da La Stampa del 18 gennaio 2008
Il trasferimento non sarà immediato visto che è stata respinta la richiesta di misura cautelare.
Trasferimento ad altra sede e ad altre funzioni.
È la decisione presa oggi dalla sezione disciplinare del C.S.M. nei confronti del P.M. di Catanzaro Luigi De Magistris.
Il trasferimento, stabilito dal tribunale delle toghe dopo oltre 4 ore di camera di consiglio, non sarà immediatamente esecutivo, poiché si tratta di una sanzione accessoria e non di un provvedimento cautelare, che era invece stato richiesto, nel settembre scorso, dall’allora guardasigilli Clemente Mastella.
La sezione disciplinare del C.S.M. ha ritenuto De Magistris responsabile di alcune delle incolpazioni contestategli dalla procura generale della Cassazione, per le quali ha inflitto a De Magistris la sanzione disciplinare della censura.
In particolare, il tribunale delle toghe ha condannato De Magistris per aver trasmesso a Salerno gli atti dell’inchiesta Poseidone dopo che questa gli era stata revocata, per l’abnormità del decreto di perquisizione a carico del procuratore generale di Potenza Vincenzo Tufano e altri tre indagati, nonché per non aver informato l’allora procuratore capo Mariano Lombardi di questa perquisizione e di un’altra, a carico di altri magistrati, nell’ambito dell’inchiesta «Toghe lucane».
La sanzione disciplinare della censura, inflitta a De Magistris, riguarda anche la mancata richiesta di convalida del fermo al G.I.P. per 26 indagati nell’inchiesta Poseidone e la secretazione in un armadio blindato della procura dei nomi del senatore Giancarlo Pittelli e del generale Walter Lombardo Cretella.
Il P.M. di Catanzaro è invece stato assolto «per essere rimasta esclusa la sussistenza degli addebiti» dalle incolpazioni inerenti i sospetti su colleghi del suo ufficio giudiziario, il disinvolto rapporto con la stampa, la scarsa attenzione alla riservatezza delle indagini e all’omessa vigilanza per evitare la divulgazione di atti d’inchiesta, nonché per non aver informato il suo capo su una perquisizione avvenuta nell’ambito dell’inchiesta «Toghe lucane».
«Il C.S.M. ha scritto una pagina ingiusta nei confronti di un magistrato che non ha fatto altro che esercitare il proprio dovere», applicando l’articolo 3 della Costituzione sull’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Così il P.M. di Catanzaro, Luigi De Magistris, scuro in volto, ha commentato quella che ha definito una decisione «totalmente inaccettabile e grave».
Anche se i capi d'imputazione mossigli sono sanzionabili... rispetto al prestigioso lavoro svolto e al servigio reso al paese mi sembra eccessivo ripagarlo trasferendolo da catanzaro e soprattutto trasferirlo ad altra mansione.
RispondiEliminaE' un'altra vergogna tutta nostra italiana.
DE MAGISTRIS E' STATO TRASFERITO!
RispondiEliminaTUTTO E' COMPIUTO!!! ADESSO VEDIAMO SE IL CSM, IL SUO PRESIDENTE, IL VICE PRESIDENTE E QUANTI HANNO A CUORE LA GIUSTIZIA, COSA FARANNO AFFINCHE' LA CALABRIA SI VEDA RISARCITA (E IN CHE MODO) DA QUANTI L'HANNO PROSCIUGATA DELLE SUE RISORSE. ASPETTIAMO DI SAPERE CHE FINE FARANNO LE INDAGINI POSEIDONE E WHY NOT, SIAMO ANSIOSI DI CAPIRE COME SI EVOLVERA' L'INDAGINE SULLE TOGHE LUCANE E, SOPRATTUTTO, STIAMO ATTENTI A COSA DIRANNO I GRANDI LEADER DEI PARTITI, IN MODO PARTICOLARE IL LEADER DEL NEO PARTITO DEMOCRATICO.
SIAMO SGOMENTI PER TUTTA LA CRONISTORIA DELLA VICENDA DE MAGISTRIS E CI SENTIAMO MORTIFICATI E OFFESI NELLA NOSTRA DIGNITA' DI CITTADINI CHE AMANO LA GIUSTIZIA, ALLO STESSO MODO DI QUANTO LE MAFIE INSANGUINANO, CON I LORO DELITTI, LE STRADE DEL NOSTRO PAESE.
NEMMENO I FATTI DI QUESTI GIORNI SONO SERVITI A MITIGARE LA SENTENZA CONTRO DE MAGISTRIS, TUTTO QUELLO CHE AVEVA CHIESTO IL MINISTRO MASTELLA SI E' REALIZZATO, ANZI SI E' COLMATA LA MISURA! E MENTRE IL PARTITO FAMIGLIA CHIEDE AL GOVERNO PIENA SOLIDARIETA' E ADESIONE ALLE PAROLE DETTE DAL GUARDASIGILLI IN PARLAMENTO, L'ITALIA SI PRESENTA AL MONDO IN GINOCCHIO!
L'ITALIA, LA NOSTRA PATRIA, RIDOTTA A UN PUTRIDUME DI LOSCHI AFFARI, DOVE LA MALAPOLITICA SI E' APPROPRIATA DI TUTTO, PERSINO DEL FUTURO DI TANTI GIOVANI, SPECIALMENTE AL SUD. POVERA PATRIA ... E CI TORNANO ALLA MENTE LE PAROLE DI BATTIATO ...
