Il 4 luglio prossimo i magistrati voteranno per eleggere i consiglieri “togati” del Consiglio Superiore della Magistratura.
Le correnti dell’A.N.M. hanno sempre condizionato quelle elezioni con i loro comitati elettorali.
Anche quest’anno lo fanno.
Ma quest’anno c’è una novità: un certo numero di candidati “indipendenti”. Non indicati dalle correnti.
Riportiamo qui sotto un appello a votare per i magistrati “indipendenti”.
___________
Caro/a Collega,
il 4 luglio si voterà per il rinnovo del C.S.M. e ci permettiamo di proporti una riflessione su queste elezioni e sulla principale novità che le caratterizza.
Ci teniamo a dirti che noi che ti scriviamo non facciamo parte di alcun gruppo, corrente o simili e non costituiamo fra noi nulla del genere. Siamo solo dei colleghi che si sono conosciuti casualmente sulle mailinglist alle quali siamo iscritti e che – su questa specifica vicenda delle elezioni del C.S.M. – hanno in comune le poche considerazioni che esponiamo qui di seguito.
Alcuni anni fa il Parlamento, con la lodevole intenzione di rendere più autentiche e democratiche le elezioni del C.S.M., ha modificato la legge elettorale in modo che non si vota più per liste precostituite e con il sistema proporzionale (metodo che dava alle correnti un ruolo decisivo), ma con un sistema per il quale non ci sono liste, chiunque lo voglia si può candidare e tutti i magistrati possono votare per chi preferiscono (senza divisione territoriale dei collegi).
Ma anche questo ottimo sistema è stato condizionato in maniera decisiva dalle correnti che, alle scorse elezioni, hanno "sterilizzato" e vanificato la riforma e così hanno tentato di fare anche in questa occasione.
Il sistema che hanno usato per condizionare l’esito delle elezioni e renderlo del tutto prevedibile si connota nei seguenti termini:
1. hanno candidato un numero di magistrati solo di pochissimo superiore al numero dei posti disponibili: in concreto hanno candidato 3 persone per i 2 posti di legittimità, 5 per i 4 posti di pubblico ministero e 11 persone per i 10 posti di giudicanti; in sostanza, per ciascun ambito tante persone quanti posti più uno (da parte della corrente che confida di prendere un "seggio" in più della volta precedente);
2. hanno dato indicazioni ai loro associati di votare divisi per distretti in modo da suddividere in maniera proporzionata i voti che prevedono di poter prendere ed evitare "dispersioni".
Così, alla fine, è possibile prevedere con la più grande approssimazione chi verrà eletto e le elezioni, più che "elezioni" sarebbero – come la volta scorsa – delle "designazioni".
Un po’ come accade in Parlamento: gli eletti, più che "eletti" sono "designati" dai capi partito e distribuiti nei collegi in modo da avere una certezza predeterminata degli esiti elettorali.
Quest’anno, però, c’è una grande novità: si sono candidati alcuni magistrati in maniera autonoma e indipendente dalle correnti.
Ciò che noi, come elettori, auspicavamo era che i candidati fossero davvero molti, in modo che le elezioni fossero davvero "elezioni", nelle quali ognuno di noi potesse scegliere fra vari candidati quello che riteneva più vicino al suo modo di intendere e di sentire la magistratura.
Purtroppo, invece, anche i candidati indipendenti sono pochi. Ma il solo fatto che essi ci siano cambia moltissimo la concreta natura delle prossime elezioni del 4 luglio.
Infatti, grazie alla presenza di questi candidati indipendenti, il risultato delle elezioni non è più certo in maniera predeterminata e c’è la concreta speranza che al C.S.M., oltre che, come al solito, gli affiliati alle correnti, possa esservi anche qualche Consigliere che voti solo secondo scienza e coscienza e non tenendo conto di quello che gli dice di votare il capo della corrente alla quale appartiene.
In questo contesto, sarebbe davvero un fatto rivoluzionario se nel prossimo C.S.M. sedesse anche qualche magistrato che non deve a una corrente la sua elezione e che, dunque, non deve "pagare debiti" e non ha obblighi di fedeltà verso una corrente e i suoi soci, ma tratterà al C.S.M. le pratiche a lui affidate secondo le stesse logiche con le quali ognuno di noi tratta le pratiche che giudica per lavoro nell’ufficio in cui opera.
Forse tu conosci personalmente qualcuno dei candidati delle correnti. Sai che è un'ottima persona e probabilmente hai ragione. Tuttavia, molti di noi hanno già in passato votato per candidati di corrente che, in sé considerati, erano effettivamente ottime persone, ma, una volta inseriti nell’ingranaggio, hanno finito per seguirne la logica.
C’illudevamo che le correnti si potessero “cambiare dall’interno” e che bastasse solo mandare al vertice le “persone giuste”.
