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venerdì 17 marzo 2023

Il chattismo finalmente all'attenzione del Csm


Novità molto importanti, questa settimana, al Csm.

Dopo quello che fonti ben informate hanno definito come un profondo e franco confronto, la quinta commissione, ossia quella che si occupa dei conferimenti degli incarichi direttivi e semi-direttivi,  ha deciso - all’unanimità – di adottare come protocollo di lavoro quello di acquisire sempre, per ciascun candidato semidirettivo/direttivo, le eventuali chat con Luca Palamara che lo dovessero riguardare onde valutarne i c.d. prerequisiti (imparzialità, indipendenza, equilibrio).

Si tratta, per il vero, di dati già presenti presso il CSM che, peraltro, nella scorsa consiliatura, sono stati usati, quando lo sono stati, asimmetricamente (studiatamente contro alcuni, sapientemente ignorati per talaltri…).

La commissione ha anche espresso l’intenzione di avviare al più presto una discussione generale dell’intero Consiglio sui riflessi deontologici del “chattismo “, nella prospettiva di proporre una circolare che vieti ai magistrati di intercedere presso i consiglieri - per sè o per altri - ai fini dell’ ottenimento di  incarichi o vantaggi personali.

Se tale circolare dovesse vedere la luce sarà sicuramente lecito per i magistrati segnalare ai consiglieri i problemi del proprio ufficio onde ricevere sollecite risposte e ausilio dall’istituzione consiliare; ma vietato darsi alle “auto/etero petulanze”, in conformità, del resto, al progetto di codice etico dei vari CSM europei della Rete Encj.

Il risultato peraltro sconfesserebbe la famigerata direttiva dell’ex procuratore generale Salvi che aveva escluso la rilevanza disciplinare delle autopromozioni, anche se petulanti.


3 commenti:

  1. Sempre più a difesa del dottor Luca Palamara appare necessaria l'apertura di una "pratica a tutela".
    Sicuramente "Il sistema" ha già provveduto!

    RispondiElimina
  2. Sicuramente sarebbe un passo avanti. Qualche segnale positivo si intravede. Ma fin quando non si esamineranno le sentenze gravemente abnormi che passano in giudicato la giustizia non esiste.

    RispondiElimina

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