POVERA PATRIA! Schiacciata dagli abusi del Potere / Di gente infame che non sa cos’è il pudore / Si credono potenti e gli va bene / Quello che fanno e tutto gli appartiene...
TUTTA LA SOLIDARIETA' A LUIGI DE MAGISTRIS! SAPPIA CHE UN INTERO POPOLO E' A SUO FIANCO, OVUNQUE VADA, QUALUNQUE COSA DECIDESSE DI FARE. UN POPOLO DI UOMINI E DONNE, DI RAGAZZI E RAGAZZE, DI GENTE PER BENE CHE NON SI RASSEGNANO, NONOSTANTE TUTTO, A PERDERE LA SPERANZA. PER LUI UN APPLAUSO FRAGOROSO CHE ATTRAVERSA L'ITALIA, PER IL DOTT. LUIGI DE MAGISTRIS ED ANCHE PER CLEMENTINA FORLEO, SENZA ALCUNA RISERVA, CON L'AMORE CHE SI PUO' AVERE PER UN CARO AMICO, CON LA LIBERTA' DI FARLO SENZA CHE NESSUNO STORCA IL NASO; UN APPLAUSO FRAGOROSO CHE POSSA SOMMERGERE QUELLO DEL PARLAMENTO IN FAVORE DI MASTELLA ... OGNUNO, VIVA DIO, E' PADRONE DI SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE!
DOBBIAMO RIPRENDERCI IL NOSTRO DESTINO ... IO LA BUTTEREI IN POLITICA, CON DE MAGISTRIS E LA FORLEO IN UNA BELLA LISTA! STARE ALLA FINESTRA SAREBBE UN SUICIDIO ... GLI APPLAUSI A MASTELLA, CHE DA GUARDASIGILLI MASSACRAVA LA MAGISTRATURA, SONO UN BRUTTO, BRUTTO SEGNALE!!! E NON C'ENTRANO LA VICINANZA E LA SOLIDARIETA' UMANA, QUELLE SONO UN'ALTRA COSA!
NONOSTANTE TUTTO, CONFIDIAMO NELLA MAGISTRATURA, DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE FARLO PER NON INDEBOLIRE IL SENSO DI LEGALITA' E DI GIUSTIZIA CHE ALIMENTANO LE SPERANZE DI TANTI UOMINI PER BENE. DOBBIAMO FARLO A FRONTE ALTA, ALLONTANANDO DA NOI LA TENTAZIONE DI DIVENTARE CLANDESTINI E SEPPELLIRE PER SEMPRE LA CONVINZIONE DI ABITARE UN PAESE NON PIU' DEMOCRATICO. E I GARANTI DELLA DEMOCRAZIA, CARI POLITICI, NONOSTANTE DE MAGISTRIS E LA FORLEO, NONOSTANTE FALCONE, BORSELLINO, SCOPELLITI, CHINNICI, DALLA CHIESA E TANTISSIMI ALTRI, SONO PROPRIO LORO: I MAGISTRATI!!!!
PUO' APPARIRE SCONCERTANTE AFFERMARE UNA COSA DEL GENERE: LA MAGISTRATURA GARANTE DELLA DEMOCRAZIA! QUANDO, INVECE, DOVREBBE ESSERE LA POLITICA A FARLO, CON LEGGI GIUSTE E LA CERTEZZA DELLA PENA. INVECE, CONSIDERANDO LA GENERALE IMPUNITA' DELLA CLASSE POLITICA, SI SPERA CHE IN QUALCHE SPERDUTA PROCURA, SOMMERSO DA MONTAGNE DI FALDONI, SENZA AUTO DI SCORTA, SENZA AIUTO DA PARTE DELLO STATO, POSSA ESSERCI QUALCHE UMILE MAGISTRATO CHE SI RICORDI DI AVERE GIURATO FEDELTA' ALLA REPUBBLICA PER IL BENE DEI SUOI CITTADINI.
W DE MAGISTRIS, W LA FORLEO!
OCCHIO RAGAZZI! QUI SI METTE DAVVERO MALE!
a questo punto, avendo preso visione dei capi di incolpazione sui quali viene diposta la censura, e soprattutto il trasferimento di funzione (oltre che di sede), vorrei porre un quesito.
RispondiEliminaprima, però, una premessa.
cade lincolpazione per le fughe di notizie e i disinvolti rapporti con la stampa.
cade anche l'incolpazione per aver - diciamo così - suscitato sospetti sui suoi colleghi nella procura di catanzaro, sospetti sui quali la procura di salerno ha aperto delle indagini.
resta invece la "abnormità" del decreto di perquisizione (la giurisprudenza, in merito, mi pare piuttosto variegata). e non mi pare un irregolarità tale, da sè, per motivare una simile punizione.
resta, soprattutto, l'irregolarità per: non aver avvertito il suo capo dell'iscrizione del senatore pittelli nel registro degli indagati. o meglio: iscrizione in un armadio blindato, a quanto pare, e non nel rege, ma "formalizzando" la data per garantire la certezza del decorso dei termini all'indagato.
resta, soprattutto, l'irregolarità del trasferimento del fascicolo a salerno, dopo la revoca, che lo stesso de magistris, alla procura di salerno, nell'esposto con il quale trasmette gli atti, definisce "corpo d reato" o "cosa pertinente ai reati" (riferendosi alla revoca).
e allora, riepiloghiamo:
1) il pm teme che il suo capo sia una "talpa", quindi gli "nasconde" l'iscrizione di un indagato che risulta in contatto con il suo capo, tanto che, il suo stesso capo, revocandogli l'inchiesta, deciderà di astenersi.
