sabato 23 agosto 2008

Il diavolo e l’acqua santa




di Achille


Ci sono cose che hanno significati fortissimi. A volte decisivi.

Nella salute di una persona, ci sono a volte sintomi di malattia inequivocabili.

Ce ne sono di incerti. Ma ce ne sono di incontrovertibili.

Lo stesso succede per la salute di una società.

Io, per ragioni anagrafiche :-), non c’ero, ma certo il giorno in cui il Duce comunicò dal suo balcone che aveva deciso di “spezzare le reni alla Grecia” e la folla, invece di chiedersi “Ma perché dovremmo andare a spezzare le reni a questi?” o “Ma chi ci dice che non le spezzeranno loro a noi?”, urlava di gioia come se gli avessero comunicato che quell’anno il Natale si sarebbe festeggiato due volte, si sarebbe dovuto capire che le cose avevano preso una piega dalla quale difficilmente le si sarebbe potute far tornare indietro.

Diceva Georges Bernanos che la storia punisce di più i distratti dei cattivi e, a metà del secolo scorso, osservava che “Essere informato di tutto e non capire nulla: è questa la sorte degli sciocchi, preda della furia di bramosie rivali, scatenate dalla stampa o dalla radio”.

Ora, scusatemi, ma a me sentire Silvio Berlusconi dire che farà le riforme volute da Giovanni Falcone mi ha fatto lo stesso effetto di sentire il diavolo informare gli ospiti dell’inferno che dall’indomani ci si laverà con l’acqua santa.

Se questo può succedere, se queste cose possono essere dette senza che si sollevi un’ondata di irriducibile sdegno, ma anzi con fior di pseudo intellettuali e opinion makers intenti a ricostruire in dettaglio i pensieri di Giovanni e a spiegare come Berlusconi sia nel giusto, allora la malattia è davvero alla fase terminale.

Per coloro che trovassero “eccessivo” e poco “moderato” il paragone con il diavolo e l’acqua santa, riporto qui sotto due video e alcuni documenti che potrebbero aiutare chi lo volesse a capire di che e di chi stiamo parlando.

E se i sintomi già elencati non bastassero, si consideri che il novello socio in affari di Giovanni Falcone mantiene in Senato e fra i principali dirigenti del suo partito incaricati di gestirne la vita una persona (il sen. Dell'Utri) condannata a nove anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa.

Me lo immagino proprio Giovanni Falcone a cena con Berlusconi e Dell'Utri a discutere di riforme, fra un ricordo commosso di Vittorio Mangano e una invettiva contro chi si è permesso di arrestare Del Turco.

Quando vediamo oggi i filmati dell'Istituto Luce dei begli anni che furono, ci chiediamo come facesse la gente a credere alle cose che vi si raccontavano. Sarà la stessa domanda che si faranno gli storici fra cinquant'atti, rivedendo TGCom.

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51 commenti:

Anonimo ha detto...

Esprimo la mia totale partecipazione e condivisione.
Mathilda

Anonimo ha detto...

Vi leggo sempre , tutti articoli che condivido,io sono avvilito e rassegnato ogni giorno e' sempre peggio,i giornali non danno piu' informazioni le prime pagine sono per le olimpiadi gli opinionisti si sono tutti allineati chi dice qualche cosa fuori dal coro viene subito tacciato di faziosita' e demagogia, ciera rimasta l'Unita' ma ci hanno tolto anche quella...vorrei dire tante cose ma non ne ho piu' la forza l'avvilimento ha il sopravvento.Io nel PD ci credevo ma mi rendo conto che sono peggio degli altri , inizio davvero a pensare che sono tutti uguali,una volta eletti sono tutti uguali.

Maria L. ha detto...

Condivido tutto quello che scrive Piero Benini ma io non sono mai stata per un partito, per me tutti si equivalgono!
Ho riguardato il video della strage di Capaci e di Via d'Amelio ed ogni volta e' una sofferenza, non li dimentichero' mai! Finche' in Italia ci sono persone come loro non possiamo perdere la speranza di una giustizia vera. Certo che e' molto dura, ora sono avvilita e spaventata anche per il disinteresse delle persone e la disinformazione. Ringrazio sempre UGUALE PER TUTTI, siete grandi!
Maria L.- Roma

Fiorella Tonello ha detto...

Sono completamente d'accordo, mi aspettavo delle proteste immediate, degli articoli di dura contestazione sulle affermazioni di Berlusconi di ispirarsi a Falcone e invece niente, nei giornali, in radio, alla TV nulla... Meno male che c'è la rete!

Anonimo ha detto...

Non c'è nulla da aspettarsi da radio, televisione, giornali.
In un modo o nell'altro tutta l'informazione dipende dal potere politico.
La rete, per ora, no. Forse perchè in rete si entra da qualsiasi parte del mondo.....
Ma certamente un blog come questo viene letto....da tutti, anche da quelli che si sono avvicendati al potere....i quali probabilmente ci vedono come tante farfalle che sbattono le ali e nulla concludono.
Anzi .....magari lasciano anche fare per poter poi cavalcare l'onda opportuna.....Lo espressi tempo fa: ormai coloro che sono morti per aver contrastato un sistema, sì mafioso ma non circoscritto alla mafia in senso stretto, servono al potere che si è appropriato delle loro figure....in modo da continuare a dare oppio al popolo (come una forma di religione). Il popolo siamo noi.....lo vogliamo o no ogni giorno riceviamo la ns. dose di oppio e le prese di coscienza in rete non bastano. Chissà che anche queste ns. parole non diventino strumenti in mano a coloro che contestiamo.
Mathilda

Anonimo ha detto...

Il Signor Berlusconi dovrebbe sciacquarsi la bocca con l'acido muriatico prima di nominare GIOVANNI FALCONE. VERGOGNA!!!

Anonimo ha detto...

Non solo lui dovrebbe sciacquarsi la bocca ... dovrebbero fare dei buoni gargarismi anche tanti altri voltagabbana, buoni ad "indignarsi" ma molto poco buoni a combattere !

Mi sono stufato dei soliti schiamazzi degli "indignati" di professione: mi piacerebbe invece sapere cosa hanno fatto nella loro vita, prima di urlare e schiamazzare tanto.

In fin dei conti, le parole roboanti costano poco. Diversamente dall'agire.

Vittorio Ferraro ha detto...

Molti hanno perso la dignità. Troppi hanno rinunciato a pensare.

Sempre più volgari e sempre più ignoranti.

Accompagnati per mano nel centro commerciale ci è data l'illusione del possesso... tanto un finanziamento non lo si nega a nessuno: bastano 48 comode rate mensili, a tasso zero.

Viviamo in una immensa realtà virtuale. Non abbiamo più memoria. Speriamo solo di svegliarci in tempo.


*******************


Ma chi glie lo fa fare?

"Soltanto lo spirito di servizio."

Ha mai avuto dei momenti di scoramento... magari dei dubbi, delle tentazioni di abbandonare questa lotta?

"No."


********************

Anonimo ha detto...

