La legge! ... è ... dev'essere ... speriamo che sia ... dobbiamo fare in modo che sia ...
Pagine
sabato 2 dicembre 2023
Quando ad esser bocciato è chi dà le pagelle.
1 commento:
Scrivi il tuo commento nel riquadro qui sotto.
Per farlo NON occorre essere registrati.
Se non sei un utente di Google, nella sezione "Scegli un'identità" seleziona "Nome/URL" oppure "Anonimo", così non ti sarà richiesta la password.
Per favore, inserisci il tuo nome e cognome e la città dove vivi: un commento "firmato" è molto più efficace.
I commenti non compaiono subito nel sito, perchè sono soggetti a verifica preventiva della Redazione.
Non censuriamo in alcun modo i contenuti in base alle idee, ma non pubblichiamo commenti che:
1. ledano diritti di terzi, siano diffamatori o integrino altre fattispecie di reato (non pubblichiamo, per esempio, commenti sotto qualunque profilo razzisti);
2. contengano espressioni volgari;
3. costituiscano forme di spamming;
4. si esauriscano in una presa di posizione politica per questa parte o per quell'altra ("fare politica" è cosa nobile e necessaria, ma questo sito non è il luogo adatto).
Se non trovi pubblicato il Tuo commento e vuoi saperne le ragioni, inviaci una mail all'indirizzo della Redazione. Ti comunicheremo le ragioni della mancata pubblicazione.
La valutazione degli atti di giustizia decisivi dei magistrati in relazione a riforme ovvero conferme degli stessi, è cosa pericolosissima per la giustizia e per le persone oneste, cittadini e magistrati. Ciò che deve essere valutato sono gli atti. Accertare se si riscontrano violazioni di legge, che devono essere, con estrema precisione, contenute nella legge costitutiva per le valutazioni.
RispondiEliminaVa preso in considerazione:
ove nella parte descrittiva della sentenza si afferma una situazione di fatto contraria al vero o peggio impossibile ad esistere, v. ex plurimis, Cass. sez. 5, sent. 5 maggio 2003, Pavale, rv.224945: “ è indiscusso in giurisprudenza che ricorre il reato di falsità ideologica in atto pubblico nell’ipotesi di atto a contenuto dispositivo nel quale la parte descrittiva nel riferire una certa realtà, quale necessario presupposto delle relative determinazioni afferma l’esistenza di una situazione di fatto contraria al vero”;
l’assenza, o mera apparenza della motivazione, mancano gli elementi minimi statuiti dalle Sezioni Unite s. N.22232/2016: si pone in essere l’enunciato, ossia l’elemento statico e si omette quello dinamico, la necessaria perte argomentatila che dimostra l’attendibilità dell’enunciato;
le nullità rilevabili d’Ufficio;
la scorretta adozione di giurisprudenza obbligatoria, soprattutto da parte della suprema corte;
la violazione dell’ineludibile principio costituzionale della prevalenza della sostanza sulla forma a tutela della verità(Cass.. S.U. Sent. 3816/2005); ricorrendo a pretestuosi, inesistenti difetti di sussunzione della fattispecie alla corretta norma, ignorando l’ordinamento romanistico vigente che statuendo “iura novità curia , facta sunt probanda”, impone al giudice la conoscenza del diritto che non deve essere obbligatoriamente allegato e/o provato dalle parti, si fa tutto ciò che si vuole;
Il palese favoreggiamento di una parte nel processo(art. 319 ter);