2) il capo gli revoca l'inchiesta.
3) lui ritiene che si tratti di una revoca sospetta - la definisce corpo di reato - e trasmette tutto alla procura di salerno affinchè indaghi.
quesito:
posto che salerno, su tale vicenda, ha aperto un'indagine. posto, quindi, che non si tratta di una paranoia di de magistris ma, piuttosto, di un ragionevole sospetto (altrimenti, perchè salerno aprirebbe un'indagine?), vi chiedo:
dinanzi al sospetto di un reato, se foste un magistrato, cioè un servitore della legge, che fareste?
denuncereste all'unica procura competente, restando sul crinale di una irregolarità disciplinare?
oppure restereste al di qua della regola disciplinare, lasciando che sul presunto reato non s'indaghi?
a questo punto, mi pare, per aver rispettato l'etica del proprio mestiere, cioè quello di servitore della legge,de magistris non potrà più fare il pm. dovrà essere punito e trasferito ad altra sede.
voi che fareste?
mikrouip
Il CSM condannando De Magistris ha condannato soprattutto sé stesso.
RispondiEliminaOrmai a non sapere quanto sono delegittimati al cospetto della pubblica opinione e di una parte molto ragguardevole della magistratura sono rimasti solo loro, e mi auguro che lo sappia il presidente della Repubblica ..
So che molti magistrati "tengono famiglia" o comunque sono radicati nelle loro sedi, ma proporrei come forma di protesta che tutti i colleghi di De Magistris che non condividono il vergognoso verdetto emesso dal CSM facciano in massa domanda di trasferimento ... E ADESSO TRASFERITECI TUTTI!!!
Mi vergogno sempre più di essere italiano ... quali sono le procedure per ottenere la cittadinanza svizzera?
Senza parole!
RispondiEliminaRicordate Mancino qualche giorno fa? : " Su de Magistris nessun pregiudizio"
Solo che l'hanno punito piu' gravemente di quanto avesse chiesto la Procura Generale della Cassazione.....
E per "Toghe Lucane"! Mi pare che il 27/7 scorso la stampa pubblico' la notizia di una intercettazione indiretta in cui un deputato lucano del suo stesso partito e il senatore Mancino si dolevano di non riuscire a mandar via i magistrati che avevano testimoniato nella indagine di de Magistris sulle "stranezze" dei superiori, alcuni dei quali trasferiti di urgenza.
Tout se tient : colpirne uno per educarne cento!
E il buon Palamara?
Dopo la delusione manifestata educatamente dai suoi colleghi per un atteggiamento troppo conciliante con la politica, si terra' adesso gli insulti del Presidente Emerito della Repubblica, oggi legislatore, a dimostrazione di quanto rispetto un potere costituzionale sa nutrire per l'altro?
Ma mi chiedo, conoscono questi signori, anche i magistrati che si piegano a strani giochetti contro loro colleghi per bene, la vergogna o il rimorso?
E poi la Costituzione, come dice il refrain per il 60° anniversario, basterebbe leggerla, ma pare che chiper primo la deve applicare la ignori del tutto....
Non vedo orizzonti limpidi.
Giuseppe Chiaravalloti nella telefonata intercettata e trasmessa ad ANNOZERO aveva preconizzato che avrebbero dovuto costringerlo a difendersi per i prossimi dieci anni:il CSM lo ha accontentato!!!!
RispondiEliminadalla requisitoria dell'accusa contro de magistris:
RispondiElimina"non è il modello di magistrato al quale si ispira la costituzione".
Buona sera,
RispondiEliminala decisione odierna del CSM è inaccettabile anche dopo averne appreso e analizzato a fondo le motivazioni.
Auspico che l'inchiesta aperta a Salerno contribuisca a darci una speranza di annullamento del provvedimento sfavorevole ad un autentico servitore dello Stato.
Sono profondamento allarmato perchè ancora una volta si afferma
un trend pericoloso di generale impunità della sempre più arrogante e pervasiva casta politica che impone ancora una volta una verità di" comodo" nella indifferenza di molti.
Prepariamoci all'assalto alla "diligenza" già in atto contro altre procure, al ricatto
contro chi non avalla l'impunità
dei soliti personaggi che hanno
costituzionalmente un'idea del
diritto parallelo a quello vigente ,che va
al di là del buon senso comune e della
razionalità dei fatti emersi.Tutta la mia solidarietà a De Magistris con l'esortazione a contrastare democraticamente ma convintamente il" trend" che si vorrebbe imporre.
Non molliamo!
Raffaele Zenardi
Sostenitore di "Ammazzatecitutti"
E' vero, che brivido!
RispondiEliminaNon l'avevo collegato.
La profezia (o meglio il dictat) di Chiaravallotti e' stato esaudito!
Saranno contenti i sei giudici disciplinari di essere stati gli esecutori materiali di cotanto disegno?
Congratulazioni vivissime!
Ieri Rete per la Calabria titolava "contro de Magistris
un'associazione di stampo istituzionale" : ecco, appunto...
