tag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post9210792488894459699..comments2024-03-13T22:51:38.726+01:00Comments on UGUALE PER TUTTI: Considerazioni tecniche (e non solo) sulla sentenza del C.S.M. su Luigi De MagistrisLa Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-37734409289012832632008-02-26T15:39:00.000+01:002008-02-26T15:39:00.000+01:00per Besugo, (^_^)Erano giorni che il mito di Crono...per Besugo, (^_^)<BR/>Erano giorni che il mito di Crono mi tornava alla mente.<BR/>Vorrei andare oltre nella storia.<BR/>Rea (la magistratura) era furibonda.Essa partorì Zeus(De Magistris) e a notte fonda di nascosto lo nascose e poi affidò Alla Madre Terra,fu cresciuto e protetto.<BR/>Rea dopo il parto , aveva avvolto una pietra nelle fasce e l'aveva data a Crono,Crono la inghiottì convinto di divorare suo figlio Zeus. Col tempo Crono iniziò a sospettare qualcosa,ed iniziò ad inseguire Zeus, ma a quel punto molti nemici si era fatto Crono <BR/>e Rea chiamata in aiuto fu ben felice di aiutare il figlio a compiere vendetta:gli fornì dunque l'emetico mescolato alle bevande di Crono, che dopo aver molto bevuto, vomitò prima la pietra, poi ad uno ad uno tutti i suoi figli che balzarono fuori illesi.<BR/>E Rea rappresenta la Metis l'astuzia dell'intelligenza.<BR/>Ora sono convinta che quella pietra è sullo stomaco di qualcuno.<BR/>e prima o poi dovrà essere fatta espellere.<BR/>AlessandraAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-35252478464265358742008-02-26T14:13:00.000+01:002008-02-26T14:13:00.000+01:00Grazie infinite a Besugo per il Suo bellissimo co...Grazie infinite a Besugo per il Suo bellissimo contributo.<BR/><BR/>Aggiungiamo solo che, purtroppo, la Sua bellissima metafora - del tutto adeguata - illustra solo una parte del problema.<BR/><BR/>Sembra, infatti, che la vicenda di Luigi De Magistris non sia frutto solo della paura di "essere spodestati", ma anche delle "cattive compagnie" che frequentano i vertici dell'A.N.M e del C.S.M.: il "metodo Mastella" non ha giovato all'indipendenza della magistratura.<BR/><BR/>La Redazione"Uguale per tutti"https://www.blogger.com/profile/08504037035017383041noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-19194640892538245252008-02-26T13:21:00.000+01:002008-02-26T13:21:00.000+01:00Il caso Luigi De Magistri è un evento mitologico. ...Il caso Luigi De Magistri è un evento mitologico. Crono (Csm) divora il figlio generato dall'utero sacro di Rea (Magistratura).<BR/><BR/>Dopo aver precipitato negli Inferi i fratelli Ciclopi ed Ecatonchiri, ed essersi congiunto con la sorella Rea, Crono ottenne il pieno potere; siamo nel pieno della seconda generazione di Giganti. Ben presto, però, Crono cadde nella cattiva usanza di divorare i propri figli, indotto a ciò dalla predizione dei genitori - depositari di saggezza e conoscenza - secondo cui egli era destinato a venire a sua volta deposto da un figlio: "...aveva saputo dalla Terra, da Uràno fulgente di stelle, che era per lui destino soccombere al proprio figliuolo." In tal modo, a mano a mano che Rea generava i figli, Crono"...l'inghiottiva, come ciascuno dall'utero sacro su le ginocchia della sua madre cadesse...", e questa fine fecero Estia, Demetra, Era e Ade. In una società patriarcale, quale doveva essere quella greca dell'epoca, il timore di venire spodestati dai propri figli doveva essere molto sentito, tanto da aver prodotto una mitologia incentrata proprio su tale "pratica". In tempi più recenti il tema è stato efficacemente trattato da Goya attraverso un affresco eseguito nella fase terminale della sua carriera, nella "Quinta del Sordo": mi riferisco a "Saturno che divora uno dei suoi figli"(1821 - 1823), esposto ora al museo del Prado, a Madrid. Tale affresco è stato riconosciuto dai critici quale emblema della disperazione e della più cupa bestialità del potere che non esita a compiere l'atto più vile per un genitore pur di mantenere il predominioBesugohttps://www.blogger.com/profile/07080081212778457604noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-71822166309457833402008-02-25T17:59:00.000+01:002008-02-25T17:59:00.000+01:00Sono riusciti faticosamente a partorire una senten...Sono riusciti faticosamente a partorire una sentenza deforme.