di Achille
La lettura dei giornali di oggi mi ha intristito non poco.
I fatti sono i seguenti.
Un nostro concittadino è sotto processo a Milano per corruzione.
Il processo non l’abbiamo iniziato i giudici italiani.
Nasce perché l’avvocato inglese Mills scrive al suo commercialista dicendo che una certa somma (600.000 dollari) di cui deve giustificare il possesso gli è stata donata da Silvio Berlusconi «a titolo di riconoscenza per il modo in cui io ero riuscito a proteggerlo nel corso delle indagini giudiziarie e dei processi».
Il commercialista ritiene la cosa non chiara e – avendo abitudini diverse da quelle italiane – fa immediata denuncia della cosa all’autorità competente, la quale trasmette il tutto alla magistratura italiana, che, ricevuti gli atti, aveva due sole alternative: insabbiarli o procedere a termini di legge.
Essendo i magistrati italiani persone psichiatricamente deformi, hanno proceduto a termini di legge.
A questo link uno dei tanti articoli di stampa sul caso Mills.
Quando il processo è quasi giunto al termine, il nostro concittadino imputato viene nominato Capo del Governo.
E decide di fare un decreto-legge (per i non addetti ai lavori, si tratta di un atto con il quale il Governo assume poteri che sono normalmente del Parlamento e dà vita a un atto legislativo, che il Parlamento dovrà confermare o revocare entro sessanta giorni) che blocchi il suo processo.
Il Presidente della Repubblica fa capire che trova questa cosa non apprezzabile.
Allora il nostro concittadino imputato chiede a due suoi amici di ricorrere a un espediente.
Costoro – che sono i senatori Berselli e Vizzini – propongono la cosa che non sarebbe passata come decreto-legge come emendamento al decreto cosiddetto “sicurezza”, che ha come oggetto apparente la tutela della sicurezza dei cittadini.
L’idea – geniale !!?? - è quella di bloccare centinaia di migliaia di processi, fra i quali quello che riguarda il nostro concittadino, giustificando la cosa con il dire che è solo per caso che nelle centinaia di migliaia di processi bloccati c’è quello dell’amico.
Ovviamente, giuristi e brave persone qualunque restano molto impressionati dal ricorso del concittadino imputato a questo trucco deplorevole, attuato con la complicità di un intero Governo, di due senatori e di molti parlamentari
Allora il nostro concittadino imputato, nella qualità di Capo del Governo, scrive al Presidente del Senato una lettera pubblica, nella quale gli dice che questo provvedimento che blocca centinaia di migliaia di processi serve a fin di bene, per accelerare il corso della giustizia (è stupefacente come si possa avere tanta fantasia).
La lettera in questione si trova un po’ dappertutto su internet e anche in questo blog, a questo link.
Nella lettera il nostro concittadino imputato dice testualmente, fra l’altro: «Caro Presidente, come Le è noto stamane i relatori Senatori Berselli e Vizzini, hanno presentato al cosiddetto “decreto sicurezza” un emendamento volto a stabilire criteri di priorità per la trattazione dei processi più urgenti e che destano particolare allarme sociale. In tale emendamento si statuisce la assoluta necessità di offrire priorità di trattazione da parte dell’Autorità Giudiziaria ai reati più recenti, anche in relazione alle modifiche operate in tema di giudizio direttissimo e di giudizio immediato. Questa sospensione di un anno consentirà alla magistratura di occuparsi dei reati più urgenti e nel frattempo al Governo e al Parlamento di porre in essere le riforme strutturali necessarie per imprimere una effettiva accelerazione dei processi penali, pur nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali».
Subito dopo ha il coraggio di fare finta di non sapere che il blocco dei processi lo favorirà, perché bloccherà anche il suo, e scrive: «I miei legali mi hanno informato che tale previsione normativa sarebbe applicabile ad uno fra i molti fantasiosi processi che magistrati di estrema sinistra hanno intentato contro di me per fini di lotta politica. Ho quindi preso visione della situazione processuale ed ho potuto constatare che si tratta dell’ennesimo stupefacente tentativo di un sostituto procuratore milanese di utilizzare la giustizia a fini mediatici e politici, in ciò supportato da un Tribunale anch’esso politicizzato e supinamente adagiato sulla tesi accusatoria. (…) Quindi, ancora una volta, secondo l’opposizione l’emendamento presentato dai due relatori, che è un provvedimento di legge a favore di tutta la collettività e che consentirà di offrire ai cittadini una risposta forte per i reati più gravi e più recenti, non dovrebbe essere approvato solo perché si applicherebbe anche ad un processo nel quale sono ingiustamente e incredibilmente coinvolto. Questa è davvero una situazione che non ha eguali nel mondo occidentale».
Dunque, la tesi del nostro concittadino imputato è:
1. due senatori che non sono stato io a imbeccare hanno avuto la bella pensata di bloccare centinaia di migliaia di processi penali;
2. questa è un’ottima idea che serve al bene comune (non si capisce come, ma è evidente che ormai gli italiani credono a qualunque favola);
3. mi sono accorto solo per caso che questa norma così buona favorirebbe me con riferimento a un mio processo;
4. si tratta di “uno fra i molti fantasiosi processi che magistrati di estrema sinistra hanno intentato contro di me per fini di lotta politica” (tacendo la circostanza che il processo l’ha messo su la magistratura inglese su denuncia di un commercialista pure inglese: evidentemente l’Inghilterra è diventata più “comunista” di quanto sapessimo);
5. è assurdo che solo per questa casuale coincidenza che la norma potrebbe accidentalmente favorirmi, essa non venga promulgata.
Dopo questa lettera, decine di lacché del potere, giornalisti, sedicenti intellettuali raffinati, opinion makers hanno dato luogo a una furibonda campagna di stampa contro la magistratura, dicendo che è assolutamente vergognoso che i magistrati non vogliano che venga varata una norma di legge ottima e molto utile per il bene di tutti solo perché casualmente finirebbe per favorire il nostro concittadino imputato.
Il Ministro della Giustizia si è prodotto in racconti avventurosi e in ricostruzioni arditissime per dire quanto sia giusto fermare centinaia di migliaia di processi e come questa cosa sia la più utile che si possa fare per il bene dei cittadini. E, a proposito, anche la più urgente (non a caso tutti gli italiani dal nuovo Governo non si aspettavano altro. Nulla, infatti, appare loro più urgente di un bel blocco dei processi penali).
E intanto Il Giornale, Il Riformista, Emilio Fede e ognuno che avesse uno spazio sulla carta stampata e in TV giù a pestare i magistrati.
Il Capo del Governo, con l’eleganza che gli è propria, ci ha anche definiti molto cordialmente “il cancro della nostra democrazia”.
Accade poi che il Consiglio Superiore della Magistratura osservi che il blocco dei processi sarebbe incostituzionale.
E allora il Presidente del Senato e quello della Camera corrono dal Presidente della Repubblica per dirgli che se il C.S.M. si azzarderà a dire questa cosa, saranno guai seri.
La minaccia riportata fra virgolette in un articolo di stampa che abbiamo ripreso in un post dal titolo “La marcia su Roma” sarebbe stata: “Anche il capo dello Stato deve sapere che se andrà a finire così, noi non solo riformeremo il Csm, ma incideremo sulla gestione dei giudici. Separazione delle carriere, orario di lavoro con il tesserino da timbrare all’ingresso dei tribunali, ferie di 30 giorni come tutti i dipendenti pubblici e lo stipendio indicizzato ai contratti del pubblico impiego”.