SENZA PAROLE:
RispondiEliminaRIMANDO A QUELLE POSTATE DA VINCENZO SCAVELLO!!!
bartolo iamonte
Ma in che paese viviamo? Dove si può assistere a scempi di questo tipo? E' vero che ancora non si è arrivati alla violenza fisica (e spero non ci si arrivi) ma.. che paese è questo? Un numero imprecisato e sempre più considerevole di politici condannati.. inquisiti.. collusi.. ma veramente 56 milioni di italiani devono sacrificare la dignità della loro esistenza esclusivamente per qualche migliaio di persone ?Per consentire loro impunità da qualsiasi reato, QUALSIASI, per assicurare loro esistenze tranquille e una vita lussuosa.. un potere incondizionato e infinito? Anche l'organo di autogoverno dei giudici è suddiviso in correnti politiche.. un cancro che ha metastasi ovunque allora.. La storia sembra immutata, ricordo la fine degli anni 80 e Falcone che si aggiustava gli occhiali mentre sistemava le carte sul tavolino , seduto alla scrivania di fronte al CSM, una umiliazione della quale chi ha avuto un ruolo avrà sempre sulla coscienza (ammesso che conosca il significato di tale termine e non l'abbia adattato alle proprie esigenze personali come va di moda da circa 14 anni a questa parte); ora il CSM ha obbedito ed hanno trasferito De Magistris, un pubblico ministero che ha svolto il suo lavoro con diligenza e onore, un uomo che ha un profondo rispetto per le leggi dello Stato.. per i politici queste doti sono dei difetti imperdonabili, ma per noi italiani onesti NO! Se lo ricordassero i signori politicanti.
RispondiEliminaIl degrado della politica a cui stiamo assistendo mi ricorda l'opera di corruzione sistematica dei piemontesi, furono capaci di comprare a peso d'oro il tradimento della maggior parte degli ufficiali e soldati borbonici negli anni fra il 1856 /1859.Tornando ai nostri tempi c'è stato un progressivo affievolirsi del senso della legalità da parte dei politici di ogni schieramento, a favore di una impunità diffusa, di una collusione mafiosa accettata all'inizio e auspicata ora. Quando il povero Caponnetto afferrò il microfono del giornalista di raidue alla morte di Paolo Borsellino affermando che "è finito tutto" aveva ragione. Lo sentivo allora (avevo 17 anni) e lo so con certezza adesso. Cosa ci rimane da fare? Magari segnalare il degrado italiano agli organi preposti dell'Unione Europea? E cosa potrebbero fare in concreto ? Non so, ormai le ipotesi razionali non reggono più e tocca elaborarne altre.. emigrare in massa e lasciare il paese a loro, se lo gestissero come meglio credono, ma senza la nostra partecipazione che volente o nolente avvantaggia sempre e solo il loro già immenso potere.In ogni caso mi rivolgo a Luigi De Magistris: Lei è una persona per bene,forza!
Onde non lasciarmi andare al turpiloquio mi limito ad un NO COMMENT!!!
RispondiEliminaLa mia stima al Dr. De Magistris per quella che appare essere una ritorsione di stampo....
Maurizio Bolognetti
P.S.
Chi tocca "I fili" muore
“Clemè, sei grande, dall ‘nfaccia”
RispondiEliminaDi Maurizio Bolognetti
Gli ultrà di Clemente scendono in piazza al grido di “Sandra libera subito”. A dire il vero, considerando il tenore delle dichiarazioni rilasciate in queste ore da Mastella, ci saremmo aspettati un altro coro: “Sandra santa subito!!!”. E sempre considerando le dichiarazioni d’ ‘o Ministro, ci saremmo aspettati che i suoi sostenitori sfilassero in quel di Benevento indossando il cilicio e fustigandosi.
A colpire è soprattutto una frase pronunciata da uno dei fans di Mastella: “Clemè, sei grande, dall ‘nfaccia”.
Bene, bravo, bis… ma ‘nfaccia a chi?
Insomma, Clemente da Ceppaloni è venerato come un santo e pensando alla Lonardo viene in mente Santa Alessandra d’Egitto, reclusa e penitente.
Clemè, sei grande…almeno quanto quel Csm che ha disposto il trasferimento di De Magistris.
Composizione della Sezione Disciplinare del CSM:
RispondiEliminaMANCINO avv. Nicola Componente eletto dal Parlamento - Presidente
Quasi concittadino di Clemente Mastella, per decenni ha militato nel suo stesso partito (DC) e nella sua stessa corrente (De Mita)
SAPONARA avv. Michele Componente eletto dal Parlamento - Presiede la Sezione in assenza del Presidente
Esponente di Forza Italia, il partito di Giancarlo Pittelli, uno dei principali indagati nell'inchiesta Why Not la cui amicizia con l'ex procuratore capo di Catanzaro Mariano Lombardi ha contribuito a scatenare i ben noti "casini" riguardo a De Magistris
BERRUTI dott. Giuseppe Maria Magistrato di Cassazione con effettivo esercizio delle funzioni di legittimità
ROMANO dott. Giulio Magistrato con funzioni di merito
FRESA dott. Mario Magistrato con funzioni di merito
Esponente del "Movimento per la Giustizia", componente integralista della sinistra della magistratura, di cui fa parte tra gli altri il procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro, ex componente del CSM, da tempo in rotta di collisione con Clementina Forleo e pare (secondo un articolo di Panorama) oggetto di monitoraggio tabulati da parte di De Magistris.