<BR/>Ora si dovrà dare la corretta soluzione di diritto che dovrà condurre ad una decisione diversa da quella adottata.<BR/>Mentre, quei giudici, là in Calabria a cui De Magistris aveva tolto la serenità potranno tornare serenamente ad osservare la Calabria che muore.<BR/>che tristezza AlessandraAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-81435954073304805792008-02-25T16:35:00.000+01:002008-02-25T16:35:00.000+01:00Mi riprometto di seguire il dott. Lima soffermando...Mi riprometto di seguire il dott. Lima soffermandomi anch'io sulla sentenza del CSM ( controllerò prima le norme del codice penale e quelle deontologiche).<BR/>Vorrei aggiungere alcune considerazioni a quelle già, molto più compiutamente, svolte dal dott. Lima.<BR/>A tutto l'ordinamento presiede una norma che è quello della logica interpretazione delle norme di legge in modo cioè che alcune non appaioano superflue . Sulla base di tale principio cardine dell'ordinamento vorrei provare a fare il seguente ragionamento: l'art. 390 cpp và letto unitamente all'art. 122 disp. attuazione al codice di procedura penale il quale elenca gli atti che il PM deve accludere alla richiesta di convalida; è, invero, prescritto che " 121 Liberazione dell`arrestato o del fermato<BR/>1. Oltre che nei casi previsti dall`art. 389 del Codice, il pubblico ministero dispone con decreto motivato che l`arrestato o il fermato sia posto immediatamente in libertà (131 bis, 154 bis) quando ritiene di non dovere richiedere l`applicazione di misure coercitive.<BR/>2. Nel caso di liberazione prevista dal comma 1, il giudice, nel fissare l`udienza di convalida (391 c.p.p.), ne dà avviso, senza ritardo, anche alla persona liberata.<BR/>122 Trasmissione della richiesta di convalida<BR/>1. Con la richiesta di convalida prevista dall`art. 390 del Codice, il pubblico ministero trasmette al giudice il verbale di arresto o di fermo e copia della documentazione attestante che l`arrestato o il fermato è stato tempestivamente condotto nel luogo di custodia; trasmette altresì il decreto di fermo emesso a norma dell`art. 384 comma 1 del Codice. Dalla semplice lettura di tali norme si inferisce che in caso di trasmissione, nei termini di legge, al GIP della predetta documentazione il PM voglia chiedere la convalida; opinare diversamente significherebbe svuotare di significato le prescrizioni dell'art. 122 potendo il giudice allegare i predetti documenti sia in caso di richiesta di convalida di fermo sia nel caso opposto. Di contro nel caso opposto, rimessione in libertà, il PM ha l'obbligo di farlo con decreto motivato per come prescrive l'art. 121 disposizioni attuazione. Posta questa antinomia si conclude che "la liberazione dell'arrestato o del fermato, disposta dalla polizia giudiziaria o dal PM blocca il procedimento di convalida (Cfr. Nappi, Guida al nuovo codice di procedura penale). E ciò è logico sol se si considerino i poteri del GIP in sede di convalida, questi, infatti, come chiarito dalle Sezioni Unite, compie due distinte valutazioni una afferente alla misura cautelare e l'altra al provvedimento di convalida del fermo (Cass. S.U. 17.7.1999, Salzano). Visto che si sta cercando un commento tenico e non giornalistico o metagiuridico appaiono evidenti le seguenti obiezioni ( che nulla vogliono affermare sull'operato di terzi ma solo ripercorrere l'iter logico valutativo della sentenza in raffronto alle norme): io non conosco il fascicolo ma posta dalla legge la dicotomia decreto motivato di scarcerazione o richiesta di convalida di fermo corredata da una serie di documenti , oltre come nella specie richiesta di misura cautelare, ha un senso affermare che la trasmissione al GIP - quindi la richiesta di fissazione dell'udienza di cui all'art. 391 cpp - del fascicolo e degli atti indicati dall'art. 122 disp.att.c.p.p. non fossero richiesta di convalida poichè mancava la frase di rito? ha un senso affermare che per effetto della mancata richiesta di convalida del fermo il GIP ha ordinato la scarcerazione degli indagati quando la Suprema Coret S.U. hanno chiarito che le valutazioni del GIP sulla convalida e sulla misura cautelare sono due cose distinte dovendo il GIP nel primo caso valutare la sussistenza degli elementi legittimanti il fermo mentre, nel secondo, valutare i requisiti di cui agli artt. 272 e ss. cppp? può considerarsi grave e inescusabile la mancata indicazione della frase di rito quando - se sono state osservate le disposizioni di cui all'art. 122 disp. att. c.p.p. - non poteva che trattarsi di richiesta di convalida di fermo?