Poi, stamattina apro il giornale e cosa leggo? Che il Governo dice (il virgolettato non è una riproduzione testuale, ma una mia sintesi): “Vabbene, se ci approvate subito il lodo Alfano (giustamente chiamato da Travaglio il “dolo” Alfano), che prevede l’immunità per il nostro Capo, noi ritiriamo la blocca processi”.
A questo link uno dei tanti articoli di stampa.
Ma allora, mi sono detto nella mia ignoranza, se la ritirano a patto che si dia l'impunità al Capo, non era vero che la blocca-processi era stata pensata dai senatori Berselli e Vizzini e non era vero neppure che era stata pensata nell’interesse di tutti.
Ma allora era vero che la blocca-processi serviva solo a favorire un unico imputato.
Ma allora, mi sono avventurato a dedurre:
1. il Capo del Governo ha mentito quando ha detto che la norma serviva al bene comune (e d’altra parte se servisse davvero al bene comune perché ritirarla in cambio dell’immunità per il Capo?);
2. il Governo stava bloccando centinaia di migliaia di processi solo per fare un favore a una persona;
3. un sacco di gente ha insultato i giudici solo per coprire un brutto espediente che favoriva un imputato;
4. in Italia centinaia di intellettuali, giornalisti, opinionisti, deputati avvocati, senatori, professori non provano vergogna a mentire per favorire degli amici e hanno il coraggio di aggredire e offendere chi dice la verità.
E certo non sono belle deduzioni!
Poi ho pensato …
Immaginiamo che io sia un giudice e che un mio amico sia sotto processo nel tribunale dove lavoro.
Immaginiamo che io diventi presidente di quel tribunale e il mio amico mi chieda di favorirlo.
Immaginiamo che io pensi: se blocco il processo del mio amico finisce che mi arrestano.
Immaginiamo che allora blocchi tutti i processi di una sezione del tribunale – chenneso, duemilacinquecento (questi sono i numeri di una sezione di un tribunale) – inventandomi una esigenza urgente in un’altra sezione e spostando da quella che voglio bloccare tutti i giudici per un paio d’anni.
Mi sono detto: certo, se mi scoprissero, sai che cagnara a Porta a Porta e su Il Giornale o Il Riformista.
Di certo nessuno si azzarderebbe a difendermi.
E allora ho pensato che è vero un motto di non so chi che dice: “Se ammazzi un uomo, sei un assassino. Se ne ammazzi un milione, sei un grande statista che ha messo su una missione di pace. Se li ammazzi tutti sei Dio”.
Si, è decisamente così. Se un giudice favorisce un amico in un processo è corruzione. Se un intero Governo e tre quarti del Parlamento favoriscono un amico bloccando per legge centinaia di migliaia di processi … è politica!
Ma non è neppure questo che in fondo mi fa impressione.
Quello che mi impressiona è: ma quanto è malato un Paese nel quale l’intera vita pubblica, tutta l’attività del Parlamento, milioni di pagine di giornale, migliaia di ore di televisione vengono investite solo a contrabbandare un trucco per fare un favore a una persona, che per ottenere la complicità di tutti promette altri favori in cambio (da togliere l’ICI ad abbassare le tasse, da assumere disoccupati e far comprare Alitalia da parenti e amici).
E soprattutto: siamo ancora una democrazia costituzionale, se invece delle regole e della legge tutto è fondato sui favori personali?
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P.S. – Per coloro che inorridiranno leggendo questo articolo e mi accuseranno di “fare politica”, ci tengo a dire: non sto facendo politica, sto spiegando come si stia mettendo in pericolo la Costituzione e ne sto difendendo i valori. Il paradosso italiano è che i giudici sono costretti a criticare il Governo, perché il Governo (questo come le decine di precedenti) impiega una enorme quantità del suo tempo a impedire alla giustizia di funzionare e per giunta racconta a tutti che la colpa del suo non funzionamento è dei giudici. In sostanza, coloro che dicono che ci dovremmo stare zitti, minano l’efficienza della giustizia e ci indicano come i colpevoli di ciò di cui colpevoli sono invece loro. Parlarne, purtroppo, è l’unico modo per difendere il nostro onore e la nostra dignità. E per provare a impedire che la gente possa dire: “Non l’avevo capito cosa stava succedendo”.
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La foto del Ministro Alfano è tratta da Repubblica.it
Sono davvero ingenui, qesti. E pensare che sarebbe bastato mettere sotto ispezione ministerale la sezione del Tribunale che si occupa del caso; ne sarebbe discesa senz'altro l'"incompatibilità" del giudice che non avrebbe potuto - essendo inquisito dal Ministro della Giustizia - giudicare il Capo del Governo; una volta esautorato, quel giudice sarebbe andato incontro ad una ultra-rapida condanna disciplinare che avrebbe chiuso definitivamente il caso.
RispondiEliminaE', come si nota, solo una questione di metodo; ammetto di non saper scegliere tra i due.
Nicola Saracino
Più che inorridire, da parte mia, un Grazie!
RispondiEliminab
Concordo in pieno con tutto quanto detto. E ringrazio l'autore perche' questa e' vera informazione. Noi cittadini, ormai, per conoscere la verita' abbiamo soltanto Internet, e quei pochi giornalisti o coraggiosi magistrati, anzi Magistrati, che non riescono piu' a tollerare tutti gli affronti di questo governo. GRAZIE
RispondiEliminaPer Nicola (commento delle 21.13)
RispondiEliminaSante parole!!!
Quanto hai drammaticamente ragione, carissimo Nicola.
Questi "delinquenti", "cancro" e quant'altro di indegno che siamo i giudici lavoriamo da decenni in un contesto nel quale è impossibile scegliere se sia meglio un Governo (quello attuale) che si fa le leggi che servono ad amici e amici degli amici o un Governo (quello precedente) che pure ha fatto le leggi che servivano ad amici e amici degli amici (per esempio un indulto assurdo) ma anche mandava ispettori a destra e manca per fini misteriosi (o forse no) (de Magistris), auspicava (e otteneva) incolpazioni disciplinari infondate che però mettevano in croce il magistrato che osava distrubare il potere (Forleo). E nel frattempo una riforma dell'ordinamento giudiziario contro la giustizia e molto altro.
Insomma, sembra un paradosso.
Da anni e con Governi di tutti i colori, i magistrati lavorano con un datore di lavoro che non vuole che siano efficienti. Da anni lo scopo fondamentale che si prefigge il potere sembra quello di fare in modo che la giustizia non funzioni e che i magistrati la smettano di "dare fastidio".
E' come se in una fabbrica i dirigenti nella notte andassero a distruggere i pezzi che gli operai costruiscono di giorno.
E, come più volte entrambi abbiamo scritto qui, purtroppo una bella fetta di vertici della magistratura - associata e non -, in diverse occasioni (per esempio sotto il precedente Governo) non solo non ha ritenuto di opporsi a tutto questo, ma si è decisamente prestata.
Un abbraccio.
Felice Lima
Finalmente qualcuno che analizza i fatti dalla A alla Z e li vede per quello che sono!