Beh... Caro Achille,
per chi ha vissuto la tragedia mafia e quindi costretto a capire non è stato difficile già dagli anni novanta prevedere dove si andava a parare: sono iniziate da allora le carriere politiche dei mafiosi, tutte costruite grazie al loro impegno antimafia. Per quanto riguarda la realtà calabrese la percentuale dei politici antimafiosi-mafiosi credo raggiunga l'80%.

Adduso ha detto...

I magistrati devono continuare ad essere nominati solo per concorso ... ma ... esprimo un modestissimo parere.

Ci sono notoriamente interi distretti giudiziari che visibilmente, tranne per chi non può o vuole vedere, sono in mano a vere e proprie organizzazioni (senza generalizzare) di magistrati, avvocati, consulenti, baroni universitari, politici, parenti, amici e compari, i quali tutti insieme gestiscono il loro distretto come “cosa loro”. Questi “sistemi” sono a detta di tutti pressoché “intoccabili”, poiché poi è chiaramente innaturale e pure umanamente irrazionale che a dovere indagare e giudicare queste, chiamiamole per comodità ... “logge”, dovrebbero essere altri “colleghi” in quanto, almeno personalmente, non credo agli “inviati di dio sulla terra”.

Invece sulla riforma della giustizia sarei d’accordo solo su tre aspetti. Primo, con le obbligate e civili garanzie, velocizzare le procedure processuali, perché la giustizia di oggi assomiglia ad un “obitorio”. Secondo, dividere le carriere tra inquirenti e giudicanti ma a condizione che si crei una figura di super-PM-specializzato inquirente e requirente. Terzo, che non avvenga mai e poi mai che ad esempio i PM siano eletti dalla politica, ma nominati solo ed esclusivamente attraverso concorsi seri e ferrei, come chiunque entri nello Stato, ed anzi, ma questo dovrebbe valere per tutte, dico tutte le cariche medio e alte dello Stato (e non vessare lo sportellista da 800-1200 euro al mese), si dovrebbe sottoporre ogni sei-sette anni circa, tutti, dico tutti, persino “i 4 del lodo Alfano”, ad un test attitudinale e psichico.

Poi se dovesse essere definitivamente consentito il cosiddetto federalismo fiscale, che invece, sempre a mio modesto avviso, ha il sapore di un “federalismo mafioso”, in cui governatori regionali, presidenti di provincia, sindaci, la politica nativa, la magistratura di distretto, i baroni provinciali, la locale polizia, ecc. possono decidere e fare ciò che vogliono nel proprio “feudo”, allora è evidente che noi italiani ci siamo bevuti anche l’ultima parte di cervello indipendente rimastaci ...

Anonimo ha detto...

criticate tanto Berlusconi ma intanto i 5600 morti al mese che c'erano prima ora non ci sono più e tutto grazie a lui.

francesco

Anonimo ha detto...

siamo alle solite: criticate la politica e vi affannate a volerne diventare parte attiva.
Un pò di coerenza .... please.

Anonimo ha detto...

Non per difendere l'Autorevole Redazione; anzi, non me ne voglia la Stessa, se intervengo:
Non mi pare le critiche siano contro le persone fisiche che rappresentano i governi, bensì contro l'inciviltà giuridica, morale ed economica cui ci hanno ridotto i perpetui mille parlamentari preposti all'attività legislativa e governativa del nostro Paese.
b

Vittorio Ferraro ha detto...

Francesco scrive: "Criticate tanto Berlusconi ma intanto i 5600 morti al mese che c'erano prima ora non ci sono più e tutto grazie a lui."

Non so dove lei abbia tratto queste cifre e quali siano le sue fonti.

A meno che non si tratti di una battuta, a me sembrano più le cifre di una guerra in atto.

E, poi, questi "morti che ora non ci sono più" sono quelli ammazzati dalla criminalità organizzata? Oppure quelli uccisi dalla criminalità comune? Sono le vittime delle violenze domestiche? I morti da incidenti stradali? Quelli sul lavoro? ... O tutti i morti messi insieme?

Le chiedo di indicare le fonti solo per amore della verità: perchè non si possono assolutamente snocciolare delle cifre così a caso... facciamolo almeno qui, su questo blog.

Non voglio fare polemica politica. E questo anche per il rispetto nei confronti di chi ci ospita che ha sempre chiesto di non parlare di politica con la "p" minuscola.

Le ripeto: lo chiedo solo per il rispetto della verità.

Anonimo ha detto...

5600 sono le morti in Italia per omicidio secondo le fonti istat.
e cioè ben 60.000 morti l'anno solo per omicidio.

basti pensare che negli usa ce ne sono 17.000 e in Iraq 5000 in un anno per rendersi conto dei danni del governo precedente.

francesco

Anonimo ha detto...

Invece, contrariamente a quanto dice "b", le critiche dovrebbero essere specifiche e dirette, civilmente, verso singole persone. Altrimenti si finisce per non criticare niente e nessuno, da una parte come dall'altra.

Anonimo ha detto...

5600 sono i morti giornalieri in Italia e circa 40 milioni i franceschi, per la gioia dei nostri tiranni!

Vittorio Ferraro ha detto...

Credo che le cifre non siano affatto quelle.

E, poi, cosa intende per omicidi?

Sulle colpe, poi...

Anonimo ha detto...

Per Francesco, con riferimento ai Suoi commenti delle 11.59 e delle 16.45.

Gentile Francesco,

scusi se le rispondo duramente, ma davvero il suo caso ci dà la misura di cosa può essere un regime e di come si può ridurre un popolo.

Ma Lei, quando legge le menzogne che Le propina il regime, il cervello non lo utilizza proprio per niente?

Scusi la durezza di questo commento, ma c'è veramente un limite a tutto.

Lei viene qui a riportare una delle tante buffonate con le quali il regime inebetisce gli italiani come Lei e ci scrive alle 11.59:
"criticate tanto Berlusconi ma intanto i 5600 morti al mese che c'erano prima ora non ci sono più e tutto grazie a lui".

E non facendosi neppure scalfire dalle obiezioni che riceve, alle 16.45 si avventura a dire:
"5600 sono le morti in Italia per omicidio secondo le fonti istat.
e cioè ben 60.000 morti l'anno solo per omicidio.
Basti pensare che negli usa ce ne sono 17.000 e in Iraq 5000 in un anno per rendersi conto dei danni del governo precedente".

A parte il fatto che 5.600 x 12 fa 67.200 e non 60.000, le dico subito (e alla fine gliene darò le prove) che i dati che Lei riporta sono puramente e semplicemente F A L S I , ma prima ancora che falsi, le segnalo che sono DEMENZIALI e che il fatto che lei ci abbia creduto dimostra a quale livello di totale annullamento della ragione possa portare la propaganda di un regime.

Con riferimento alla demenzialità dei dati, a lei non è venuto neppure per un attimo il dubbio che sia letteralmente folle che ci possano essere in Italia 60.000 omicidi l'anno?

Non si è reso conto che sono numeri assurdi?

