mercoledì 8 febbraio 2023

Aria nuova al C.S.M.



Da oggi iniziamo la pubblicazione periodica di stringati resoconti delle attività più significative dell’unico consigliere togato indipendente del Csm, in quanto eletto previo sorteggio degli eleggibili.

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 Il 25 gennaio scorso il plenum del Csm ha eletto a maggioranza il proprio vicepresidente nella persona dell’avv. Fabio Pinelli.

Tale votazione è stata preceduta da quella di approvazione della delibera della Commissione Verifica titoli che aveva escluso vi fossero condizioni di ineleggibilità per tutti i consiglieri.

Ebbene, quest’ultima delibera del Csm ha avuto un solo voto contrario, quella del consigliere togato dott. Andrea Mirenda, che si è espresso per l’ineleggibilità del prof. Roberto Romboli.

Il voto del consigliere indipendente è dipeso dalla considerazione che l’art 104, comma 3, della Costituzione prevede che i componenti laici del Csm debbano essere scelti dal Parlamento “tra professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati dopo quindici anni di esercizio”.

Ebbene, il prof. Romboli è stato professore ordinario di Diritto costituzionale all’università di Pisa dal 1987 al 2021 e dall’ottobre 2022 è professore emerito presso lo stesso ateneo.

Quindi essendo un professore emerito, non un ordinario, non avrebbe avuto il requisito previsto.

Del resto, quando i costituenti quando hanno voluto riferirsi a figure professionali in quiescenza lo hanno detto espressamente.

L’articolo 135 della Costituzione, per esempio, prevede che i giudici della Corte costituzionale possano essere scelti “fra i magistrati anche a riposo, i professori ordinari di università in materie giuridiche e gli avvocati dopo venti anni di esercizio”.



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