RispondiEliminaG-R-A-Z-I-E!!
" non sto facendo politica, sto spiegando come si stia mettendo in pericolo la Costituzione e ne sto difendendo i valori".
RispondiEliminaNe sentivamo veramente bisogno.
L'analisi è giustamente impietosa. Penso tuttavia che gli italiani lo abbiano capito tutti l'intento del governo; magari non sanno esattamente di cosa si sta parlando, ma sanno che il governo traccheggia per salvare il suo capo.
RispondiEliminaPoi consentitemi di non essere d'accordo sul fatto che non si possa e non si debba scegliere. Il governo precedente non prendeva le impronte digitali ai bambini, non credo che lo facesse, e comunque non lo sbandierava ai quattro venti come se fosse una cosa di cui andare orgogliosi.
Io non sono d'accordo con l'antipolitica: personalmente scelgo sempre e se devo scegliere tra De Magistris e un bambino o tra l'attacco alla Forleo e il razzismo strisciante, non ci penso due volte. E v'è di più ... per dirla tutta credo che tutta questa propaganda sul non voto, sulla non scelta, non serva a niente e sia stata anzi controproducente. Se non ci piacciono i partiti che ci sono e i sindacati che ci sono e il sistema che c'è, facciamoli nuovi. Oppure entriamo dentro a quelli che ci sono come gruppi che reclamano l'esercizio dei propri diritti di cittadinanza sostanziale.
Insomma, ci siamo... perché non contiamo?
Certo è che chiusi in queste riserve virtuali, noi cittadini conteremo sempre meno e la gente continuerà a pensare che i traccheggi del governo in fondo sono una cosa non più di tanto interessante.
Con molto affetto
Isidoro
Tutto giusto tranne una cosa: Berlusconi non ha detto che siete il cancro ma "una metastasi della nostra democrazia" (http://it.youtube.com/watch?v=oQSXLKfJlRc). Siccome solo un cancro maligno può avere metastasi, è evidente che per il nostro la democrazia è un cancro maligno. Per una volta che ha detto quello che pensava, non "fraintendiamolo"...
RispondiEliminaSaluti,
Arturo
Grazie..
RispondiEliminaQuello della rete rimane l'unico canale d'informazione valido..e l'unica speranza è che sempre più gente vada alla ricerca della verità attraverso questi mezzi e che chi come voi la diffonde sia sostenuto nel migliore dei modi..
Chissà se, prima o poi, diventeremo un paese normale.
RispondiEliminaO forse no, è proprio il nostro destino quello di complicarci la vita.
sono d'accordo con Isidoro: inneggiare al non voto no è stata una scelta pagante... per quanto tempo ne porteremo le conseguenze? Almeno questa piccolissima opportunità andava sfruttata fino in fondo. Ora veramente ci rimane solo questa "realtà virtuale" da condurre. Ma anche qui: come si puo' avere un vero confronto quando sappiamo bene che le notizie ce le cerchiamo "su misura?". Il Parlamento è fin'ora nel mondo conosciuto il sistema il più partecipativo possibile. Non possiamo abdicare alla responsabilità di scelta libera dei nostri rappresentanti.
RispondiEliminaPer il Cane di Jack delle 23,28.
RispondiEliminaIl mio discorso riguardava i metodi; il primo lascia sul campo morti e feriti, il secondo cambia le regole, belle o brutte che appaiano.
Tentare di spiegare le cose senza schierarsi non vuol dire non avere idee, ma solo non volere imporle agli altri.
Nicola Saracino
Condivido quanto detto così chiaramente, tuttavia chiedo ai Magistrati: perché chi propone leggi anticostituzionali, Capo del Governo o Ministro o semplice parlamentare, non possa essere accusato di attentato alla Carta Costituzionale? Tra l'altro questo è uno dei pochi casi in cui il Lodo Alfano lascerebbe la Magistratura libera di procedere.
RispondiEliminaUn semplice cittadino
X Il cane di Jack
RispondiElimina"L'analisi è giustamente impietosa."
Eh, rispecchia i tempi. 8(
"Penso tuttavia che gli italiani lo abbiano capito tutti l'intento del governo; magari non sanno esattamente di cosa si sta parlando, ma sanno che il governo traccheggia per salvare il suo capo."
Io credo che in fin dei conti sia questa la cosa più disperante, che lo abbiano capito ma che preferiscano non pensarci.
" Il governo precedente non prendeva le impronte digitali ai bambini, non credo che lo facesse, e comunque non lo sbandierava ai quattro venti come se fosse una cosa di cui andare orgogliosi"
Mica è tanto giusto il discorso, secondo me.
Non so voi, ma io preferisco qualcuno che me lo dice in faccia (o me lo dimostra con gli atteggiamenti) di che pasta è fatto, piuttosto che trovarmi di fronte uno che mi liscia il pelo, mi sorride e poi mi frega.
Non so se ho reso l'idea.
Se uno mi dice "io proteggo i deboli, io faccio solo cose giuste e buone" e poi scopro che "di nascosto" fa esattamente il contrario, mi sento due volte tradita.
"Io non sono d'accordo con l'antipolitica:"
Nemmeno io, per questo non mi piace nessuno dei nostri politici. ;)
"personalmente scelgo sempre e se devo scegliere tra De Magistris e un bambino o tra l'attacco alla Forleo e il razzismo strisciante, non ci penso due volte."
Vedi, per poter scegliere bisogna conoscere.
De Magistris è stato scelto da chi conosce le cose di cui parla e si occupa.
E tra queste cose ci sono il futuro e la vita di migliaia di cittadini, costretti a vivere in alcune regioni d'Italia che potrebbero essere l'eccellenza e che invece sono l'ultima ruota del carro.
Di quale "bambino" generico stiamo parlando?
Non credo che chi difende l'operato di De Magistris non abbia a cuore il futuro dei "bambini". Anzi, ha a cuore il futuro di tutti quei bambini che vivono in un territorio in mano a gente senza scrupoli, che è capace di qualsiasi nefandezza pur di far soldi.
Gente che ai bambini gli spara in testa, per strada.
De Magistris è un bravo magistrato che lavora sodo, è un dovere morale difenderlo.
Altro ragionamento che non capisco è quello sulla Forleo e il razzismo.
Credo che alla Forleo tutto si possa dire tranne che "razzista" o che non pensi a difendere le minoranze.
"che tutta questa propaganda sul non voto, sulla non scelta, non serva a niente e sia stata anzi controproducente"
Io parlo per me, poi gli altri si devono comportare secondo coscienza.
Personalmente non accetto compromessi, se di una persona non mi fido, perchè lo devo votare?
Mica è obbligatorio.
Del resto non ce la faccio proprio a votare turandomi il naso, che ci posso fare?
"Se non ci piacciono i partiti che ci sono e i sindacati che ci sono e il sistema che c'è, facciamoli nuovi. Oppure entriamo dentro a quelli che ci sono come gruppi che reclamano l'esercizio dei propri diritti di cittadinanza sostanziale."
Bravo, col sistema elettorale che abbiamo, provaci te ad entrare nel circuito e a farti votare.
Se ci riesci mi fai un fischio che la prossima volta ti voto.
"Insomma, ci siamo... perché non contiamo?"
