«Così ier l'altro, mentre le ombre della sera calavano sulla capitale dei veleni, il leader di Ceppaloni ha iniziato a preparare la sua difesa.
Anzi il contrattacco d'anticipo.
«Preparati Sandra, vogliono metterti agli arresti».
«Sii forte», gli ha risposto lei al telefono.
Ambedue si sono commossi.
Poi ha fatto chiamare Mauro Fabris e Nuccio Cusumano, i più fidati e lucidi del suo piccolo esercito.
In via Arenula s'è presto insediato un gabinetto di guerra.
Sono stati distribuiti gli incarichi per far filtrare la notizia ai mezzi di comunicazione più appropriati, ma sul tardi, in modo da prendere di sorpresa anche i nemici.
E che giungesse ad una emittente locale del Sannio, in modo che l'indomani la presidente Sandra Lonardo in Mastella potesse lamentare di aver appreso che era agli arresti domiciliari dalla tv».
Questo ha scritto Gianni Pennacchi sul «Giornale» di ieri 17 gennaio.
Se è così che sono andate le cose sarebbe gravissimo.
Un ministro della Giustizia che organizza una falsa fuga di notizie non si era mai visto.
Si attendono i necessari chiarimenti.
Non si era mai visto ma anche noi non ci eravamo cascati:
RispondiEliminaUna volta queste sporche faccende le sapevano fare meglio.
Sono scadenti anche in questo.
Alessandra
L'unico commento possibile: se la cosa fosse vera sarebbe incommentabile.
RispondiEliminaSaluti,
P. La Spina
Prima di sparare sentenze irrevocabili di condanna con nessuna possibilità di impugnazione e/o revisione, verificate la fondatezza della notizia.
RispondiEliminaSpesso, anche in questo bolg, sono catapultate polpette avvelenate e i polli abboccano.
Per Anonimo delle 14.18.
RispondiEliminaGentile Lettore,
1. nessuno qui "spara sentenze", men che meno irrevocabili;
2. abbiamo solo riportato un articolo di stampa;
3. in questo blog non ci sono "polpette", né altro di "avvelenato" e, speriamo, non ci siano "polli".
Rifletta ora su questo.
Tre giorni fa c'è stata una fuga di notizie sull'esistenza di una ordinanza di custoda cautelare.
Non si sa chi abbia dato luogo alla fuga di notizie.
E' praticamente certo che non sono stati i magistrati, perchè non avevano alcun interesse a farlo.
Dai luogo a una "fuga di notizie", quando la notizia non può essere data legalmente.
Quale senso potrebbe mai avere dare di nascosto la notizia dell'esistenza di una misura cautelare, quando un paio d'ore dopo, eseguita la misura, la notizia "si sarebbe data da sé"?
Le diciamo anche di più.
L'ordinanza di custodia cautelare non è, ai sensi dell'art. 329 c.p.p., atto coperto da segreto.
I magistrati di Santa Maria Capua Vetere stanno anche svolgendo indagini per scoprire l'autore della fuga di notizie e hanno anche perquisito la sede dell'agenzia di stampa che le ha diffuse.
Ora, nonostante tutto questo, sono tre giorni che la magistratura viene insultata a reti e giornali unificati, accusandola, fra le tante nefandezze, di essere autrice di questa fuga di notizie, che ha avvantaggiato oggettivamente solo gli indagati.
Lei ha protestato contro questa vergona?
Qualcuno ha protestato contro questa vergogna?
No.
Tutti ritengono che non ci sia niente di male non a ipotizzare, ma proprio ad affermare che la fuga di notizie l'hanno fatta i magistrati.
Ciò posto, ci può spiegare, per favore, perchè sarebbe, invece, illegittimo ipotizzare che la fuga di notizie l'abbia realizzata chi vi aveva interesse?
Perchè i magistrati possono essere tranquillamente insultati dappertutto e da tutti e il resto del mondo no?
Perchè ci dobbiamo prendere gli insulti di tante persone come Lei ("polpette avvelenate", "polli", "sparare sentenze") e ci dobbiamo pure stare zitti e chiederVi scusa?
Ci dà notizie, per favore.
Un caro saluto.
La Redazione
Constato che l'ex ministro della giustizia Clemente Mastella ama frequentare personaggi a dir poco discutibili, mi riferisco precisamente a gente come il mafioso palermitano Campanella, o come il gia'condannato Bisignani, oppure il suo carissimo amico Briatore (pregiudicato). non c'e' che dire, al di la' delle sue responsabilita' penali e politiche in quel di Capua Vetere , il nostro ex-Ministro forse per conoscere meglio il problema per cosi' dire dall'interno onde capire meglio le caratterisdtiche
RispondiEliminae le peculiarita' del fenomeno criminale (novello agente 007) si circonda di (diciamolo) criminali.
Evidentemente parole come lealta' alle istituzione, onore, dignita' ,
e l'alto valore che la mia carica ricopre sono parole appunto, buone da pronunciare nelle aule parlamentari (Tra amici e fratelli........?)
Tanto come sempre gli italiani come tanti babbei alle prime elezioni voteranno sempre gli stessi.
se non si riesce a capire che la fuga di notize è solamente un vantaggio per l'eventuale indagato mi domando come si faccia a comprendere queste vicende che per i non addetti ai lavori non sono sicuramente, nella loro tecnicità, di facile ed immediata comprensione. in nessun paese avvantaggerebbero in qualche modo dei magistrati, men che meno in Italia, dato l'automatica accusa da parte dei politici in modo trasversale. ora mi chiedo per quale spirito autolesista dovrebbero essere loro gli autori della "soffiata".
