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sabato 5 giugno 2021

Il Sistema 2: la vendetta.




Riportiamo il testo di un'intervista di Andrea Reale al quotidiano Libero. 

Solo dei draghi potevano concepire un "premio" di tal fatta al Sistema raccontato da Luca Palamara.

Facciano ciò che vogliono ma almeno non dicano di voler migliorare le cose, serve pudore.



 Nessuna svolta dopo gli scandali
«È la vittoria delle correnti»
Il giudice Reale: «Andava tolto il potere di decidere i capi degli uffici giudiziari e invece...» 
GIOVANNI MARIA JACOBAZZI

«È una restaurazione, non è una riforma. Per essere più precisi è la restaurazione del sistema correntizio o, meglio, una riaffermazione di esso».


Andrea Reale è componente del Comitato direttivo centrale dell’Anm, il "parlamentino” togato. Giudice penale al tribunale di Ragusa, è tra i fondatori di Articolo 101, il gruppo "antisistema” nato per contrapporsi al correntismo in magistratura. I "dissidenti” all’interno del Cdc dell’Anm, oltre a Reale sono tre. Alle elezioni hanno preso oltre 650 voti.

Giudice Reale, non le piace la riforma del Csm presentata ieri dalla ministra Marta Cartabia?
«Guardi, questa riforma del Csm mi pare un segno di forza delle tradizionali correnti, le stesse che hanno determinato la degenerazione all’interno del Csm per le nomine e per gli incarichi. Una degenerazione che va avanti da anni e che era nota a tutti gli "addetti ai lavori”. Il libro di Paiamara ne ha solo permesso la conoscenza al grande pubblico».

Perché è critico?
«Il sistema elettorale previsto è sostanzialmente un proporzionale con la presenza di liste contrapposte, parzialmente corretto dal voto trasferibile. Va in senso opposto alla limitazione dello strapotere dei gruppi. Dopo gli scandali che hanno travolto la magistratura era necessario togliergli il potere nella scelta dei capi degli uffici giudiziari».

Eppure la politica pareva essersi convinta di riformare il Csm e garantire nomine trasparenti e non di magistrati lottizzati.
«Era inevitabile che nella pratica non sarebbe successo nulla: più si fa un governo di larghe intese, come l’attuale, e più è prevedibile un provvedimento annacquato e incapace di un serio riformismo».

Fi, Lega, FdI volevano il sorteggio dei togati del Csm.
«E anche il M5s. Tutti avrebbero potuto e dovuto intervenire per l'adozione del sorteggio "temperato". Non so se è mancanza di interesse o di volontà. Da parte mia c’è fortissima delusione».

La Commissione per la riforma è presieduta dal presidente dei costi¬tuzionalisti, il professo¬re Massimo Luciani.
«Mi spiace, il professore avrà fatto il suo lavoro con serietà e onestà, ma rilevo che è stato più volte il difensore di questo Csm, così fortemente connotato dalle medesime logiche che dovrebbe impegnarsi a debellare. E nella Commissione erano presenti esponenti di primo piano delle correnti».

Solo il sorteggio dava discontinuità dal sistema 'Palamara'?
«Qualsiasi altro sistema non risolve il problema della lottizzazione e della occupazione del Csm da parte di gruppi privati quali sono le correnti. Dal 1958 (anno di entrata in funzione del Csm, ndr) abbiamo visto ogni sistema elettorale: il proporzionale è quello che più di tutti conferisce forza ai gruppi. Il risultato è noto: lo strapotere e il dominio incontrastato delle correnti che hanno politicizzato quello che deve essere un organo imparziale di garanzia».

La vittoria delle lobby?
«Il presidente della Repubblica ha detto che bisogna impegnarsi per il cambiamento: in magistratura ci stiamo provando, ma abbiamo bisogno del coraggio e della vicinanza delle istituzioni. Il progetto di riforma del Csm adottato dal governo non persegue affatto questo scopo».

Dopo il caso “Palamara” che accade in magistratura?
«La maggioranza dei colleghi vuole un cambiamento effettivo. Purtroppo c'è una minoranza di magistrati che ha in mano le redini del potere, a livello istituzionale ed associativo, e lo utilizza troppo spesso in modo oligarchico, antidemocratico e autoreferenziale».

Parole forti.
«L’astensione alle ultime elezioni suppletive del Csm è il segno che in tanti non si riconoscono più in questo sistema».

Cosa farete?
«Forse una consultazione interna. Il rischio concreto, in caso di ulteriore immobilismo autoriformista, è che possa venir meno l’unitarietà dell’associazionismo giudiziario».

L'opinione pubblica è frastornata.
«La gente deve sapere che la maggior parte dei magistrati è libera ed indipendente e non fa parte di questo sistema. Io non mi ci identifico e con me migliaia di colleghi».

Vuole aggiungere altro?
«Una provocazione: anche se mettessero il Papa a capo di una corrente, essa non cambierebbe la sua sostanza. Va innestato il germe di ima rivoluzione culturale ed etica, ancor prima di quella sociale».
     

4 commenti:

  1. ...Anche il cetriolo, fa dei giri immensi poi finisce sempre nel solito posto. ... E i cittadini in Italia,inclusi i magistrati onesti preparati e credibili, non sono altro che ortolani.

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  2. La giustizia(rectius: IN-GIUSTIZIA), elemento fondamentale del sistema Italia è da molti anni in coma irreversibile !!! Pensare,come più volte qui anticipato, che si stesse preparando un progetto minimamente accettabile è pura ingenuità. Abbiamo da poco festeggiato la vittoria referendaria della repubblica, a tutt'oggi mai proclamata. Il presidente della S.C. Giuseppe Pagano figlio di altro precedente importante presidente, che per non prendere la tessera del partito fascista si era dimesso, e fu riammesso dopo la caduta del fascismo, si dimise nel 1947 per non proclamarla. Per capire il significato di ciò, è molto importante per chi ritiene di amare la verità, e la dignità morale che consegue alla ricerca della verità andare a vedere cosa successe in questo paese a partire dal pomeriggio del 3 giugno 1946 allorquando lo spoglio indicava che aveva vinito la monarchia. E' utile poi valutare anche l'inizio della festa(Portella delle Ginestre 1.5.1947).

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  3. Condivido al 100% , la Cartabia vive in un altro pianeta, pur accreditandole buona fede, non conosce nulla della realtà’ come comprova che si è circondata di gente ( nelle Commissioni che ha istituito) che non vuole cambiare niente.
    Massimo Moriconi magistrato

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  4. Ricordo ancora, come fosse ieri, quando Armando Spataro, tra gli altri, attaccava ferocemente e cercava di ridicolizzare chi parlava di sorteggio 😪 E non ricordo chi correntocratessa affermava che il sistema attuale garantisce l'elezione dei "migliori" Chissà oggi che ne pensa 🤬

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