CESQUI dott.ssa Elisabetta Maria Magistrato con funzioni di merito
..... MA QUESTO E' UN GIUDICE TERZO??????????????????
Anche la fatwa dell'ottima Vacca ha avuto esecuzione : "e' necessario che emerga che e' un cattivo magistrato....."
RispondiEliminaEccola accontentata.
Ma siamo sicuri, che in un momento cosi', e' proprio questo il messaggio che arriva a noi (e forse anche alle centinaia di magistrati per bene)?
Certo e' ben strano leggere la STESSA espressione usata da Mastella mercoledi' nel suo discorso alla Camera anche nella requisitoria della Procura Generale.....
In altri tempi, dopo le parole di fuoco del Ministro e dopo gli insulti di un ex Presidente della Repubblica l'ANM avrebbe organizzato una protesta o avrebbe fatto sentire la sua voce; questi chiedono ancora un dialogo, per di piu' con rami delle istituzioni compromesse da gravissime indagini.
Evidentemente tutto cambia, anche il senso del pudore e quello dell'onore.
Vedremo cosa accadra' in occasione dell'inaugurazione di un tristissimo anno giudiziario.
Si intitola "ci sarebbe da ridere", ma poi nemmeno tanto.
RispondiEliminaVi consiglio questo surreale (....!?) racconto
http://www.perlacalabria.it/2008/01/19/ci-sarebbe-da-ridere/#more-447
Buona giornata
Sara' irrilevante,o addirittura banale ma,da inesperto di diritto,ho notato una cosa:Nessuna delle accuse contestate a De Magistris riguarda l'inchiesta "why not"..E' peregrino pensare che,quando qualcuno gliene chiedera' conto,l'ex Ministro della Giustizia avra' buon gioco a dire:.."Visto?non c'e' nessun legame tra la mia richiesta di trasferimento del sig. De Magistris e il mio coinvolgimento in una delle sue inchieste..sarebbe stato trasferito ugualmente"
RispondiEliminaSebastiano Solano (VV)
A Prodi, uomo nordico, conviene che il meridione d'Italia continui ad essere un popolo di servi al cospetto di una classe dirigente a sua volta serva di un potere vero, quello del centro nord, che loro sono destinati a non conoscere mai.
RispondiEliminabartolo iamonte
A questo link le parole del giornalista che ha beccato per caso il sen. Mancino su volo aereo progettare l'affondamento di De Magistris
RispondiEliminahttp://www.ilresto.net/
Non perdete la registrazione!
Oggi, 19 gennaio 2008, Paolo Borsellino compie 68 anni. Il CSM ha voluto rinnovare al Magistrato la sua riconoscenza con questo regalo: il trasferimento ad altra sede ed altre funzioni del collega Luigi De Magistris.
RispondiEliminaNon e´ la prima volta che il CSM onora il compleanno di Paolo Borsellino: gia´ il 18 gennaio 1988 l´organo di autogoverno della Magistratura nomino´ Antonino Meli capo dell´uffico istruzione del Tribunale di Palermo come successore di Antonino Caponnetto, preferendo il Meli a Giovanni Falcone.
Il 25 giugno 1992 Paolo ricordo´ il suo amico e collega Giovanni alla biblioteca civica di Palermo con queste parole: "Si aprì (nel 1988, ndr) la corsa alla successione all'ufficio istruzione al tribunale di Palermo. Falcone concorse, qualche Giuda si impegnò subito a prenderlo in giro, e il giorno del mio compleanno il Consiglio superiore della magistratura ci fece questo regalo: preferì Antonino Meli." (http://digilander.libero.it/inmemoria/falcone_isolato.htm)
"C'è stata una serena discussione e una condivisione unanime", ha affermato il vicepresidente del Csm Nicola Mancino in merito alla sentenza della commissione disciplinare del CSM che il 18 gennaio 2008 ha disposto il trasferimento di Luigi De Magistris ad altra sede ed altre funzioni.
Questo clima di serenita´ e di condivisione non fu purtroppo presente il 20 luglio 1992, ventiquattro ore dopo il massacro di via D´Amelio in cui furono uccisi Paolo e cinque agenti della scorta. Di fronte alla Camera dei Deputati e a tutti coloro che chiedevano conto della "oscena" (come direbbe Roberto Scarpinato) mancanza di protezione del Magistrato, l´allora ministro degli interni Nicola Mancino replico´ cosi´: "Paolo Borsellino non era un frequentatore abituale della casa della madre." Anche le pietre a Palermo sapevano che Paolo visitava regolarmente la madre e gli agenti di scorta avevano sollecitato invano una zona rimozione di fronte alla casa di famiglia di Via D´Amelio.
Nicola Mancino: un ministro degli interni ed un vicepresidente del CSM sereno e tranquillo. Oggi come allora.
Non voglio più sentir parlare di collusione di politica affari e mafia nel meridione per cui tutti gli anni si stanziano enormi fondi per combattere il fenomeno con speciali sezioni di forze dell'ordine e di magistrati.
RispondiEliminaA questo punto bisogna pensare che questa è una montatura di chissacchì e una diffamazione nei confronti di tutti gli amministratori e politici meridionali.Tutte le procedure sono corrette e tutti i fondi anche europei stanziati sono stati destinati in progetti che rivalutano e modernizzano il meridione per cui non ha più bisogno di risorse straordinarie.