Non contiamo perchè "non ci siamo".
1 italiano + 1 italiano = 3 partiti politici.
Ma dove vogliamo andare che litighimo su tutto e che non muoviamo un passo se non ci conviene economicamente?
"Certo è che chiusi in queste riserve virtuali, noi cittadini conteremo sempre meno "
Stiamo cominciando a contare proprio perchè ci siamo creati, a fatica, queste "riserve".
No caro Achille (mi permetto il caro) non sta facendo politica questi fatti non sono politica.
RispondiEliminaQuello che è più drammatico che adesso "tutti" sono d'accordo per dare precedenza assoluta e urgente entro il mese di luglio alla discussione del Lodo , per risolvere i problemi privati di "alte cariche istituzionali".
Quello di cui non ho ancora sentito parlare è se nel contempo si provveda con la stessa "autorevolezza" e "urgenza" a risolvere i problemi di tutti quei cittadini (per rimanere nell'ambito giustizia) impantanati nella palude della giustizia civile pagata in anticipo allo stato (di cui si parla solo incidentalmente)oltre di chi attende il suo processo penale.
Alessandra
concordo pienamente col signor achille. dunque il governo è bugiardo, e di brutto. io uso anche altre parole per definirlo, ma qui non si può, ergo lo faccio altrove.
RispondiEliminafatto sta che la situazione è molto negativa e temo che la fine del tunnel sia molto lontana. si salvi chi può...
La delegittimazione dei Giudici che ricercano esclusivamente la verità, convinti che essa non abbia colore politico, è sempre stata la strategia preferita dei potenti per coprire le loro malefatte e garantirsi l'impunità, svuotando e sovvertendo i principi della Costituzione. Anche di Falcone era stato detto che era un comunista e politicizzato, che teneva nel cassetto le prove di crimini dei suoi amici, che aveva manie di protagonismo, che parlava troppo con i mezzi di stampa e insomma...il solito vecchio repertorio della propaganda di regime, trito e ritrito...è proprio vero che l'unico giudice che piace è quello morto (salvo essere stato calunniato e isolato da vivo). L'elargizione graziosa di favori ai servitori da parte del potente al posto di regole scritte uguali per tutti; la revisione dell'art. 41 bis e un malinteso spirito di "pietà e umanità" per efferati assassini assoggettati alla "disumana" carcerazione che non "rieducherebbe" e recupererebbe alla società il reo( pare quasi una burla del dettato costituzionale, se non fosse tutto tragicamente vero), la totale assenza della certezza della pena (che deve essere giusta, ossia essere commisurata alla gravità del crimine commesso, ma deve essere comminata e pagata senza alcuno sconto, pena la perdita di credibilità della giustizia stessa) sono l'essenza della modalità mafiosa di esercizio del potere, a riprova che come un cancro questa mentalità si è ormai estesa a tutto il Paese condizionando l'azione politica di tutti i governi (di destra e sinistra )e l'opinione pubblica.
RispondiEliminaCordiali saluti,
Paola
Concordo pienamente su quanto scritto.
RispondiEliminaPersonalemente la situazione dei giudici presi di mira dai vari governi la trovo penosa. Come disse Travaglio a 2 politicastri PDL (Lupi e Butti)"...gli avete insegnato ad abbaiare ai delinquenti ma è da un po' di tempo che, appena abbaiano, invece che ricevere una carezza, vengono presi a calci in c..o! Abbiate il coraggio di dirgli chiaramente chi non deve essere processato e lasciateli lavorare in pace!"
http://it.youtube.com/watch?v=MSSq4_du914&feature=related (dal minuto 2:05)
io penso che per coerenza tutto l'articolo andrebbe cancellato in quanto è una presa di posizione politica e cita dati palesemente fasulli secondo un'ottica stalinista tanto cara a certe persone, non c'è niente di male per carità però i fatti sono che questo mills un bel giorno ha deciso di far mettere sotto accusa Berlusconi, forse gli stava antipatico e tutti i magistrati inglesi, senza alcuna prova forse per rivalsa personale o corrosi da ideologie di estrema-sinistra, gli sono andati dietro facendo tutto questo putiferio che non ha ragione di esistere.
RispondiEliminaOra berlusconi, giustamente si sta difendendo, da quando difendersi da accuse infondate è un reato?
va be andiamo oltre..
le leggi blocca processi è stata creata per i cittadini e non per berlusconi al fine di accelerare quei processi gravissimi che rischierebbero di essere bloccati per lungo tempo, inoltre il fine è quello di migliorare la sicurezza in Italia snellendo la fase processuale.
la legge sull'immunità alle alte cariche dello stato si rende necessaria perché le alte cariche dello stato possano meglio adempiere ai propri compiti, come del resto sancito dalla costituzione stessa che evidentemente non conoscete.
per farla breve visto il contenuto palesemente politico (a me pare di leggere uno scritto di Mao)di questo articolo chiedo alla redazione l'immediata cancellazione dello stesso.
grazie mille
firmato
uno di Forza Italia
E' ancora più brutto constatare che questi attacchi quotidiani alla costituzione ed ai magistrati servono anche per distogliere l'attenzione da altri provvedimenti(di cui per altro nessuno parla) che incideranno pesantemente sulla vita lavorativa di tutti dipendenti pubblici e privati e che stanno di fatto togliendo diritti acquisiti con anni di lotte sindacali. Parlo del decreto 112 del 25/06/08 che reca disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
RispondiEliminaRita
Egregio Sig.re "Uno di Forza Italia"
RispondiEliminaIl contributo che ciascuno da alle discussioni cui partecipa consiste in delle ragioni;un bagaglio di argomenti che offre a sostegno di una propria tesi per farla accettare e non fare accettare quella che non condivide.
Generalmente si suppone che tali argomenti siano sostenuti da una conoscenza più o meno approfondita dell'oggetto della discussione.
Generalmente.
Se infatti questa è la regola,lei costituisce l'eccezione che ne conferma la generale validità.
La tesi sostenuta dall'Autore dell'articolo,non è una tesi matematica ( cioè non si impone per autoevidenza),ma ragionevole,presuppone cioè che possa essere oggetto di un rigetto o di una condivisione ragionata.
Lei ribadisce,come ha fatto il Governo,che tale provvedimento è di generale utilità.
E' ragionevole dubitare di tale circostanza quando se ne paventa la revoca nel caso in cui venga approvato un altro provvedimento che impedisce la processabilità di 5 cariche dello Stato?
E' ragionevole supporre che allora l'interesse generale,se ciò dovesse avvenire,non era tale?
E' ragionevole pensare che allora questo non era che una scusa di facciata,dal momento che se permanesse,si dovrebbe approvare lo stesso?
E' ragionevole pensare che il criterio della gravità adottato, che guida la scelta di quali processi effettuare e quali no,sia arbitrario?
Cosa fa supporre che il sequestro di persona a scopo d'estorsione desti minor allarme sociale?
Su che basi afferma che serve a snellire la fase processuale dal momento che per i processi non sospesi,le regole da seguire sono identiche a quelle che si seguirebbero per i processi sospesi?
Infine la vorrei edocere su una circostanza fondamentale:la più grande garanzia che la Costituzione,che lei conosce così bene,ha predisposto nei confronti del potere giudiziario è il processo e la motivazione delle sentenze.
