La legge! ... è ... dev'essere ... speriamo che sia ... dobbiamo fare in modo che sia ...
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sabato 16 maggio 2009
6 commenti:
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La politica come circo .Riprendo il filo delle riflessioni iniziate ieri sulla candidatura in politica dei magistrati che sono incappati nelle censure del “potere”.
RispondiEliminaEntrare in politica nella particolare costellazione di poteri che tiene in pugno il paese ,non è indolore né può attuarsi senza contropartite. Ma quando le contropartite hanno un corrispettivo reale solo per chi individualmente vi accede e per i suoi fedelissimi, non ha più senso candidare nessuno.
La politica in Italia è oggi una macchina impazzita che tritura idee e ideali dove ci sono ed è funzionale al mero mantenimento di un potere immobile e terribilmente reale ,totalmente a-politico, che ripartisce in uno spettro colorato l’illusione variopinta di scelte possibili.
Nessun candidato possiede, se eletto ,l’autonomia che gli competerebbe ,derivante dal mandato popolare. Gli oscuri ingranaggi che presiedono alla macchina dell’illusione mediatica posta al servizio della malapolitica (che è ormai in genere tutta la politica italiana),risucchiano l’eventuale eletto ,che non risponde più agli elettori ma esclusivamente ai diktat interni dell’ingranaggio gestito dal potere networkizzato da cui viene cooptato.
Oggi la vera politica ,in senso nobile,può essere fatta solo dai cittadini stessi ,da soli o liberamente associati. I politici non possono divenire in toto affaristi e stringersi in comitati d’affari di destra o di sinistra senza distruggere l’esistenza stessa della polis e il significato stesso della politica. Oggi è necessario rovesciare il rapporto masochistico con la politica –spettacolo ed individuare ambiti reali ,non mediatici, di costruzione e determinazione del potere attuativo della Costituzione. Ciò presuppone :a)L’uscita dallo stato di minorità masochista verso il leader di turno e la cognizione del potere reale che è possibile esercitare per dirigere la propria vita utilizzando le istituzioni dello stato. b) la conoscenza dei reali problemi e la volontà di trovare le forme tecnico-politiche per risolverli c) la possibilità di divulgare le informazioni e farle circolare anche e sopratutto in un ambito extra mediatico.
Il centro tolemaico e blindato del gruppo di potere ex D.C., ex Craxiano ,oggi Berlusconiano è solo capace di produrre spazzatura come business . Vive dell’impotenza e della disperazione dei cittadini italiani immiseriti e derubati . La spazzatura :quella vera è “l’oro di Napoli” che supporta gli ospedali per malati più o meno terminali ,ma arricchisce i politici del sud. Oltre alla spazzatura vera c’è quella dislocata negli apparati del sistema giudiziario, in grado di secernere spazzatura giudiziaria che arriva in cassazione dopo aver percorso l’intero ciclo di un procedimento giudiziario viziato alla base dall’inosservanza delle norme giuridiche. Oltre alla spazzatura giudiziaria c’è la corruzione nella P.A. che a sua volta fornisce la materia prima per la mafia e l’antimafia con la certificazione ISO 2000.
Ieri la legge 488/92 che ha subito mostrato la vocazione alla truffa come sistema di dissanguamento delle casse pubbliche e della U.E. ,oggi ,fresco fresco, il nuovo “contratto per il sud” firmato dall’integerrimo Miccichè e dal ministro Scajola davanti ad un notaio per foraggiare la Sicilia con una valanga di miliardi . L’ incapacità di spendere della regione Sicilia è nota ma ,anzichè sciogliere prima il nodo gordiano che blocca la capacità di spesa , si è preferito non perdere l’occasione di usare le risorse dello stato e della u.e.nel solito modo.
Il partito degli “affari” ,con pochi voti e con molto potere tiene nel suo pugno di ferro i partiti volatili , con molti voti e nessun vero potere connesso al mandato degli elettori.
La politica costa. Ma invece delle cinquanta euro a voto o dell’impiego promesso al portaborse dal candidato ,non si potrebbe finanziare in modo trasparente coloro che si impegnano per l’approvazione di obbiettivi prescelti inseriti nei programmi politici dei candidati. La finzione di fare gratis per il politico di turno qualcosa che sarà remunerato sottobanco è indegna di un paese civile. Come si può pensare di eliminare il voto di scambio nelle regioni del sud , dove le cosche controllano i pacchetti di voti ,come e peggio dei tempi della D.C. di Ciancimino ,Salvo Lima e Andreotti?
Il teatrino italiano della politica ,divenuto circo di terza categoria ,risuona di slogan di pessimo gusto corredati di facce altrettanto penose.
Togliersi il bavaglio mediatico è anche l’unico modo per ritrovare senza ingenuità un po’ dell’umanità perduta nell’oscillazione pre-identitaria tra il polo del” masochismo” e quello del “sadismo” .”Siamo uomini o caporali?” diceva il grande Totò,la cui comicità forniva in chiave comica il paradigma del sottosviluppo sadomasochista dell’italiano di “rispetto”.
Per ora mi fermo qui , augurandomi di aver contribuito in modo costruttivo a liberare la visione dei problemi che ci attanagliano dalla cappa dell’ accecamento collettivo. Maria Cristina
Cetto Laqualunque, Che tempo che fa 2009/01/18
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=IuB9AvB6T58
L'UNITA' 18.5.09
RispondiEliminaASSOCIAZIONE BERLUSCONIANA MAGISTRATI
di Marco Travaglio
Alessandra
http://www.vimeo.com/4704615
RispondiEliminaL'ultima intervista di luigi De Magistris ad Unomattina da bruno Mobrici
In tempi di elezioni non dovremmo rimuovere quello che sappiamo sui vizi del partitismo detto anche partitocrazia.Oggi i partiti occupano le Istituzioni della Repubblica,impedendo a queste di esercitare la funzione storica loro assegnata dalla Costituzione ,di organizzare guidare e convogliare le energie individuali e le risorse economiche collettive nella costruzione di una società in cui la libertà individuale e la giustizia sociale e sostanziale siano il motore dello sviluppo. Ecco perchè la politica in senso nobile può essere fatta oggi solo da coloro che hanno un interesse diretto a liberare le istituzioni dall'impostura del ricatto esercitato dall'egemonia economica dei partiti sulle istituzioni, ovverossia i cittadini italiani che non intendono essere sudditi, ma per l'appunto liberi cittadini. Ma la prima condizione è cambiare il costume e le usanze dei politicanti:portare all'interno dei partiti la conoscenza dei reali problemi, analizzati secondo una scala di priorità e trovare le tecniche per affrontare la loro risoluzione ,attraverso una reale e leale competizione tra forze in gioco. Oggi accade l'opposto :il politicante ,anche nel migliore dei casi è "quello che sa" e prende i voti sulla base di una supponenza immaginaria ricevendo in cambio un potere reale che gli viene trasmesso ,in virtù della quantità di voti presi,dal centro blindato e tolemaico del network delo "Stato parallelo degli affari". Si tratta di una illusione catrastofica: mentre il suo potere dipende sempre più dai "pupari" che governano il centro blindato degli affari,il vero potere che ,anche in una democrazia monca , viene necessariamente dal popolo che lo vota è sempre più evanescente e illusorio. Possibile che la fine fatta dai partitini della sinistra pre-caduta del muro di Berlino non abbia insegnato nulla? Maria Cristina
RispondiEliminaIl potere viene dal popolo...ma occhio ai brogli elettorali. Eppure sarebbe così facile prevenirli...
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