Venendo ai FATTI VERI (non le menzogne che le propinano i "giornali" del padrone), a questo link trova il testo integrale della scheda istat con una serie di importanti dati sulla situazione italiana (il sito è quello ufficiale dell'Istat. Io non ho alcun potere di falsificarli).

A quest'altro link, sul sito di Panorama (e non del Manifesto) trova una sintesi di quei dati, nella quale, con riferimento agli omicidi, si dice testualmente:
"Diminuiscono gli omicidi, ma cresce la preoccupazione per la sicurezza. In Italia dal 2000 ad oggi si assiste ad una progressiva riduzione del numero di omicidi, che passano da 13,1 a 10,3 per milione di abitanti".

Anche se è un seguace del regime, capirà da solo - spero - che 10,3 omicidi per milione di abitanti, significa circa 600 omicidi l'anno (non 67.200 come fanno credere a lei).

Capirà da solo anche che gli omicidi sono in calo costante dal 2000 e, dunque, il governo non c'entra una cippa (fra l'altro lei si sarebbe dovuto chiedere: ma come avrà fatto il governo Berlusconi a fare diminuire gli omicidi, posto che gli assassini sono abbastanza indifferenti alla pubblicità?).

Panorama (e non io) aggiunge:
"Confrontandoci con il resto d’Europa, l’Italia è uno dei Paesi più sicuri per numero di omicidi commessi: si colloca al di sotto della media dell’Ue (14 omicidi per milione di abitanti), in ottava posizione dopo Austria, Lussemburgo, Svezia, Germania, Malta, Slovenia e Repubblica Ceca".

E aggiungo io, abbiamo molti meno omicidi (in percentuale per numero di abitanti) di Finlandia (che è una delle nazioni dove se ne commettono di più), Belgio, Regno Unito, Portogallo, Paesi Bassi e Grecia.

Conclude Panorama:
"Nonostante questi dati incoraggianti, la criminalità preoccupa più della metà degli italiani: il 58,7% dei nostri concittadini".

A riprova che il regime alimenta la paura in maniera proporzionalmente maggiore di quanto ce ne sarebbe bisogno.

Francesco, segua il mio consiglio, per favore, smetta di essere un elettore/suddito/servo e ritorni un essere umano.

Se può, smetta di leggere fogli del Minculpop travestiti da giornali. Se proprio non può fare a meno di leggerli, provi a usare un minimo di raziocinio nel farlo.

Le chiedo sinceramente scusa dell'aggressività di questo commento, ma si renda conto che i suoi interventi davvero hanno un contenuto al di là di ogni ragionevolezza.

Achille

Anonimo ha detto...

Sempre per Francesco.

I dati Istat che le ho citato nel mio precedente commento sono i più aggiornati disponibili.

Sono stati diffusi il 7 maggio 2008 e riguardano gli anni 2000/2007.

Si tratta di dati obiettivi, relativi a omicidi, che si contano cadavere per cadavere. Dunque, tendenzialmente neppure chi prende in giro gli italiani con la finanza creativa, la giustizia creativa, l'Alitalia creativa, l'antimafia creativa eccetera dovrebbe poterli alterare.

Achille

Anonimo ha detto...

Al di là dei numeri, sui quali il Pelìde ha ragione, spero comunque che Achille non sia un Magistrato ... poveri imputati, se avesse veramente questo "caratterino" ! :)

Anonimo ha detto...

A me pare che Achille sia una di quelle persone abituate a cercare la verità basandosi sui fatti, sulla capacità di discernimento e sul valore conoscitivo dell'umiltà.
Sono le doti dei cittadini davvero sovrani.
E tanto basta.
Francesco Messina

Anonimo ha detto...

Per Anonimo delle 20.28.

Gentile Amico,

ma come fa a scrivere cose del genere?

Lei scrive:
"Al di là dei numeri, sui quali il Pelìde ha ragione, ..."

Come "al di là dei numeri"?????

In un discorso incentrato esclusivamente sui numeri, come si fa ad andare "al di là dei numeri"?

Lei spera che io non sia un magistrato.

Scusi, ma francamente c'è da sperare che non lo sia lei un magistrato.

Se lei fosse un magistrato, direbbe: "Beh, avvocato, al di là del fatto che il suo cliente sia colpevole o no ..."

Come "al di là del fatto che sia colpevole o no"? Siamo qui proprio per stabilire e solo per stabilire se è colpevole o no.

Caro Amico, nella nostra conversazione (chiamiamola così) con Francesco, l'unica cosa da discutere sono proprio i numeri e, dunque, l'unico "al di là" che avrebbe senso sarebbe stato "al di là di tutto il resto, Achille ha ragione e Francesco torto".

E torniamo all'idea che lei ha dei giudici.

Scrive:
"spero comunque che Achille non sia un Magistrato ... poveri imputati, se avesse veramente questo "caratterino" ! :)"

Ora, premesso che per fare il magistrato oggi è necessario avere un elmetto, coronarie di acciaio inox a fegato di ghisa, lei il carattere di un magistrato come se lo immagina?

Una cosa tipo: "Va bene, signor rapinatore, ho capito. Lei è innocente. La rapina l'ha fatta Babbo Natale, che è arrivato a cavallo di un asino che vola, con una alabarda spaziale alla cintola. Ci scusi se ci siamo permessi di arrestarla".

Quanto al "caratterino", le spiegherò la cosa con un apologo.

Lei mi sembra come il protagonista della seguente storiella.

Marco incontra Filippo al bar e, con un gran sorriso e molta cortesia, gli dice: "Carissimo Filippo, volevo chiederti una cosa. E' vero che tua moglie finge di fare la commercialista e invece fa la prostituta?"

Filippo si volta indignato e manda Marco a quel paese.

A questo punto, Marco (che è il personaggio che assomiglia a lei) si volta verso gli astanti e dice: "Ammazza che caratterino. Gli ho fatto solo una domanda con la massima cortesia e guarda come ha reagito".

Lei, mio caro Anonimo, rischia di assomigliare a questo tipo qui.

Il tipo del "e che sarà mai", del "al di là dei numeri", del "insomma, ma un magistrato".

Mi scusi davvero per i miei modi e se l'ho scandalizzata.

Le metto un po' di faccine anch'io, come ha fatto lei :-) :-) :-) così la imito in questa tecnica del "ti dico con il sorriso che tua moglie fa un brutto mestiere".

Mi scusi davvero, ma è che mi succede come a Totò: verso la fine di un mese in cui mi sono sentito rivolgere solo insulti dalle più alte cariche dello Stato (impuni e no :-) ), finisco con il pensare che "ogni limite ha la sua pazienza" e mi sento in diritto di dire quello che penso a uno che mi dice che, nonostante io gli faccia notare che va a cena (e non solo) con un condannato per concorso in associazione mafiosa e consideri eroe un condannato per mafia, omicidio e spaccio, Berlusconi ha posto fine a una escalation di omicidi di 5600 morti al mese (poco più di 186 AL GIORNO). Per giunta certificati dall'Istat!

