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mercoledì 5 dicembre 2007

A proposito della Forleo e di D’Alema. E di Latorre. E del C.S.M..


di Oliviero Beha
(Giornalista)


da BehaBlog del 5 dicembre 2007


Affido alla rete quello che la rete della informazione stampata e audiovisiva evidentemente non vuole sapere.

Se no, dopo che oggi alcuni giornali riportano le parole del Gip Clementina Forleo, appena “scaricata” dal C.S.M. per una sfilza di incompatibilità, la quale interrogata in Procura a Brescia mi cita con nome e (quasi) cognome come destinatario insieme ad Elio Veltri delle confidenze su lei medesima dell’ex giudice ed ex senatore Pci, Ferdinando Imposimato, forse qualcuno mi avrebbe chiesto o permesso di scriverne.

Oppure almeno avrebbero provato a sentire la mia minima “campana”.

Che suona così.

Più volte, prima e dopo l’estate, Imposimato mi ha detto esplicitamente di pesanti influenze sul CSM da parte dei coinvolti dei Ds, il solito trio (adesso del Partito Democratico), e perfino del Quirinale, affinché la Forleo venisse delegittimata.

Con la delegittimazione della Forleo, sempre secondo Imposimato evidentemente uomo dotato di perfette capacità divinatorie secondo quel che sta accadendo, ne sarebbe uscita “depotenziata” o addirittura “nebulizzata” l’ ipotesi di reato sulle scalate bancarie concernente sia non parlamentari che appunto parlamentari, i tre Orazi e i tre Curiazi di destra e sinistra.

E mai Imposimato me ne ha parlato come fossero sue supposizioni, ma sempre come informazioni ricevute.

Questo per quel che mi riguarda, tanto che di ciò in forma chiarissima ho anche scritto una nota per le agenzie di stampa in nome della Lista Civica Nazionale.

Per il resto, rilevo con preoccupazione e dolore che mentre la Forleo è fuori gioco l’inchiesta su quel maleodorante intreccio intercettato è ferma (o “sotto controllo”) per tutti i parlamentari, e sfido l’opinione pubblica nella sua stragrande maggioranza a farsi un’idea diversa da quella che ci vogliono comunicare. E cioè: la Forleo sarà pure per bene, ma è una psicolabile e una pasticciona.

Questo dunque tinge di inverosimiglianza tutta la faccenda dalemiana e consortiana.

E così sembra quasi logico che di come siano e che cosa combinino invece quelli che ci governano e trafficano in banche in odore di reati neppure troppo trascurabili nessuno parli.

Il caso D’Alema è diventato insomma il caso Forleo, come volevasi dimostrare e come si tenta di fare con successo per il caso De Magistris in luogo di un’inchiesta da far tremare il Palazzo.

Tutto ciò ha un nome: golpe bianco, ovvero furto di democrazia.

Se poi qualcuno in questo Paese dovesse svegliarsi, preparatevi e prepariamoci al peggio. Ma se lo saranno, ce lo saremo andati a cercare.

9 commenti:

  1. La cacciata di Clementina Forleo. Gli italiani ingoieranno anche questo.

    La casta ha stravinto. Come sempre del resto...

    Ragazzi fermiamo l'arroganza della Casta. Solidarietà ai magistrati coraggiosi.
    SU LA TESTA E INNALZIAMO IL LIVELLO DELLA LOTTA

    staff freesud

    WWW.RIBERAONLINE.BLOGSPOT.COM

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  2. alla base di ogni democrazia vi è la giustizia e la certezza della pena. in Italia no, la giustizia non funziona, perchè il potere non vuole indagini su se stesso, e allora emana leggi che impediscono alla giustizia di funzionare.
    a mio parere questo è il problema: non destra o sinistra, ma verità e giustizia.
    f colombo

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  3. Leggete anche questo.

    http://qn.quotidiano.net/2007/12/05/50771-stiamo.shtml

    Quand'e' che la finiremo?

    L'avv. Falcetta come me e' risucchiato dal blog, forse perche' come me non vuole rassegnarsi che vada a finire come se la sono pensata i soloni.

    Non e' possibile che possa terminare in questo modo, che nessuno parli, che si coprano l'un l'altro, i vecchi come quelli che ci spacciano per nuovi, tutti complici di un sdisegno criminoso di cui godono gli effetti sempre e solo gli stessi, mentre a pagarne e' il Paese.

    Non voglio piu' leggere Repubblica, che si e' schierata tanto volgarmente contro la Forleo ( so anche di altri stop a giornalisti vecchio stampo che avevano scovato malefatte di amiconi di D'Alema...), ma come la mettiamo con l'indecente carteggio di ministri vecchi e nuovi di questa Repubblica da primo tempo che non termina mai?

    No, non voglio ingoiare anche questo!

