tag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post8706142717433461450..comments2024-03-28T14:52:13.795+01:00Comments on UGUALE PER TUTTI: La tutela dell’opinione pubblicaLa Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-51801218645156008882008-07-17T20:00:00.000+02:002008-07-17T20:00:00.000+02:00Quanto esposto in questo articolo, chiaro ed esaus...Quanto esposto in questo articolo, chiaro ed esaustivo, è l'analisi attenta di una situazione che ha radici profonde (la palese inattuazione della Costituzione da parte del potere politico ha avuto inizio forse proprio nel 1948...), tuttavia mi duole dover constatare che si tratta della ennesima espressione di una voce che non ha spazio nei media italiani, un punto di vista che può farsi largo, appunto, solo sulle pagine di questo o di altri blog, difficilmente sui giornali, mai in televisione, ma soprattutto mai attraverso quei mezzi di informazione e di comunicazione "a percezione immediata" da parte dell'utente. Insomma, pochi sono disposti ad informarsi leggendo articoli come questo che, per forza di cose, risultano lunghi e a tratti forse un pò tortuosi. Ma sono lunghi perchè è necessario sfruttare al massimo le scarse possibilità che questa voce, la voce di chi è a stretto contatto con la giustizia e coi fatti nudi e crudi prima che essi vengano manipolati, ha per esprimersi all'attenzione di tutti; sono tortuosi proprio perchè si tratta di argomenti non alla portata di tutti, perchè mai proposti adeguatamente all'attenzione di tutti. Voglio fare una domanda sciocca: perchè non si è mai vista (almeno di recente) una trasmissione che parli di diritto e di giustizia? Perchè l'unico mezzo che il cittadino ha per conoscere il funzionamento dell'ordinamento preposto a garantirgli i diritti (a parte intraprendere il difficile studio delle materie giuridiche) è ascoltare, quasi come fossero gossip, i casi di omicidi famosi, quelli che si traducono in annosi misteri e che attirano l'attenzione solo perchè in qualche modo accattivanti? Perchè non si spiega e non si insegna nemmeno nelle scuole alle persone cosa significa e cosa comporta essere <B>cittadino</B>? E' evidente (e qui mi ricollego al senso ed al messaggio ultimo dell'articolo) che è in atto un vero e proprio sistema di sovversione dell'ordinamento democratico. Gli attori sono: la politica, col suo carico di immoralità (perchè sì, la politica deve essere anche morale) e di illegalità purtroppo dimenticate e fatte passare volutamente per prassi; i giornali ed i media, sempre più educati a raccontare ciò che fa comodo al potente, che può essere tanto la politica quanto il popolino (e in entrambi i casi i devastanti effetti sono poi gli stessi); il popolo, triste vittima dell'inettitudine dello Stato intero, portato ad odiare la legge e i giudici perchè non messo in condizione di sapere e di distinguere il vero dal falso, soggiogato come se fosse un gregge da un sistema che imbavaglia a partire dalla scuola promuovendo i meno meritevoli, nello stesso tempo triste complice della deriva democratica nonchè più propriamente primo e più diretto artefice e garante della stessa.<BR/><BR/>Personalmente, accanto al costante impegno individuale al rispetto della legalità, auspico una pacifica rivolta dei cittadini più onesti e attenti che formino un movimento che metta in scacco la politica, affinchè ciò che non viene più garantito e neppure più reclamato, ossia la sovranità popolare, venga riconquistata al popolo stesso.<BR/><BR/>SimoneAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-11043076187967234812008-07-17T15:55:00.000+02:002008-07-17T15:55:00.000+02:00Ho letto con attenzione il post di Stefano Sernia,...Ho letto con attenzione il post di Stefano Sernia, che mi trova pienamente concorde con tutte le osservazioni e le riflessioni da lui fatte. Nel corso di questi ultimi anni si è infatti verificato un progressivo annebbiamento delle coscienze attraverso i vari mezzi di comunicazione che, per i semplici cittadini, è oramai impossibile discernere il vero dal falso. <BR/>E' un dato indubbio, sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vedere, che il periodo storico che stiamo attraversando, è connotato da un sistema di informazione corrotto ed asservito al potere di un unico "e speriamo irripetibile" individuo, ma impedire la pluralità di informazione cercando (e riuscendoci purtroppo!) di far passare subdolamente come la panacea di tutti i mali degli italiani leggi e riforme che finiranno per portare il Paese allo sfascio completo (...se ancora c'è rimasto qualcosa da salvare) questo è assurdo!!!<BR/>Come ha rilevato Stefano Sernia, ritengo che sia arrivato il momento di agire e... <BR/><BR/>"reagire con assoluta fermezza, con gli strumenti che la legge mette a disposizione,... credo che la situazione sia tale da rendere necessarie risposte di tipo legale: a salvaguardia della immagine della magistratura, ma ancor prima del Paese, e cioè di quella pubblica opinione che ne forma il corpo elettorale.