E nessuno, infatti, pretende di mettere in galera un assolto o di liberare un condannato.
Ma nessun potere può limitare la critica.
Il testo di Stefano Zurlo raccoglie recenti sentenze della Sezione Disciplinare del CSM non mancando di stupirsi - e di stupire - per il nonsense di alcune motivazioni.
Un giudice disciplinare elettivo risponde, inevitabilmente, a pulsioni insondabili.
Zurlo le sonda.
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivi il tuo commento nel riquadro qui sotto.
Per farlo NON occorre essere registrati.
Se non sei un utente di Google, nella sezione "Scegli un'identità" seleziona "Nome/URL" oppure "Anonimo", così non ti sarà richiesta la password.
Per favore, inserisci il tuo nome e cognome e la città dove vivi: un commento "firmato" è molto più efficace.
I commenti non compaiono subito nel sito, perchè sono soggetti a verifica preventiva della Redazione.
Non censuriamo in alcun modo i contenuti in base alle idee, ma non pubblichiamo commenti che:
1. ledano diritti di terzi, siano diffamatori o integrino altre fattispecie di reato (non pubblichiamo, per esempio, commenti sotto qualunque profilo razzisti);
2. contengano espressioni volgari;
3. costituiscano forme di spamming;
4. si esauriscano in una presa di posizione politica per questa parte o per quell'altra ("fare politica" è cosa nobile e necessaria, ma questo sito non è il luogo adatto).
Se non trovi pubblicato il Tuo commento e vuoi saperne le ragioni, inviaci una mail all'indirizzo della Redazione. Ti comunicheremo le ragioni della mancata pubblicazione.