La Redazione
Il blog riprende a funzionare, pubblicando un appello sottoscritto da
106 magistrati italiani, di diversi uffici giudiziari e con differenti
funzioni, prima delle ultime elezioni per il rinnovo dei componenti
togati del Consiglio Superiore della Magistratura, tenutesi lo scorso
mese di luglio.
La
denominazione data all'appello - "per la liberazione del CSM dalle
correnti" - anticipa chiaramente lo scopo delle proposte
in esso contenute, volte a porre fine alla "occupazione" partitica del c.d.
"organo di autogoverno dei magistrati", con tutte le possibili
conseguenze negative sulla gestione degli uffici giudiziari e sullo
stesso esercizio della giurisdizione, ossia, in definitiva, sui diritti
delle persone.
Le
proposte contenute nell'appello sono state presentate da alcuni dei
sottoscrittori al Ministero della Giustizia nel corso di un incontro
all'uopo tenutosi lo scorso settembre.
Benché il Ministro non abbia potuto parteciparvi, alcune sue dichiarazioni, rese nei giorni successivi nel corso di incontri istituzionali pubblici, lasciano sperare che le proposte dell'appello siano seriamente considerate come concreto punto di riferimento
per una auspicabile riforma della legge elettorale del CSM.
Le reazioni affrettate e scomposte dei vertici dell'ANM, invece, la dicono lunga sulla paura delle correnti, qualora le proposte dell'appello fossero tradotte in realtà normativa, di non potere più governare i magistrati.
APPELLO PER LA LIBERAZIONE
DEL CSM DALLE CORRENTI
L’8 e il 9 luglio prossimi i magistrati saranno chiamati a eleggere i nuovi
membri del Consiglio Superiore della Magistratura, voluto dai Costituenti per
assicurare l’indipendenza di ciascun magistrato da ogni altro potere – garanzia
delle libertà, dei diritti e dell’uguaglianza di tutti.
Sono diversi anni che da più parti si rileva e lamenta come, specie da
quando è entrato in vigore l’ordinamento giudiziario del 2006, il CSM abbia
abusato degli ampissimi poteri discrezionali che detta legge gli assegna, e ciò
a causa dello strapotere delle correnti dell’ANM all’interno del CSM medesimo.