mercoledì 3 agosto 2022




Gentile Collega

Sono Massimiliano SACCHI, nato a Napoli, dove vivo, il 15.3.1973, e sono Consigliere presso la Corte di Appello di Napoli.

Le recenti e note vicende, che hanno coinvolto componenti togati e non del CSM, hanno fatto emergere, in maniera inequivocabile, una degenerazione dell’associazionismo, che, asservendo nobili istituti a fini utilitaristici e di carriera, ha finito con il danneggiare, forse irrimediabilmente, l’immagine che, agli occhi dei cittadini e dell’opinione pubblica in generale, l’intera categoria aveva faticosamente costruito, attraverso l’unico strumento del quale il magistrato dispone: lo svolgimento meticoloso del proprio lavoro, scevro da condizionamenti di sorta e soggetto soltanto all’applicazione della legge.

Per questa ragione ho deciso di offrire la mia disponibilità quale candidato alle prossime elezioni per il rinnovo del CSM, che si terranno nei giorni 18 e 19 settembre 2022.

Come forse saprai, un gruppo di colleghi, riunito nel Comitato Altra Proposta, ha, in vista della prossima tornata elettorale e dando voce ad istanze diffuse all’interno della nostra categoria, organizzato e condotto a termine una complessa procedura per l’individuazione, tramite sorteggio, di colleghi candidabili.

Io rientro tra coloro che sono stati sorteggiati e che, accettando la sfida di una difficile competizione elettorale, ha deciso di manifestare la propria disponibilità.

Infatti, vincendo le resistenze che, come potrai immaginare, mi avevano inizialmente assalito, ho ritenuto doveroso cogliere l’occasione che mi è stata offerta, per poter dare il mio contributo professionale ed umano in questo delicato momento della nostra vita lavorativa.

Mi presento, quindi, come candidato per la categoria dei giudici di merito, per il Collegio 3, che include la Campania, il Molise, l’Abruzzo, le Marche, l’Emilia-Romagna e la Sardegna, e sono associato, per il collegio nazionale in quota proporzionale, con gli altri candidati individuati tramite sorteggio dal Comitato Altra Proposta (Anna Maria Dalla Libera;        Gian Andrea Morbelli; Mario Erminio Malagnino;       Serafina Cannatà; Maria Rosaria Pupo; Paolo Moroni; Veronica Vaccaro).

Il Comitato non è un gruppo associativo e non ha un programma elettorale. Si è fatto promotore di un metodo di selezione di alcuni candidati ed ha in tal modo esaurito il suo compito.

Ciascuno dei candidati sorteggiati è portatore delle proprie idee e convinzioni personali. L’unico tratto distintivo è l’assenza di legami correntizi e l’assoluta autonomia di giudizio.

Qualora la competizione elettorale dovesse premiarmi, metterei a disposizione dei colleghi l’impegno e l’abnegazione che ho sempre profuso nel mio lavoro, svolgendo, in maniera indipendente da condizionamenti di sorta, il delicato incarico di Consigliere.

 

 

L’attività del CSM nel prossimo quadriennio si preannuncia irta di ostacoli e rappresenterà uno snodo forse decisivo per le sorti della nostra categoria, essendo in gioco la credibilità del sistema giustizia nel suo complesso.

Le ingenti risorse che il PNRR ha messo a disposizione, attraverso l’istituto dell’UPP, dovranno necessariamente tradursi in risultati concreti in termini di smaltimento dell’arretrato e di riduzione dei tempi di durata dei processi.

L’entrata in vigore della legge 17 giugno 2022, n. 71 (cd. Cartabia) porrà complessi problemi di applicazione e di interpretazione delle norme.

Al riguardo ti basti per il momento sapere che, trattandosi di una legge delega, che si limita ad indicare i principi, la sua effettiva applicazione richiede la necessaria adozione dei decreti delegati. In particolare, ciò vale per gli articoli da 1 a 6 della legge in questione, che, riguardando la riforma ordinamentale della magistratura, contengono le norme sulle quali si sono a giusta ragione appuntate le critiche maggiori (si pensi alle disposizioni sul fascicolo del magistrato, a quelle sul rilievo assegnato, nelle valutazioni di professionalità, alle gravi anomalie in relazione all’esito degli affari nelle fasi o nei gradi successivi del procedimento).

