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sabato 29 gennaio 2022

Screditati



 di Nicola Saracino - Magistrato 


In una cerimonia solenne, qual è l’inaugurazione dell’anno giudiziario, il suo vice presidente ha invocato l’urgente riforma del CSM perché così com’è non garantisce di svolgere i suoi compiti istituzionali con lealtà ed imparzialità. E se lo dice lui c'è da crederci. 

La riforma è sollecitata a gran voce, quasi trepidante, dalle stesse correnti della magistratura le quali, candidamente, ammettono che costrette a votare coi vecchi metodi non potranno che replicare le nefandezze di sempre, in tal modo affossando l’istituzione già screditata ed ormai resiliente solo verso le sentenze che ne decretano la nullità degli atti, riprodotti tal quali a disprezzo d'ogni controllo di legalità. 

venerdì 28 gennaio 2022

Sorteggio del CSM: 1787 firmatari!



E' trascorso qualche anno da quando uno sparuto drappello di magistrati lanciò su questo blog la proposta del sorteggio temperato come metodo di selezione dei candidati al Consiglio Superiore della Magistratura. Per tutte le buone ragioni descritte nella presentazione di quell'idea, accompagnata anche dal testo normativo.

Un'autentica bestemmia per il "sistema" che si basa sulle clientele elettorali e sulla gestione politicizzata della carriera dei togati e, soprattutto, della giurisdizione, in danno dei cittadini.     

Si è chiuso da poche ore il referendum che l'Associazione Nazionale Magistrati su questo tema aveva indetto a fine dicembre 2021. 

Va segnalato che non si è potuta svolgere alcuna campagna referendaria perché il principale strumento di dialogo dei magistrati italiani, la loro mailing list gestita dall'ANM, è silente da inizio anno per via di "problemi tecnici", quanto mai opportuni ed irrisolti.

E va detto che al voto non sono stati ammessi i magistrati non iscritti all'ANM, che sono in "numero significativo", e  pure che a votare sono stati in 4.275, vale a dire il 54% degli aventi diritto; ma ben 3.597, un "numero significativo", non ha votato. 

Chi ha votato per il sorteggio lo avrà fatto per le ragioni qui sempre sostenute o anche per motivi diversi. 

Chi non ha votato lo ha fatto perché non informato o perché non ha confidenza con il voto telematico.

C'è da credere che costoro, se avessero votato, si sarebbero espressi in "numero significativo" a favore del sorteggio proprio perché non hanno risposto alla chiamata alle armi delle correnti contro il sorteggio.

La divisione delle percentuali tra favorevoli e contrari al sorteggio temperato, infatti, non indica affatto l'esistenza di fazioni contrapposte. 

Perché chi ha votato a favore del sorteggio si è espresso senza sollecitazione di un gruppo di appartenenza, lo ha fatto liberamente per scelta individuale.        

Contro il sorteggio le correnti (i partiti dei magistrati) hanno, invece, efficacemente chiamato a raccolta i loro eserciti organizzati ed infatti, come Pirro, annunciano la vittoria.

Il presidente dell'ANM Santalucia ha subito voluto comunicare ai media la notizia della "sconfitta" del sorteggio, contro il quale ha votato, a suo avviso, un "numero significativo" di magistrati, pari a 2.470.

A fronte del numero - per Santalucia non significativo - di 1.787 colleghi favorevoli al sorteggio che idealmente ci piace vedere come sottoscrittori dell'originaria proposta lanciata proprio dalle pagine di questo blog. 

Ora, sul significato dei numeri ciascuno può farsi la propria idea.

Ma chi segue con occhio attento le vicende della magistratura sa che è successo qualcosa di epocale o, come notato da un uomo politico, di "impensabile".

Perché più del 40% dei magistrati (votanti) ha espresso la  sua profonda insofferenza verso il "sistema" correntizio.

E poiché la legge elettorale del CSM non la decidono i magistrati questo referendum altro non è se non  un vero e proprio boato rivolto alla politica affinché metta seriamente mano al "sistema" del voto togato.

 





       

   

      

sabato 22 gennaio 2022

ANM al voto: un referendum per cambiare.


di Lorenzo Matassa - Magistrato

Nella prossima settimana i magistrati italiani andranno alle urne referendarie per cercare di mutare l’attuale sistema di elezione dei componenti del CSM.
Più in generale, la consultazione elettorale sarà uno strumento per dare una spallata al “Sistema” correntocratico ben delineato da Palamara nel suo oramai famigerato best seller pornografico (che, sembra, abbia già pronto un sequel…).

