda di Enzo Tortora e i magistrati che si avvicendarono, tra i quali la Forleo.<BR/><BR/>http://archiviostorico.corrier.....1886.shtml<BR/><BR/>http://blog.libero.it/lampione/3675572.html<BR/><BR/>Da profano, aggiungo in generale e senza alcun riferimento specifico, che il particolare della verità putativa, ovverosia, che non sussiste effettivamente, ma che è in buona fede ritenuta sussistere dall’interessato, è uno di quegli aspetti del nostro ordinamento giuridico, insomma delle nostre leggi fatte dai nostri parlamentari, che andrebbe precisato entro limiti ben delineati, in quanto così come appare, salvo inequivocabili prove cartacee, si presta all’interpretazione soggettiva e, quindi, ad una valutazione della quale un magistrato non dovrebbe e potrebbe avere competenza, poiché non trattasi palesemente più di diritto, bensì chiaramente di entrare con tutta evidenza nella sfera della codifica del cervello altrui. <BR/><BR/>Il Magistrato non è uno psichiatra, e quando lo impersona, oltre a fare, a mio modesto avviso, solo danno al processo e soprattutto ad una delle parti in causa, commette una evidente omissione di accertamento ed un altrettanto abuso di decisione.Addusohttps://www.blogger.com/profile/08791861712257003250noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-87607224452873650332008-07-01T09:54:00.000+02:002008-07-01T09:54:00.000+02:00Non posso che essere contento per l'assoluzione de...Non posso che essere contento per l'assoluzione della Forleo e per la speranza di tutti quelli che, però, a differenza sua, non possono così altrettanto potersi difendere da "LAMAFIADELLOSTATO".<BR/><BR/>Per la Forleo, avevo già scritto in passato, quando invece molti "nicchiavano".<BR/><BR/>Tuttavia, per mia esperienza e davanti ai miei occhi di modesto cittadino, il 51% della magistratura continua manifestatamente a rimanere allineato alla “politica mafiosa”.<BR/><BR/>E come mi appare “stomachevole” assistere alla propaganda dei “servi del capitale” è altrettanto “nauseante” vedere gli “zerbini della magistratura”.<BR/><BR/>A mio avviso, se ci si sforza di essere intellettualmente onesti, si comprende chiaramente che i "mafiosi" si trovano in tutte le pieghe delle istituzioni e della politica di questo Stato e quel che è peggio si sanno "vestire" in tutti i modi previsti dalla costituzione.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-14071828836122885462008-06-10T12:32:00.000+02:002008-06-10T12:32:00.000+02:00Ho letto solo oggi le motivazioni del provvediment...Ho letto solo oggi le motivazioni del provvedimento disciplinare emesso dal CSM in danno della Dott.ssa Forleo e non me ne stupisco affatto. <BR/>L'assioma "il fatto non è vero perchè non è stato confermato da coloro che confermandolo si sarebbe autoincolpati" costituisce in se e per se una risibile espressione dell'esercizio della logica e dà la misura di quale sia la qualità decisionale delle cariche più alte del potere giurisdizionale. <BR/>Quando studiavo all'università se mi avessero detto che un argomento poteva essere strutturato nei termini anzidetti mi sarei messo a ridere. Oggi dopo 15 anni di esercizio di attività forense, ho solo voglia di piangere. <BR/>Argomentazioni di questo tenore se ne leggono in continuazione in provvedimenti giudiziari, e per chi li subisce monta una rabbia mista a frustrazione ed impotenza che non si riesce più a sopportare. <BR/>Oggi è incappata in questo meccanismo la Dott.ssa Forleo, e grazie alla esposizione mediatica del caso, se ne parla. <BR/>Ma nelle miriadi di casi nei quali poveri cittadini si trovano esposti a provvedimenti strutturati negli stessi termini, non c'è neanche la consolazione della solidarietà civile (per quanto questa possa valere). Anzi ho più volte assistito ad un fenomeno inquietante, in virtù del quale un argomento contrassegnato da una devastante carica di illogicità o farneticante in diritto , sol perchè affermato in un precedente, acquista il crisma della giuridicità e della logicità, venendo persino enunciato, con saccente prosopopea, alla stregua di principio di diritto. Con la conseguenza che il nostro diritto vivente è pieno di principi di formazione giurisprudenziale che, nei margini lasciati dalla necessaria astrattezza delle norme si sono insinuati e radicati nell'ordinamento orientandone l'inclinazione. Siamo il paese nel quale essere titolari di un credito da riscuotere è diventato la porta di ingresso in un meccanismo perverso fonte esso stesso di costi enormi per chi vi si insinua, e sui risultati del quale è meglio stendere un velo pietoso. <BR/>Mi sono visto rigettare diverse richieste di sequestri preventivi richiesti nei confronti di debitori sfrontati e professionali, sulla scorta della seguente motivazione: “non è provato che il debitore stia dismettendo il suo patrimonio”, affermazione questa che da una parte smentisce la natura, appunto preventiva del provvedimento invocato, e nel contempo assevera il principio che per ottenere un sequestro si debba prima dare prova della dismissione di un bene, per poi chiedere la misura preventiva.