La recente caduta del Governo Draghi e lo scioglimento anticipato delle Camere fa sorgere, allo stato, finanche il dubbio che tali decreti possano essere adottati, nel termine di un anno per l’esercizio della delega previsto nella riforma Cartabia.

In ogni caso, qualora la delega venisse esercitata, il CSM dovrà, pur nella doverosa applicazione della legge e dei decreti attuativi, operarne un’interpretazione quanto più possibile conforme a Costituzione, facendosi garante dell’osservanza dei principi di autonomia e indipendenza della magistratura.

Tornerà ancora in discussione la questione dei cd. carichi esigibili di lavoro, introdotti dal legislatore nel 2011 in funzione della redazione del programma di gestione di ciascun ufficio giudiziario con cadenza annuale, che ad oggi il Consiglio non ha mai provveduto espressamente a quantificare, nonostante la legge ne affidi la determinazione alla normativa secondaria consiliare.

La determinazione di questi carichi appare non più procrastinabile, dal momento che la riforma Cartabia, accentuando una visione produttivistica del lavoro del magistrato, rischia di aggravare la tendenza ormai dilagante a privilegiare i numeri e le statistiche.

In particolare, modificando l’art. 37 Decreto-Legge 98/11, la riforma Cartabia ha introdotto l’istituto dei risultati attesi per ciascun magistrato, determinati sulla base dell'accertamento dei dati relativi al quadriennio precedente e di quanto indicato nel programma di cui all'articolo 4 del decreto legislativo 25 luglio 2006, n. 240, e, comunque, nei limiti dei carichi esigibili di lavoro individuati dai competenti organi di autogoverno.

Un Giudice preoccupato solo delle statalistiche e dei possibili risvolti disciplinari della propria attività, anche alla luce del significativo rilievo che la legge di recente introduzione attribuisce all’esito dei procedimenti nei gradi successivi di giudizio, sarà di certo meno incline a condividere soluzioni interpretative innovative o non in linea con i precedenti.

Da questo punto di vista, quindi, l’individuazione dei carichi esigibili omogenei su scala nazionale, elaborati tenendo conto delle specificità delle diverse funzioni esercitate dai magistrati, consentirebbe di porre un argine al costante incremento dei livelli di produttività, che annualmente si registra nei programmi di gestione.

La questione della dirigenza rappresenta uno degli aspetti critici del sistema giustizia e le tristi vicende balzate agli onori della cronaca nel recente passato dimostrano che gli appetiti delle cd. correnti si sono concentrati soprattutto su questo specifico profilo dell’attività consiliare.

Sarà necessario che il Consiglio adotti sul punto una linea rigorosa, nella quale, valorizzandosi il merito e le attitudini, non si dia spazio ad appartenenze di corrente ma solo a dati oggettivi e documentati.

I candidati selezionati da Altra Proposta con il metodo del sorteggio offrono, al riguardo, una sicura garanzia di imparzialità, non avendo legami o debiti correntizi da dover saldare. Se qualcuno di questi candidati andrà al Consiglio potrai essere certo del fatto che deciderà secondo le sue personali convinzioni, senza farsi condizionare da fattori esterni (indicazioni e pressioni dei gruppi di potere).

Queste brevi riflessioni ti faranno comprendere le ragioni per le quali ho deciso di accettare la candidatura offertami da Altra Proposta ed i criteri ai quali, se dovessi avere l’onore di poter ricoprire l’incarico di Consigliere, sarebbe ispirato lo svolgimento del mio mandato.

Ringraziandoti per la pazienza di avere letto fin qui queste mie riflessioni, ti saluto cordialmente nella speranza che anche tu le condivida.

Napoli, luglio 2022.                                     Massimiliano Sacchi

 

 

Breve C.V..

Sono coniugato e padre di due figli.