IN ITALIA LA LEGALITA' E' UN'UTOPIA.
Alessandra
Mi pare acclarato che De Magistris abbia intenzionalmente violato il diritto. La punizione è pertanto giusta. E' giusta anche se come scritto da qualcuno l'ha fatto perchè non si fidava del capo. Un magistrato deve essere il primo a rispettare le regole. E poi non ho capito quale giustificazione viene data al decreto di perquisizione abnorme finito nelle mani della stampa. Spero che quest decisione del Cs. costituisca un buon inizio. E si cominci seriamente a sanzionare quei magistrati, molti, che violano le regole.
RispondiEliminaP. Mortara
Caro P. Mortara, Lei è davvero surreale.
RispondiEliminaLei ha queste peculiari caratteristiche:
1. E' un garantista tutto d'un pezzo, di quelli che vuole il rispetto delle regole senza se e senza ma (e sappia che noi apprezziamo molto questo genere di persone, quando il rispetto delle regole lo vogliono davvero da tutti, e purtroppo sono rare);
2. Ma probabilmente non le conosce (le regole), perchè con eccessiva e, per uno come Lei, imperdonabile approssimazione scrive:
"Mi pare acclarato che De Magistris abbia intenzionalmente violato il diritto".
e ancora:
"La punizione è pertanto giusta".
Deve sapere, caro Mortara, queste cose che Le elenchiamo:
A) Non si può proprio dire che "la punizione è giusta", finché non si sarà letta la motivazione della sentenza, che ancora non è stata scritta.
Quelli come Lei siete fantastici.
Uno che dice al telefono "Senti compare (fra i tanti, e solo a titolo di esempio, Berlusconi a Saccà), mi devi assumere in un ente pubblico (nell'esempio, la Rai) Tizia e Caia, perchè devo fare un favore a un amico" si presume innocente (che poi in realtà sarebbe "non colpevole", ma voi duri e puri queste sottigliezze neppure le prendete in considerazione) fino alla sentenza definitiva; i giudici, invece, sono colpevoli da subito.
Se la sentenza del C.S.M. è giusta nessuno, ma proprio nessuno, può dirlo finchè non se ne conoscono i motivi.
B. Per la stessa ragione non è ancora "acclarato", come dice Lei, che il collega De Magistris abbia "intenzionalmente violato il diritto" e questo, peraltro, anche perchè la condanna potrebbe conseguire non a una violazione di norme di diritto, ma di consuetudini, prassi, principi deontologici non codificati, ecc.
Lei che è così "garantista", cerchi di considerare che non stiamo parlando di un giudizio penale, come quelli nei quali sono coinvolti i Suoi protetti, ma di un giudizio amministrativo/disciplinare.
In sostanza, si prenda pure la fondata - dal Suo punto di vista - soddisfazione di avere visto la condanna - peraltro da tutti noi ben prevista e in ogni caso rispettata - del collega De Magistris, ne gioisca pure insieme a tutti coloro che, avendo fatto tanto bene alla Calabria, erano indignati che il bene da loro fatto venisse ripagato con una "persecuzione giudiziaria", sia contento di sapere che adesso potranno continuare a "fare del bene" indisturbati, ma "non si allarghi" con i princìpi, perchè sembra avere le idee ancora confuse sul punto.
Quanto, poi, a ciò che Lei dice quando auspica che "si cominci seriamente a sanzionare quei magistrati, molti, che violano le regole", sappia che noi siamo PIENAMENTE D'ACCORDO.
Magari si cominciasse.
Noi lo chiediamo da sempre a squarciagola.
Purtroppo, però, quelli come Lei invocano il rispetto delle regole e la punizione solo per i magistrati che "si impegnano" e "sono troppo zelanti". Per i corrotti, per i disonesti, ma anche solo per i "prudenti" e i "neghittosi" (che sono davvero tanti) e che violano sistematicamente le regole - perchè le regole non vogliono solo che uno alcune volte non faccia, ma che tante altre volte faccia - nessuno e neppure Lei chiede sanzioni.
Infatti, in Calabria c'è solo un "caso De Magistris" e non anche un caso "giudici calabresi".
Giorni fa - e ne daremo notizia dettagliata nei prossimi giorni - due magistrati importanti sono stati condannati a pene detentive molto pesanti e i giornali ne hanno parlato a bassa voce, in "ennesima" pagina, perchè non è bene che si dica che c'è corruzione in magistratura.
Previti e tutti i suoi amici, ivi compreso l'ex Presidente del Consiglio, dicono peste e corna dei magistrati, ma poi ci sono quei cinquecento milioni di lire (circa, magari ricordiamo male) che passano da Previti ad Attilio Pacifico estero su estero e da Pacifico a Squillante (capo dei G.I.P. di Roma).
Ma Squillante non è un "cattivo giudice", anzi "cattivi" sono quelli che lo processano.
E poi c'è il Presidente Curtò di Milano, che partecipa a un'altra vicenda di corruzione - e viene condannato per questo dai giudici.
Ma i garantisti come Lei indicano come cattivi non Curtò, ma quelli che lo hanno inquisito.
E infatti Gherardo Colombo e Ilda Boccassini finiscono davanti al C.S.M. a difendersi da un'accusa disciplinare.