RispondiEliminaPer Anonimo delle 14.18
RispondiEliminaRiguardo alle "polpette avvelenate", quando si affermano tali cose si deve anche poi sostenerle e visto che su questo blog gli articoli pubblicati rimangono sempre visibili a tutti la prego di indicarci quali di questi articoli sono paragonabili a "polpette avvelenate".
Sa, quando si incolpa qualcuno di qualcosa si devono anche presentare le prove... è in questo caso riguardo le sue affermazioni, se vero, sarebbe molto facile affermarlo... e se magari ci potresti anche indicare qualche presunto "pollo"... sa, le cose dette in questo modo possono essere magari offensive per i lettori... ma ancor di più per chi ha deciso di rendere alla comunità questo servigio...
Io mi vergognerei per tali affermazioni...
Questo è uno dei blog che consulto quotidianamente ed apprezzo molto il vostro lavoro per la diffusione di informazioni, sempre puntuali, sul'evoluzione di fatti inerenti la giustizia. E chi meglio di Voi! Non mi stupisce che possano esistere persone che, pur di giustificare conportamenti "abbietti" e "reiterati" dei nostri politici, si scagliano contro i Magistrati e tutta la Magistratura. A maggior ragione verso i contenuti del vostro sito.
RispondiEliminaDella vicenda Mastella stenderei "un pietoso velo".
Su i politici, tutti, che lo hanno aplaudito non li definirei più "Casta" ma "Cosca".
E a Di Pietro e tutto il suo partito va il mio plauso per essere stato l'unico a non schierarsi contro i Magistrati.
per Anonimo delle 14.18
RispondiEliminaPerchè attribuire sempre ad altri sentenze irrevocabili?
Mi pare che in Parlamento le abbiano già prese e senza nemmeno prendersi la briga di leggere le carte.
A pag. 31 dell'Espresso c'è una ulteriore notizia che avvallerebbe lìipotesi di fughe di notizie autogeneratesi dall'interessato.
Nè Mastella, nèp la moglie nè la sua famiglia erano all'oscurto delle indagini. Tanto è vero che l'articole di l'Espresso riferisce che l'ispettorato del ministero avrebbe studiato a lungo l'incartamento e che sarebbe passato all'azione con una ispezione negli uffici giudiziari del centro casertano scattata pochi giorni fa.
Anche questa è una notizia da confermare .... vedremo
Ma ad ogni modo per par condicio sarebbe da essere cauti in entrambe le diurezioni, evitando espressioni come "polpette" e "sentenze irrevocabili" che presuppongono già da parte dell'autore una sentenza.
Io sono una cittadina italiana.
RispondiEliminaNon so e non voglio sapere se le imputazioni verranno riscontrate in un processo come reati o no.
Visto che i fatti e le modalità sono contenuti in intercettazioni telefoniche come cittadina italiana condanno questo modo di fare politica oggi per Mastella e comunque per tutti i politici italiani.
Ho sentito l'intervista fatta ad un abitante di Ceppaloni che con riconoscenza riferiva che Mastella gli aveva salvato la vita perchè si era potuto operare in Ospedale.
Chi glielo deve dire a quel signore nel 2008 che la sua operazione in ospedale è un suo sacrosanto diritto come per tutti gli italiani che per questo pagano le tasse e tutti i medici e primari di ospedale che ci sono in Italia anche di quelli assunti per appartenenza politica piuttosto che per garantire la salute ai cittadini italiani senza la raccomandazione di questo o di quello.
E condanno l'utilizzo del parlamento di un ministro della giustizia che per perorare la causa di un congiunto attacca tutta la magistratura ottenendo il plauso di tutti i politici.
La legge è uguale per tutti e l'esempio del suo rispetto deve venire dall'alto se così si può dire.
Alessandra
Ho letto con grande interesse il libro curato da Bruno Tinti intitolato "Toghe rotte".
RispondiEliminaRitengo di una qualche utilità citarne un brano.
Maurizio Bolognetti
"...La prossima volta che qualcuno, con la compiacente disponibilità di importanti giornali e di importantissime TV, urlerà per lo sdegno di essere stato dato in pasto all'opinione pubblica nel tritacarne mediatico, quello stesso che gli consente di partecipare a tutti il suo sdegno, andiamo a guardare di chi si tratta. E, se per caso è uno di quelli che appartiene alla cosiddetta classe dirigente, un uomo pubblico, uno che si è assunto responsabilità nei confronti del paese, non chiediamoci se quello che abbiamo saputo di lui, attraverso un'intercettazione o un verbale, costituisce reato oppure no. Chiedfiamoci se lo inviteremmo a casa nostra."
da Toghe Rotte(a cura di Bruno Tinti)
Ed. Chiarelettere
P.S.
Io il suocero di Mastella non lo inviterei a casa mia.
Ha me smbra molto grave, che un ministro della repubblica organizzi fughe di notizie,preparando nel contempo discorzi da portare in parlamento,mettendosi poi a fare la vittima inconsapevole di ciò che stà accadendo.
RispondiEliminaMa ancora più grave è che lo abbiano applaudito quasi all'unanimità.
E se possibile ancora più grave è che questo cosiddetto onorevole,oggi si metta a ricattare la maggioranza,questa pretesa di essere intoccabile
è gravissima.
Spero con tutto il cuore che anche questra volta si faccia finta che non sia successo nulla e che non sia rimesso dove stava.