Essa stabilisce,ma lei già lo sa,che non si possa stabilire la colpevolezza di nessuno senza che sia prima fatto un processo e senza che l'imputato sia messo in condizione di difendersi,e nel caso in cui venga condannato,di sapere se ciò non è la conseguenza dell'odio del giudice.
La Costituzione sancisce il diritto sacrosanto ed inalienabile di difendersi "nel" processo e non "dal" processo.
Pierluigi Fauzia
A quello di forza italia..
RispondiEliminasei un troll, vero? :)
ciao, Loris.
Gentile simpatizzante di Forza Italia,
RispondiEliminanulla di male a difendersi, ma i cittadini in uno stato democratico sono tutti uguali davanti alla legge (art. 3 della Costituzione) e sono tenuti a difendersi nel luogo deputato a ciò: un'aula di tribunale, con tutte le garanzie e ultra-garanzie di legge, non avvalendosi di alcuna sospensione del proprio processo in corso (tale sarebbe infatti l'oggettivo effetto del provvedimento cosiddetto "blocca-processi") o di alcuno "scudo" per le più alte cariche dello Stato proprio mentre a proprio carico sono in corso 2 processi (le altre 3 cariche non hanno a proprio carico alcun procedimento, ergo l'unico che ne trarrebbe vantaggio sarebbe il capo del governo). Ci si difende nei tribunali,come fanno tutti gli altri cittadini, non attaccando chi ti dovrebbe giudicare in televisione, usando rispetto per un'altra Istituzione dello Stato, con senso di responsabilità e civiltà, nell'interesse comune, e non lasciandosi andare a espressioni tipo "i giudici sono "comunisti e stalinisti" (ma chi vuole che creda più a queste storie? il comunismo è già morto e sepolto da tempo...) e sono "metastasi della democrazia".
Le sembra giusto usare simili toni e approfittare dell'indubbio vantaggio di possedere giornali, case editrici, 3 televisioni (più il controllo delle tre tv di Stato) per criticare pesantemente i Giudici dai quali si è processati, facendo quel che a nessun altro cittadino è possibile fare? Per quanto riguarda il caso Mills, legga se vuole il verbale di interrogatorio dello stesso avvocato Mills pubblicato in questo stesso blog, così potrà acquisire nuovi elementi per poter giudicare se si sia trattato della "solita" iniziativa "persecutoria" dei giudici italiani (la notizia di reato è giunta dall'Inghilterra, cosa avrebbe preferito, che si lasciasse correrere solo perché ad alcuni non avrebbe fatto piacere?)
saluti.
Achille, mi dispiace dirglielo ma lei sta proprio facendo politica. Lo sa perché? Perché, per quanto le compete, lei si sta onorevolmente occupando e preoccupando della cosa pubblica, in particolare del buon andamento della giustizia nel nostro paese. Non è questa la politica?
RispondiEliminaIl problema che ci si debba sempre difendere dall’accusa di “fare politica”, nasce dal fatto che si confonde, purtroppo strumentalmente, “partecipare” con “fare parte di”.
Un conto è esprimere un’opinione o fare una critica perché si ritiene di fare la cosa giusta in base a determinati principi, e un altro conto è difendere o attaccare ciecamente qualcosa o qualcuno solo perché si “appartiene a” (questa non è politica). Avete molto opportunamente scritto su questo blog che “la libertà non ha appartenenza. E’ conoscenza. E’ rispetto per se stessi e per gli altri.”
Si sa, l’Italia è il paese delle parrocchie e delle conventicole. Quando l’appartenenza diventa più importante della libertà, ecco che tutti sono disposti a calpestare le regole pur di difendere la propria parte. Succede che quelli di destra difendono ad ogni costo il loro leader, quelli di sinistra giustificano i loro dicendo “sì ma in fondo i nostri sono i meno peggio”, perfino i tifosi Juventini sono disposti a “perdonare” Moggi pur di difendere la loro squadra.
Dovremmo forse spogliarci delle nostre appartenenze e provare a guardare la realtà senza pregiudizi e senza barricate. Solo questo ci può permettere di conoscere, confrontarci, e provare a risolvere insieme i problemi.
Oggi dobbiamo avere tutti paura di parlare perché, qualsiasi cosa diciamo, veniamo accusati di essere di questa o di quella parte. Ma è solo un’intimidazione, un modo per zittire, per delegittimare, non bisogna cadere in questa trappola.
Prova ne è l’intervento dell’anonimo delle 11.08, che, anziché spiegarci come e perché le leggi del governo dovrebbero migliorare la sicurezza e il funzionamento della giustizia (saremmo tutti ansiosi di capirlo!) invoca la cancellazione dell’articolo (che è come dire: tu non devi dire quello che pensi, solo perché è contrario a quello che penso io!) . In realtà l’intervento dell’anonimo, che tra l’altro non si presenta come un cittadino, ma come “uno di Forza Italia” (e qui torniamo all’appartenenza al di sopra di tutto), è nient’altro che uno spot pubblicitario, un compendio di ideologia (cosa c’entra Mao con questo post???) privo di qualsiasi motivazione, e lo capirebbe anche un bambino che mira unicamente a difendere la propria “parte politica”, e non certamente la giustizia, la sicurezza o il bene comune.
Per Il cane di Jack
"personalmente scelgo sempre e se devo scegliere tra De Magistris e un bambino o tra l'attacco alla Forleo e il razzismo strisciante, non ci penso due volte."
Beh, io decisamente non voglio scegliere tra De Magistris e un bambino, o tra la Forleo e il razzismo. Perché secondo me qui non si tratta di pesare cosa è più importante o più grave (sempre che questo si possa fare). Il perseguimento della giustizia non può essere interrotto a piacimento, deve essere un processo continuo; ogni volta che viene interrotto o impedito si crea una ferita nello stato di diritto, le cui conseguenze sono imprevedibili ei incontrollabili.
con le dichiarazioni comunistoidi di Famiglia Cristiana e del New york times abbiamo raggiunto l'oltraggioso spinto.
RispondiEliminada aggiungere anche le dichiarazioni fascistoidi di alcuni esponenti politici contro berlusconi. Inoltre la manifestazioni fascistoide di oggi a Roma non farà altro che rendere più forte la tensione.
Qui è in corso una pericolosa deriva istituzionale in cui i comunisti, i compagni attaccano Berlusconi.
Il razzismo dell'opposizione e di alcuni esponenti, nei confronti del nostro amato cavaliere sono sempre di più.
mi spiace leggere di politica in un sito in cui non si dovrebbe parlare di politica. se non erro nessun magistrato ha diritto di criticare o di esprimere il proprio pensiero su ciò che riguarda la politica e i politici.
uno di Forza Italia
Comunistoidi... fascistoidi.. ma come parlate!!