<BR/><BR/>Premesso che la libertà di opinione non fonda alcun diritto di propalare dati, notizie e valutazioni scientemente falsi, credo che in primo luogo sia necessario, in ogni caso in cui sugli organi di stampa si diffondano notizie e valutazioni false ed espresse chiaramente in mala fede, pretendere dai Consigli dell’Ordine l’adozione dei provvedimenti disciplinari previsti dagli ordinamenti professionali nei confronti dei giornalisti resisi infedeli agli obblighi di correttezza e veridicità."<BR/><BR/>Nel nostro piccolo, noi pochi cittadini italiani desiderosi di sentire un coro di campane e non solo una,... e stonata, appoggeremo qualsiasi iniziativa vogliate intraprendere voi magistrati al fine di ristabilire quella libertà di espressione e di stampa che è alla base di ogni confronto e democrazia.<BR/><BR/>Antonella C.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-23161926895933176332008-07-17T14:18:00.000+02:002008-07-17T14:18:00.000+02:00Vi ho scritto poco tempo fa una mail perché non c&...Vi ho scritto poco tempo fa una mail perché non c'erano post inerenti, ma colgo ora l'occasione per riproporre il problema tramite commento visto che mi sembra il tema sia simile a quello qui affrontato: la capacità da parte del cittadino di distinguere tra il vero e il falso.<BR/>In particolare, accanto ai politici <BR/>che non dovrebbero mentire e a noi che non dovremmo considerarla una prassi accettabile, i giornalisti costituiscono una categoria che dovrebbe essere garanzia di per sè della veridicità di ciò che affermano, perché solo quello è il loro lavoro. Le opinioni possono darle, ma fuori dall' "esercizio delle loro funzioni". Ovvero specificandole chiaramente in "a parte" rispetto alla descrizione dei fatti.<BR/><BR/>Pertanto, come ovvio, la democrazia è fondata sulla libertà di stampa, di espressione, di parola, di pensiero e di comunicazione. <BR/><BR/>Chiedo cortesemente a chi abbia cognizione di causa in fatto di leggi (se non qui, dove?) se sia possibile denunciare pubblicamente, collegialmente a nome di tutti i cittadini che vorranno firmare, un giornalista per aver disatteso il codice deontologico, laddove l'ordine non muova un dito.<BR/><BR/>Porto un esempio eclatante, ma ce ne sarebbero moltissimi più subdoli e nascosti nel propagandare notizie false, o opinioni in luogo di notizie, con evidente tentativo di discredito immotivato di un avversario definito.<BR/>Emilio Fede.<BR/><BR/>Provate ad andare a questo indirizzo: http://it.youtube.com/watch?v=FeAH7CYN_jU&feature=email<BR/>Anche se il video è commentato si noti ciò che è effettivamente passato all'interno di un telegiornale, e tralasciando la scelta certosina delle interviste, mi limito a sottolineare le frasi dette dal direttore del tg4 e la foto scelta per illustrare Di Pietro (e la quantità di tempo in cui è rimasta in onda).<BR/><BR/>Questa non è solo disinformazione, questa è propaganda politica. Attacco fraudolento all'avversario.<BR/>Non voglio toccare l'argomento in sè, o il fatto che io sia o meno d'accordo con la manifestazione di piazza Navona.<BR/>Quanta gente è così poco sprovveduta da non credere a una sola parola di quanto detto?<BR/>E quanta gente riesce a resistere alle tecniche pubblicitarie (reiterazione, scelta della foto, messa in gioco del testimonial -Emilio Fede che "non vorrà mai" Di Pietro in studio)?<BR/><BR/>Democrazia non è libertà di dire e di fare ciò che si vuole, è libertà di dire e di fare ciò che si vuole nei limiti che permettono di lasciare tale libertà anche agli altri, senza ledere né questi né altri diritti di nessuno. <BR/><BR/>Silvia.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-26939330891320142172008-07-17T11:21:00.000+02:002008-07-17T11:21:00.000+02:00Alessio - Avvocato civilistaCredo che il Post sia ...Alessio - Avvocato civilista<BR/>Credo che il Post sia aasolutamente ineccepibile, ma mi fa sorgere anche il dubbio che, a fronte di una così immensa rilevanza assunta dai mezzi di informazione nella nostra società, forse non sia neppure sufficiente una semplice disciplina legislativa dell'informazione ma occorra porsi il problema se la nostra Costituzione non sia da riformare tenendo in debito conto anche il "quarto potere", quello degli strumenti di informazione.<BR/>Ho anche l'impressione che l'ormai dimenticata discussione sulla riforma della legge elettorale abbia un enorme peso nel ragionamento seguito dalla redattrice e che quell'argomento sia indissolubilmente legato a quello del sistema di check and balances tra i Poteri.<BR/>Forse davvero la nostra Costituzione va riformata, ma il mio timore è legato alla statura morale e politica (nel senso alto del termine) di coloro che dovrebbero attuare simili riforme oggi nel nostro Paese.<BR/>Forse una semplice (?) riforma della legge elettorale potrebbe porci nelle condizioni di ottenere un Parlamento meno incline ai personalismi e più propenso ad affrontare un'analisi per rendere più moderno ed adeguato il reciproco controllo tra i poteri.<BR/>Insomma, non riesco a trovare ricette concrete, ma credo che il post abbia davvero centrato il tema fondamentale per la ricerca di una soluzione al problema che rischia di far collassare le c.d. democrazie moderne e che, ritengo, sia il vero fulcro su cui ruotano tutte le denu che ho letto nel Vostro sito.<BR/>Complimenti per il blog.Anonymousnoreply@blogger.com