<BR/>I magistrati che emettono questi provvedimenti, e sono tanti, dovrebbero sapere che il rimedio agli atti di dismissione già effettuati e dato dalle azioni revocatorie, le quali tuttavia oltre che ad essere difficilissime, risultano essere socialmente pericolosissime proprio per coloro che si siano incautamente indotti ad acquistare, pagando il relativo prezzo, beni suscettibili poi di essere revocati. <BR/>Potrei enunciare decine e decine di casi nei quali dopo avere dedotto l’esistenza di pericoli di varia natura chiedendo provvedimenti interdittali, gli stessi sono stati rigettati con la più semplice delle motivazioni: “non c’è la prova del pericolo”, allorquando quel che doveva essere provato era la probabilità del pericolo, e non l’avverarsi del fatto assunto come pericoloso. I fatti di cui non era stata provata l’esistenza si sono poi sistematicamente verificati, e dalla mancata concessione di un provvedimento cautelare assolutamente dovuto, sono sorte una serie innumerevole di giudizi. <BR/>Operare in questo sistema per chi crede nella "giustizia" è a dir poco penoso e nei vari dibattiti procurati dalla magistratura, non mi sembra di avere mai colto che i lceto giudicante avverta l’esistenza di un problema della "qualità" del servizio nei suoi termini reali. <BR/>Si discute invece molto dei tempi assurdi della giustizia, ma se l'attenzione si spostasse sulla qualità delle decisioni, che poi hanno incidenza diretta sui tempi della giustizia stessa (si immagini a quanti subprocedimenti sorgono a causa dei madornali errori in cui si scansionano i diversi giudizi), probabilmente si approccerebbe il problema partendo dalla testa e non dalla coda. <BR/>I casi come quello della Forleo e la patente singolarità della decisione assunta, costituiscono la punta di un iceberg di dimensioni enormi. Della parte immersa di questo, tuttavia, non si parla, perchè ove se ne parlasse si leverebbero immediatamente gli scudi della categoria a difesa della strenuità e della durezza del lavoro e del servizio assicurato, e si porrebbero subito ad esempio del sacrificio della magistratura quei magistrati che alla "giustizia" hanno sacrificato la loro vita. <BR/>Ebbene la vita di quei magistrati è stata immolata sull'altare di una "giustizia" che non si sarebbe mai seduta al tavolo di un CSM capace di giudicare, nel modo in cui ha giudicato e delegittimato, la Dott.ssa Forleo ed il collega De Magistris.<BR/>Ogni volta che qualcuno allude ad un sistema di potere corretto, si assiste alla solita provocazione dei giudici: “Se avete cosa da dire, fuori i nomi”. <BR/>Se poi si fanno i nomi, si viene immediatamente trasferiti, perché coloro che “sono stati nominati” smentiscono il nominante. Ed al prossimo giro, di fronte ad un “fuori i nomi” di certo si assisterà ad un coro di silenzi. <BR/>Scusate se resto anonimo, ma svolgo il lavoro di avvocato, e tengo a quel po’ di reddito (invero assai contenuto) che mi assicura l’esercizio della mia professione in modo limpido e trasparente. E se tirassi fuori il mio nome, il giorno dopo potrei avere qualche piccolo intoppo … ma si tratterebbe di ben poca cosa!!!<BR/>Spero che questo mio sfogo non venga preso come una accusa alla magistratura in linea generale, nelle fila della quale riconosco esserci persone assolutamente serie, corrette e preparate, la cd. maggioranza silenziosa. PS: Visto il contenuto della motivazione addotta dal CSM per trasferire la Dott.ssa Forleo, mi piacerebbe leggere il contenuto della ordinanza di proscioglimento del Dott. Di Pietro. Non vorrei che il meccanismo logico adottato, quella volta per assolvere un simbolo della magistratura, fosse stato lo stesso, e se così fosse mi piacerebbe saperlo. Qualcuno ha a disposizione il testo del provvedimento? Stranamente non se ne è mai conosciuto il contenuto. Sarebbe interessante renderlo pubblico?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-54263147274595929352007-12-16T20:03:00.000+01:002007-12-16T20:03:00.000+01:00Per Alessandra Gionti.Cara Alessandra,grazie di cu...Per Alessandra Gionti.<BR/><BR/>Cara Alessandra,<BR/><BR/>grazie di cuore a Lei e a tutti Voi che ci leggete e date così un senso a questa nostra iniziativa.<BR/><BR/>Un caro saluto.<BR/><BR/>Felice LimaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-31948394384624015642007-12-16T18:25:00.000+01:002007-12-16T18:25:00.000+01:00Anche se in ritardo anche io vorrei esprimere la m...Anche se in ritardo anche io vorrei esprimere la mia gratitudine al dott. Lima per il tempo che dedica a questo blog.<BR/>Se non avessi letto la sua analisi non avrei mai avuto consapevolezza di quanto inopportune fossero le dichiarazioni della prof. Vacca.<BR/>Le ho lette dando per scontato che se aveva parlato in quel modo e i giornalisti non avevano fatto una piega allora poteva esprimersi così, era giusto che lo facesse.<BR/>E invece c'era il dettaglio del suo ruolo istituzionale.<BR/>Mi convinco sempre di più che uno dei rimedi indispensabili all'attuale sfacelo sia lo studio.<BR/>Io sono iscritta a ingegneria ma penso che non mi faccia male come persona leggere un po' di questioni così lontane dal mio "campo" ma così vicine alla sostanza del mio essere cittadina di una democrazia.<BR/>Come scrive il dott. Colombo in un articolo riportato su questo blog, non può esistere una informazione avulsa dal contesto in cui viene prodotta: se il contesto è malsano l'informazione lo sarà di conseguenza. E un discorso analogo si potrebbe estendere anche alla magistratura e alla politica.