Achille

Anonimo ha detto...

carissimo achille io non chi si tu sia e come faccia a permetterti di mettere in discussione i 5600 morti al mese certificati dall'Istat ma ti assicuro che ora questo è il passato. i militari in italia stanno facendo un ottimo lavoro e questo grazie all'attuale amministrazione.

Auspico che un giorno si arrivi al coprifuoco e all'utilizzo intensivo di militari armati. Io sono disposto a rinunciare a tutto a favore della democrazia e ti assicuro che se tu vivessi dove vivo io penseresti la stessa cosa.
la sicurezza viene prima di tutto.
Spero che arrivi il giorno che ci siano decine di pattuglie ogni chilometro pronti a perquisire gli automobilisti anche facendo uso della giusta forza.

tutto affinché il crimine non prevalga.

Anonimo ha detto...

Mio simpatico Achille,

Suvvia, un poco di serenità, non ho mica detto che Lei ha torto, anzi !

Ho solo rilevato un pizzico di carattere "fumino", che Lei ora mi conferma appieno.

Vede, Achille, credo che nella vita occorra un poco di pazienza. Occorre anche, per viver bene, non prendersi SEMPRE sul serio. Questa almeno è la mia personalissima, e fallibilissima, opinione.

Per quanto mi riguarda, stia tranquillo: non mi sono affatto offeso dal tono della Sua risposta, come spero vivamente che Lei non abbia inteso il mio precedente intervento come un attentato alla Sua credibilità.

Cordiali saluti.

N.B. - Non ho bisogno di "immaginarlo", il carattere di un magistrato ... semplicemente, ognuno ha il suo. E anch'io ho il mio ! :)

Anonimo ha detto...

Come si fa a dire: i militari stanno facendo un ottimo lavoro?
Di grazia: quale?
Sostituti parziali delle forze dell'ordine?
Ma di che cosa sta parlando?
Perchè non aumentare l'organico delle forze dell'ordine?
Perchè costano?
I ns. parlamentari non costano?
Si vuole forse uno Stato di Polizia?
Genova non ha insegnato nulla?
Ma non si riesce a comprendere che in un Paese nel quale l'amministrazione della Giustizia è al totale collasso non è con i militari che si risolve la situazione? Oppure siamo in Argentina? un bel colpo di stato andrebbe bene?
In Italia difficilmente un colpo di stato passerebbe attraverso le forze militari......
Se si vuole risolvere, o almeno arginare, il problema della criminalità ci vuole un'unica cosa: processi celebrati in tempi ragionevoli.La certezza della pena sarebbe un vero deterrente alla criminalità, almeno di quella non "imprenditoriale"......
Ci vogliono magistrati preparati, normodotati, non schierati con alcuna forza politica, dotati di mezzi e di uomini.
Cosa dire a chi auspica la presenza di militari......un bel viaggio in Argentina?
Grazie Mathilda

Anonimo ha detto...

Ehi... anonimo delle 23.53 ...
ma sei per caso un criminale?

tdf ha detto...

Per anonimo delle 23:53 :
Ma tu sei sicuro di questi dati?
Dove li hai trovati?
L'istat offre dati attendibili, quindi nessuno li mette in dubbio.
Il problema è che non troviamo traccia del documento in cui l'istat parla di 5600 morti al mese.
Nei documenti disponibili sul sito istat - quindi ufficiali - le cifre sono diverse.

Anonimo ha detto...

carissimi i dati istat ci sono e io faccio riferimento anche ad una media tra tali dati e la percezione della gente. Bisogna tener conto di questi due fattori. Dove vivo io la gente ha paura della delinquenza e quindi vuol dire che c'è o ci potrebbe essere un alto livello di delinquenza. anche se è stato ucciso un uomo l'ultima volta nel 1966 occorre tener conto della percezione della gente e secondo tale percezione si ha il sospetto che possano avvenire almeno 30 o 40 omicidi in futuro dunque secondo la media avvengono 25 omicidi l'anno, considerando anche la percezione.

questo è il punto.

siate elastici

Vittorio Ferraro ha detto...

Nonostante tutto gli anonimi continuano a credere alle loro sciocchezze. E' sconfortante.

Se questi commenti venissero letti dagli "strateghi" del PDL e della Lega esulterebbero dalla gioia. Le loro strategie sono molto efficaci.

Figuriamoci come potrà ancora cambiare - in peggio - questo nostro paese!

Le premesse, del resto ci sono. Bavaglio totale alla libera informazione - quel che resta -, normalizzazione della Magistratura.

"L'introduzione della menzogna coerente come mezzo per salvaguardare il loro mondo fittizio".
Le Origini del totalitarismo di Hannah Arendt. Un libro che merita di essere letto.
Per la verità dovrebbe essere letto anche Pasolini...

"Il dominio totale non consente libertà di iniziative in nessun settore della vita, non può ammettere una attività che non sia interamente prevedibile. Ecco perchè i regimi totalitari sostituiscono invariabilmente le persone di talento, a prescindere dalle loro simpatie, con eccentrici ed imbecilli la cui mancanza di intelligenza e di creatività offre dopotutto la migliore garanzia e sicurezza."
"I capi totalitari basarono quindi la loro agitazione sul presupposto psicologico esatto che in tali condizioni (la Arendt parlava di un mondo in continuo mutamento e sempre più incomprensibile: come quello attuale del resto: vedi anche la globalizzazione.) la gente poteva essere indotta ad accettare le frottole più fantastiche e il giorno dopo, di fronte alla prova inconfutabile della loro falsità, dichiarare di avere sempre saputo che si trattava di una menzogna e di ammirare che aveva mentito per la sua superiore abilità tattica."

Ho già scritto che è anche una questione antropologica. Hanno solleticato - risvegliandoli - i nostri più reconditi istinti...

tdf ha detto...

Copio dal documento istat disponibile qui:
http://www.istat.it/dati/catalogo/20080507_01/17_sicurezza.pdf
"Nel contesto europeo l’Italia, per numero di omicidi commessi,
è uno dei paesi più sicuri. Si colloca infatti al di sotto della media
europea (pari a 14 omicidi per milione di abitanti), in ottava
posizione dopo Austria, Lussemburgo, Svezia, Germania, Malta,
Slovenia e Repubblica Ceca."

Però ha ragione l'anonimo a dire che il problema sicurezza è molto sentito, sempre dalla scheda istat risulta che:

"Nell’ordine, criminalità (33 per cento), inflazione (29 per cento)
e disoccupazione (27 per cento) sono i tre problemi più rilevanti
per gli italiani".

Allora chiedo all'anonimo delle 9:37 come si spiega che il nostro paese è uno dei più sicuri eppure siamo tutti preoccupatissimi per la sicurezza?
Non può essere che la tv ci sta bombardando di notizie di cronaca nera aumentando la nostra paura?
In fondo anche i bambini quando gli raccontiamo tante favole paurose cominciano ad avere paura che il gatto mammone spunti fuori da ogni angolo buio...

