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RispondiEliminaL'ho seguita con un entusiamo sempre più crescente, quasi tutti gli interventi sono stati all'altezza, un po' esistante Giovanni Floris, apparentemente scombiccherato Morgan che sembrava posseduto da una furia devastatrice appena controllata dalla scarsa efficienza delle corde vocali per un recente intervento e che avrebbe avuto bisogno di un tempo televisivo più ampio di quello che gli poteva essere concesso. Santoro ha dovuto tagliar corto, creando così un corto circuito che però ha ben controllato, un Vauro in forma strepitosa. Per alcune ore ho avuto la sensazione di respirare più liberamente. La speranza è che si sia innescato un meccanismo virtuoso, vedreo martedì prossimo se è accauto veramente.
RispondiEliminaUna cosa ridicola! dopo 10 minuti mi sono addormentato; come era prevedibile la trasmissione è stata creata solo ed esclusivamente per esercitare dalla "piazza" un attacco al Premier (che non mi è simpatico) da "soccorso rosso". Veramente una macchietta, una comica grottesca. Ormai ci si appella al Capo dello Stato anche per chiedere di andare in bagno. Si maschera la libertà di espressione; si strumentalizza per fini chiaramente politici; l'autocelebrazione dei giornalisti a me fa ridere; si enta surrettiziamente di denunciare un inesistente bavaglio senza sapere minimamente cosa sia veramente la censura; mi chiedo come mai, dopo che la corte d'appello di Palermo ha ridimensionato (per usare un eufemismo) il Ciancimino non si siano fatte trasmisisoni, attacchi e quant'altro; mi chiedo se sia corretto celebrare i processi in TV. Una cosa fuori da ogni logica. Cordialmente Gianluca
RispondiEliminaGianluca, finchè in Italia ci sarà democrazia, che io vedo molto a rischio, ognuno potrà esprimere il proprio consenso o dissenso, come abbiamo fatto entrambi.
RispondiEliminaQuando sarà consentito di inneggiare solo al premier allora: ciao democrazia! Ma immagino che tu ne sarai contento.
"Una cosa ridicola! dopo 10 minuti mi sono addormentato".
RispondiEliminaSin comentarios, sólo una reflexión, no mía, sino de un pensador reconocido artista.
El sueño de la razón produce monstruos.
Per Luigi Morsello:
RispondiEliminaproprio perché c'è democrazia io esprimo liberamente il mio pensiero che, a differenza di quanto lei ama affermare, risponde solo alla mia coscienza e a nessuna casta; se ne faccia una ragione. Ridabisco la mia assoluta contrarietà rispetto a chi cerca di far audience attraverso volgarità e disprezzo anche del comune senso del pudore. Se lei ritiene che quanto andato in scena ieri sera sia degno di un paese civile siamo alla frutta e per farlgielo capire le faccio un esempio: supponga che io sia un acerrimo nemico deli magistrati (cosa che ovviamente non è, così come non sono affatto un "berlusconiano" con buona pace sua e dei suoi sodali)e mi diverta a scrivere che in Italia la magistratura ce lo sta mettendo in quel posto; che siamo alla terza posizione; che stiamo aspettando l'ultima penetrazione anale e altre corbellerie del genere lei come reagirebbe mi dica? Mi difenderebbe a spada tratta vero? mi elogerebbe su tutti i blog del mondo vero? direbbe che io sono la più altra espressione di democrazia e baluardo della libertà di "opinione" vero? per usare un eufemismo la rispondo alla Totò: ma mi faccia il piacere! Cordialmente Gianluca.
Per Gianluca, non mi è difficile farmene una ragione.
RispondiEliminaGianluca,
RispondiEliminacommovente la passione con cui difende il governo della Repubblica e i suoi minisrti.Le consiglio però di affinare il metodo e la sostanza, in quanto non convince nemmeno una persona come me,che è di destra,GENETICAMENTE DI DESTRA.
La Corte d'Appello di Palermo non ha per niente ridimensionato Ciancimino.
La Corte doveva solo valutare la leicità della richiesta del P.M.,ovvero la pertinenza della della MATERIA in relazione al caso in ordine. La Corte invece ha fatto un processo nel merito,e non ne aveva la competenza, di altro procedimento e ciò appariva chiaro anco prima della decisione,solo valutando i lunghi tempi che impiegava nel decidere.
Procedeva ad una valutazione non solo esorbitante ma impossibile anche nella praticabilità, valutava nel merito, fatti di cui non disponeva l'intero testo visti i tanti omissis .
Se non trovava soddisfacente il modo di procedere e pertanto le risposte date dal Ciancimino ,a maggior ragione doveva sentirlo con i metodi che avrevve saputo approntare.