Ho conseguito la laurea in giurisprudenza, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, in data 25.3.1997, riportando la votazione di 110/110 con lode, discutendo una tesi in Istituzioni di Diritto Privato, su: “Contratto preliminare: prospettive attuali”.

Ho svolto la pratica forense e, nell’anno 2000, ho conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di Avvocato.

Sono stato nominato Magistrato Ordinario con D.M. 19.11.2002.

Dopo lo svolgimento del tirocinio ho sempre svolto funzioni giudicanti, in ambito civile.

In particolare, dal 2004 al 2008, ho prestato servizio presso il Tribunale di Rossano, sede dichiarata disagiata ai sensi della legge n. 133/98, svolgendo funzioni di giudice civile, addetto ad affari monocratici e collegiali, inclusi quelli di competenza della sezione specializzata agraria.

Da giungo 2008 a dicembre 2010, ho prestato servizio presso la sezione distaccata di Casoria del Tribunale di Napoli, ufficio nel quale ho ricoperto le funzioni di giudice civile e dell’esecuzione mobiliare.

Da gennaio 2011 a febbraio 2018, ho lavorato presso la II sezione civile del Tribunale di Napoli, alla quale, secondo le disposizioni tabellari dell’epoca, venivano assegnate tutte le cause della cd. area commerciale. Ho avuto, quindi, modo di trattare, tra le altre, cause afferenti i seguenti settori di contenzioso: bancario, finanziario e di intermediazione mobiliare.

Da febbraio 2018 ad oggi, presto servizio, con funzioni di Consigliere, presso la Corte di Appello di Napoli, ottava sezione civile, cui, in forza delle vigenti tabelle, è assegnata, tra le altre, la cognizione in relazione alle controversie in materia di responsabilità professionale, contratto d’opera professionale, appalti, responsabilità extracontrattuale.

Con delibera del CSM del 24.7.2019 ho conseguito la IV valutazione di professionalità, con decorrenza dal 19.11.2018.

Ho più volte ricoperto l’incarico di Magistrato collaboratore del Consiglio Giudiziario per l’organizzazione del tirocinio dei MOT e sono stato più volte Magistrato affidatario di MOT.

Sono tuttora Magistrato Formatore di Tirocinanti.

Ho maturato la mia esperienza professionale in Uffici giudiziari gravati da notevoli carichi di ruolo e sovente afflitti da carenze di organico e, quindi, ben conosco, per averle personalmente affrontate, le problematiche connesse alla gestione di ruoli oberati e le difficoltà operative che ne conseguono.

Ho sempre ritenuto che, per poter affrontare queste situazioni lavorative complesse, fosse indispensabile un’organizzazione del lavoro molto accurata, uno studio preventivo dei fascicoli, l’individuazione delle cause di pronta definizione, la predisposizione di modelli di decisione, la cura e l’aggiornamento costante della propria banca dati.

Compatibilmente con gli impegni lavorativi, ho, nel corso degli anni, anche coltivato attività di studio e approfondimento.

In particolare, sono stato relatore a numerosi convegni ed incontri di studio, in materia di usura ed anatocismo, CTU, mediazione, spese processuali, frazionamento del credito, organizzati dall’Ordine dei Dottori Commercialisti di Napoli e dalla Formazione Decentrata della Scuola Superiore della Magistratura.

Sono stato autore dei capitoli “l’anatocismo” e “le garanzie personali atipiche” del volume “Coordinate ermeneutiche di diritto civile”, a cura di Maurizio Santise, edito da Giappicchelli, pubblicato nel 2014, ed oggetto di aggiornamenti nel 2016, nel 2017, nel 2021 (cfr. quanto all’edizione del 2021, capitolo V, “L’anatocismo”, pagine 633/701).

Ho tenuto, su incarico della SSPL dell’Università Suor Orsola Benincasa, in data 23 marzo del 2022, una lezione sul seguente argomento: “la giurisprudenza della Cassazione in materia di interessi usurari”.

Confidando in un tuo sostegno ti saluto cordialmente.


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