Anonimo ha detto...

ti assicuro che il problema è reale poiché la percezione è una realtà in fieri.
come ripeto: se io credo che ci siano 100 assassini nella mia città mentre nella realtà ce ne sono 4 basta fare la media: 4 + 100/2 e si ottiene il numero "filosofico" e statistico del numero di omicidi nella mia città e cioè 200 omicidi l'anno.

io sono iscritto ad un partito e ti assicuro che la realtà è questa e la realtà si basa sulla percezione e non importa se questa sia reale o fittizia. se la gente crede che ci siano 1000 morti al giorno va bene così, vuol dire che ci sono non importa se i vostri dati (di sinistra) smentiscono tale filosofia delle cose.
se poi quelle persone sono disposte a rinunciare ad ogni diritto civile in nome della sicurezza e a votare per chi gli offre tale sicurezza ancor meglio.

purtroppo vedo che siete carenti per quanto riguarda la filosofia politica.

Anonimo ha detto...

a tdf rispondo...

non interessa affatto cosa dicano le statistiche quando queste smentiscono ciò che viene detto in sede politica. tanto per capirci se le statistiche dicono che l'italia è sicura vuol dire che vanno contro la percezione della gente e in tal caso si procede e smentirle categoricamente.

in altre parole: in tal caso le statistiche hanno torto.

l'Italia è uno dei Paesi più insicuri del mondo e amen.

Anonimo ha detto...

All'anonimo delle 12,06.

Se è vero ciò che sostieni devi stare attento: tra i frequentatori del blog, statisticamene, ci sono almeno 10 potenziali assassini :-)

T

Anonimo ha detto...

X ANONIMO DELLE 12.06:
Non avevo dubbio alcuno che tu fossi un tesserato politico e nessun dubbio nutro sul fatto che diverrai Presidente del CdM.
b

Anonimo ha detto...

X "l'anonimo"...che scherza con le cifre e per cui la matematica è una, nemmeno semplice, opinione (anche se pare una mistificazione o una machiavellica grossolana bugia?). Infatti, se non lo smentisce...(come spesso e volentieri usa fare il suo mentore)ha detto: "Occorre anche, per viver bene, non prendersi SEMPRE sul serio." Per dar ragione a Ennio Flaiano..."La situazione è grave, ma non è seria". Non ho la sua perfidia e malizia, e quindi mi tocca fare uno sforzo titanico per pensarla alla Andreotti (che, nel 61-62, da precursore di Larussa mi allungò di un mese la ferma da sott.ufficiale di leva per la crisi Usa-Cuba alla Baia dei Porci; si stava meglio quando si stava peggio? per come io intendo e non come vorrebbe l'anonimo; lo sapemmo 15 gg dopo la data di congedo!Ma poi s'è fatto le ossa...e ai raggi "X" sono risultate peggiori di come appaiono): non è che questo è un modo d'intrattenere e distrarre da qualche nefandezza che i "saggi" (che, come per i giudici, oltre che essere devono anche apparire!) stanno maturando?
E di nuovo Flaiano:
"Se non si è di sinistra a vent'anni e di destra a cinquanta,
non si è capito niente della vita..." E anche in questo caso sarebbe utile conoscere le cifre: vere! L'anonimato è d'bbligo...data l'insicurezza percepita: vera o falsata che sia. P.S.: I problemi veri sono quelli, pochi e semplici, esposti da Mathilda. Per esempio: la "separazione delle carriere" riguarda l' Ordinamento e per nulla inciderebbe sui tempi processuali, che interessano ai comuni mortali, i cittadini, come cercate di far credere.(guardi che che già prima del 68 i militari, nel triveneto di Bossi e &, non erano ben visti dalla popolazione: infatti io, e altri, in uscita, la sera, mi cambiavo d'abito...rischiando la sala di rigore...che ho preso 2 volte: una nel ruolo di capo macchina, senza patente (?), per colpa dell'autista, e l'altra per aver sostituito un collega di carriera, corregionale - non meritevole...altro che fannulloni di oggi, il migliore era chi più riusciva ad assentarsi, senza dire di peggio - da sott.le d'ispezione).

Anonimo ha detto...

Avevo detto ad Achille che ognuno ha il suo carattere. All'anonimo delle 13,56 devo invece suggerire due cose:

1) Moderare i termini, soprattutto quando parla di persone che non conosce.

2) Imparare a legger bene, oltre che a scrivere, giacché, a quanto pare, mi attribuisce il contrario di quello che ho detto.

Non so, infine, se Lei sia "perfido" o "malizioso", come afferma sarebbe il sottoscritto. Ma sicuramente non Le farebbe male apprendere, oltre alle equazioni differenziali, anche un pochino di buona educazione :)

P.S. - Non ho "mentori", contrariamente a quanto afferma. Non so invece se Lei abbia o meno dei "padroni". In ogni caso, la cosa non mi riguarda e non mi interessa. Faccia altrettanto.

Anonimo ha detto...

per anonimo delle 12.06
forse non ho capito la "filosofia" della media matematica;.... si fa la media fra il dato vero ed il dato "percepito"!?
Cioè, per esempio, io vado a comprare una macchina con in mano 1000 euro, però io ne percepisco 40.000 euro, quindi il negoziante deve accettare i miei 20.500 euro?
Mettiamo in dubbio tutto, ma per favore non la matematica altrimenti qualunque affermazione è vera, basta fare la media con un dato immaginario.
La matematica "creativa" può portare a qualunque risultato,
Esempio, utilizzando una metafora tratta da un noto libro
"la popolazione della terra è un numero finito, l'universo è infinito, quindi la densità di popolazione dell'universo è: numero finito diviso infinito, che è zero. Ogni persona che incontri o che vedi, in realtà non esiste."... e, io aggiungo, se domani ucciderai qualcuno, potrai dire al giudice che non hai ucciso nessuno.
Questo potrebbe essere un buon esempio di filosofia politica?
Un'altra cosa, un "dato" è un dato, non esistono dati di sinistra o dati di destra, esistono opinioni, giudizi, valutazioni, ma non dati soggettivi.
"Se lo Stato può dichiarare come dato di fatto che 2+2 fa 5 e se tutti lo credono, non lo rende quindi vero?"
Se l'anonimo sa da dove è tratta questa frase, saprà anche perchè, a mio parere (e non dato), sbaglia.
Un cordiale saluto a tutti
Antonio

Anonimo ha detto...

Che idiozie tocca sentire!
60.000 morti ammazzati l’anno, ovvero circa un ammazzato ogni 358 famiglie. Però non sono effettivi, sono percepiti!

Da un indagine condotta sul pianerottolo di casa mia, risulta che i comunisti mangiano ancora i bambini; li gradiscono stufati. E’ la percezione!.

Ho condotto anche un’indagine al dopolavoro ferroviario della mia città: la percezione è che tutti quelli di destra sono imbecilli e che tutti quelli di sinistra soffrono di emicrania. E’ la percezione!

Qualcuno potrebbe dire: ma non si possono fare così le statistiche! Rispondiamo con un felice spot di “l’ottavo nano” trasmissione satirica condotta dalla Dandini nel 2001: “ma nella Casa delle libertà si può””.

