Pagine

venerdì 9 ottobre 2020

Salvi!

di Nicola Saracino - Magistrato 



Luca Palamara è stato radiato dalla magistratura. 

Il “mostro” è sconfitto. 

Era chiaro a tutti che il problema della magistratura fosse individuale, un solo prepotente elemento capace di nullificare la volontà del CSM che si prostrava ai suoi piedi. 

Così come i tantissimi questuanti che ora fingono di non conoscerlo. 
A loro è stata promessa, in forma scritta, l’immunità dal potenziale accusatore: non saranno punibili per le loro ignobili suppliche e per le misere progressioni di carriera ottenute a dispetto della dignità e della lealtà nei confronti dei colleghi. 

Questi sono  magistrati che il sistema piazza a capo degli uffici, è documentato. 

E tutti siamo disposti a credere che quanti non siano incappati nelle chat di Palamara sono invece delle candide verginelle, fino a trojan contrario. 

La realtà è che in Palamara il sistema si è riconosciuto, ha visto sé stesso.  

Ed ha quindi implicitamente ammesso, sebbene con la punizione del solo Luca Palamara, che la magistratura degli ultimi 20 anni merita la radiazione. 

Tuttavia il sistema è salvo, per ora. 

Serve un’indagine credibile affidata a poteri estranei alla magistratura, una commissione d’inchiesta parlamentare. 

Lo ha detto anche il consigliere superiore Giuseppe Marra (della corrente di Davigo) pochi giorni fa:  “…ritengo che sia il processo penale, sia quello disciplinare possono avere a oggetto solo singoli fatti, contestati puntualmente in relazioni a fattispecie precise. Il processo al “sistema” degenerato non spetta ai giudici, ma alla politica e, per quanto riguarda la magistratura, anche all’Associazione nazionale magistrati.”. 

L’incapacità di purificarsi è quindi autorevolmente certificata. 

Tralasciata la farsa dell’emenda attraverso l’Associazione Nazionale Magistrati - che è essa stessa la causa del male - cos’altro diamine aspetta la politica? 

2 commenti:

  1. Un bellissimo esemplare di caprone, un "hircus emissarius". Gli ebrei lo caricavano di tutti i loro peccati e poi lo mandavano nel deserto a scontare i loro peccati, a morire di fame e di sete. Vien da chiedersi per quale motivo Dio avrebbe dovuto accettare cotanta infamia, consententogli di ricominciare allegramente fare gli altri. Ma si sa, l'uomo pensa di essere onnipotente! Poi arrivarono i romani che li buttarono fuori per oltre due mila anni, sul loro territorio passarono l'aratro e lo cosparsero di sale, affinché non rimanesse di loro il minimo seme. Il nostro caprone non andrà certo nel deserto. Che sia necessaria una commissione parlamentare d'inchiesta e cosa ovvia. Purtroppo al momento la situazione parlamentare è la peggiore mai immaginabile. Coloro i quali promettevano cose mai viste nonostante pagano in termini di consensi un prezzo meritato: la prossima totale estinzione, continuano a perseverare. Ma ne avranno per poco!!!!!!!

    RispondiElimina
  2. Un bellissimo esemplare di caprone, un "hircus emissarius". Gli ebrei lo caricavano di tutti i loro peccati e poi lo mandavano nel deserto a scontare i loro peccati, a morire di fame e di sete. Vien da chiedersi per quale motivo Dio avrebbe dovuto accettare cotanta infamia, consententogli di ricominciare allegramente fare gli altri. Ma si sa, l'uomo pensa di essere onnipotente! Poi arrivarono i romani che li buttarono fuori per oltre due mila anni, sul loro territorio passarono l'aratro e lo cosparsero di sale, affinché non rimanesse di loro il minimo seme. Il nostro caprone non andrà certo nel deserto. Che sia necessaria una commissione parlamentare d'inchiesta e cosa ovvia. Purtroppo al momento la situazione parlamentare è la peggiore mai immaginabile. Coloro i quali promettevano cose mai viste nonostante pagano in termini di consensi un prezzo meritato: la prossima totale estinzione, continuano a perseverare. Ma ne avranno per poco!!!!!!!

    RispondiElimina

Scrivi il tuo commento nel riquadro qui sotto.

Per farlo NON occorre essere registrati.

Se non sei un utente di Google, nella sezione "Scegli un'identità" seleziona "Nome/URL" oppure "Anonimo", così non ti sarà richiesta la password.

Per favore, inserisci il tuo nome e cognome e la città dove vivi: un commento "firmato" è molto più efficace.

I commenti non compaiono subito nel sito, perchè sono soggetti a verifica preventiva della Redazione.

Non censuriamo in alcun modo i contenuti in base alle idee, ma non pubblichiamo commenti che:

1. ledano diritti di terzi, siano diffamatori o integrino altre fattispecie di reato (non pubblichiamo, per esempio, commenti sotto qualunque profilo razzisti);

2. contengano espressioni volgari;

3. costituiscano forme di spamming;

4. si esauriscano in una presa di posizione politica per questa parte o per quell'altra ("fare politica" è cosa nobile e necessaria, ma questo sito non è il luogo adatto).

Se non trovi pubblicato il Tuo commento e vuoi saperne le ragioni, inviaci una mail all'indirizzo della Redazione. Ti comunicheremo le ragioni della mancata pubblicazione.