<BR/>Per questo credo che leggere questo blog sia un modo per concedere a me stessa una possibilità in più di "meritare" una società migliore.tdfhttps://www.blogger.com/profile/16654445176336478939noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-27886072390163709302007-12-13T18:25:00.000+01:002007-12-13T18:25:00.000+01:00Un Particolarissimo Grazie,al dottor Lima e all'av...Un Particolarissimo Grazie,<BR/>al dottor Lima e all'avvocato Gatto.<BR/>Non ero abituato a pubblici ringraziamenti e/o complimenti.<BR/>b.i.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-7722902869680798892007-12-12T17:25:00.000+01:002007-12-12T17:25:00.000+01:00Cara Alessandra,grazie di cuore delle Sue preziose...Cara Alessandra,<BR/><BR/>grazie di cuore delle Sue preziose parole di incoraggiamento, che davvero mi commuovono.<BR/><BR/>Mille cari auguri di un Santo Natale e un gioioso anno nuovo anche a Lei e ai Suoi cari.<BR/><BR/>Felice LimaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-64802955764109351692007-12-12T16:43:00.000+01:002007-12-12T16:43:00.000+01:00Caro Dott.Lima,comprendo che questo blog iniziato ...Caro Dott.Lima,<BR/>comprendo che questo blog iniziato per rispondere ad un desiderio di esprimere indignazione a certi fatti sia divenuto impegnativo come il suo lavoro di magistrato,che come il suo lavoro di magistrato distoglie tempo alla sua famiglia, e rispondere a tutti con l'equilibrio del Magistrato, attento a non tralasciare o superare i limiti consentiti dalla legge, è importantissimo per noi gente comune che non abbiano altra possibilità di avere uno scenario così ampio e interessante e preciso in risposta a tanti gravi argomenti fuori di qui.<BR/>AugurandoLe buon lavoro e ringraziandola sentitamente,Le invio i migliori auguri di Buone feste insieme alla Sua famiglia. <BR/>AlessandraAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-23951767601005202762007-12-11T18:32:00.000+01:002007-12-11T18:32:00.000+01:00Non ho saputo usare parole migliori di queste. Fin...Non ho saputo usare parole migliori di queste. Finalmente un'analisi coerente, motivata, sincera e oratoriamente parlando INATTACABILE.<BR/>Sono inoltre felice del fatto che esistano persone che ricordano a chi studia diritto che può ancora essere "pulito", che sanno alzare a voce.<BR/>Con stima<BR/>ilFemminino<BR/><BR/>http://www.ilfemminino.splinder.comAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-85579143988748658952007-12-10T11:25:00.000+01:002007-12-10T11:25:00.000+01:00ho inviato il messaggio al presidente della repubb...ho inviato il messaggio al presidente della repubblica per clementina forleo.<BR/><BR/>Quando ho visto l'accerchiamento posto in atto (rimasta isolata) mi sono venute le lacrime agli occhi.<BR/><BR/>Perchè, per emotività? No!.<BR/><BR/>Stò vivendo dinamiche simili. Si chiede tutela alle autorità contro aggressioni di tipo civile e penale e invece il fronte diventa più ampi. Occorre predisporsi ad affrontare il blocco, dove le autorità rappresentano quel muro di invalicabilità che respinge la richiesta di tutela ... anzi potrebbe rivelarsi anche pericolosa.<BR/><BR/>Le lacrime ... quindi per l'impotenza, per la vergogna di essere italiana, per vivere in una società dove vi è un teatrino che rappresenta lo stato di diritto, le regole, la democrazia a mezzo della ripartizione dei poteri e poi invece ti trovi sola .... comn un profondo senso di smarrimento!!!!<BR/><BR/>Per questo ho pianto.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-63510565256608576392007-12-09T23:24:00.000+01:002007-12-09T23:24:00.000+01:00Caro dott. Lima,a tutt'oggi la colpa più grave del...Caro dott. Lima,<BR/>a tutt'oggi la colpa più grave della dottoressa Forleo sembra essere l'aver "offeso e allarmato" i colleghi, e la "missione" del CSM sembra essere quella di porre riparo a questo danno. <BR/>Eppure... qualche giorno fa uscì un'agenzia APCOM intitolata "forleo/ gip milano divisi, ma molta solidarieta' umana" (copiando la frase nel motore di ricerca google dovrebbe essere recuperabile) che riportava alcuni commenti proprio dei colleghi, commenti in forma anonima dai quali emergeva in modo abbastanza chiaro - forse proprio perché rilasciati in forma anonima - che a provocare allarme e addirittura ad intimidire è il modo in cui sta intervenendo il CSM nella vicenda. Mi chiedo, ma è possibile che tra i componenti di un organo così importante come il CSM non ci sia la consapevolezza di quanto chi conduce un'inchiesta può influire con il suo agire, anche senza volerlo, sulle testimonianze che raccoglie e sull'oggetto dell'inchiesta stessa?<BR/>Mi sembra tutto così dilettantesco, e da normale cittadino, questo mi allarma anche senza voler credere ad ipotesi di complotti.<BR/><BR/>Cordiali saluti.<BR/>Stefano.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-20693354717347819172007-12-09T14:43:00.000+01:002007-12-09T14:43:00.000+01:00Caro Avvocato (Lessona),grazie dei Suoi sempre cor...Caro Avvocato (Lessona),<BR/><BR/>grazie dei Suoi sempre cortesi apprezzamenti. Mio padre faceva l'avvocato e io sarei stato onorato di seguire la sua strada.