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domenica 20 settembre 2020
I buoni e il cattivo
4 commenti:
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Per i buoni il cattivo non era un sodale, neppure un amico, addirittura neanche uno con cui uscire per una colazione o una cena; al massimo soltanto un incontro fugace, il tempo di un caffè.
RispondiEliminaÈ esattamente quello che succede nelle amministrazione locali del meridione , circa un migliaio sciolte per mafia: tutti buoni, non partecipano quindi a libere elezioni in contesti in cui a governare i territori è la mafia.... Però, le teste di legno elette, se solo sono bravi a tessere gli interessi dei buoni più di quelli dei mafiosi....beh! un caffè di nascosto la mattina o un the pomeridiano si può fare benissimo. Benedetto Sciascia, perché sei morto lasciando il deserto nell'intellettualità nazionale e la mafia in capo all'ordine giudiziario?
https://www.corriere.it/editoriali/20_settembre_20/caso-palamara-quanta-fretta-csm-70393028-fb70-11ea-a2be-cc6f2f2b148b.shtml
RispondiEliminaBuonasera mi chiamo Giammauro PASQUALE e vivo a Genova. Dall'inizio di questa vicenda Palamara ho avuto la sensazione che lo svolgimento fosse gia' stabilito.
RispondiEliminaRaccogliere le sue dichiarazioni e i testi a favore non conveniva.
Certe cose che sono all'ordine del giorno scambi di favori segnalazioni di magistrati amici e amici degli amici devono essere coperte.
Una riforma seria della magistratura presuppone la volonta' di farla che i politici non hanno e i magistrati ancora meno.
Forse bisognerebbe riflettere di piu' su quanto diceva Cossiga a proposito di magistrati politica giudiziaria e PCI.
Giammauro PASQUALE Genova
In una riforma seria della Giustizia in questo Paese di cui si parla soltanto un punto cruciale e' la modifica sostanziale di funzionamento del CSM.A mio giudizio dovrebbe rimanere un organo di rilievo costituzionale a tutela dei magistrati,ma dovrebbe sanzionarli anche in caso di colpa grave.Cosa che dall'inizio della Repubblica non e' quasi mai avvenuta.
RispondiEliminaGiammauro PASQUALE Genova