Lei dice che De Magistris avrebbe violato delle regole, ma tace, purtroppo, su quello che hanno fatto Letizia Vacca e altri ignoti al C.S.M.: se lo avesse dimenticato, dichiarazioni alla stampa assolutamente illegittime (sia De Magistris che Forleo hanno presentato querela) e fuga dinotizie e documenti riservati sul caso Forleo.
Caro Mortara, Lei dov'era quando sono successe quelle cose?
Ci creda, non chiediamo salvacondotti per nessuno.
Chiediamo solo - lo dice il titolo del blog - una giustizia "uguale per tutti". Attualmente non lo è.
Pensiamo che in magistratura ci siano troppi corrotti e troppi lavativi, ma purtroppo "il potere", che Lei difende, non ce l'ha mai con loro, non si impegna per stanarli e cacciarli. Persegue sempre "i troppo zelanti".
Infine, se ci permette un consiglio affettuoso, diceva un giureconsulto latino (Celso): "Scire leges non hoc est verba earum tenere, sed vim ac potestatem".
Il "giusto" non è nella lettera della legge, ma nel suo significato profondo.
Dunque, lasci perdere gli alibi e i pretesti e si appassioni alla verità e alla rettitudine di intenti.
Grazie del Suo gradito (sinceramente) contributo al nostro dibattito.
Scusi il nostro tono, ma fa da contraltare al Suo.
Un caro saluto.
La Redazione
Ma davvero cera qualcuno che si illudeva che De Magistris sarebbe rimasto al suo posto? Tutto era già deciso fin dall primo intervento del (onorevole) guardasigilli. Tutto e andato come previsto fin dal primo momento, da quando De Magistris si è permesso di toccare un potente. Ora rimane solo l'amaro in bocca, il senso dell'impotenza che penso pervada tutti gli onesti Italiani dopo avere subito questa prepotenza, perché questa non è solo ingiustizia ma è pura prepotenza. Io, adesso sento soprattutto disaggio verso l'Associazione Nazionale Magistrati perché la vedo come una frangia al servizio dell'estrema sinistra, disposta a sacrificare onesti colleghi pur di mantenere questa banda d’ignobili persone al governo per la sola paura di un ritorno di Berlusconi. E per capire il grado d’ignobiltà di questi personaggi e bastato vedere e sentire in parlamento gli applausi ed il tifo da ultra pro Mastella senza ancora conoscere gli atti, oppure vedere il video dell'intervista dell'emerito presidente Cossiga che carico di rancore per quello che stava succedendo al suo uomo vale a dire Mastella non riusciva a connettere, non ascoltava oppure non capiva le domande della giornalista non faceva altro che insultare Palamara e tutta la magistratura definendolo sottospecie della famiglia dei tonni (credo che questi tonni si chiamino palamiti e non Palamara.) Ecco questi signori sono quelli che anno fatto diventare l'Italia la vergogna del mondo ed io per colpa loro mi vergogno d’essere Italiano.
RispondiEliminaIn questi frangenti mi vengono alla mente le parole della canzone di Giorgio Gaber < Mi scusi presidente non è per colpa mia ma questa nostra patria non so che cosa sia-io non mi sento Italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono-mi scusi presidente se arrivo all'impudenza di dire che non sento nessun’appartenenza ma tranne Garibaldi ed altri eroi gloriosi non vedo alcun motivo per essere orgogliosi ecc. ecc.
Gabriele Bianchi
Non ci crederà ma condivido la maggiorpare di quello che ha detto. Noi ci intendiamo sui principi ma non sulla loro applicazione. Come lei penso che la legge deve essere uguale per tutti. Al contrario di lei però penso che un provvedimento possa essere valutato e giudicato. Condivido che il dott. De Magistris sarà ritenuto colpevole solo dopo il giudizio delle Sezioni unite. Credevo però che fosse pacifico che il Dottore avesse violato le regole. Mi pare che questo sia stato affermato più volte in questo blog. E mi pare che questa affermazione sia stata sostanzialmente ripetuta dallo stesso De Magistris nella sua difesa. Laddove afferma che se una violazione della legge c'è stata questa è stata finalizzata allo svolgimento della sua funzione. Credo che questo non possa essere. Un magistrato non può violare le regole. A mio parere avrebbe dovuto denunciare il capo. Anche se continuo a non capire il perchè di quel decreto di perquisizione. Domanda a cui lei si è sottratto. Al contrario di quello che lei pensa non gioisco per la sanzione data a De Magistris. Gioisco invece per il trasferimento del suo capo. E' questo penso le faccia capire il mio pensiero. Mi dispiace che lei si accalori tanto. Ma mi pare che lei cada in contraddizione quando afferma che condivide che la magistratura debba fare autocritica e poi rifiutta ogno critica. Non condanno la magistratura nel suo insieme. Condanno la magistratuira sciatta. Quella dei provvedimenti napoletani. Criticati peraltro anche dagli stessi magistrati. Non ho sentito alcuno affermare la bontà di questi. Ho sentito condannare l'attacco lalla magistratura. Ho sentito la difesa della categoria. Ma non ho sentito affermare la bontà di quei provvedimenti. Ho sentito invece molte critiche. Non condanno certo la magistratuta milanese, che ha portato alla condanna dell'onorevole Previti. E mi dolgo dell'assoluzione del dott. Squillante. Non condivido il provvedimento con cui è stato assolto. Vorrei una magistatura di ottimo livello, che persegua comportamenti illeciti. E poco m'interessa se quesi comportamenti siano stati commessi da politici, da magistrati, da avvocati, da giornalisti, da ingegneri ecc. E non credo che il processo penale debba eliminare il malaffare, la raccomandazione, la lottizazione delle poltrone (le ricordo che questo come lei ha detto è un malcostume che regna anche all'interno della magistartura, grazie alle sue correnti). E' la società civile che si deve ribellare la malaffare e con gli strumenti che lo stato democratico prevede eliminarlo. Per questo scrivo in questo blog che credo possa essere per questo scopo un utile strumento.