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  4. Voglio ringraziare Francesca,
    se non ci fossi tu, mi sfuggirebbero molte cose interessanti da leggere; come questa che ho trovato dopo aver letto l’articolo che consigliavi!

    http://qn.quotidiano.net/2007/12/05/50802-ecco_cosa_disse_forleo.shtml
    Se ancora non vi è capitato di farlo, a questo link potete leggere qualche stralcio dell'audizione di Forleo in commissione CSM.
    E' vergognoso come l'hanno trattata, con l'atteggiamento di chi ha a che fare con una psicolabile, confusa e anche un po' cretina. Già condannata da un comportamento preconcetto. Quel signore poi (e scusatemi, ma non credo di dovergli alcun titolo), tale Anedda che arriva a fare battute su... cavalli portati al pascolo(!), interrompendola, mentre espone i fatti e l’altra, la Vacca, che ammicca verbalmente con lui, come a dire: lasciamola parlare, vediamo dove vuole arrivare; il tutto con “l’accusata” che non capisce, o forse perché donna di stile, finge di non capire, datosi che l’interruzione del tale Anedda non era solo superflua, ma anche tendenziosa.
    Questo è solo uno stralcio, posso immaginare il resto!
    Non è tollerabile in alcun modo una cosa del genere!!!
    Che si può fare, voi che siete uomini e donne di legge e di buona volontà, fatemi capire se c’è una via di opposizione legale che la gip può portare avanti o se la decisione del CSM è ultima e insindacabile.
    Grazie

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  5. Cara Francesca
    condividiamo lo stesso stato d'animo evidentemente, non soltanto io e Lei ma, credo, quasi tutti i partecipanti a questo blog.
    Io però a differenza di Lei non condivido la rassegnazione : non sono affatto sicuro che il caso "Forleo" possa finire come hanno pensato i soloni.
    Vede, una volta per fare delle cose scorrette ci si affidava comunque a qualcuno che avesse la competenza tecnica necessaria e sufficiente a far si che il tutto apparisse, agli occhi della pubblica opinione, coperto da una patina di legalità almeno formale.
    Qui noi abbiamo una Commissione del Supremo Organo di Autogoverno dei Giudici che motiva assumendo quale presupposto di un'azione disciplinare un fatto del quale non esiste la prova, ovvero, e come ho già scritto, l'asserita insussistenza dei reati denunziati dalla Forleo.
    In gioventù (molto prima di raggiungere i 44 anni che ho adesso) ho combattuto molte battaglie, con quella strana affascinante ed anche controversa formazione politica che era il partito Radicale di quei tempi, sul piano tecnico : si prende un provvedimento lo si analizza lo si spiega e se ne mostrano pubblicamente le irragionevolezze.
    Poi si chiede, pubblicamente, a chi quel provvedimento lo ha scritto, di spiegare a tutti cosa significhi : non c'è sconfessione più efficace di quella che deriva dal silenzio imbarazzato di chi non sa spiegarsi, soprattutto se ha detto una fesseria e si accorge che non la beviamo.
    Chiedo alla Dr.ssa Vacca di spiegarmi cosa si intenda dire affermando che le denunzie della Forleo si sono rivelate prive di qualsiasi riscontro.
    Chiederei, se la conoscessi, alla Dr.ssa Forleo di autodenunciarsi per procurato allarme.
    E aspetterei insieme a lei che la competente procura della repubblica, concluse le indagini, comunicasse al GIP le proprie determinazioni in ordine all'esercizio dell'azione penale, fermo restando che rinviare a giudizio la Forleo sarebbe un boomerang, perchè si arriverebbe ad una pubblica udienza (e sottolineo pubblica) ove portare testimoni e documenti a riprova dell'asserita falsità delle di lei affermazioni (ma anche, ovviamente, da parte di essa imputata, la prova contrari cui ha diritto per principio costituzionale).
    Chiederei nel contempo ad altra procura di verificare se assumere quale presupposto dell'azione disciplinare un fatto (la ritenuta insussistenza delle denunzie della Forleo) che non esiste, non possa rilevare sotto il profilo del dolo e, pertanto, concorrere ad ipotizzare un abuso d'ufficio.
    Chiederei molte cose e lo farò, stia pur tranquilla, su questo blog ma anche come cittadino comune cui per legge spetta, senza limitazione alcuna, la facoltà di presentare esposti e denunzie alle competenti autorità giudiziarie.
    Insieme ad altri, se possibile, altrimenti nessuna paura, ho fatto molte cose da solo e so cavarmela ugualmente.
    Cordialmente

    Andrea Falcetta

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  6. Mi faccia sapere come/dove firmare e qualsiasi altro appoggio potrà servire,
    io la sosterrò.

    Non arrendiamoci, non so quanti siamo,
    ma facciamo del tutto per farci sentire,
    vi prego!

    Bisogna fermare "questi loschi figuri"

    RispondiElimina
  7. Caro Andrea,
    puoi contare sin da ora sulla mia firma.

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  8. Grazie Pietro e grazie Cinzia...
    nella prossima settimana, appena risolte alcune scadenze professionali imminenti, redigerò un documento e chiederò alla Redazione di pubblicarlo per eventuale sottoscrizione insieme a voi..
    grazie per non voler restare a guardare, grazie per il tentativo, a me comune, di fare qualcosa di concreto.

    Andrea Falcetta

    RispondiElimina
  9. Intanto volevo dirvi che come previsto da Beha ( un altro mago?) NESSUNO dei media ha rilanciato le sue affermazioni a conferma delle dichiarazioni della Forleo.

    Vogliamo farlo noi diffondendo il piu' possibile il suo articolo?

    E poi apsettiamo che qualche Procura volenterosa ( ce ne saranno ancora con queste premesse? ), faccia cio' che deve.

    Io sono pronta a sostenere questa battaglia di legalita' (nonostante l'alto prezzo gia' pagati).

    RispondiElimina

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