tag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post8357121570123057479..comments2024-03-24T13:48:29.817+01:00Comments on UGUALE PER TUTTI: L'etica in appaltoLa Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-51305315701958062112008-07-05T10:52:00.000+02:002008-07-05T10:52:00.000+02:00E' casuale che tutto finisca nei tribunali? Intasa...E' casuale che tutto finisca nei tribunali? Intasati: e forse per questo chi vive oltre i confini (border line)etico-morali e di legalità mette in conto che il rischio di pagare è nullo, o tardivo da essere tale. E il costume, lo stile andreottiano, del furbo traffichino/one che frega il prossimo, che fa lo sgambetto al vicino di casa è risultato vincente. Diventa componente della cultura, fa storia. Come spezzare questo malcostume - "premi(er")iato"?) - in crescita esponenziale e con un sistema giudiziario impacciato/bloccato come la politica, in un abbraccio mortale, sadomaso, di vittime/carnefici... visto che il parlamento pullula di giuristi. Se i giornalisti che frequentavano i salotti del Tanzi (Parmalat) tutto "ca(s)sa e chiesa" avessero rivelato quanto sapeva il "non" giornalista Grillo - che paga-va per scrivere quello che i "giornalisti" pagati non scriv(ono)evano, oggi non avremmo un processo "farsa" di milioni di pagine già prescritto e indultato in "partenza"!Non a caso si dice che per non lavorare si sceglie di fare il giornalista. Un luogo comune che per "coerenza" pare adeguarsi?...e, certo, la raccomandazione peggiora il tutto E così i pigri giornalisti - e pm/giudici - (e voyeur), come Jayson Blair del N.Y.T., amano "indagare/investigare/scrivere dal chiuso e spiare dal buco della serratura (e d' Internet) avendo paura di spalancare in "diretta" la porta degli orrori. A esenpio, Paolo Conti solo nel 2002 scrisse su Saccà dopo, però, che il Cda (pres. Baldassarre...cui avevo scritto 2 anni prima che "...non ce l'avrebbe fatta a coprire le vergogne in Rai, che il direttore Saccà - "infiltrato da B" - spudoratamente, sempre più mostrava per inficiare il servizio pubblico...") ne avesse parlato. Eppure Conti nella rubrica di Io donna, "Le zanzare", ebbe a sottolineare: "più verità per temi seri..." (vedi Cirio e Parmalat...che "copertura": "L'arte del tacere" dell'abate Dinouart?!!!?); ai fax su quanto da me anticipato (inviati al Corriere...e cestinati!) faccio seguire una telefonata, ribadendo a Conti ciò che gli ho scritto...ad es., se voi "dipendenti" non potete profanare i sacrari , perché non lo lasciate fare a chi (come me, censurato...con l'amaro ancora in bocca ora che constato ciò che sapevo!) trasuda di cultura umanistica nonché di coscienza civile e civica?...che paga di suo scrivendo, firmando, ciò che voi pagati non osate scrivere?" . E 7-8 anni prima! Ivo Caizzi ha toccato spesso la sua "casta", vista dalla Ue, ma non ha rimarcato che, da circa 10 anni, l'antitrust Tesauro e Karel Van Miert (Ue) hanno detto che il canone Rai, se non eliminato, va almeno separato dalla pubblicità. Che si avvale di culi e tette "in-Sacca-ti" - non disdegnati da Vespa e persino dall'Azzariti...che alle 7 ci mostrava il "resto" della Mosetti e le chiappe (ovvio, della Chiapp...ini ) GONFIATE...della Rai e del giornalismo "culo di pietra", per fare il paio con la politica "statica"... bloccata sulle/dalle intercettazioni! Alzare culo e tacchi! mai omertoso!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-39512915716783606782008-07-04T20:56:00.000+02:002008-07-04T20:56:00.000+02:00Per AvvilitoveramenteQuanto dettole in materia di ...Per Avvilitoveramente<BR/><BR/>Quanto dettole in materia di reintegrazione nel posto di lavoro a seguito di licenziamento illegittimo voleva essere solo un esempio di come in generale la giurisprudenza in materia di lavoro,e specificamente quella in materia di lavoro dipendente a tempo indeterminato,fosse garantista,anche troppo.<BR/><BR/>(A proposito qui ci sono un po di dati ISTAT http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20060516_01/ )<BR/><BR/>Ciò che non capisco è come un esempio che non c'entra nulla con la situazione di Saccà (dal momento che Saccà è un dirigente,che non è a tempo indeterminato e soprattutto che non è stato licenziato) abbia potuto indurla a spostare il discorso sulla questione dei licenziamenti.<BR/><BR/>Alcune cose infine vorrei che mi chiarisse,preferibilmente senza polemica nè astio.