RispondiEliminaPaolo Mortara
Paolo Mortara scrive: "E' la società civile che si deve ribellare la malaffare e con gli strumenti che lo stato democratico prevede eliminarlo."
RispondiEliminaCrede davvero che io - società civile e comune cittadino - possa ribellarmi ed eliminare il malaffare? A cosa si riferisce? Se pensa ad elezioni taumaturgiche è davvero fuori dal senso comune. Il voto fuori dalle logiche di favore non conta nulla. Vorrebbe cortesemente chiarire? Grazie
Cristina Nuzzo. Palermo
Penso a Grillo, penso alla Lega. Penso all'impegno della comunità che genera cambiamenti. Penso che la responsabilità politica debba portare ad una sotituzione dell'uomo politico. E penso che se ciò non è avvenuto è dovuto alla connivenza di alcuni e alla indiffrenza, alla noncuranza di altri. Penso che la magistratura non si debba occupare della responsabilità politica. Non dobbiamo pensare che la mala politica possa essere estirpata attraverso l'intervento della magistratura. Tangentopoli, i processi palermitani, tra cui quello ad Andreotti, dimostrano che il processo penale non può servire e soprattutto non porta miglioramenti. Certamente però se il politico delinque questo come qualunque altro cittadino deve essere perseguito con le garanzie di legge. Mastella è stato un pessimo politico così come probabilmente la moglie. Si deve lottare per impedire la sua elezione. Spendendosi in prima persona. Non si può pensare però di arrivare a questo risultato attraverso il processo penale. E soprattutto violando le regole previste dal diritto penale e processuale penale.
RispondiEliminaP. Mortara
La società civile si può ribellare rifiutando di cercare il piccolo favore o la piccola raccomandazione.Come cercare di ottenere i propri diritti facendosi precedere dal Mastella di turno. La società civile deve rendersi conto che gli amministratori sono obbligati e nominati solo per garantire i diritti già esistenti ai cittadini.
RispondiEliminaIl cittadino che ha "ottenuto" un piccolo favore moltiplica per mille il vantaggio di quel politico.
Questa non è più democrazia e neanche dittatura questo è diventato sopruso, TIRANNIDE.
Ora c'è rimasta solo la Magistratura la quale se ne è ancora in grado,si sbarazzi anche lei nelle sue elezioni di quei colleghi troppo compromessi con la politica,e si schieri con i cittadini impotenti verso una rivoluzione civile di rispetto delle leggi UGUALE PER TUTTI condannando gli usurpatori alla restituzione del maltolto perchè ormai le pene detentive simboliche e prescritte sono spudoratamente diventate un biglietto da visita per i candidati alla politica. Come medaglie raccolte sul campo.
La pena accessoria di interdizione perpetua dai pubblici uffici non si può considerare provvisoriamente esecutiva?
I cittadini possono fare una class actione costituendosi parte civile nei confronti di amministratori corrotti?
Si possono confiscare i beni personali degli amministratori condannati?
Oggi sono ottimista per disperazione.
Alessandra
Mi chiedo e chiedo se il Ministro per le politiche europee Emma Bonino,visto il clamore che ha suscitato l'inchiesta di De Magistris aldilà del procedimento disciplinare che nulla ha a che vedere con l'inchiesta in sè che riguardava illeciti (presunti) su fondi europei,SE ha recepito tale inchiesta come una segnalazione idonea volta a determinare il controllo da parte degli organi decisionali preposti alle diverse provvidenze comunitarie affinchè venga verificata senza ritardo la sospetta irregolarità o frode onde procedere alla comunicazione della sua esistenza alla Comunità Europea.
RispondiEliminaLa stessa è pregata di rendere conto di ciò anche a noi cittadini italiani in quanto diretti interessati quali contribuenti alla destinazione di detti fondi pubblici.
Restando in fiduciosa attesa
Alessandra
Io mi chiedo e vi chiedo, se contro Giuseppe Chiaravalloti, addetto (non so con quale funzione, qualifica e stipendio) all'Autorità per la privacy, è stato aperto un procedimento disciplinare o se sarà trasferito, a seguito delle dichiarazioni intercettate e trasmesse ad ANNOZERO.
RispondiEliminacittadinostufo
Mastella innova la concezione del
RispondiEliminadiritto positivo, lo adatta alla "idea" ceppalonica di comodo acquisita nella veste di tengoio-i sigilli.
Il prode subentrante(nella stessa situazione di indagato) crea ad uso
degli" amici" l'istituto del "quasi reato" e lo valorizza enfatizzandolo e pubblicizzandolo nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Ancora una volta si è mosso con "circospezione" illuminato dall' ormai arcinoto senso di "spirito clanico".
Con lui è nata la casta del "quasi politico"con fama di grande filosofo del diritto ma anche del suo rovescio.
Recht Zeit