Ciancimino è nato e cresciuto in un ambiente che ha creato i fatti per cui si procedeva ,la sua testimonianza appare essenziale lecita,logica e la richiesta del P.M. ineccepibile.
Ciancimino non è nelle condizioni di mentire alla Corte ,non è uno stupido e che mentendo si troverebbe in guai mostruosi.
Sfido chiunque chiamato a deporre su fatti (VERE BOMBE ATOMICHE)che coinvolgono i poteri più alti a livello internazionale, a deporre senza prima riflettere ancor più di quanto ha fatto Ciancimino.
La favoletta intelligente per bambini deficienti ,poi,che Ciancimino dice le cose rate, è un espediente puerile per non farlo parlare.La Corte solo dopo averlo sentito con i propri metodi avrebbe potuto decidere nel merito.
« Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile: a ben vedere, significa onorare gli onesti »
RispondiEliminaAristofane
come disse simpaticamente un avvocato di Bologna, chiedendo l'assoluzione: "perché poi, giudice, parliamoci chiaro: panta REI, siam tutti colpevoli!"
RispondiElimina:-)
E. A.
Per il sig. Grasso:
RispondiEliminacome al solito quando si dice quello che si pensa si viene etichettati; a me lei vorrebbe appiopparmi l'etichetta di difensore del governo per aver constatato un fatto ovverosia il radicale ridimensionamento del Ciancimino da parte della Corte d'eppello di Palermo; perchè purtroppo per lei sig Grasso l'ordinanza con la quale la corte ha respinto la (ennesima)richiesta del PG di sentire il Ciancimino dice proprio questo; le consiglio di leggerla per capire di cosa stiamo parlando; e tanto a prescindere dalle considerazioni che lei fa sualla necessità da parte della Corte di sentirlo prima di esprimere il giudizio; ma lei, che ritengo non abbia esperienza techico/giuridica, non sa che la corte ha il dovere di valutare la rilevanza della richiesta di escussione del teste per cui, respingendola, essa Corte ha motivato pertanto la assoluta irrilevanza dello stesso che pare assolutamente incredibile viste le sue deposizioni "rateali". E' un pò come quando le difese presentano una lista di 70 testi ed i Tribunali ne scelgono solo 14 o 15. Ovviamente per i strenui difensori dell'accusa (che già è una contraddizione in termini) come lei sembra essere, la corte ha compiuto un grave errore! Ma lei deve ancora sapere, qualora le fosse sfuggito, che il processo d'appello contro il senatore dell'Utri si è caratterizzato per un fatto assolutamente singolare, almeno per me. Di solito quando il PG procede alla requisitoria il processo si considera ormai alla fine, ma nel nostro caso (e qui sta la curiosa singolarità) il PG ha chiesto di sentire una serie di testi (di cui alcuni collaboratori di giustizia) e la corte ha interrotto la predetta requisitoria a tal fine! Ovviamente tale richiesta, provenionete dall'accusa mostra una estrema debolezza della stessa che altrimenti, qualora fosse stata sicura della colpevolezza già dichiarata in primo grado, si sarebbe certamente astenuta dalle predette richieste che invece la corte ha ammesso a mio modesto avviso sbagliando e sappiamo tutti come è andata (smentite le dichiarazioni di Spatuzza). Ovviamente di fronte all'ennesima richiesta dell'accusa di sentire anche il Ciancimino a processo ormai concluso abbiamo assistito alla confessione definitiva della propria inconsistenza. Vorrei infine invitarla a riflettere sul fatto che il Ciancimino in un processo in cui non erano imputati Dell'Utri e Berlusconi, caso strano, ha sostanzialmente parlato solo di loro in questo dando una grossa mano a De Donno e Mori. Questo si che è singolare! Quindi lei si tenga la sua cara destra che io mi tengo la mia cara libertà. Cordialmente Gianluca.
Dorma pure sig. Gianluca e sogni d'oro, nulla di cui preoccuparsi va tutto a gonfie vele.
RispondiEliminaFar notare al capo dello stato che il capo del governo che possiede solo 3 TV nazionali riesce a trattare come un calzino sporco la dirigenza RAI ed i relativi organi di controllo è una sciocchezza!
L'odierna censura non è impedire di parlare ma avere la possibilità di accendere uno sterio ad alto volume, musica cacofonica, quando l'avversari parla.
L'odierna censura non impedisce la stampa ma cerca di controllare il mercato della raccolta pubblicitaria.
L'odierna censura, ci faccia caso, è intervistare (con domande prefabbricate)il politico A, dalla giusta angolazione e con tanto di trucco mentre il politico B viene intervistato all'improvviso, magari spettinato,con cattiva luce e da una brutta angolazione.
E che mi dice dei monologhi di ieri su tutte le TV?
Sogni d'oro sig. Gianluca.
Signor Gianluca
RispondiEliminaritiene giusto,non ho esperienza tecnico-giuridica. Sono un profesore di chirurgia generale.