RispondiEliminaIo non mi do pace.. la questione e' trita e ritrita eppure ancora mi provoca spasmi gastrici
Ma per quale santo motivo chi non e' d' accordo conm la linea politica di un qualsiasi governo deve essere visto come una sorta di eversivo
Ma soprattutto non riesco a rendermi conto come sia stato possibile manipolare la mente di tanta gente che finisce per ripetere a pappagallo gli spot che i nostri politici ci propinano giornalmente....L'amato cavaliere dall'armatura lucente c'e' riuscito.. questo lo dobbiamo riconoscere...li ha infinocchiati tutti... guardate cosa scrivono non hanno la minima idea di cosa stanno dicendo... ripetono...un mero esercizio di memoria.. come quando alle elementari impari la poesia da recitare davanti ai compagni( di classe.. meglio precisare!)ma non ne hai colto il significato.. ma tanto che importa l'hai detta bene
Povera Italia
Povera Italia
RispondiEliminaHa ragione.Condivido in pieno ogni suo rilievo.Purtroppo è questo il destino che abbiamo in sorte.
P.S.
Anch'io non riesco a darmi pace.
Cordialmente
Pierluigi Fauzia
Egregio "uno di forza italia" (ma perchè non firmarsi con un nome e nascondersi dietro l'anonimato? Mah.....)
RispondiEliminavorrei controbattere a quanto da Lei scritto.
- "io penso che per coerenza tutto l'articolo andrebbe cancellato in quanto è una presa di posizione politica". Intanto bisogna intendersi su cosa significa "fare politica"; personalmente propendo per l'interpretazione aristotelica per cui "politica" significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. In questo senso, ben venga qualsiasi forma di confronto, e da chiunque. Fermo restando che prendere una posizione politica non è un reato. Ed è
- "cita dati palesemente fasulli".Quali dati sono fasulli? E in base a cosa afferma ciò?
- "i fatti sono che questo mills un bel giorno ha deciso di far mettere sotto accusa Berlusconi". I fatti sono che l’avvocato inglese Mills scrive al suo commercialista dicendo che una certa somma (600.000 dollari) di cui deve giustificare il possesso gli è stata donata da Silvio Berlusconi «a titolo di riconoscenza per il modo in cui io ero riuscito a proteggerlo nel corso delle indagini giudiziarie e dei processi». Il commercialista ritiene la cosa non chiara e fa immediata denuncia della cosa all’autorità competente, la quale trasmette il tutto alla magistratura italiana, che, ricevuti gli atti, procede a termini di legge. Se poi Lei è a conoscenza di altri fatti, non ha che da confutarli davanti ad un giudice.
- "tutti i magistrati inglesi, senza alcuna prova forse per rivalsa personale o corrosi da ideologie di estrema-sinistra, gli sono andati dietro facendo tutto questo putiferio che non ha ragione di esistere.". Questa sconfina veramente nel ridicolo! Oltre al fatto che il putiferio lo ha scatenato Berlusconi e la sua corte. Va bene esprimere le proprie opinioni, ma evitiamo per favore di scrivere cose false.
- "Ora berlusconi, giustamente si sta difendendo, da quando difendersi da accuse infondate è un reato?". Infatti non è un reato difendersi da accuse infondate; trovo però discutibile e scorretto crearsi leggi su misura al fine di evitare il processo. Se le accuse sono infondate, perchè Berlusconi non si difende in sede processuale? Perchè non dimostra la sua innocenza? E non mi risponda, per favore - ammesso che Lei mi risponda - con la storiella della magistratura persecutrice e sinistroide. Non sta in piedi.
- "le leggi blocca processi è stata creata per i cittadini e non per berlusconi al fine di accelerare quei processi gravissimi che rischierebbero di essere bloccati per lungo tempo, inoltre il fine è quello di migliorare la sicurezza in Italia snellendo la fase processuale". Dubito che i cittadini, soprattutto se coinvolti in un procedimento in cui sono innocenti o parte lesa, gioiscano all'idea di vedere il loro processo bloccato per almeno un anno, soprattutto in cosiderazione degli attuali tempi della giustizia. Per accelerare i tempi occorrono ben altri provvedimenti; e mi sfugge come sia possibile che, bloccando i processi, si possa snellire la fase processuale, è una contraddizione in termini. Me lo spiega, per favore?
- "la legge sull'immunità alle alte cariche dello stato si rende necessaria perché le alte cariche dello stato possano meglio adempiere ai propri compiti, come del resto sancito dalla costituzione stessa che evidentemente non conoscete". Che sia necessaria una legge sull'immunità personalmente lo ritengo opinabile e comunque l'art. 96 della Costituzione riguarda i reati commessi nell'esercizio delle funzioni.Per cui non c'entra nulla con i fatti in questione.
Vuole avere la cortesia di rispondermi senza nascondersi dietro teorie complottiste o persecutorie, per favore?
Uno di Forza Italia è solamente un provocatore che non ha intenzione di discutere. E' sempre la medesima persona. Non conviene rispondergli, è tempo sprecato.
RispondiElimina@ Anonimo delle 14.41
RispondiEliminaIstintivamente mi verrebbe da dire che hai ragione. Ma, forse ingenuamente, alla fine mi scopro per l'ennesima volta ad avere fiducia nella forza dei fatti e delle idee da contrapporre alle provocazioni....
X “uno di forza Italia”...
RispondiEliminaCredo che il giochetto gasparriano qui difficilmente può attecchire... almeno per quanto mi riguarda io non scendo a discutere di tali questioni con ragionamenti di questo tipo...
Sarò semplice e diretto invece... e con quello che dirò difficilmente mi potrà essere etichettato il termine “comunista” e “giustizialista”...
1)Lodo Alfano:
“Costituzione Italiana:
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
E’ chiaro che nessun presidente del consiglio e nessun altro cittadino può ritenersi più o meno uguale di fornte alla legge... figuriamoci immune da essa...
2) Sospensione dei processi:
“Costituzione Italiana:
Art. 111.
La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge.
Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata.”
Oltre ad essere daccordo con quanto scritto dal dott. Achille in merito al fatto che lo stesso Governo si è smentito sul fatto di quanto sia indispensabile e benevolo questo provvedimento negli interessi del popolo italiano stesso... aggiungo che tale provvedimento di fatto comporterà, al contrario di quanto sosteneva il Governo, una paralisi del sistema giudiziario e la prescrizione futura dei processi sospesi...
E quindi la ragionevole durata è disattesa da questo provvedimento... poichè la Costituzione, nella sua saggezza, impone alla magistratura di dover celebrare i processi, e il parlamento e il governo di legiferare in modo che tali processi, tutti indistintamente, possano essere celebrati in tempi di breve-medio periodo... affinchè la dignità di chi ha subito un dolo sia ripagata in termini di giustizia. La sospensione non è stata prevista dalla nostra Costituzione e che con la frase “La legge ne assicura la ragionevole durata” ne vieta la sospensione... il guaio è che la politica, indistintamente, di destra e sinistra, negli ultimi venti anni almeno ha varato leggi che allungano la durata dei processi oltre che in certi casi renderli quasi ininfluenti dal punto di vista penale... o addirittura di arrivare al non giudizio dell’imputato tramite la prescrizione... dove i termini di tempo della prescrizione sono stati diminuiti e i tempi della durata dei processi sono stati prolungati... quindi essendo la politica al corrente del fatto che i tempi dei processi si erano prolungati mediamente diminuire i termini della prescrizione significa che parte dei processi non devono arrivare a giudizio... e quindi per alcuni tipi di reati si garantisce quasi l’impunità... soprattutto nei tribunali meno attrezzati e con più grossi carichi di lavoro e meno personale.
