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martedì 16 marzo 2021
Presentazione di una parafrasi
3 commenti:
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Grazie infinite per quanto fate. I frutti del vostro lavoro sono palesemente evidenti. Irrilevante è che in tanti non li vedono. E' la caratteristica dell'uomo "sapiens" che vede solo quando sale sul patibolo, e chiede a tutti(ma a tutti chi?) aiuto.
RispondiEliminaRingrazio la gentile prof.sa Valentini per l'annuncio dell'iniziativa promossa dalla Rivista e spero di potere partecipare all'annunciato dibattito.
RispondiEliminaLe "vicende italiane" sono non soltanto "tristi" ma drammaticamente surreali, come si apprende ascoltando i dibattiti del C.D.C. dell'A.N.M., trasmessi da Radio Radicale.
Il 'Sistema' è bloccato: l'immagine di un 'impero' in frantumi e di una Giustizia (di)sfatta mi sembra appropriata.
Paradossalmente soltanto il dott. P. si fa paladino di una rinascita; ed egli è pronto a chiamare in correità, ma proprio per questo nessuno lo vuole ascoltare.
Colgo l'occasione per congratularmi con il dott. Nicola Saracino perché il suo articolo è ricco di spunti nuovi ed interessanti.
Rosario Russo, (amareggiato e pentito) magistrato in pensione
Grazie per il Vostro (exstra) impegno.
RispondiEliminaL’altro ieri sul profilo fb di un giornalista ho letto di una discriminazione fatta ad un giovane calciatore a causa del padre mafioso; poi un’altra, del PAPA, ai gay: si possono amare, ma di nascosto.
Al ché ho voluto immaginare Gesù nel caso in cui al posto dell’adultera avesse avuto di fronte il figlio di un boss mafioso e un Gay, magari accompagnati dalla DNA e dal PAPA per essere giudicati. Questa l’immagine: alla DNA avrebbe rimproverato il vaccino somministrato abusivamente a otto suoi pm, mentre a carico del ragazzo, non vi era alcun peccato; al PAPA, invece, avrebbe detto di lasciare in pace il frutto di Adamo ed Eva: magari non procreerà come i genitori, però, a differenza loro, peccatori, potrebbe adottare dei figli o usare la scienza, oppure, addirittura, potrebbe essere non solo privo di sesso e peccati, ma anche pieno d’amore per il prossimo.
Ecco: quando sento parlare di diversità culturali rispetto all’orientamento dei magistrati italiani, un brivido mi percorre il corpo. Significa, infatti, che un magistrato filoDNA può far calare la sua spada sul mio capo solo perché considerato mafioso dalla società degli onesti; e un altro, filoPAPA, potrebbe decapitarmi, pur privo di peccati e ricco d’amore, perché omosessuale.
Ma per favore, se sono capaci, si vergognino.