<BR/><BR/>Dove esattamente ho parlato od ho lasciato intendere che pensassi alle toghe rosse?<BR/><BR/>Che tipo di ripercussioni ha sulla disciplina giuridica del rapporto di lavoro lo svolgere professione di maggiore "credibilità sociale"?<BR/><BR/>In che parte del mio intervento ha dedotto che la cosa non mi scandalizzasse o mi scandalizzasse meno della vicenda di Aosta?<BR/><BR/>Cosa c'entra lo squilibrio di poteri tra datore e lavoratore?<BR/><BR/>Riguardo alla specchiata moralità,la risposta è già sopra.<BR/><BR/>Cordialmente<BR/><BR/>Pierluigi FauziaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-23314361811088466622008-07-04T12:39:00.000+02:002008-07-04T12:39:00.000+02:00Per Pierluigi:Dissentire è più che legittimo, biso...Per Pierluigi:<BR/><BR/>Dissentire è più che legittimo, bisogna tuttavia capire se lo si fa perché si accede acriticamente alla vulgata corrente (il lavoratore, particolarmente quello pubblico, è "ipergarantito" dappertutto e soprattutto nelle aule giudiziarie dove regnano indisturbate le ben note "toghe rosse", ecc. ecc.) o si dissente perché si dispone di un campione affidabile di casi esaminati (e qui eviterei di citare il singolo caso, ovviamente demagogicamente assurto agli onori della cronaca, del professore). E comunque tieni presente che, in alcuni contesti ambientali, il professore (soprattutto se oltre ad insegnare è anche un libero professionista) ed altre categorie di lavoratori solo formalmente dipendenti (ti potrei citare l'odioso caso del medico stupratore, ancora lì anch'egli) piaccia o no (a me ad esempio non piace) non sono considerati lavoratori "semplici", ma possono beneficiare di uno status e di una credibilità sociale ben più alta di quella che correntemente (ahinoi) viene attribuita all'operaio, al commesso, all'autista o, peggio, al dipendente pubblico non di alto rango. E ciò (e qui sta il guaio) accade perfino nelle aule di giustizia.<BR/>Preciso che la mia considerazione sui due pesi e due misure anche in ambito giuslavoristico non era una mera opinione, bensì il report di numerosissime esperienze di vita vissuta (ripeto, da praticante avvocato, da ricorrente, convenuto, attore, da lavoratore), solo da ultimo come magistrato in tirocinio. Ti assicuro (e presumo che per te ciò risulterò rassicurante) che la maggior parte dei giudici che ho sentito esprimersi ed operare sono tutt'altro che sbilanciati a favore dei lavoratori, anzi... <BR/>Ovviamente per ragioni di riservatezza e anche di... autotutela non posso citarti casi concreti, ma ti assicuro, ne ho visti.<BR/>Certo è evidente che se ti chiami Saccà e sei un alto dirigente Rai e non Rossi Mario, oscuro impiegato pubblico (a quanto pare oggi il più grosso male della nazione, forse solo a pari merito coi rom), le cose probabilmente hanno buona probabilità di risolversi in maniera alquanto diversa, e senza che nessuno si scandalizzi.<BR/>La riprova di tutto ciò è, ripeto, il fatto stesso che alla reingtegra di Saccà non ha fatto seguito alcuna reazione scomposta (sport nazionale, negli ultimi tempi, nei confronti dei magistrati e dei loro provvedimenti), e tu stesso (come probabilmente i tantissimi italiani che, purtroppo, bombardati da anni ed anni di propaganda, la pensano come te) ti senti molto più sconvolto dalla notizia del professore che da quella odierna. <BR/><BR/>Senza polemica, credimi, ma la realtà che descrivi esiste solo nelle leggende metropolitane.<BR/>E, secondo me, ciò non è neanche un bene, perché dell'esistenza (di fatto) di squilibri contrattuali tra le parti (non negherai che, di fatto, tra datore di lavoro e lavoratore qiesto squilibri esistono e che essi solo formalmente sono due soggetti liberi ed eguali...) il giudice dovrebbe necessariamente tener conto, nell'applicare la legge. Invece, l'interpretazione spesso formalistica, che in questo senso rischia di essere davvero "ideologica", produce le conseguenze nefaste già lamentate: Saccà reintegrato, senza che di ciò il grande pubblico trovi niente da ridire e lavoratori c.d. "normali" che quotidianamente vengono licenziati per giusta causa (spesso con l'avallo del giudice terzo ed imparziale) anche per lievi o lievissime mancanze; di questi ultimi però non si parla (ma, ripeto, basta farsi un giro per le aule di giustizia o guardarsi un po' di cassazioni lavoro per rendersene conto): anzi, il capolavoro della propaganda di regime (mi permetto di parafrasare gli autori del relativo articolo) arriva al punto che, anziché parlare del "caso Saccà", si finisce per parlare del professore di Aosta. Ma del resto, che viviamo in un periodo storico in cui s'è - collettivamente - smarrito il senso delle proporzioni e della realtà, è un dato di fatto, non una considerazione pessimistica (basti solo pensare, per rimanere in tema giustizia, all'assurdo dibattito sulle intercettazioni...)