<BR/><BR/>Con riferimento alla battuta "classica" fra gli avvocati, riportata dall'avv. Gatto ("studia che se no finisci a fare il giudice"), io credo che fare bene (e sottolineo, "bene") l'avvocato sia molto più difficile che fare bene il giudice.<BR/><BR/>E per questo ho un grandissimo rispetto per chi svolge questa professione.<BR/><BR/>Penso, inoltre, che non ci possa essere buon giudizio senza buon avvocato (pensi nel civile il disagio del giudice quando il convenuto è contumace e nessuno ne difende le ragioni, neppure un avvocato d'ufficio, come accade in penale).<BR/><BR/>Quindi, grazie davvero del Suo apprezzamento (sono stato pubblico ministero, ma, come diceva Calamandrei, il P.M. è un avvocato solo a metà).<BR/><BR/>Quanto alla "questione Forleo", Le riconosco assolutamente la fondatezza della Sua osservazione sul fatto che è del tutto legittimo - e addirittura doveroso - parlare delle questioni che sono importanti per la vita del Paese, anche con le sole informazioni di cui disponiamo.<BR/><BR/>Dunque, mi scusi se ho dato l'impressione di volere eludere il dibattito sul merito.<BR/><BR/>Sul merito, però, mi sembra che entrambi abbiamo chiaro di avere idee diverse e di non volere "concedere nulla" all'altro, non per arroganza, che mi semrba entrambi cerchiamo costruttivamente di evitare, ma perchè ognuno di noi due ritiene di stare difendendo, con il merito, anche il principio (e in questo senso, dunque, La prego di interpretare la mia "petulanza" e di volerla scusare).<BR/><BR/>Ciò posto, torno, però, a ciò che ho scritto e stiamo commentando.<BR/><BR/>Ho esposto diverse ragioni per le quali ritengo che la Prima Commissione del C.S.M. non possa considerarsi "imparziale" in questa vicenda.<BR/><BR/>Una di queste ragioni è la confessione pubblica non di uno ma di molti gravissimi pregiudizi da parte del Vicepresidente, che parlava - a torto o a ragione (ma nessuno ha ritenuto di smentirla) - a nome di tutta la Commissione.<BR/><BR/>E badi che, se è vero che ogni giudice si va formando man mano che si avvicina alla decisione una sua convinzione sulla causa, ciò che impressiona è che ci tenga a dirla ai giornali con questa arroganza.<BR/><BR/>Io non anticipo mai i miei giudizi professionali non solo per ragioni deontologiche, ma soprattutto perchè so che, giudicando con onestà e libertà interiore, spesso quei giudizi li ho cambiati un attimo prima della firma della sentenza, per l'ultima delle condiderazioni scritte da una delle parti in una memoria di replica o per avere rivisto la cosa da un punto di vista che prima mi era sfuggito o per mille altre ragioni.<BR/><BR/>Ormai, addirittura, mi tengo a casa le sentenze per qualche giorno dopo averle firmate, perchè mi capita di ripensare a questo o a quello e fare qualche piccola modifica ancora dopo la firma (ma prima del deposito :-) ).<BR/><BR/>Dunque, quello che impressiona non è tanto il pregiudizio, quanto il pregiudizio dato intenzionalmente e a voce alta a reti e testate giornalistiche unificate.<BR/><BR/>Ammetta che questo è qualcosa di molto di più e di molto diverso che dirsi in privato "ne abbiamo parlato fra noi e siamo orientati tendenzialmente così".<BR/><BR/>L'altra ragione, che a me pare molto più importante, è quella tecnica, consistente, come ho cercato di spiegare, nel fatto che la legge attuale vieta al C.S.M. di farsi autorità promotrice dell'iniziativa disciplinare e di quella di trasferimento cautelare quando connessa ad addebiti disciplinari, per rispetto del principio - sancito oggi dalla legge anche per questa materia - del "ne procedat iudex ex officio".<BR/><BR/>Credo di avere illustrato chiaramente che ciò che rende il C.S.M. non più terzo in questo caso è il fatto che esso, che il legislatore vuole giudice e non promotore delle iniziative disciplinari, stia usando palesemente i suoi poteri amministrativi per fini disciplinari.<BR/><BR/>E ciò in violazione della legge (se i miei rilievi tecnici sono esatti e sono pronto a ricredermi e scusarmi se mi si dirà dove ho sbagliato, sperando di non subire per ciò l'ennesima iniziativa disciplinare: ennesima per me, che da questo tipo di giustizia disciplinare ci sono passato tante volte).<BR/><BR/>Su questo punto Lei non si è pronunciato.<BR/><BR/>Questo punto io volevo riportare al centro dell'attenzione, per non restare noi due, che nel merito la pensiamo diversamente, bloccati sul merito, appunto.<BR/><BR/>Le aggiungo che, come emerge dall'ultimo periodo del mio articolo, una delle battaglie che alcuni di noi stiamo cecando di portare avanti è quella per l'indipendenza dei magistrati.<BR/><BR/>La magistratura, infatti, difende l'indipendenza della corporazione nel suo insieme, ma questa non è affatto garanzia dell'indipendenza dei singoli magistrati e trasforma, anzi, l'indipendenza da prerogativa costituzionale a difesa dei valori della giustizia in privilegio della corporazione, che si costituisce come "potere" accanto ad altri "poteri". Il che, secondo me, non è buono per niente.<BR/><BR/>E ci sembra (rinvio, per esempio, ai preziosi contributi tecnici anche su questo blog del collega Nicola Saracino) che oggi l'indipendenza dei singoli magistrati passi anche attraverso la difesa dei loro diritti nel rapporto con il C.S.M., che dovrebbe servire da strumento di difesa appunto dell'indipendenza dei singoli e sembra invece portatore di una propria "linea" alla quale i singoli devono "allinearsi" o perire.