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giovedì 21 marzo 2024

Guido Salvini: io inviso al potere, ma sul mio lavoro parlano i numeri



Riprendiamo da Il Dubbio lo scritto di Guido Salvini, un'autodifesa non dovuta di un magistrato che ha trattato un'infinità di processi difficili. 
Il cronista distratto vede la goccia sul pavimento ma non l'acqua spalata.
La lettura dell'articolo denigratorio sul Corriere della Sera (che trascura del tutto le statistiche del lavoro svolto da Salvini)  dimostra che taluni fanno danno quando lavorano, meglio un lavativo in redazione che un cronista disattento. 
I magistrati si valutano per quello che fanno; se si guardasse al non fatto sarebbero tutti da licenziare, visti i carichi dei ruoli di ciascuno.    

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La replica dell’ex magistrato a un articolo del Corsera: “Ho lasciato l’incarico da Gip a dicembre senza misure cautelari pendenti e con tutti i processi di rilievo per la collettività o conclusi o fissati”

Guido Salvini
20 marzo, 2024 • 22:50


Dispiace che il lungo ed astioso articolo del Corriere spari, con pretese di scoop, volutamente alle ombre, ed è ovvio perché è un articolo che ha il fine preciso che diremo alla fine, senza servire affatto a comprendere i problemi della giustizia a Milano.

mercoledì 13 marzo 2024

Poco da insegnare.



 di Andrea Reale - Magistrato 

Il plenum del 6 marzo ha designato i componenti togati del direttivo della Scuola Superiore della Magistratura, il cui bando  risaliva al luglio 2023.
 
I criteri eccessivamente   generalisti che dovevano improntare la scelta hanno fatto dire ad un consigliere molto indipendente che si trattava di un “ setaccio in cui passavano i dinosauri (non i granelli )”.
 
E infatti 50 candidati sono stati immediatamente “defenestrati ” senza una riga di motivazione.
 
Pare, invece,  che la sestina vincente (sarebbe bello conoscere la cabala e puntare sui sei  numeri del Superenalotto delle correnti) sia stata “giocata” soltanto tra pochi preselezionati senza comparazione e con il metodo pubblicizzato qualche anno fa da un ex consigliere del CSM (purtroppo caduto in disgrazia….): tre a me, due a te e uno a loro!