<BR/><BR/>Ritornando al tuo intervento, quanto alla reminiscenza storica, tu stesso hai citato il periodo di riferimento... <BR/>Sarebbe comunque ben strano che, in un paese dove il tasso medio di moralità (a partire dai livelli più alti) è così basso, solo una categoria tutto sommato ben ristretta come i pubblici dipendenti dovesse dar prova alla nazione di una non ben definita "specchiata moralità". Sottoposta al vaglio di chi, poi, della dirigenza pubblica o, meglio ancora, della compagine politica? <BR/> <BR/>Cordialmente (ma con discreta cognizione di causa:<BR/>Avvilitoveramente (che anche per le cose di stiamo discutendo porta questo nickname)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-13995243632983513622008-07-03T13:14:00.000+02:002008-07-03T13:14:00.000+02:008 luglio, Roma, manifestazione contro le leggi-can...8 luglio, Roma, manifestazione contro le leggi-canaglia. Passaparola!<BR/>Marco Travaglio: Troppi Galli nella Loggia<BR/><BR/>http://temi.repubblica.it/micromega-online/marco-travaglio-troppi-galli-nella-loggia/<BR/><BR/>8 luglio, Roma, manifestazione contro le leggi-canaglia. Passaparola!<BR/>Marco Travaglio: Perchè sarò sul palco l’8 luglio <BR/><BR/>http://temi.repubblica.it/micromega-online/marco-travaglio-perche-saro-sul-palco-l8-luglio-audio/salvatore d'ursohttps://www.blogger.com/profile/00677258027604090876noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-65391273678726278662008-07-03T12:13:00.000+02:002008-07-03T12:13:00.000+02:00un popolo che vota per una casta politica marcia (...un popolo che vota per una casta politica marcia (dai fascisti ai piddini) non sa nemmeno cosa sia l'etica, altrimenti voterebbe in modo molto diverso...Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-50356874138904241282008-07-03T10:35:00.000+02:002008-07-03T10:35:00.000+02:00Cinzia e (anonimo). "...nuovo modus vivendi"? Cost...Cinzia e (anonimo). "...nuovo modus vivendi"? Costume, morale, etica, cultura, mentalità, Dna, tare antropologiche...del vivere cavernicolo come se gli altri non esistessero; e invece ogni atto va commisurato e contemperato nel rispetto del contesto (anche animale e vegetale)e di regole non scritte...con relativismo etico, contingente, . Dice bene Carl Bernstein: "Più dei fatti vale il contesto". E l'etica è individuale, dal "basso" e non la si può calare dall'alto... e nemmeno giudicarla nei tribunali...se un giudice (di periferia, che vola "Bassi...no"!)ti risponde che "io non sono tenuto a in-seguire l'etica e la morale, ma bensì il codice". Ovvero la fredda legge che, per bocca del giudice di fatto ha reintegrato il fedigrafo Saccà("alto tradimento", se fosse un militare; e "Whi not"?...visto che obbediva agli ordini del capo di governo e quindi delle FFAA...come l'amico Bush, o no?). Figuriamoci poi la motivazione del provvedimento. Recidivanti!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-19559928861922179882008-07-03T02:19:00.000+02:002008-07-03T02:19:00.000+02:00Parole sante.Credo che Michele Serra abbia proprio...Parole sante.<BR/>Credo che Michele Serra abbia proprio colto nel segno. Un segno profondo, alla base del disegno complessivo che ne risulta. <BR/>Abbiamo perso la capacità di vivere insieme condividendo delle regole etiche indispensabili all’armonia di convivenza, regole semplici, naturali e connaturate alla socialità.<BR/>Abbiamo alzato sempre più il muro di guardia tra noi e gli altri e laddove esiste ancora un’etica, vige solo nel nostro territorio, fuori è terra di nessuno, gli altri potenziali nemici.<BR/>Così tutto ciò che è al di là dello steccato può essere usato, consumato, sporcato, distrutto senza che ci riguardi più di tanto. A casa nostra è tutto in ordine e questo sembra bastare alla nostra miopia esistenziale.<BR/>Così si diffida di tutti, ogni sconosciuto può essere una minaccia per il nostro ordine mentale e quindi va contrastato. <BR/>Ma perché non con le armi, mi chiedo?