<BR/><BR/>Il C.S.M. nella logica della Costituzione non è né il "padrone" dei giudici, né il loro "datore di lavoro", né il loro superiore gerarchico, perchè, come Lei sa, i giudici non hanno superiori gerarchici.<BR/><BR/>Il C.S.M. è il gestore delle loro vicende amministrative, il giudice delle iniziative disciplinari di altri e il tutore della loro indipendenza.<BR/><BR/>La mia proposta è: accordiamoci (perchè credo che su questo un accordo fra noi ci possa essere) su questi principi e rileggiamo quanto sta accadendo alla luce di questi.<BR/><BR/>Che ne dice?<BR/><BR/>Grazie davvero di cuore a Lei e a tutti per l'onore che ci fate con la Vostra attenzione e con il Vostro prezioso contributo di idee.<BR/><BR/>Un caro saluto.<BR/><BR/>Felice LimaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-2749220152324325842007-12-09T14:42:00.000+01:002007-12-09T14:42:00.000+01:00ed allora caro Lissona la stessa cosa che lei dice...ed allora caro Lissona la stessa cosa che lei dice per la Vacca deve valere a fortiori per la Forleo e De magistris che hanno esternato molto molto molto meno,<BR/> a meno che non si voglia considerare esternazioni loro anche quello che i giornalisti hanno loro messo in bocca o ciò che loro hghano detto con atti ufficiali (la richiesta di rinvio a giudizio per D'alema)<BR/><BR/>GRAZIE CLEMENTINAAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-64781708249617600752007-12-09T14:06:00.000+01:002007-12-09T14:06:00.000+01:00Caro dott. Lima,forse lei dovrebbe indossare la to...Caro dott. Lima,<BR/>forse lei dovrebbe indossare la toga d’avvocato, vista la sagacia con cui difende la Forleo. Condivido che il comportamento della prof. Vacca. che ha comunicato la sua opinione-decisione ai giornali è un fatto grave. Un giudice non dovrebbe manifestare alla stampa il suo convincimento relativamente a procedimenti di cui è titolare. Un giudice dovrebbe parlare esclusivamente con i provvedimenti che gli competono. Non condivido invece la sua arringa laddove si spinge sino ad affermare che il comportamento della Prof. faccia venire meno la terzietà del Csm. Il sillogismo non funziona: il riportare la propria decisione e quella di altri, non comporta necessariamente il venire meno della terzietà. Un giudice ovviamente dopo che si è studiato un facsicolo si forma un convincimento, questo non si può negare e questo non fa venire meno la sua terzietà. Il giudice può anche discuterne prima del giudizio con colleghi che devono concorrere a formare i giudizio e anche questo non fa venire meno la terzietà. Un giudice non è terzo quando è interessato, vedi cause d’incompatibilità, o quando ha espresso il suo giudizio prima di avere sentito le parti. Mi pare che la prof. Vacca abbia manifestato il suo giudizio, circa l’avvio di un procedura di trasferimento, dopo che la Forleo era stata sentita e dopo che l’istruttoria era conclusa. E’ ovvio immaginare che dopo quall’audizione i membri del Csm abbiano discusso. La prof. Vacca ha riportato evidentemente quanto detto in quei momenti. Un fatto che ripeto grave deontologicamente scorretto, ma che non lede assolutamente la terzietà. Concludo non condividendo le sue conclusioni circa la valutazione che ho fatto del caso Forleo. Non era lei che, in una interessante discussione con fabio lattanzi, affermava che se si è a conoscenza dei fatti si può, le diceva si deve, esprimere il proprio giudizio? <BR/>Piero LessonaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-56919789203234252842007-12-09T13:21:00.000+01:002007-12-09T13:21:00.000+01:00Io ci tengo, anche a nome di tutta la Redazione, a...Io ci tengo, anche a nome di tutta la Redazione, a ringraziare davvero di cuore tutti coloro che, esponendo qui le loro idee anche diverse, danno vita a un dibattito che, a mio modesto parere, ci fa crescere tutti.<BR/><BR/>Personalmente, nell'aderire a quanto esposto dall'avv. Gatto (della cui presenza fra noi sono davvero felice), vorrei aggiungere che molti magistrati, non solo non chiediamo indulgenza per noi, ma invochiamo una giustizia disciplinare rigorosa e, in verità, anche molto rigorosa.<BR/><BR/>E invochiamo anche un cambio radicale dell'atteggiamento dei capi degli uffici giudiziari, che li porti a vigilare davvero e non in maniera che definire "burocratica" è un eufemismo sull'andamento degli uffici ai quali sono preposti.<BR/><BR/>E preghiamo in ogni modo i nostri colleghi in genere e l'A.N.M. e il C.S.M. in particolare di volersi adoperare perchè finalmente i magistrati prendano atto che moltissimi dei mali della giustizia sono colpa loro.<BR/><BR/>In questo senso abbiamo anche scritto in questo blog numerosi articoli, ma ci siamo battuti e ci battiamo da tempo e pagando prezzi alti anche in tante altre sedi.<BR/><BR/>Il dramma è che, invece, la giustizia disciplinare e i "controlli" vengono tendenzialmente orientati e con un rigore "speciale" sui magistrati più attivi e indipendenti, mentre nei confronti del resto della corporazione si praticano prassi appunto "corporative".