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venerdì 11 dicembre 2020
Psicanalisi ministeriale.
9 commenti:
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Il delirio di gelosia è identico al delirio di onnipotenza. Povera donna.E, povera Italia!
RispondiEliminaVolevo aggiungere a quanto postato pochi minuti fa che qualunque categoria professionale puo' essere chiamata a rispondere del proprio operato.Pensano anche i magistrati di art.101 che per I magistrati questo non debba valere? Si intende cosi' l'indipendenza della Magistratura? Buonagiornata
RispondiEliminaLa Costituzione assegna ai giudici il compito di emettere le sentenze, al parlamento di legiferare ed al governo di governare.
RispondiEliminaIl problema sorge se il giudice legifera, il governo sentenzia e il parlamento dorme.
La questione nasce a causa del mischiare l'incapacità di intendere e volere, con la gelosia, in un frullato dal sapore disgusto. Il primo, elemento da solo sufficiente a determinare l'assolunzione, il secondo(la gelosia), aggravante che ha indotto il P.M. a chiedere l'ergastolo, nonostante il parere del suo consulente: di TOTALE vizio di mente per quello che l'avvocato della difesa aveva definito un "delirio di gelosia". Il P.M. conita di appellare la sentenza. Ovviamente tutto è regolare, ed è assolutamente necessario attendere la motivazione per dare qualsiasi minima valutazione. Valutazione oggetto di serio studio per una questione giuridica di competenza della S.C., possibilmente a sezioni unite. Il ministro avrebbe avuto il dovere di studiare il caso, IN SILENZIO. Ha preferito una gravissima indebita intromissione al fine di incidere sull'opinione pubblica per un guadano poco, anzi pochissimo apprezzabile.
RispondiEliminaLa separazione dei Poteri e' alla base di quella che conosciamo come democrazia liberale, rappresentativa. Questo penso unisca, almeno in teoria, gli uomini liberi. Il fenomeno della crisi di questo sistema e' piu' generale, forse in questi ultimi anni in Italia ce ne accorgiamo di piu' perche' ogni giorno ci tocca vedere i lati piu' torbidi, di questo processo di crisi. Se escludiamo il Parlamento che almeno in questi termini sembra proprio. purtroppo, destinato all'estinzione; restano il Governo e l'Ordine Giudiziario. Voi di articolo 101 siete consapevoli delle numerose storture e gravi lacune del sistema Giustizia, la vicenda Mannino e' solo l'ultima in senso temporale. Purtroppo la maggior parte dei Vs colleghi non ha nessuno spirito critico, per svariate ragioni. Molti pensano di essere investiti di poteri (sacerdotali). Grazie per l'ospitalita'.
RispondiEliminaBuongiorno, la recente sentenza della Cassazione che ha dichiarato
RispondiEliminainammissibile il ricorso della Procura generale di Palermo contro
l'assoluzione in appello del senatore Mannino, perdipiù' facendo
rilievi fortemente critici nei confronti di chi quel ricorso aveva
promosso, mi spinge a scrivere da semplice cittadino, sperando che da
voi che del diritto siete per così' dire gli operatori, possano
arrivare delle risposte a perplessità' che da tempo ho. Tralascio il
fatto certo che questa vicenda che ha coinvolto Mannino e' durata 25
anni e più', ma questo e' da riferire al sistema non ai singoli. Ma
nello specifico questi singoli magistrati della Procura di Palermo che
a distanza di 25 anni si sono opposti alla sentenza di assoluzione in
Appello, non dovranno rispondere di niente, neanche dar conto del
perché' delle loro scelte? capisco bene che il singolo magistrato deve
rispondere solo alla legge e che deve essere libero da ogni
condizionamento.Però' la vita di un uomo senatore o non senatore, non
può' essere tenuta in scacco per decenni. Grazie per l'attenzione e in
quanto attento utente del vostro utilissimo blog, spero in una
risposta. Buona domenica
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/12/11/magistropoli-esce-il-nuovo-libro-di-antonio-massari-la-presentazione-con-peter-gomez-gioacchino-genchi-e-felice-lima/6034495/
RispondiEliminaPasquale, la vita del senatore in questione è stata tenuta in scacco per decenni poiché decenni è durato un comportamento sospetto, denunciato da tanti. La dichiarazione di inammissibilità del ricorso in cassazione è assolutamente irrilevante ai fini di ipotetiche responsabilità dei giudici, soprattutto in relazione alla durata dei tempi. Se costoro hanno commesso degli abusi il senatore li potrà porre in luce e chiedere giustizia.
RispondiEliminaIn risposta a Francesco Grasso dico che molto probabilmente il senatore Mannino chiederà un risarcimento allo Stato, almeno credo. Probabilmente non tutti sanno però che anche in quel caso a rimetterci è il contribuente, non i giudici in questione.
RispondiEliminaCosì è finita... dopo un Referendum popolare che aveva detto anni fa sì alla responsabilità civile dei giudici.... La situazione è grave ma non e seria. Grazie e buona giornata