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giovedì 18 luglio 2024

Toh, una prova ...



Cari lettori del Blog,

quelli che ci seguono da più tempo hanno affrontato l’esplosione (implosione) dello scandalo del Sistema (non dello scandalo Palamara) senza particolari sorprese. 

Che avvenisse quel che avveniva lo si capiva dalle scelte del CSM in tutti i settori del suo intervento, dalle carriere alle punizioni dei magistrati indipendenti. 

Quindi chi aveva attivato i neuroni non si è sorpreso quando è comparsa la “prova” di quanto già ampiamente narrato negli anni da questo Blog, le chat di Palamara erano in realtà del mondo togato intero con Palamara.  

Com’era ovvio e si nega ancor oggi nelle sentenze disciplinari. 

Capita adesso che un’avventata avvocata, eletta al CSM del quale compone la Sezione Disciplinare (quindi un “giudice”, sia pur laico, a tutti gli effetti), si sia fatta inconsapevolmente  registrare mentre discuteva con una magistrata coinvolta in un procedimento disciplinare.

Si veda la notizia a questo link e si colga quanto faccia "figo" dirsi anti Palamara a quest'altro link.  

Fuori dal processo, quindi, uno dei componenti della Sezione Disciplinare (organo collegiale) sembra discutesse privatamente con l’incolpata del suo andamento. 

Per scelta difensiva  -  le cui finalità saranno note non appena si comprenderà quale risultato il difensore della magistrata volesse ottenere -  le trascrizioni di quelle registrazioni vengono depositate proprio alla Sezione Disciplinare del CSM.

Ma che scandalo,  ma che sorpresa!

E’ la lettura attenta delle decisioni di quel giudice  a dover sollecitare l’interesse (si legga Zurlo, ad esempio). 

L’uso mai univocamente decifrabile della clemenza connessa alla tenuità del fatto che manda assolto taluno e condanna l’altro. 

La disparità di trattamento, condanne severissime ed assoluzioni sconcertanti, non rassicura sull’equilibrio del giudice elettivo.  

La stessa interferenza del disciplinare su alcuni processi in corso e l'invocazione dell'opposto dogma quando  le maggioranze consiliari lo sconsiglino,  denotano scelte ondivaghe. 

Per molti dei componenti  del CSM l’essere “eletto” l’autorizza a far “politica”. 

Ma  chi fa politica  solitamente è incompatibile con l’ufficio del giudice. 

Quindi nessuno stupore  che taluni incolpati abbiano canali privilegiati coi loro giudici disciplinari. 

La sorpresa è che oggi ne sia stata depositata una prova documentale a quello stesso giudice. 

Che non crederà ai suoi occhi …
 

4 commenti:

  1. La vicenda non è ancora sufficientemente circostanziata!
    Perché l'indagata ha registrato la conversazione con l'avv. Natoli (Vice presidente della S.D. del CSM), cui probabilmente aveva chiesto illecito soccorso?
    Qual è la vicenda disciplinare in questione?
    E perché l'indagata ha poi rivelato fatti e atti che la coinvolgono comunque?
    Chi subentrerà alla uscente Natoli?
    Dove stiamo andando a sbattere?
    E il Capo dello Stato?
    Stiamo assistendo alla decomposizione degli organi di garanzia?
    Siamo i necrofori della Magistratura?

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  2. Sono un lettore che segue questo Blog quasi da sempre... interruzione soltanto per due anni passati presso alcuni lager dei "fratelli" italiani. Vi ho seguito perché ero in cerca di conoscere i motivi perché mai tanti magistrati, categoria da me molto stimata, si erano non curati di rendere giustizia rispetto all'operato di investigatori corrotti che in combutta con alcuni falsi pentiti mi avevano coinvolto in una max retata di mafia. Ebbene, sono finito col soffrire non più per la mia ingiustizia... ma per notare, in questo paese di stupidi "fratelli", quanto soffrite voi, Cultori del diritto, a constatare la carneficina che viene fatta regolarmente contro tutti coloro che in questo paese cercano giustizia. Foste un sito di gossip, con la professionalità cultura sapienza e lungimiranza che vi contraddistingue, sareste famosi in tutto il mondo. Ed invero, a parte una pagina che vi ha dedicato inizialmente il settimanale del Corsera, tra i quotidiani e le trasmissioni giustiziere sembrate inesistenti.
    Io vi devo un Grazie immenso. E continuerò sempre a seguirvi fino a quando il grande imbroglio italiano non sarà svelato. Per quanto riguarda il caso della "sorella" "abusivamente" intercettata, sono solidale. La vostra collega, infatti, per il csm era legittimata a cercare di aggiustarsi il procedimento disciplinare, almeno credo.

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  3. Per Rosario Russo.
    Da quel che si legge gli aspetti problematici sono i seguenti:
    "elasticità" nell'assegnazione delle pratiche ai relatori che non esclude manovre poco degne;
    dalla bocca dell'incolpata, il rilievo che assume l'appartenenza correntizia del relatore;
    quanto alle finalità difensive del deposito, emerge l'opzione di una sanzione più grave in virtù di una condotta che nulla aveva a che fare con l'incolpazione;
    la ragione del colloquio, comunque inedito, pare quasi una giustificazione preventiva della condanna da emettere, un vero nonsense.

    Si saprà di più, comunque, a breve ...

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  4. Nihil sub sole novum. Come l'ordine naturale delle cose vuole: può accadere che qualche cosa va storta ed esplode la bomba. La presenza dell'avv. Taormina, la cui condotta è imprevedibile, comporta un'esplosione a catena di proporzioni assai elevate.

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