<BR/><BR/>Per tutti, a mero titolo di esempio, mi permetto di rinviarvi a quanto pubblicato sul blog a <A HREF="http://toghe.blogspot.com/2007/10/i-magistrati-non-riescono-rendersi.html" REL="nofollow">questo link</A> (ma ci sono anche altri articoli).<BR/><BR/>A noi sembra che dei magistrati più efficienti, più competenti, più responsabili, più organizzati e più indipendenti siano un dovere verso i cittadini, ma ormai addirittura siano anche un interesse della stessa categoria, in quanto i primi a perdere ogni prestigio e ogni credibilità dall'inefficienza della giustizia sono proprio i magistrati.<BR/><BR/>Per questo invochiamo dai nostri colleghi e dalla magistratura associata un cambio di atteggiamento e di prassi che a noi sembra doveroso eticamente, ma che, anche per chi non trova nell'etica ragioni sufficienti per il suo agire, sarebbe ormai indispensabile anche per interesse di categoria.<BR/><BR/>E per questo soffriamo in maniera particolarmente dolorosa nel constatare che, non solo non si va nella direzione che auspichiamo, ma addirittura in quella contraria, come dimostrano all'evidenza i casi di Clementina e Luigi.<BR/><BR/>In quest'ambito si è anche inserita l'iniziativa di molti di noi che ci siamo astenuti alle recenti elezioni del Comitato Direttivo Centrale del'Associazione Nazionale Magistrati (nella sidebar del blog c'è il banner al blog che si occupava di questo), all'esito delle quali il Movimento per la Giustizia e Magistratura Democratica hanno "perso" ben 818 voti, pari al 24% dei loro precedenti consensi.<BR/><BR/>Ma anche questo non sembra bastare.<BR/><BR/>Noi intendiamo continuare con tenacia e coscienza di stare facendo ciò che dobbiamo.<BR/><BR/>Condividere con altri questo impegno ci è di grande aiuto e di grande incoraggiamento, anche perché pensiamo convintamente che "la giustizia" non sia dei giudici (che hanno il dovere di servirla e non di "appropriarsene"), ma di tutti, degli avvocati, dei cancellieri, degli utenti.<BR/><BR/>Pur avendolo già fatto, anche io rinnovo a Bartolo Iamonte la mia gratitudine sincera per la bella lezione che ha datto qui a tutti e lo prego di restare con noi a fare della strada insieme.<BR/><BR/>Un caro saluto.<BR/><BR/>Felice LimaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-66913371972130809432007-12-09T13:17:00.000+01:002007-12-09T13:17:00.000+01:00Rispondo all'Avv. LessonaCaro Collega,un paio di a...Rispondo all'Avv. Lessona<BR/><BR/>Caro Collega,<BR/>un paio di anni fa ricevetti dal carcere una nomina da una persona in stato di custodia cautelare da quasi un anno. Il giorno dopo, visionando il fascicolo di inadagine, mi resi conto che PM e GIP (Tribunale di Trani) si erano semplicemente "dimenticati" di lui da ormai qualche mese, essendo orami scaduti i termini di fase per l'ipotesi di reato contestata (corruzione di minorenni).<BR/>Sensibilimente preoccupato per la situazione e per accelerare i tempi, anticipai la richiesta di cessazione della misura via fax. In un sistema di giustizia almeno decente mi sarei aspettato una immediata telefonata del giudice. Invece nulla. Chiamai, il giudice si fece negare al telefono ma nel contempo mi fu concesso di parlare con quello che il GIP ritenne il mio interlocutore naturale, cioè.... il cancelliere. Il quale mi disse (evidentemente riferendo quanto dettogli dal GIP): "Avvoca', quello là sta dentro per violenza sessuale!". Io feci notare che l'art. 609 ha diverse "diramazioni", e il trattamento previsto dal -bis è molto più grave rispetto al -quinquies (la corruzione di muniorenni, appunto). Dopo un paio di giorni la persona uscì, ma sull'ordinanza non lessi le scuse dello Stato italiano, né mi riusultano procedimenti disciplinari (se quella di De Magistris è negligenza inescusabile, questa come la qualifichiamo?). <BR/>Esempi come questi, più o meno gravi, sono all'ordine del giorno. E ciò anche perché il corpo dei magistrati conta al suo interno parecchi cialtroni, incompetenti, svogliati. Quanti dei magistrati del settore penale hanno letto Beccaria, Carrara, Ferrajoli? La mia esperienza mi dice: davvero pochi.<BR/>Questo però non significa, caro collega Lessona, che la colpa del malfunzionamento della giustizia sia causata dai soli magistrati e dall'assenza di controlli del loro operato. Privilegiare tale lettura comporta aderire a quella sottocultura forense che si esprime nel motto: "studia figlio mio, altrimenti dovrai accontentarti di fare il magistrato". Che non a caso ha anche la versione opposta, perché, diciamocelo, l'avvocatura sta anche peggio.<BR/>Io non concordo, quindi, con la lettura del collega Lessona, secondo cui, premesso che la Forleo ha sbagliato, si tratta comunque di errori veniali, dei quali possiamo anche non curarci. Essendo altri (ed addebitabili alla magistratura) i veri mali della giustizia italiana.<BR/>Innanzitutto perché credo che la Forleo non solo non abbia sbagliato, ma anzi abbia interpretato in maniera ortodossa (ancorché coraggiosa) il ruolo di impulso e di controllo proprio del GIP, che non è un mero smistacarte.<BR/>Poi perché, in via più generale e vedendomi costretto a scegliere, tra un sistema che non punisce i magistrati incompetenti e quello che punisce i magistrati liberi e coraggiosi, io opto per il primo. Perché, a ben vedere, in un sistema feroce con i liberi e i coraggiosi, a lungo andare, non restano che gli incompetenti.