di Andrea Mirenda - Magistrato
Di ieri l'attesissimo match, accompagnato purtroppo - per la noia degli allibratori - da pronostico preannunciatissimo.
Con la felpata benedizione dell'Arbitro, Sig. Canuto di Roma, arricchita dalle armoniose note a bordo campo di "Liana-Cheerleadermilecchiana", la Premiata Ditta “AreaMi/Ma Di Posti Saziami”, leader mondiale nel settore "tomaie e sóle" (specie delle seconde…), ha fatto scendere in campo un A-Team di eccellenza, al nobile grido di “ripijamose tuttooo!”, gutturalmente declinato stile All Blacks.
In palio, nel bel derby romano giocato sul parterre di "piazza-indipendenza-a-chiacchiere", l'ambita Mitromba Cup.
Da una parte, a fronteggiarsi, la Premiata; dall'altra, i fallosissimi CosìDaSempre, famosi per la capacità di usare capziosamente ogni codicillo del regolamento sportivo inventato ( ma subito dimenticato...) dalla Premiata.
La partita ha presto mostrato la netta superiorità della Premiata, capace di una " visione pluralista" di gioco del tutto assente nella manovra lenta, formalista e cavillosa dei malvagi avversari: i "premier", a differenza dei secondi, si gettavano su ogni “palla-di-argomento” ( mostrando, quanto a palle, di intendersene moltissimo...), con sprezzo del pericolo ( e pure di tutto il resto...) e con simpatica veemenza NO LEX!
Il pubblico, quasi unanimemente di fede premier (salvo 5 o 6 spettatori contrariati o astenuti), urlava sugli spalti (chi anche per mail):
" ...Basta con la dittatura dei Cattivi! Basta con le loro regole di salute pubblica! Padroni a Cosa Nostra!".
Sospinta, così, dalla brezza “vigoritosa” ( pardon, vigorosa...) dell'etica sportiva, la Premiata Macchina del Bene - allenatasi in men di 7 giorni (che manco Dio ci sarebbe riuscito…) e prima dello scoccare del 90esimo - piazzava in porta ( e, già che c’era, anche sullo scranno) due brillanti rigori, generosamente concessi (tra qualche mormorio dei 5-6 contestatori presenti), dall’Arbitro Canuto ...di Roma.
E la cronaca della partita potrebbe finire anche qui, con un bel 2 a 0 a tavolino, per il resto non registrandosi altri episodi degni di nota.
Come a tavolino, direte?
Eh già, stavamo dimenticando di dirvi che per ragioni sanitarie il match veniva giocato a porte chiuse, che i rigori venivano battuti a porta vuota e che la squadra ospite manco era stata invitata al match perché sul terreno dello Stadio “Indipendenza”, già pieno di marescialli, era severamente vietato l’accesso con spade.
Infine, due ultime noterelle.
La prima: curioso come l’Arbitro Canuto - a fine match e nell'imbarazzo generale - abbia ritenuto di ringraziare la squadra vittoriosa per il bel risultato conseguito ( tanto annotano perplessi i cronisti non repubblikani); la seconda, questa volta evidenziata dai bookmakers, è che prima del match il tridente d'attacco "Ferri di Lancia", vero orgoglio della Premiata Ditta, avesse fatto chiaramente intendere all'Arbitro Canuto ("as usual" poco reattivo in questo campo), che avrebbe disertato l'incontro ove, nella rosa, oltre alla prima punta romana Qurziado, non fosse stata inserita anche la nota fantasista barese.
Dalla Capitale è tutto, a voi Studio.
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