Concordo perfettamente con l'Anonimo delle 14.41, certo che però lascia un po' di stucco il nostro interlocutore di forza italia. Istintivamente leggendo i suoi due commenti la mia prima reazione è stata sorridere con leggerezza, come se egli avesse voluto fare dell'ironia paradossale, ma così non è. E capisco bene chi si prodiga a rispondergli, non capita tutti i giorni l'opportunità di conoscere (anche se virtualmente) qualcuno che si dichiara così palesemente schierato senza il minimo dubbio. Forse è proprio perché sappiamo bene di essere circondati da persone che la pensano così, e nel non darci pace cerchiamo tutte le argomentazioni e razionalizzazioni possibili per trovare un punto di convergenza, non tanto delle idee quanto delle regole di discussione. Ma ahimè credo sia una vana speranza, non c'è sordo peggiore di colui che non vuole ascoltare. E qui mi sembra siamo chiaramente di fronte a qualcuno che ha molta voglia di sentenziare più che di dialogare. Le certezze degli insicuri sono come muri di cemento armato, difficile scuoterle con il terremoto dei ragionevoli dubbi, sono anti sismiche! D'altronde mi sembra chiaro che se l'insicurezza non si avvalesse di tali metodi protettivi sarebbe ogni momento faccia a terra ed è una posizione che non piace a nessuno, giusto?!
RispondiEliminaDecisamente concordo con l'Anonimo che occupare per costui tempo e spazio sia un lavoro in perdita che regala soddisfazione solo al suo egocentrismo.
Un cordiale saluto a tutti
Ah...
RispondiEliminaDimenticavo una cosa importantissima da aggiungere al mio precedente post...
Il presidente del Consiglio disse che la norma che prevedeva la sospensione dei processi era una norma "SALVA TUTTI"...
Ma che in realtà salvava chi? Se il processo viene bloccato chi ne trae giovemento è di sicuro chi rischiava di venir giudicato colpevole... quindi i criminali... e se tale norma era volta a salvare tutti i criminali... le vittime di tali crimini come vengono considerate? tale norma come la potremmo definire nei confronti delle vittime? "MORTIFICA VITTIME"? "AMMAZZA SENTENZE"? "AMMAZZA VITTIME"?... c'è l'imbarazzo della scelta... e davvero non saprei quale sarebbe il più appropriato...
Quindi la sostanza è che i criminali, come per l'indulto sono quelli che ne traggono giovamento, e le vittime dei reati vengono beffati anche da questo modo di fare politica... dallo Stato che dovrebbe garantire il loro diritto ad essere tutelati da chi viola la legge.
E tutto ciò... ha una sola parola... VERGOGNA!!!
LETTERA DEL PORTAVOCE del presidente: «uno sfortunato errore»
RispondiEliminaGaffe Usa: «Berlusconi? Politico dilettante
in un Paese corrotto». Poi Bush si scusa
Nel kit stampa della Casa Bianca «materiale insultante nei confronti del premier e degli italiani»
http://www.corriere.it/esteri/08_luglio_07/materiale_insultante_bush_berlusconi_bb112d28-4c53-11dd-85a4-00144f02aabc.shtml
Gaffe...
Berlusconi dilettante...
Paese corrotto...
un esperto fotografo... non c'è che dire...
Appello personale
RispondiEliminaAppello personale di Oliviero Beha per la manifestazione di martedì 8 luglio a Piazza Navona, Roma
Vi raccomando di intervenire a Piazza Navona, a Roma, l'8 luglio, alle 18, perché c'è da difendere la Costituzione, che per l'Italia è la madre di tutte le leggi, e quindi difendendo la Costituzione si difende la legalità contro chiunque voglia violarla. Venite a testimoniare fisicamente, se potete, non dando nessuna delega neppure a chi organizza la manifestazione, così che per il momento almeno resti una difesa non da sinistra, né da destra o dal centro. Venite per ragionare, riflettere, incontrarvi, dimostrare che non vegetate, né che siete a priori dalla parte di qualcuno che non sia la Costituzione stessa. Venite a controllare per quel che potete che in Piazza non si creino le condizioni per un "professionismo dell'anti-casta" bensì quelle di una discussione generale su come è finito il Paese tutto. Sapendo che essendo questa classe dirigente e questo ceto politico che ci hanno ridotto così, non sarà certamente nessuno di loro che ci salverà dal precipizio. Quindi difesa a oltranza della Costituzione e nessuna delega a nessuno, almeno per ora, neppure a coloro i quali parleranno dal palco. Anche per il bene loro, naturalmente. Così non si monteranno la testa.
Oliviero Beha
Quoto totalmente l'intervento di Beha... anche se purtroppo non potrò andare alla manifestazione... :(
In difesa della Costituzione:
RispondiEliminahttp://tv.repubblica.it/rateweek/in-difesa-della-costituzione/21920?video
Grazie mille per l'articolo!
RispondiEliminaUn piccolo consiglio a tutti i frequentatori del blog: non sprecate tempo e polpastrelli per rispondere in modo troppo articolato al forzista.
RispondiEliminaTanto spedisce i suoi "commenti" e poi spegne il PC e torna a giocare con le figurine della Nazionale di Bocce.
Lo riaccende solo per vedere l'effetto che ha avuto il suo "intervento" ma difficilmente potremmo asserire che afferri l'intero senso delle risposte ricevute.
E' un troll e come tale va trattato: va ignorato.
Vorrei chiarire che quando parlavo di scelta, non volevo affermare che ci si debba sentire obbligati a scegliere tra due o più cose che sono parimenti negative. Anzi è tutto il contrario: sono convinto che le scelte debbano essere fatte tra cose che abbiano un loro valore intrinseco tenendo presente i pro e i contro (per esempio ponte sullo stretto si e ponte sullo stretto no).
RispondiEliminaIl problema che mi pongo è il seguente: in questa deriva della democrazia, in cui i cittadini si trovano a dover scegliere tra disvalori di diversa portata, è giusto astenersi, lasciando che le cose vadano come vogliono gli altri, o il diritto di voto, seppure svuotato di molti contenuti di effettività democratica, deve continuare ad essere esercitato?
E' stato Felice Lima a parlare di un"contesto nel quale è impossibile scegliere se sia meglio un Governo (quello attuale) che si fa le leggi che servono ad amici e amici degli amici o un Governo (quello precedente) che pure ha fatto le leggi che servivano ad amici e amici degli amici (per esempio un indulto assurdo) ma anche mandava ispettori a destra e manca per fini misteriosi (o forse no) (de Magistris), auspicava (e otteneva) incolpazioni disciplinari infondate che però mettevano in croce il magistrato che osava distrubare il potere (Forleo)."
Questa affermazione non mi trova concorde. Ecco tutto.
Penso che il precedente governo non si sarebbe mai avventurato in una politica della sicurezza così compiacente nei confronti di un razzismo strisciante che esiste nella società e che dovrebbe essere contenuto dalla politica e non enfatizzato. In questo senso, per me, la partita Forleo vs. "impronte digitali di bambino rom", non ha storia.
Per il resto, a parte il colore che ho voluto dare, definendo un dilemma che nella mia testa e nel mio cuore non esiste, io sono dalla parte degli uomini e delle donne liberi. De Magistris e Forleo hanno sempre tutta la mia solidarietà.
