di Marco Travaglio
(Giornalista)
da L’Unità dell’11 aprile 2009
Il Riesame ha annullato i due decreti di sequestro dei computer di Gioacchino Genchi, l’ex consulente di De Magistris indagato a Roma e perquisito dal Ros per abuso d’ufficio, accesso illegale a sistema informatico, violazione del segreto di Stato e dell’immunità parlamentare.
Crolla così miseramente l’iniziativa dei procuratori aggiunti Nello Rossi e Achille Toro, che aveva portato al linciaggio di Genchi (Gasparri ne aveva addirittura chiesto l’arresto).
Le motivazioni non sono ancora note. Ma l’avvocato Fabio Repici ha dimostrato che i reati contestati sono puro dadaismo giudiziario.
Accesso abusivo all’Agenzia dell’Entrate: non era abusivo perché autorizzato da vari pm.
Acquisizione di tabulati “riconducibili a parlamentari” senza il permesso del Parlamento: per sapere che un telefono è riconducibile a Tizio o Caio, bisogna acquisirlo.
E ad acquisirlo non è il consulente, ma il pm.
E l’autorizzazione delle Camere è richiesta per usare i tabulati nel processo, non nelle indagini.
E i tabulati non erano riconducibili a parlamentari: quello di Mastella era intestato alla Camera e al Dap, quello di Minniti a un tizio di Treviso, quello di Pisanu a tale Stefania I., quello di Loiero non era coperto da immunità perchè Loiero non era parlamentare.
Quanto a quelli dei servizi segreti, non sono coperti da alcun segreto.
In ogni caso non si vede che c’entri la Procura di Roma con un signore che vive e opera a Palermo.
Si spera che il Riesame chiuda l’ennesima pagina nera della giustizia italiana sul caso Catanzaro.
E che qualcuno, magari, torni a occuparsi del caso Catanzaro.
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L’immagine a corredo dell’articolo è il banner di una iniziativa di Voglioscendere intitolata “Io sto con Genchi”.
I giudici onesti esistono eccome.
RispondiEliminaAl momento siete il più efficace contrasto alla dilagante corruzione.
Tuttavia la soluzione dovrà essere politica: speriamo in IDV.
un genovese
Continua ad esserci, ancora, un Giudice a Berlino!
RispondiEliminaLe cose che sono state dette sul "caso" Genchi, il grido allo scandalo, la richiesta di patrie galere, sono, checchè ne dicano i tanti bassotti messi a guardia dallo "strapotere", una cortina di fumo per occultare la verità.
La VERITA': quella che, a partire dalle lontane stragi di Palermo, si cerca di mantenere celata; l'agenda rossa di Paolo Borsellino, trafugata in mezzo ai corpi dilaniati ancora caldi; il mistero del Castel Utveggio e della presenza, in quel sito, dei servizi segreti; ex Ministri della Repubblica che, colpiti da improbabili amnesie, negano di aver incontrato Borsellino, addirittura negano di averlo mai conosciuto. Il giorno che avranno l'ardire di portare il Dott. Genchi alla sbarra, per vomitargli addosso l'inesauribile bile, prodotta in quantità industriale, forse inizieranno a svelarsi tanti misteri.
Quel giorno, dobbiamo essere il quell'aula, costituiti quale Parte Civile, sotto forma di Comitati e Associazioni, per difendere i nostri eroi moderni. Una costituzione di Parte Civile per difendere lo Stato democratico, perchè, da quello che ci hanno sempre detto, lo stato siamo Noi.
Stiamo in campana perchè, come avvenuto per la Procura di Salerno, potrebbero piovere rimozioni e trasferimenti per i Giudici del Tribunale del riesame di Roma.
Un Abbraccio
Siamo tutti con Genchi.Ogni tanto una buona notizia.Con la collaborazione di tutti ce la possiamo fare.Buona Pasquetta a tutti. Pax et Bonum dina riccioni
RispondiEliminaTanto onore all'avvocato repici.
RispondiEliminaPeccato però che a Messina lo CENSURANO!!!
ecco l'articolo:
http://www.thepopuli.com/?p=589
Saluti