<BR/>Bartolo Iamonte dà a tutti una grande lezione morale: il sentirsi vittima di una enorme ingiustizia ma, al tempo stesso, il sapere distinguere le responsabilità. I miei complimenti all'uomo, prima ancora che al cittadino.<BR/><BR/>Pietro GattoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-12846489345086478952007-12-09T12:36:00.000+01:002007-12-09T12:36:00.000+01:00Sig. Lima continui così, La prego resista scrivend...Sig. Lima continui così, La prego resista scrivendo su queso blog. NON ci privi della sua competenza e dlla sua voce.<BR/> Auguro a Lei ed alla Sua famiglia delle serene feste di Natale.<BR/>Purtroppo non posso altro.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-11012082435494060922007-12-09T11:45:00.000+01:002007-12-09T11:45:00.000+01:00Risposta a Bartolo Iamonte.Gentilissimo Bartolo,gr...Risposta a Bartolo Iamonte.<BR/><BR/>Gentilissimo Bartolo,<BR/><BR/>grazie di cuore del prezioso contributo del Suo doloroso e tragico racconto.<BR/><BR/>Grazie dell'attenzione che ci presta.<BR/><BR/>Continui a leggerci e a partecipare: ne saremo contentissimi.<BR/><BR/>Quanto alla "ignoranza" che attribuisce a sé stesso, La prego di considerare che, per alcune attività, è necessario avere nozioni e conoscenze tecniche e scientifiche, ma per altre - e, fra queste, discutere dei problemi politici e sociali che ci riguardano tutti - non è indispensabile avere tutte le competenze tecniche ed è invece molto importante avere la capacità di mettere nella giusta relazione i valori.<BR/><BR/>La filosofia morale distingue tre virtù: l'intelligenza, la scienza e la sapienza.<BR/><BR/>Di tutte, ovviamente, la più importante è la sapienza, che, purtroppo, non è lo sviluppo "naturale" dell'intelligenza e della scienza, ma una virtù a sé stante.<BR/><BR/>Sicchè accade che ci siano scienziati non sapienti (non saggi) e analfabeti molto sapienti.<BR/><BR/>Che queste feste siano liete anche per Lei, che da pochi giorni (come ci dice) ha avuto una parola definitiva dalla "giustizia".<BR/><BR/>Un caro saluto.<BR/><BR/>Felice LimaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-54411311062165184902007-12-09T11:14:00.000+01:002007-12-09T11:14:00.000+01:00Caro Lima,anche un ignorante come me, può dare il ...Caro Lima,<BR/>anche un ignorante come me, può dare il proprio contributo alla causa.<BR/>Nonostante odiassi, e odio, la 'ndrangheta, nel 1993 vengo arrestato per collusione con essa,<BR/>lo ha detto un pentito che non mi conosceva (non sapeva se ero il figlio o un parente di un presunto boss).<BR/>6 dicembre 2007, finalmente il procuratore generale della Cassazione mi rende giustizia le motivazioni delle mie condanne erano da cassare: impossibile, da esse, ricavare la mia mafiosità. In attesa della motivazione della Corete, che intanto ha ordinato altro processo, ecco il mio contributo: la giustizia italiana è affetta da un cranco che non la uccide (sarebbe meglio) bensì la rende deforme: irriconoscibile!!!<BR/>Provo dispiacere, non per me che sono nessuno, ma per giudici onesti come Lei, la Forleo e de Magistris.<BR/>Buone Feste, bartolo iamonte<BR/>bartoloiamonte@libero.itAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-36709036505199804752007-12-08T23:48:00.000+01:002007-12-08T23:48:00.000+01:00se vogliamo fare un riepilogo della situazione, co...se vogliamo fare un riepilogo della situazione, con le dovute connessioni e riflessioni questo è il link ad un articolo di Chetoni pubblicato su Rinascita il 07/12<BR/><BR/>http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=15496<BR/><BR/>inoltre vi segnalo questa iniziativa interessante, per chi fosse nei paraggi<BR/><BR/>Lunedì 10 dicembre - ore 21 - Milano, Camera del Lavoro, c.so di Porta Vittoria 43.<BR/><BR/>Dibattito pubblico sui temi della giustizia<BR/><BR/>Gli autori di Mani sporche, Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Marco Travaglio, a confronto con Piercamillo Davigo e Gad Lerner.<BR/>Prendendo spunto dal libro che racconta gli anni dal 2001 al 2007, con i protagonisti, le storie, i risvolti, le intercettazioni, le bugie di destra e sinistra, si arriva fino agli ultimi eventi che vedono coinvolti giudici impegnati in prima linea in indagini "scomode"...<BR/><BR/>Buon weekend a tuttiCinziahttps://www.blogger.com/profile/11006034484883390798noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-43005154810662946462007-12-08T21:44:00.000+01:002007-12-08T21:44:00.000+01:00Risposta ad Anonimo dell'1.56.Gentile Lettore,Lei ...Risposta ad Anonimo dell'1.56.<BR/><BR/>Gentile Lettore,<BR/><BR/>Lei ha scritto:<BR/>"Ma dove trova il tempo per scrivere così tanto, e in così bello stile?"<BR/><BR/>RingraziandoLa per il complimento, quanto al tempo Le rispondo: al momento lo tolgo alla mia famiglia e al sonno, ma non può andare avanti per molto.<BR/><BR/>Non la famiglia :-) L'impegno qui.<BR/><BR/>In qualche modo dovrò ridurlo.<BR/><BR/>Ma in questo momento il blog è ancora giovane e tutti ce la stiamo mettendo tutta.<BR/><BR/>Grazie di cuore dell'attenzione.