Aggiungo: nell’Italia delle libertà si può!

Si può dire che Mangano è un eroe (invece che un omertoso), si può dire che la riforma di Berlusconi sulla giustizia è quella che auspicava Falcone (primo caso in cui le intenzioni di un inquisito e di un magistrato convergono), si può dire che Biagi se ne è andato dalla rai perché era avido e ……come avrete capito l’elenco è lungo; sicuramente più lungo di quello percepito…..Ma dobbiamo portare pazienza; l’involuzione dell’italiano medio verso l’oblio dell’idiozia è inarrestabile ed un processo ancora lungo.

Anonimo ha detto...

pensavo di essere stato chiaro invece forse non lo sono stato pazienza.

la gente percepisce un altissimo livello di criminalità quindi vuol dire che in parte è vero poi i dati statistici a volte sono errati.

secondo me i militari possono fare molto e stanno facendo molto, possono fare molto per le morti bianche, per gli incidenti d'auto e ovviamente per rendere le città più sicure da scippi e da omicidi.

dove vivo io non ci sono omicidi da 40 anni ma la gente ha paura che ci possano essere e quindi occorre fare in modo che questa paura scompaia. Un mio amico si vorrebbe anche comprare un giubotto antiproiettile da portare quando va a fare la spesa.

questa è la realtà delle cose non certo i vostri dati fasulli

francesco

Anonimo ha detto...

X anonimo delle 16.02 Non mi aspettavo di risvegliare tanta suscettibilità (badi, non è un'offesa...come permalosità: per me solo percepita e quindi...), considerando quanto ha scritto dall'inizio. Persino la pronta replica mi sorprende, essendo una caratteristica dei preti e dei magistrati (salvo qualche eccezione: come la ex pres.te del tribunale di Matera che, penso per causa ferie, rispose a Carlo Vulpio del Corriere,2 anni fa, dopo 18 giorni...per il fermo relativo a uno sconcio edilizio eseguito dal figlio nei Sassi - sotto tutela dell'Unesco - poi concesso in sanatoria...e che, secondo lei, dava fastidio solo al vicino di casa che l'aveva denunciato...). Invece non mi stupisce affatto che che non abbia risposto in merito a cose concrete come la famigerata "separazione..." (se ne parla da 10 anni e dopo 5 di governo di cdx) e sui militari...che una volta erano più disciplinati, più formati e più formali. O no? Ma poi i civili e ospitali veneti, dediti all'agricoltura, si sono industrializzati e arricchiti sposando il nonnismo da caserma...Bolzaneto? E ora sono tutti felici e (non)contenti di non pagare l'Ici. Continui pure con le sue boutade e/o le sue cervellotiche "equazioni"...letterali. Per distogliere dalla "scomparsa dei fatti"?

Anonimo ha detto...

Caro anonimo delle 21,33,

Credo, in tutta franchezza, che Lei di "preti" e di "magistrati" sappia ben poco. Se non altro perché sembra non distinguere Don Abbondio da Padre Cristoforo ...

Si informi, dunque, e non si lamenti dei giorni di "R" che ha giustamente preso :)

Cordiali saluti.

tdf ha detto...

...francesco i nostri dati "fasulli" sono i dati istat.
Tu hai iniziato questa discussione citando cifre e attribuendole all'istat ma abbiamo verificato che quelle cifre erano sbagliate.
Hai scritto "5600 sono le morti in Italia per omicidio secondo le fonti istat" ma nei documenti istat questa cifra non esiste.
Poi ti sei corretto dicendo che le statistiche sono errate e quel che conta è la percezione della gente.
Ti posso dire che io non mi sento minimamente più sicura nel posto in cui vivo da quando i militari hanno iniziato a girare per la città.
Mi sentirei più sicura se si facesse qualcosa per sconfiggere la camorra ma non si sta facendo nulla per questo.
La media degli omicidi in Italia viene alzata dalle regioni in cui la criminalità organizzata prospera, quindi Campania Puglia Calabria Sicilia, ma i militari vengono impiegati nei centri storici per evitare che i turisti vengano scippati.
Non sarebbe meglio fare qualcosa contro le mafie?
Io ci credo che il tuo amico vuole comprarsi il giubbetto antiproiettilem anche se non vedete un omicidio da 40 anni.
Il paese ha paura.
Ma se gli omicidi sono pochi da dove nasce questa paura?
Secondo me dal fatto che la tv ci bombarda quotidianamente con notizie di cronaca nera. Magari dessero lo stesso spazio alle morti sul lavoro, lo stesso spazio che hanno avuto i delitti di Cogne o Garlasco o Perugia e così via.
Forse è di quello che dovremmo avere paura, di morire sul posto di lavoro perchè le aziende per cui lavoriamo non rispettano le norme sulla sicurezza.
E i militari non vengono utilizzati per quello!

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa per questo off topic ma...la notizia è davvero preoccupante... adesso il governo vuole anche cancellare i diritti dei lavoratori modificando l'art. 18 (è notizia del giorno).
Sono sconcertata e allibita.
Spero che gli interventi dei vari anonimi fondati sul presunto valore della cosiddetta "percezione", che avrebbe secondo costoro pari valore che i dati statistici, sia solo una provocazione fine a se stessa. Non posso credere che gli Italiani siano caduti tanto in basso.

cari saluti a tutti,

Paola

"Il ministro del Lavoro Sacconi promette: "Un nuovo art 18 per difendere i lavoratori"
25 agosto 2008
32 Nessuno

Una vera e propria ''rivoluzione copernicana'', in tema di formazione, e' quella che promette oggi al Meeting di Rimini il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Sara' la formazione ''il nuovo articolo 18, la vera tutela dei lavoratori'', spiega il ministro, chiarendo che ''proporremo un impianto radicalmente diverso dal precedente''.

Spazio cioe' alle aziende a ai lavoratori: ''vogliamo introdurre - aggiunge - il concetto della centralita' delle imprese e il metodo P.i.s.a., ovvero non la certificazione formale, ma la valutazione concreta delle competenze acquisite con la formazione che puo' partire anche da subito con la sperimentazione dei libretti formativi''.





Fonte: adn kronos

Anonimo ha detto...

Meno male che sono abbastanza vecchio da ricordarmi quando al mio paese si poteva, volendo, dormire su una panchina in piazza, senza che nessuno ti importunasse.

Meno male che sono abbastanza vecchio da ricordarmi quando mio nonno non chiudeva a chiave il portone di casa, la notte.

Meno male che sono abbastanza vecchio da ricordarmi quando i "drogati" (così si chiamavano allora) semplicemente non esistevano e la "droga" era solo un fenomeno romanzesco.

Meno male che sono abbastanza vecchio da ricordarmi quando la mafia e la camorra erano un problema soltanto siciliano e campano, senza che fossero diffuse in tutta Italia.

Meno male che sono abbastanza vecchio da ricordarmi il Maresciallo dei Carabinieri, con tanto di baffoni, che ti portava al fresco e il Pretore che ti ci faceva restare, e a lungo anche, se soltanto sgarravi di poco.