Ma la realtà ci ha più volte smentito ed è risultato evidente che non è così.
Le correnti funzionano a senso unico, in modo clientelare ed opaco, al servizio degli interessi di pochi. Chi non ci sta, viene emarginato e reso “innocuo”.
I candidati "indipendenti" sono "indipendenti" anche fra loro, nel senso che non risultano avere alcun legame fra loro, non costituiscono un "gruppo" e sembrano avere idee molto diverse su tante questioni.
L’unica cosa che li accomuna è di essersi candidati di propria iniziativa e senza una corrente né un "comitato elettorale" alle spalle. Di essersi candidati, in sostanza, secondo la logica della legge elettorale: un certo numero di magistrati offre la propria disponibilità e gli elettori votano per chi gli sembra migliore.
Noi che scriviamo questa mail non abbiamo alcun tipo di "legame" con questo o quel candidato e ciò che ci preme non è l’elezione di Tizio o di Caio, ma che al C.S.M. non ci siano più solo persone “vincolate” alle correnti, ma anche magistrati indipendenti.
Dunque, il nostro appello è a votare qualcuno dei candidati indipendenti.
Scriviamo questa mail di nostra iniziativa e sulla base delle informazioni che abbiamo raccolto sulla mailinglist dell’A.N.M.. Ciò che abbiamo scritto corrisponde esclusivamente al nostro pensiero e non è stato concordato con alcuno dei candidati.
I candidati "indipendenti" sono (li elenchiamo in ordine alfabetico):
1. Milena Balsamo, Giudice del Tribunale di Pisa, che può essere votata fra i giudicanti;
2. Salvatore Cantàro, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Roma, che può essere votato fra i pubblici ministeri;
3. Fernanda Cervetti, Consigliere della Corte di Appello di Torino, che può essere votata fra i giudicanti;
4. Edoardo Cilenti, Consigliere della Corte di Appello di Napoli (Sezione Lavoro), che può essere votato fra i giudicanti.
Ci sono anche Paolo Corder e Carlo Fucci, che sono di Unità per la Costituzione e avevano chiesto di essere candidati dalla loro corrente, ma che, non avendolo ottenuto, si sono candidati in contrasto con la volontà della loro corrente di appartenenza. Questo potrebbe fare sperare che, se eletti, essi siano almeno un po' meno legati dei loro soci agli "ordini di partito", non dovendo alla corrente la loro eventuale elezione.
A questo link c’è un blog aperto da Milena Balsamo, nel quale si possono trovare il suo programma e alcune informazioni su di lei.
Salvatore Cantàro e Fernanda Cervetti hanno diffuso i loro programmi sulle mailinglist e, fra l’altro, in quella dell’A.N.M..
Ai seguenti indirizzi di posta elettronica è possibile contattare personalmente i candidati e chiedere loro maggiori notizie:
Milena Balsamo milena.balsamo@alice.it
Salvatore Cantàro salvatore.cantaro@giustizia.it
Fernanda Cervetti fernanda.cervetti@giustizia.it
Edoardo Cilenti shevardnadze@libero.it
Grazie per l’attenzione che ci hai prestato.
Franca Amadori, Stefania Barbagallo, Donato D'Auria, Mariella Ledda, Felice Lima, Pietro Murano, Giorgio Piziali, Stefano Racheli, Gianni Reynaud, Nicola Saracino, Stefano Sernia, Massimo Vaccari
Apprezzo moltissimo l'iniziativa e vi aderisco.
RispondiEliminaProvvedo subito a diffonderla.
Aderisco anch'io all'iniziativa e invito tutti i colleghi che credono ancora nel principio di autodeterminazione a partecipare con coraggio a questo progetto di rinnovamento, salvifico della nostra indipendenza. Gabriella NUZZI
RispondiEliminaOGGI
RispondiEliminaanche una sola persona di buona volontà al CSM,costituisce evento di rilevanza inimmaginabile.
Oh era ora... l'avete capito finalmente...
RispondiEliminaAuguri ai futuri consiglieri citati in questo post...
Scusandomi per la banalità della domanda, dovuta ad inesperienza, desideravo qualche delucidazione sul sistema di spoglio dei voti.
RispondiEliminaLe ragioni della richiesta sono facilmente intuibili (si pensi ad esempio ad uffici giudiziari piccoli e geograficamente ubicati in luoghi... sensibili) e spero che qualcuno possa rispondermi quanto prima.
Un caro saluto
Per Anonimo delle 18.18.
RispondiEliminaIl sistema di spoglio, per fortuna, assicura oggettivamente il massimo della segretezza del voto, perchè le schede vengono spedite così come sono, in plico chiuso a Roma e lo spoglio viene fatto, poi, a Roma.
Dunque, non si saprà chi ha votato per chi, né da quale parte d'Italia provengono i singoli voti.
La Redazione