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venerdì 28 maggio 2021

Concorso morale in abuso d'ufficio per la telefonata che "convince" il pubblico ufficiale a non compiere il suo dovere



Un esempio di applicazione del diritto dei mortali.


Dal quale si ricava che la Suprema Corte disattende  la direttiva della Procura Generale  in tema di autopromozione dei magistrati, quando si tratta di giudicare i non togati.
Ciò che è marachella, irrilevante anche disciplinarmente, è reato per tutti gli altri cittadini. 




Si tratta della recentissima sentenza n. 21006 depositata dalla Sesta Sezione della Cassazione Penale il 27 maggio scorso. 

Il "sistema" della raccomandazione volta a condizionare gli esiti dei concorsi per gli incarichi direttivi in magistratura è ormai a tutti noto.

Ma nessuna procura della Repubblica ha ipotizzato reati.

Nessun procedimento disciplinare è stato avviato.

Nessuno è stato trasferito per incompatibilità ambientale, sebbene emergesse la forza di condizionamento sulle nomine attuata per il territorio di competenza.

Restano tutti sulle proprie sedie,  a continuare.

Questo è il sistema che secondo i sacerdoti custodi della Costituzione ci dobbiamo tenere. 

Ma,  applicando il diritto dei comuni mortali, confermato dall'ultima sentenza della Cassazione,  abbiamo da tempo segnalato che si tratta di un sistema criminale.  

E la visione di Piazza Pulita di ieri sera, con l'Avv. Amara in viva voce, dimostra che gli errori sono solo  per difetto.   
      



6 commenti:

  1. quando in preda alla disperazione, nel tentativo di aggrapparmi a qualsiasi impercettibile spiraglio di luce, ho incontrato questo blog immediatamente ho realizzato che c'erano cittadini, molto più autorevoli di me, che già da anni brancolavano in piena oscurità. mi sono rassegnato, ma non ho mai perso la fiducia: spero ancora che mattarella, draghi e soprattutto cartabia facciano qualcosa per l'emersione della verità e il ristabilirsi della giustizia.

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  2. Amara in una lunghissima, oltremodo noiosa esposizione di fatti che avrebbero dovuto provare l'esistenza della "loggia ungheria" nulla chiarisce. Si muove lentamente come un serpente poco affamato, che segue la preda, ma che se trova qualche ostacolo non sa dove mordere. Dice che a seguito dell'arresto avvenuto nel febbraio 2018 folgorato sulla via di Damasco, scopre un improvviso irrefrenabile bisogno morale che individua nella collaborazione con l'autorità giudiziaria. Nessuna intenzione aveva di parlare della loggia segreta. La procura di Milano scopre nel suo p.c. due file indirizzati a L.L. che chiarisce(Luca Lotti) con le notizie in argomentiamo. Luca Lotti dichiara immediatamente che non ha ricevuto nessun file!!!! Mieli capisce che Amara è molto furbo e che semina esche. E' sicuramente , molto abile, esperto in materia e molto furbo, ma da l'impressione che in questo caso si è messo in una faccenda molto grossa, che non è per nulla in grado di tenere in mano.

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    1. Non credo per lui sia grossa la faccenda, anzi, tutt'altro. Piuttosto, Mieli, quando Amara stava specificando cosa fosse l' OPCO all'origine della sua attività criminale, avrebbe dovuto anziché stopparlo, chiedere del funzionamento di quell'organismo finanziato annualmente con fondi pubblici per attività di consulenze alle istituzioni sui fenomeni criminali caratteristici proprio delle mafie. Purtroppo in Italia gli Sciascia che sapevano denunciare in maniera appropriata le mafie sono stati rimpiazzati dagli "imbecilli", i quali o per interesse o per razzismo hanno voluto credere alla favola della mafia pericolo mondiale.

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  3. L'unica cosa che Amara dice e sta in piedi è che: " ARDITA E' STATO OGGETTO DI DOSSIERAGGIO, e se me lo avessero chiesto sarei stato il suo primo difensore" !!!!! In quanto materia di sua competenza. Per il resto una cosa dice e con l'altra la contraddice. Non si riesce a capire se la loggia ungheria era e/o è un'associazione per delinquere ove si potevano perfino sapere i temi dati a Medicina che i magistrati passavano ai loro figli, oppure una confraternita per la beatificazione degli adepti ove il dott. Ardita portava l'acqua benedetta per le suorine. Cerca di concentrare il discorso sul contrasto tra il dott Ardita e il dott. Tinebra sostenendo che vi era stata rappacificazione. Prescindendo dall'evidente infondatezza dell'assunto: è fatto assolutamente irrilevante !! ! I contrasti erano sui fatti e non sulle persone. Il dott. Ardita ha perdonato perfino la Contraffatto. E' una persona che non ama né conflitti né congiure. Importante è quanto Luca Palamara dice a AdnKronos : che " bisogna chiarire le reali ragioni per cui dentro il CSM il contenuto di quei verbali non firmati sia stato divulgato a persone non autorizzate". Oramai e' stato chiarito che il punto è il DOSSIERAGGIO, cerchiamo di non divagare.

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  4. Amara è un “classico” pentito: tiene alla sua credibilità più dell’illibatezza della madre. Quando è “attaccato” sulla credibilità, amplia, sottintende, lancia messaggi. Ha ragione Mieli, con l’aggiunta che oltre ad essere intelligente è pericoloso e ha interesse a proteggere i quattrini che ha fatto negli anni

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  5. Su Pala-Amara, Battiato aveva scritto:Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
    di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
    si credono potenti e gli va bene quello che fanno
    e tutto gli appartiene.
    Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!

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