Sono tutte cose che ho fatto in tempo a vedere con i miei occhi, e meno male che le ho viste !

Altrimenti dovrei dare ragione all'Istat e ai due polli, mangiati "statisticamente" da due persone, ma nella realtà divorati da uno soltanto, lasciando l'altro a bocca asciutta !

Anonimo ha detto...

Per Anonimo delle 17.00.

Caro Amico,

lei è più vecchio di me. E sembra avere buona memoria.

Se ha davvero buona memoria, me la fa una cortesia: ce lo dice se se lo ricorda o no che in quei "bei tempi" dei quali ha tanta nostalgia, mentre succedevano tutte le belle cose che lei ci racconta, succedeva anche che milioni di nostri concittadini venivano mandati ad ammazzare e a morire per servire un regime megalomane e assassino.

Ce lo dice se se lo ricorda o no che nella stessa epoca del maresciallo con i baffoni chi era ebreo non poteva andare a scuola.

Ce lo dice o no se se lo ricorda che nella stessa epoca del simpatico pretore la polizia politica ficcava olio di ricino nello stomaco di chi gli pareva e piaceva.

Ce lo dice se si ricorda o no che chi non la pensava come il capo, finiva come Matteotti.

Certo è bello che lei si ricordi cose così dolci e carine.

Se non ricorda le altre, chieda a chi ha perso marito, padre, fratello, in Russia al servizio di una guerra oscena.

Inoltre, consideri che questa nostalgia che lei ci prospetta è assolutamente irragionevole.

Non si possono paragonare epoche così lontane fra loro.

Sarebbe come se un Romano del III secolo dopo Cristo, dicesse: "Ah, i bei tempi in cui non c'era l'asfalto".

Non si possono avere condizioni uguali in contesti TOTALMENTE differenti.

Quando ha tempo, aiuti la sua memoria con qualche libro di storia e scoprirà che i bei tempi che lei tanto rimpiange sono quelli in cui furono gasati sei milioni (DICO SEI MILIONI!!!) di ebrei e furono gettate due bombe atomiche su Hiroscima e Nagasaki.

Sono gli stessi bei tempi in cui in Russia sono state sterminate intere generazioni da un regime macellaio.

Usiamola bene la memoria. Se no è ancora sempre e solo "propaganda di regime". Di destra e di sinistra, ma sempre "regime".

Achille

Anonimo ha detto...

Per il solito anonimo...delle 0.46"Credo, in tutta franchezza, che Lei di "preti" e di "magistrati" sappia ben poco. Se non altro perché sembra non distinguere Don Abbondio da Padre Cristoforo ..."

"Si informi, dunque, e non si lamenti dei giorni di "R" che ha giustamente preso :)"------------
Non vorrei si trattasse dell'ex min. della difesa Martino...che in tuta mimetica si divertiva a fare battute da caserma, a lui del tutto sconosciuta...per invidia di Bush che si foto-montava da pilota d'aereo...e tutti e due R.A.M. alla leva? Lo Sa in cosa consistevano i 10 giorni di "R" (veri, e non quelli percepiti nel suo immaginario fantasioso)? Se partecipavi alle "operazioni/attività" ordinarie (come io facevo), la sera, avvisando l'ufficiale di picchetto, la passavi al circolo a giocare a biliardo (60 lire a ora)...sino a quando poi non ho battuto, da dilettante, un collega di carriera di Udine, all'italiana: 63 a zero!
Nel primo caso: dopo l'incidente causato dal "mio" autista (con il concorso di norme inattuabili) andai via con la licenza premio concessa e in mio possesso...siccome la punizione decorre (o dovrebbe?!)dal momento in cui viene decisa (il giorno che viene commessa l'infrazione), fu un abuso invece farla decorrere dal giorno del rientro (questa fu la vera punizione!); nel secondo caso fu una ingenua mia scelta di umana comprensione in un contesto che non lo prevede...basti pensare alle efferatezze del nonnismo macho connivente...che tanto sta a cuore ai "superiori", di grado. Sappia, però, che i 20 giorni di congedo anticipato concesso ai meritevoli, poi li ho avuti (mentre molti miei colleghi - autoritari, come il sergente in "Full metal jachet" - non l'hanno avuto, ma hanno preso tanti gavettoni, brande ribaltate con l'occupante compreso...io nemmeno una goccia e la branda mai sfiorata, concessa però a chi per scrivere aveva bisogno di quel posto più illuminato). Non vorrei che avesse percepito di essere il contrario di quello che sono. Grazie per i "cordiali saluti", che ricambio.

Anonimo ha detto...

Caro Achille,

Lei si sbaglia.

Non c'entra niente il fascismo e la guerra, che fortunatamente non ho conosciuto.

I fenomeni di cui parlavo erano ancora diffusissimi in Italia, specie in periferia, fino a tutti gli anni '60, anche se stavano lentamente erodendosi.

Gliene dico un'altra, che proprio ora mi viene in mente: la bacchetta di legno con la quale il mio Maestro elementare, ANCORA NEGLI ANNI '60, puniva i bambini, dando loro un leggero colpetto sul palmo delle mani, quando erano particolarmente indisciplinati.

Adesso il mio povero Maestro, da tutta la nostra classe AMATO E RICORDATO con gratitudine ed affetto, sarebbe stato subito denunciato e forse anche arrestato !

Che buffoni !

Pensi che la bacchetta, di legno d'acacia e verniciata in rosso dalla parte dell'impugnatura, era stata regalata al mio Maestro ... da un consistente gruppo di GENITORI, quando ancora i padri erano PADRI, prima che "amici" dei loro figli o meri "dispensatori" di denaro per i folli sabato sera ... e domeniche mattina !

Ho i miei anni, dunque, anche se forse non quelli che crede. Ma sicuramente, benché non abbia più il fisico dei miei vent'anni, non perdo il mio tempo a cercare di "sembrare" giovane, come fanno quei sessantottini ... ultrasessantenni, con tanto di capelli lunghi, tatuaggi e orecchino.

Non mi fraintenda, infine. Anche costoro hanno diritto di stare al mondo, di fare e dire quello che vogliono, per carità !

Il mondo è bello perché è vario :)

Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

All'anonimo delle 19.22:

Di quale scaglione era ?

Sappia che ho fatto lo "S.Ten." a Palmanova (all'epoca 8.000 abitanti, di cui 6.000 militari...), e che conosco benissimo la vita militare.

Sappia anche che sono riuscito, in dieci mesi di servizio quale Ufficiale, a non punire NESSUNO.

E non perché ero "moscio", ma perché sapevo che prima di dare gli ordini bisogna dare l'esempio ! Pertanto, se c'era da spingere un "CM-52" che non partiva più, scendevo e spingevo assieme ai soldati. Come pure, ai tiri, a oltre 1.000 metri di quota, mi prendevo la pioggia (fredda) con loro tutto il giorno, anziché andare a ripararmi nei mezzi, come avrei potuto.