<BR/>Credo che le Sezioni Unite della Cassazione avranno un gran da fare sul puntoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-56621585590981517762008-02-25T15:30:00.000+01:002008-02-25T15:30:00.000+01:00Per Catone il Censore.Gentile Lettore,potremmo chi...Per Catone il Censore.<BR/><BR/>Gentile Lettore,<BR/><BR/>potremmo chiederLe di inviarci al nostro indirizzo di posta elettronica una mail con un indirizzo, anche anonimo, al quale potremmo scriverLe una mail privata?<BR/><BR/>Un caro saluto.<BR/><BR/>La Redazione"Uguale per tutti"https://www.blogger.com/profile/08504037035017383041noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-91465663160443067392008-02-24T23:19:00.000+01:002008-02-24T23:19:00.000+01:00Devo ringraziare il dott.Lima per aver consolidato...Devo ringraziare il dott.Lima per aver consolidato il mio convincimento<BR/>sulla correttezza dell'operato del dott. De Magistris.<BR/>Non essendo io operatore di diritto, ma appassionato della materia ,sono arrivato per via empirica e col buon senso comune alle Sue stesse considerazioni anche se le ho volgarmente e figurativamente sintetizzate nelle esilaranti elucubrazioni delle traduzione di post- it di D'Ambrosio. Ascoltandolo si notava <BR/>l' evidente deficit di serie argomentazioni da rappresentare.<BR/>Marcatamente motivato da pretestuosi pregiudizi nei confronti di un magistrato da colpire nella sua autentica sensibilità di missionario:<BR/><BR/>De Magistris doveva essere stoppato ,a prescindere.Come da esternazioni <BR/>di Vacca e Mancino: sfidando anche <BR/>la logica delle cose.<BR/>A parte le circonlocuzioni paralogiche utilizzate da qualche rappresentante dell'organo <BR/>di autogoverno, mi viene spontaneo chiedere, dopo quanto detto:<BR/>A chi giova il rallentamento di una<BR/>indagine tanto importante, sottraendola al giudice naturale?<BR/>Perchè non si è dato priorità alle esigenze di perseguire chi ha commesso e favorito reati di quella portata?<BR/>E' possibile preconizzare il possibile rinvio delle azioni disciplinari alla conclusioni delle indagini? Dato che le motivazioni sono da post-it? <BR/>Andiamo oltre qualsiasi posizione di accettazione delle motivazioni alle incolpazioni di De Magistris<BR/>per non istituzionalizzarle.<BR/>Impegnamoci a smontarle in ogni circostanza fino a che non ci convinceranno pienamente in punto di fatto e di diritto.<BR/>Non molliamo di fronte alle circonlocuzioni paralogiche che io sarei portato a definire diversamente, ma vado oltre.<BR/>Zeit RechtAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-33765887683462580972008-02-24T18:02:00.000+01:002008-02-24T18:02:00.000+01:00Gentile dottore Lima,perdoni, nel “caso De Magistr...Gentile dottore Lima,<BR/>perdoni, nel “caso De Magistris” le riflessioni più profonde devono essere fatte dai calabresi. La gravità sta nel fatto che questo è il "caso Calabria". Il dottor de Magistris è soltanto un galantuomo capitato ad operare in un contesto dove l'unico "movimento culturale" conosciuto è quello del "servilismo". <BR/>bartolo iamonteAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8087849520761405619.post-13467813167860184962008-02-24T14:48:00.000+01:002008-02-24T14:48:00.000+01:00Condivido le osservazioni del Collega Lima ed aggi...Condivido le osservazioni del Collega Lima ed aggiungo che, a voler seguire l'impostazione rigoristica della Sezione Disciplinare del CSM, anche la Corte di Cassazione sarà a breve assoggettata a procedimento disciplinare, ogni qual volta dia ingresso all'impugnazione straordinaria prevista dall'art. 625 bis cpp che presuppone una semplice "svista" nella quale sia incorso il Supremo Collegio.<BR/> Nicola SaracinoLa Redazionehttps://www.blogger.com/profile/17683857798694263431noreply@blogger.com