Per quanto riguarda la questione dei partiti e dei sindacati, quello che voglio dire non è che dobbiamo fondare dei partiti nuovi. Invece, a mio modesto avviso, dobbiamo unirci per creare le condizioni di una nuova politica, magari nelle strutture che già ci sono. So bene che i magistrati di questo blog (con riferimento analogico alle correnti interne alla magistratura) hanno un'idea diversa. Eppure tanto diversa non deve essere, se il loro sbocco è stato verso la società. Non sono tanto in disaccordo con loro quando parlano di "opposizione senza potere". Faccio un distinguo quando si tratta di rimandare il momento della scelta ad un nebuloso futuro. E' oggi che dobbiamo dare consapevolezza, qualità, visione tattica e strategica alle nostre scelte. E' oggi che dobbiamo utilizzare il voto come uno strumento tra i tanti, rifiutando i vantaggi e il potere che possono venire dal suo esercizio (voto di scambio in senso lato :-)
Un'altra cosa, per completare i chiarimenti al mio commento precedente, che forse involontariamente, era un po' provocatorio: il discorso delle riserve virtuali. Certo che sono convinto anche io che internet, i blog, i newsgroup, e tanta altra roba di questo genere, sono occasioni quasi miracolose di scambio di idea e di crescita. Ma è roba di nicchia, almeno in questo momento storico, almeno in Italia. Secondo me si illude chi pensa di poter incidere in qualcosa da qui. Personalmente l'unica aspettativa che ho da "posti" come questo è quella di crescere, di imparare e di informarmi, di poter provare a delineare qualche progetto. E' una cosa di grandissima importanza, ma non basta. Come non basta votare per sentirsi la coscienza a posto, perché non funziona proprio il concetto di delegare un potere ad altri, omettendo poi di controllare come lo esercita, di criticare quando è il caso e di suggerire quando pensi di aver avuto una buona idea.
Mi scuso per la lunghezza dell'intervento.
Un carissimo saluto a tutti.
Isidoro
X Il cane di Jack
RispondiEliminaConcordo con quello che dici.
Il tuo intervento precedente in effetti mi ha provocata ma mi ha permesso anche di dire la mia. 8)
Vorrei rispondere ad alcune tue osservazioni.
Tu dici che bisogna mettersi insieme e riprenderci la politica e la vita di questo Paese.
Va benissimo, il problema è trovare i numeri per fare la squadra.
L'ho già detto che dove abito (paesino piccolo) non si trovano 15 persone per fare una giunta indipendente, MA VERAMENTE INDIPENDENTE da tutto e da tutti, dai partiti corrotti, dai genitori, dai cugini, dagli zii e dai compari a cui fare piaceri una volta posato il deretano sul pubblico scranno?
Oh, non si trovano! Tutti, prima o poi si tirano indietro perchè parrebbe brutto negare un piacere al compare d'anello, casomai ce lo chiedesse.
Ecco, questa è la nostra situazione.
Dove pensiamo di andare con questa mentalità?
I blog, i siti, la Rete ci permettono di comunicare, di sentirci meno scemi e soli, di sentirci quasi utili a qualcosa quando possiamo diffondere un post intelligente o di pubblico interesse.
Ci permettono di capire che il nostro bisogno di giustizia, di legalità, non è un blasfemo bisogno di ghigliottina selvaggia, come ci ripetono tutti i giorni dagli organi di informazione, ma è qualcosa di sacrosanto e di costituzionalmente garantito (in teoria).
Tornando al non voto, lo ripeto, non ce la faccio a votare qualcuno che non mi ispiri fiducia. E purtroppo per adesso non c'è nessuno che risponda a questo elementare requisito.
Parlo sempre per me, non voglio convincere nessuno.
@ Luciana: la sensazione di solitudine di cui parli la conosco pure io. Forse la mia è una solitudine colpevole, perché nel tempo mi sono disinteressato della politica pensando che fosse affare di altri e una cosa sporca. Spero di avere tempo, forza e coraggio per rimediare e dare anche un piccolo contributo.
RispondiEliminaNemmeno io voglio convincere nessuno. Che le persone, in buona fede e disinteressate, discutano da punti di vista diversi, è una cosa bella.
Un affettuoso ciao (a tutti)
Isidoro
Mi sembra indubbio che quanto propone il governo, oltre a essere in contrasto con la Costituzione, soprattutto all'art.3, sia palesemente contrario a ogni logica.
RispondiEliminaPerchè se la legge è uguale per tutti, non lo è anche e soprattutto per le 4 cariche più importanti dello stato?
E qui si evidenzia un ulteriore problema: l'assenza di qualsiasi senso etico, la presenza costante di un'amoralità diffusa che sconfessano apertamente l'operato di chi dovrebbe amministrarci.
C'è un chiaro tentativo di ritornare a principi di assolutismo in evidente contrasto con i concetti di democrazia e di libertà.
Quello che provo in questi giorni è uno sconforto senza precedenti, è come se la mia vita avesse imboccato un tunnel oscuro.
Non sono un magistrato, ma mi sono sempre interessato di affari legali e nel rispetto della legge vigente, giusta o sbagliata che fosse a mio giudizio.
Non vale la pena di rispondere al Forzista, che sembra un nastro registrato che snocciola parole non sue; anzi lo compatisco, perchè è già schiavo di un sistema che si tende a imporre.
Grazie, grazie mille di spiegare che stà capitando. Forse non cambierà nulla, ma in effetti io in futuro non potrò dire:“Non l’avevo capito cosa stava succedendo”.
RispondiEliminaEnrica
X Il cane di Jack
RispondiElimina"la sensazione di solitudine di cui parli la conosco pure io."
Eh, hai presente quando ti guardano come se fossi tu il marziano, quello fuori posto, quello "strano"?
"Forse la mia è una solitudine colpevole, perché nel tempo mi sono disinteressato della politica"
Ma siamo tutti colpevoli!
Anche io dov'ero?
A che pensavo mentre l'invasione dei Visitors procedeva?
Che poi ci sarebbe da fare tutta una riflessione socio-culturale sul fatto che noi italiani siamo stati sempre così, mica penseremo di esserci guastati adesso, basti rivedere film come "Il Dott. Terzilli medico della mutua" per capire che certe storture ci sono da secoli nella nostra società e credo che moriranno con noi.
Probabilmente ha contribuito molto al mio disinteresse proprio il pensare che la politica fosse una cosa sporca.
Non mi sono resa conto che meno me ne occupavo e più sporca sarebbe diventata perchè il mio modo di non fare lasciava campo libero a chi se ne sarebbe occupato per motivi "strettamente personali".
"Spero di avere tempo, forza e coraggio per rimediare"
Ma sì, tutto s'aggiusta fuorchè l'osso del collo. 8D
"Che le persone, in buona fede e disinteressate, discutano da punti di vista diversi, è una cosa bella."
E' una cosa bellissima e stimola l'intelligenza. 8)
CERTO CHE SIETE TUTTI PROPRIO STRANI
RispondiEliminasolo perchè un certo MILLS ha detto che ha ricevuto 600mila euro da Berlusconi tutti voi gli credete?
non è stato dimostrato
come tanti processi contro Berlusconi
questi sono Giudici politicizzati
è evidente
tantissimi processi contro Berlusconi sono processi creati da Giudici di sinistra politicizzati
è evidente