<BR/>Considerato il basso livello evolutivo su cui si muove una società come la nostra, questa mania di adire per vie legali a risolvere qualsiasi contenzioso sarà forse un rigurgito di antica formazione (greco-romana) intrappolato ormai in un esemplare di homo barbarico?<BR/>Scherzo, ma non troppo.<BR/>Voglio dire che una nevrosi sociale di tale portata dovrà pur avere il suo percorso e le sue ragioni storiche.<BR/>Qualcuno ha un’idea in merito?!<BR/>Capire la radice motivazionale dei comportamenti può essere illuminante per trovare una strategia di conversione verso un nuovo modus vivendi.Cinziahttps://www.blogger.com/profile/11006034484883390798noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-67193364018775477972008-07-02T19:29:00.000+02:002008-07-02T19:29:00.000+02:00Sarebbe interessante leggere le motivazioni di que...Sarebbe interessante leggere le motivazioni di questo provvedimentoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-30026318422611918462008-07-02T19:20:00.000+02:002008-07-02T19:20:00.000+02:00Non mi sento di concordare con Avvilitoveramente.I...Non mi sento di concordare con Avvilitoveramente.Il settore giuslavoristico per ciò che riguarda i contratti a tempo indeterminato è uno dei più garantiti e dei più "ortodossi" <BR/>nell'applicazione della propria giurisprudenza in materia di reintegrazione.Fino quasi all'assurdo,al paradossale.Uno su tutti,anche perchè è il più recente:si ricorda quel professore di Aosta condannato per detenzione di materiale pedopornografico e reintegrato nel proprio incarico?<BR/><BR/>Ce ne sono molti altri di casi così.<BR/><BR/>Ma d'altra parte questo è uno dei crucci più grandi della materia.<BR/><BR/>Esisteva l'obbligo per i dipendenti del pubblico impiego di "essere di specchiata moralità" il cui inadempimento costituiva causa di licenziamento.La regola introdotta in epoca fascista è stata eliminata.Reintrodurla e costituzionalizzarla magari cordinandola alla libertà di pensiero e alle altre libertà fondamentali,non sarebbe adesso necessario?Non sarebbe magari efficace,considerato che è una norma in bianco e dovrebbe essere riempita dalla Cassazione?<BR/><BR/><BR/>PierluigiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-62150591347974006432008-07-02T17:52:00.000+02:002008-07-02T17:52:00.000+02:00L'articolo è chiarissimo e molto condivisibile, qu...L'articolo è chiarissimo e molto condivisibile, quando distingue chiaramente le questioni che dovrebbero rimanere su un piano strettamente etico prima ancora che approdare a quello giuridico (anzi, sarebbe auspicabile che non vi approdassero per nulla).<BR/>Provo ad aggiungere un ulteriore elemento di riflessione, e qui occorrerebbe che la categoria magistrati davvero facesse seria autocritica (parlo ovviamente di quel considerevole numero che non ci pensa proprio). <BR/>Quanti lavoratori "normali", approdati davanti al giudice del lavoro con una contestazione da parte del datore di lavoro di così tale evidenza e gravità sarebbero stati oggetto di un provvedimento favorevole? Non occorre essere addetti ai lavori per essere notiziati, quotidianamente, di cassazioni che giudicano legittimi i licenziamenti per i motivi più futili o, quantomeno, così gravi.<BR/>Ma resiste la leggenda metropolitana delle toghe rosse, sempre pronte ad andare in soccorso delle categorie più deboli al di là di ogni ragionevole dubbio... chi pratica un po' le aule di giustizia, da avvocato, da magistrato ancora non allineato, da attore, ricorrente o convenuto (soprattutto, negli ultimi tre casi, se non appartenente a categorie c.d. "forti") sa benissimo che la realtà è tutt'altra....<BR/>Che il paradosso di una giustizia forte coi deboli e viceversa è purtroppo una triste realtà.<BR/>Questa volta, dopo il provvedimento del giudice del lavoro che reintegra Saccà, non ho udito alcuna reazione scomposta come sarebbe invece accaduto se ad essere reintegrato nel posto di lavoro fosse stato, che so, un impiegatuccio, un autista, un commesso beccato a prendere il caffé o fare un pisolino.<BR/>Nelle stesse ore, tuttavia, le reazioni scomposte di cui sopra si registrano (mi ricorda qualcosa...)nei confronti del g.i.p. di verona che ha ritenuto di dover applicare la legge, anche se la caccia al rom (con correlativo accanimento poliziesco e si vorrebbe anche giudiziario)oggi è tanto di moda.<BR/>Come diceva qualcuno celiando ma non troppo, la legge è uguale per tutti, ma per qualcuno è... più uguale.<BR/><BR/>AvvilitoveramenteAnonymousnoreply@blogger.com