Conoscevo poi tutte le furberie dei "naioni", ai quali "non passava mai" ... una notte che ero d'ispezione beccai una ventina di persone in sala-radio, tutti a farsi le canne. Ho detto solo: "Buttate nella turca quella m...a e filate in branda. E dormite preoccupati, che, secondo come mi gira domattina, vi faccio rapporto e filate dritti al Tribunale Militare di Padova".

Ovviamente non ho poi fatto rapporto, ma l'ho detto, forse, così "bene" che loro non hanno più fatto raduni "cannaroli" all'interno della caserma. Del resto, denunciarli non sarebbe servito a niente.

Conosco anche la "miseria" dell'Esercito com'era quando prestai il servizio: guadagnava più un Maresciallo Maggiore aiutante con varie indennità (1.760.000 lire) del Tenente Colonnello Comandante di Corpo della mia caserma (1.740.000 lire)! E non Le dico il livello culturale dei molti miei Colleghi Ufficiali di allora o, peggio ancora, di molti Sottufficiali, alcuni dei quali, mi riferivano, "taglieggiavano" i soldati di guardia minacciandoli di sanzioni in cambio di soldi ! Purtroppo non li ho mai beccati.

Si salvavano, a stento, solo gli Ufficiali provenienti dall'Accademia di Modena. Dico "a stento" perché anche loro, dopo poco, si "ammosciavano" nell'andazzo generale.

Hanno fatto dunque bene a render professionale il servizio militare.

Ne ho comunque un bel ricordo: quando cessai il servizio (un Ufficiale NON "si congeda" ...) fui l'unico S.Ten. che ricevette il saluto di tutti i soldati della mia Compagnia.

Forse perché la prima sera che arrivava dal CAR, ogni mese, un nuovo scaglione, mi fermavo in camerata con loro, chiedevo loro l' "accoglienza" che avevano ricevuto e ammonivo pubblicamente tutti gli "anziani" a non chiedere troppo ai giovani, come pure, però, ammonivo i giovani, davanti a tutti, a "rispettare gli anziani" e il fatto che erano naturalmente "stanchi" (Lei sa cosa vuol dire)! In questo modo gli anziani erano "soddisfatti" e non chiedevano neppure una volta ai giovani di far loro la branda. Bastavano loro alcuni riconoscimenti meramente simbolici, tipo cedere il passo in fila alla mensa e altre piccole amenità, non umilianti per i nuovi arrivati.

Soltanto quando ci fu lo scaglione dei napoletani ebbi un poco di timore, perché arrivarono con gli altri tre pregiudicati, uno dei quali ancora con un proiettile dei Carabinieri nella gamba (era rimasto lì perché non era operabile al momento) ! Allora, le notti che ero di servizio al Battaglione passavo nelle camerate, a sorpresa e in orari diversi, con un caporale con il fucile in spalla e i caricatori in bella vista, per evitare che quei delinquenti facessero minacce e/o violenze agli altri.

Forse anche perché una volta "difesi" (ero appena laureato) un soldato in un procedimento disciplinare, facendogli dare una sanzione minima. Lì commisi un errore, perché da allora il Comandante se la legò al dito. Usualmente i soldati erano infatti difesi da loro pari grado o al massimo da caporali, mai da Ufficiali. Meno male che negli ultimi tre mesi il Comandante cambiò !

Insomma, per farla breve e non autoincensarmi troppo, ho sempre ricordato che il soldato semplice non ha scelto di fare il militare. E neppure io, a dire il vero, avevo scelto per vocazione di fare il soldato. Avendo solo l'alternativa tra fare il "naione", come ha fatto un mio caro amico ora Magistrato (che resta sempre "vittima" delle mie battute in argomento), e fare l'Ufficiale, ho solo scelto di fermarmi tre mesi in più, di imparare alcune cose in più del soldato semplice e, in definitiva, di star meglio.

Inoltre, ero pagato discretamente. I soldati no. E questo me lo sono sempre ricordato !

Cordiali saluti.

P.S. Negli anni del mio servizio la "R" con tanto di cella non esisteva più. C'era la "R", ma senza cella di rigore. Ma non si usava più nemmeno quella; l'unica sanzione di fatto applicata era la "consegna semplice", quella che sono riuscito a non infliggere mai.

Anonimo ha detto...

Beh questo è necessario: devo proprio ringraziare l'Anonimo che gioca coi numeri perché non c'è niente di meglio, di questi tempi, che farsi qualche grassa risata per dimenticare (sono astemia, non posso "bere per dimenticare")
Vi prego, non bannatemi!

Le fonti istat, i dati percepiti... :D è veramente un comico nato, come quello che dice essere il suo capo: uguale.
Io non so come la redazione possa sprecare tempo a rispondergli (anche l'ottimo Achille), non vi rendete conto che è un finto scemo? Sa benissimo quante idiozie sta a dire, lo fa tanto per farvi incazzare/divertire e chiacchierare un po'!
La matematica creativa è una bellissima invenzione, ci si potrebbero passare le vacanze! :DDDD
L'esercito nelle strade per garantire la democrazia... xD è meglio di Bush! Certo che buttarsi in politica è un talento sprecato, secondo me farebbe molti più soldi come cabarettista, in fondo dice esattamente ciò che dicono i cabarettisti, solo lo dice meglio!
Forse non è nemmeno tesserato, non è nemmeno di destra, è solo un burlone!
Non potete crederci veramente!!!
Sembra uscito da un libro a fumetti!
Signore mio, che risate!

Sinceramente, scusi, mi sto ancora asciugando le lacrime, sinceramente grazie perché non ridevo così di gusto da tanto tempo!

Scriva ancora la prego, è meraviglioso trovare ancora gente così simpatica.
Non se la prenda con quelli della Redazione, loro non hanno capito niente della sua arte, della sua vis comica. Loro le hanno creduto! O meglio, hanno creduto che lei dicesse quelle cose credendoci veramente!
La prego, e sinceramente la ringrazio, continui! C'è bisogno di gente così, la Redazione ora l'avrà capito (tant'è che non hanno più risposto alle sue ultime battute), siamo tutti qua a ridere con Lei!
A presto, Silvia.

Anonimo ha detto...

Io invece capisco benissimo il "burlone": è semplicemente una persona che non vive in un attico di lusso e che non ha una scorta !

E il fatto che Silvia faccia della "superiore" ironia su di lui spiega, almeno a me, perfettamente il motivo della schiacciante vittoria delle destre !

Perché Silvia continua a non rendersi conto che il suo voto (di Silvia) vale esattamente quanto quello del "burlone", e che trascurare il suo malessere, ancorché espresso evidentemente male, vuol dire ormai esser privi di contatto con il mondo reale della maggior parte della popolazione italiana che, pure, va a votare !

Per vincere occorre esser simpatici alla gente. Ma questa sarà l'ultima cosa che certa sinistra comprenderà, con buona pace del povero Veltroni, lui sì simpatico, ma "assediato" da tutti gli "intransigenti", anche prima delle elezioni che costoro hanno fatto perdere così malamente !