da Corriere.it del 10 aprile 2009
Dissequestrato l’archivio di Genchi. «Mai persa la fiducia nella giustizia». L’ex consulente di De Magistris torna in possesso dei suoi fascicoli. «È stato un calvario».
Roma - Il tribunale del Riesame di Roma ha annullato i provvedimenti di sequestro dell’archivio di Gioacchino Genchi, l’ex consulente dell’ex pm Luigi de Magistris.
Il Riesame ha di fatto accolto la richiesta di dissequestro dell’ingente carteggio (che ora tornerà in possesso di Genchi), eseguito il 13 marzo scorso su iniziativa della procura di Roma.
Indagato - Genchi, sospeso cautelativamente dalla polizia, è indagato a Roma per abuso in atti d’ufficio, violazione della legge sulla privacy e violazione della norma delle legge Boato, che prevede la richiesta di autorizzazione alla Camera per acquisire i tabulati dei parlamentari sotto inchiesta.
Gli accertamenti, coordinati dai procuratori aggiunti Nello Rossi e Achille Toro, sono affidati al pm Andrea De Gasperis. Genchi è accusato anche di accesso abusivo a sistema informatico per quanto riguarda gli accessi all’Anagrafe della Agenzia delle Entrate, in merito alla consulenza avuto per le inchieste “Why Not” e “Poseidone”.
«Il tribunale - ha commentato l’avvocato Fabio Repici, difensore di Genchi - confermando le nostre censure sull’operato della procura riafferma il principio di legalità violato in ordine da: i magistrati della procura generale di Catanzaro, il Ros dei carabinieri, da un funzionario dell’agenzia delle Entrate e dalla procura di Roma».
«Ho sempre avuto fiducia nella giustizia» - «Ho sempre avuto fiducia nella Giustizia e nelle Istituzioni dello Stato - ha detto Gioacchino Genchi in relazione alla decisione del tribunale del Riesame di Roma -. Mi sono difeso nel processo da accuse infamanti, ordite da chi ha cercato e sta cercando in tutti i modi di colpirmi per quello che è stato il mio impegno al servizio della Giustizia, nell’esclusivo interesse di ricerca e di affermazione della Verità».
Genchi comunica attraverso il suo blog, su Internet.
«Un grazie particolare - scrive - va a mia moglie ed ai miei figli, che mi sono stati vicino ed insieme a me hanno sofferto questo calvario e patito le ingiustizie di una perquisizione domiciliare della mia abitazioni e delle abitazioni di Trabia e di Castelbuono dei miei congiunti, che i giudici del Riesame di Roma hanno dichiarato del tutto illegittime».
Genchi, sottolinea poi: «In ultimo mi sia consentito di ringraziare più di tutti Salvatore Borsellino ed i ragazzi del movimento 19 luglio 1992, che mi hanno dato la forza e la voce per resistere alle ingiustizie che ho subito».
Sono molto contenta per questo primo risarcimento alla persona di Gioacchino Genchi. Sono stata il 28 Marzo davanti alla Questura di Roma a manifestare in sua difesa e spero che si continui a rendergli giustizia. Colgo questa occasione anche per salutare gli utenti di questo blog (Cinzia e ..) che ho avuto il piacere di incontrare a Roma. Restiamo uniti!
RispondiEliminaCiao e a presto
Beh...c'è anche da dire che nell'edizione cartacea, sempre del Corriere, il firmatario della stessa notizia, si è molto impegnato a sminuire la portata della decisione del TDL di Roma che pare accogliere le tesi difensive del dottore Genchi.
RispondiEliminaSono sempre più fermamente convinto che in l'Italia è stata scientificamente posta in essere la più cplossale associazione per delinquere di stampo mafioso che mai persona umana avrebbe potuto immaginare. Essi godono del favoreggiamento di oltre 30 milioni di italiani che si dichiarano antimafiosi. Pensate,
altro che paralitici-disadattati-cialtroni!
In tv non ho sentito nulla, chissà perché!
RispondiEliminaFaccio notare che, come si può trovare nella rassegna stampa della Camera, l'11 aprile La Stampa titolava: "Il Riesame dissequesta l'archivio segreto di Genchi" , il Corriere: "I giudici: ridate a Genchi l'archivio segreto" e il Messaggero ha un catenaccio intitolato: "GLI ARCHIVI SEGRETI".
RispondiEliminaLa cosa mi rallegra perché mi sembra un chiaro indizio del livore con cui la "grande stampa" ha accolto la sentenza: è ben strano continuare ad appioppare l'aggetivo segreto ad un archivio che è stato appena riconosciuto perfettamente legale da un Tribunale.
Quanto al Sole 24 Ore si è rifatto l'indomani con l'articolo di Lionelli Mancini: "Genchi, consulente fidato o manipolatore?" (occhiello: "Un mistero in 11 domande") che mi è sembrato un vademecum, ad uso di chi di dovere, su cosa fare e cosa non fare per vedere di bloccare Genchi (basta leggere tra le righe).
Ho scritto sul Blog del direttore di Repubblica Zucconi inserendo il link del sito di antimafia2000... ebbene di 3 post nemmeno uno è stato pubblicato.
RispondiEliminaSu Repubblica infatti non è stato riportato l'esito della vicenda di Genchi...
Nel precedente commento mi sembrava di vedere del livore nell'articolo di Lionello Mancini sul Sole 24 Ore.
RispondiEliminaAl solito mi ero sbagliato per difetto.
Scopro ora sull'ottima rassegna stampa di questo sito che lo stesso giorno, a pagina 10, c'è un breve pezzo, rabbioso fin dal titolo: "Quel vizietto delle banche dati".
Entrambi i ritagli segnalati provengono dalla rassegma stampa del Ministero della Difesa (titolare: Ignazio La Russa).
Difesa di che? Dei confini della Patria o dei delinquenti?
Tanto onore all'avvocato repici.
RispondiEliminaPeccato però che a Messina lo CENSURANO!!!
ecco l'articolo:
http://www.thepopuli.com/?p=589
Saluti