Vedo ,dal contesto del suo intervento,che nemmeno lei ha alcuna esperienza tecnico-giuridica, probabilmente non sa nemmeno a cosa il termine faccia riferimento.
In ambito tecnico-giuridico si muoveva il mio intervento. Ma vedo che le è sfuggito.
L'eccezionalità dell'interruzione della fase requisitoria, perfettamente legittima sotto il profilo tecnico-giuridico(la giurisprudenza costituzionale ha reiteramente chiarito che fine primario del processo è l'accertamento della verità),dimostra la rilevanza della testimonianza di Ciancimino.
Spatuzza,sempre restando in ambito tecnico-giuridico,doveva solamente confermare in dibattimento, dichiarazioni che in precedenza aveva reso in altra sede.
NULLA PIU'!!! Poteva solo ritrattare(questo era l'unico pericolo),ma ciò non ha fatto!!!! Per questo motivo le dichiarazioni di Spatuzza sono da considerare un importante successo .Una Stampa insipiente ,priva di qualsiasi professionalità e tensione morale,sicuramente ignorante in ambito tecnico -giuridico ha confezionato l'ennesima mistificazione della verità. I vari Giufà poi, si sono accodati.
Irrilevanti gli altri argomenti.
Questo Gianluca è un disturbatore (troll). Mentre la Redazione, doverosamente, pubblica i suoi commenti, a mio giudizio saggio sarebbe (mi sto rivolgendo a prof. Francesco Grasso per ultimo) non replicare ai suoi commenti.
RispondiEliminaAh ma allora il "rei" del titolo del post era un refuso! Pensavo fosse un gioco di parole e perciò "me ne sono uscito" con quell'aneddoto sull'avvocato bolognese.
RispondiEliminaUn saluto.
E. A.
Carissimo Ernesto,
RispondiEliminaeffettivamente era un refuso, ma è stata un'occasione carina per un felice battuta.
Un abbraccio.
F.L.
Il ministro Calderoli ha bruciato in TV, in una sceneggiata tutta lumbard,345.000 leggi.
RispondiEliminaE' noto che il nostro patrimonio legislativo avrebbe bisogno di una buona sforbiciata,ma quante sono?
500.000 di cui ne sono state abrogate 345.000?
ma no...il solito esagerato per fare spettacolo, ne avrà abrogate 50.000, forse 20.000....forse 10.000...beh...qualcosa ha pur fatto..."gli altri" non hanno fatto neppure questo.
Fine della storia.
Ecco, tutti i telespettatori hanno, dove più dove meno, fatto questo ragionamento e nessuno, lo confesso io sono fra questi, ha tirato le dovute somme.
Un governo non approva e non abroga un bel nulla, al massimo propone. Questo compito spetta al parlamento.
Quanti avranno abboccato? Questa sceneggiata quanti voti avrà portato al mulino? 1.000...2.000...sempre meglio di uno sputo nell'occhio.
x il sig, Mosello
RispondiEliminaSiamo gia sotto regime.
Non è un regime ideologico, ormai demodeè, ma un regime che mira al massimo profitto pecuniario oltre che al piacere per il potere fine a se stesso.
E' un regime in cui la corruzione è ufficializzata.
Un regime mediatico capace di urlare più forte del "dissidente".
Un regime mediatico che imponendo la par condicio alle trasmissioni TV di fatto le sabota.
Ad Annozero, ad esempio, il fine ultimo della destra è disturbare.
Travaglio, è solo un esempio, non è mai stato messo sotto nelle sue argomentazioni, nel suo editoriale.
A Ballarò veniamo forse informati? C'è forse discussione costruttiva?
Siamo sotto regime.
Lavoriamo fino a giugno per pagare le tasse di fronte a pessimi servizi.
Non abbiamo un'informazione decente.
La magistratura è continuamente attaccata.
Un capo del governo che minaccia e che è in disaccordo tanto con il codice penale quanto con il codice tributario.
Più di così....
Per quanti mi hanno attaccato:
RispondiEliminanon ho scritto che non si debbono fare trasmissioni; ho solo criticato una trasmissione autocelebrativa che non aveva niente a che fare con la libertà di espressione; qualcuno forse ama addormentarsi con la ninna nanna del Tribuno di turno; non ho scritto che la corte di appello di Palermo ha violato la legge ammettendo i testimoni a processo ormai chiuso, ma ho solo scritto che questa è una cosa curiosa che dimostra una intrinseca debolezza dell'accusa; ringrazio la redazione per il fatto di pubblicare i miei commenti che danno un pò fastidio ai professionisti del "pensiero unico" ai quali vorrei dedicare le note e le parole di "bella ciao"; almeno così risulterò di sicuro più simpatico. Cordialmente Gianluca.