<BR/><BR/>Felice LimaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-61201160255193059342007-12-08T21:40:00.000+01:002007-12-08T21:40:00.000+01:00Risposta ad Anonimo delle 21.08.Gentile Anonimo,gr...Risposta ad Anonimo delle 21.08.<BR/><BR/>Gentile Anonimo,<BR/><BR/>grazie davvero della Sua pazienza e del Suo apprezzamento.<BR/><BR/>Ha ragione. Sono decisamente logorroico.<BR/><BR/>Vorrei "stringere", ma ogni cosa mi sembra importante e così ne vengono fuori scritti troppo lunghi (comunque, se fa un "copia e incolla" in una pagina di Word, Le sta in 9 pagine anziché 17 :-) ).<BR/><BR/>Quanto all'essere, come dice Lei, "schierati da una parte", Le assicuro che non è vero.<BR/><BR/>Sono proprio certo che non abbiamo "una parte".<BR/><BR/>Abbiamo idee. Questo sì. Ma io credo che questo sia giusto.<BR/><BR/>Ognuno deve avere delle idee. E qui ognuno ha le sue.<BR/><BR/>E le espone senza infingimenti e, spero, senza arroganze (magari con passione, ma spero senza arroganza).<BR/><BR/>Quando non condivide qualcosa, ce lo dica. Sarà bello ospitare anche le Sue di idee, così da avere un dibattito davvero "aperto".<BR/><BR/>Scusi ancora per la lunghezza e un caro saluto.<BR/><BR/>Felice LimaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-5707606889002968692007-12-08T21:08:00.000+01:002007-12-08T21:08:00.000+01:00Carissimo Dottor Lima,ho provato a trasferire il S...Carissimo Dottor Lima,<BR/>ho provato a trasferire il Suo articolo su fogli dattiloscritti: ne sono venuti fuori ben 17!<BR/>Non sono riuscito a leggerlo, mi sembra troppo lungo per un blog.<BR/>Perchè non prova ad accorciarlo? secondo me in tal modo la soglia dell'attenzione non viene superata.<BR/>Buonasera e comunque complimenti per il blog, anche se talvolta mi sembra troppo schierato da una parte. Ma lo visito ugualmente.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-19695832952367107442007-12-08T20:46:00.000+01:002007-12-08T20:46:00.000+01:00Risposta all'avv. Lessona.Gentile Avvocato,grazie ...Risposta all'avv. Lessona.<BR/><BR/>Gentile Avvocato,<BR/><BR/>grazie di cuore dell'attenzione che ci presta e della Sua partecipazione al nostro dibattito.<BR/><BR/>Mi permetta di sottolineare una cosa in risposta al Suo intervento.<BR/><BR/>Io non sono per niente d'accordo con la Sua ricostruzione di quelle che Lei ritiene "colpe" della collega Forleo e non condivido, fra l'altro, la Sua opinione sulle ordinanze della collega. Ma ciò che ci tengo a sottolineare è che a me pare che non sia questo il problema e, comunque, non è questo ciò che io ho inteso sottolienare nel mio scritto.<BR/><BR/>Ciò che volevo mettere in evidenza non è che Clementina ha ragione.<BR/><BR/>Credo che tocchi ad altri accertare questo o il suo contrario e rispetto l'istituzione che deve farlo.<BR/><BR/>Ciò che volevo e voglio sottolineare è che, in queste condizioni, Clementina e ognuno di noi suoi colleghi NON HA UN GIUDICE TERZO che la/ci giudichi.<BR/><BR/>Vede - e così rispondo anche all'Anonimo delle 20.12 - Alberto Stasi (citato dall'Anonimo) ha avuto un giudice terzo che lo ha scarcerato.<BR/><BR/>Al momento la domanda che volevo porre è: Clementina Forleo ha un giudice terzo che la giudichi?<BR/><BR/>Possiamo considerare "giudice terzo" la prof. Vacca?<BR/><BR/>Lei fa l'avvocato.<BR/><BR/>Io spero - vorrei dire sono certo - che Lei sarà d'accordo con me che è più importante che si possa avere un processo giusto piuttosto che avere opinioni (del tutto legittime, peraltro) sulle ragioni e i torti di questo e di quello.<BR/><BR/>Lei scrive di avere una sua soluzione del "merito" della vicenda Forleo: ha sbagliato, ma non è grave.<BR/><BR/>Io Le propongo, invece, di sostenere: non sappiamo se ha sbagliato e sarebbe bello che si potesse sapere con un procedimento regolare e legittimo.<BR/><BR/>Certo, invece, vederla insultata a reti e giornali unificati dalle più alte cariche dello Stato e poi insultata anche da chi ha l'incarico di essere il suo "giudice" ma ci tiene a farci sapere il suo disprezzo a mezzo stampa non rassicura sul metodo.<BR/><BR/>Ciò detto, la mia convinzione professionale è assolutamente garantista (anche se vorrei precisare di un garantismo "onesto" e non di quello che fa dire a giornalisti e politici essere stati dichiarati innocenti imputati eccellenti dei quali le sentenze dicono, invece, chiaramente che erano colpevoli e il reato prescritto) e, dunque, come peraltro ho scritto chiaramente, non reclamo privilegi e garanzie per i colleghi Forleo e De Magistris, ma rispetto delle regole per tutti.<BR/><BR/>Un caro saluto.<BR/><BR/>Felice LimaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-9319024036432747332007-12-08T20:12:00.000+01:002007-12-08T20:12:00.000+01:00E'strano vedervi scandalizzare perchè vengono diff...E'strano vedervi scandalizzare perchè vengono diffusi atti coperti da segreto. Vi dolete perchè gli imbarazzanti verbali dell'audizione della dott. Forleo sono stati pubblicati. Strano ma vi ho sentito silenti quando la vita di Alberto Stasi (Garlasco) è stata pubblicata sin nei particolari sesssuali. Mi sorprende che il dott. De Magistris si dolga di avere appreso dalla stampa di un ennesimo capo d'incolpazione. E che dovebbero dire i suoi indagati che dalla stampa apprendevano l'arrivo di avvisi di garanzi. Uguale per tutti ?Anonymousnoreply@blogger.com