L’idea è quella che l’elezione a sorteggio degli incarichi consiliari, unita alla rotazione delle funzioni direttive e semi-direttive degli uffici giudiziari, possa stroncare – finalmente – la patologia in cui la magistratura italiana è miseramente precipitata.

La lettura di questo documento aiuterà i più volenterosi a capire.

Non c’è più.... rispetto!



Luca Palamara è radiato ma il “Sistema” scorre imperterrito. 

Il fiume carsico ogni tanto erompe. E lo si può ammirare. 

Il Consiglio di Stato, sentenze n. 267 e n. 268 del 14.1.2022, sancisce l'illegittimità delle nomine delle massime guide della nomofilachia italiana, Presidente e Presidente aggiunto della Suprema Corte di cassazione, il primo anche componente di diritto del CSM.  

CSM CDS 2-0



di Andrea Mirenda - Magistrato 

Di ieri l'attesissimo match, accompagnato purtroppo - per la noia degli allibratori - da pronostico preannunciatissimo.

Con la felpata  benedizione  dell'Arbitro, Sig. Canuto di Roma,  arricchita dalle armoniose note a bordo campo di "Liana-Cheerleadermilecchiana",  la Premiata Ditta “AreaMi/Ma Di Posti Saziami”, leader mondiale nel settore "tomaie e sóle" (specie delle seconde…), ha fatto scendere in campo un A-Team di eccellenza, al nobile grido di  “ripijamose tuttooo!”, gutturalmente declinato stile All Blacks.

In palio, nel bel derby romano giocato sul parterre di "piazza-indipendenza-a-chiacchiere",  l'ambita Mitromba Cup.

giovedì 20 gennaio 2022

"Perchè io so io e voi non siete un … " (Il Marchese del Grillo)




Coi complimenti (per la sveltezza) della più alta carica dello Stato il CSM ha appena licenziato ad ampia maggioranza la delibera che, superando le sentenze del Consiglio di Stato che le avevano annullate, ribadisce le nomine del Presidente della Corte di Cassazione e del Presidente Aggiunto. 

Sicché pochissimi giorni paiono essere stati sufficienti al CSM per emendare quelle delibere dai vizi rilevati dal Consiglio di Stato. 

Si aprono due possibili scenari, in assenza della motivazione ufficiale della delibera odierna. 

lunedì 17 gennaio 2022

Il plotone di Stato.




Al CSM tira aria di rivincita. 

Contro il Consiglio di Stato dipinto dal sistema come il plotone di berlusconiana memoria.

Così come in occasione della condanna in cassazione del Cavaliere, quando il soliloquio postumo di uno dei consiglieri che concorse alla pronuncia riferì di un plotone di esecuzione contro il politico,  oggi ci si appiglia all’estensore della sentenza che ha cassato le nomine apicali della cassazione per metterne in dubbio l'imparzialità, reo di aver vinto il concorso quando nella commissione esaminatrice figurava l’antagonista del presidente caducato. 

domenica 16 gennaio 2022

Crisi ... d'astensione.



di Nicola Saracino - Magistrato 

A leggere certa stampa la sentenza del Consiglio di Stato che ha appena annullato la nomina del Presidente della Corte di Cassazione  è additabile a sospetto di parzialità perché l’estensore era divenuto tale in quanto vincitore del concorso per consigliere di Stato quando della relativa commissione faceva parte  il ricorrente. 

Debito eterno di gratitudine, dunque, verso chi ti ha dato il “posto”. 

Inoltre  s’è detto che quella sentenza ha anche mancato di rispetto al Presidente della Repubblica che aveva avallato la nomina del presidente così fragorosamente caducato. 

Le sentenze si rispettano.



Mettete il titolo tra virgolette e cercate su Google. 

Appariranno molti risultati che evocano le vicende giudiziarie più importanti degli ultimi anni e che spesso hanno coinvolto esponenti politici.  

Alla critica delle sentenze ad opera di chi non le ha gradite s’è sempre accompagnato il monito, proveniente dal mondo magistratuale, “le sentenze si rispettano”.  

E come si rispettano le sentenze, viene da chiedersi? 

giovedì 6 gennaio 2022

Statisticamente mente.




Nel discorso di inaugurazione dell’anno giudiziario del 2020 il Procuratore Generale della Cassazione, dr. Giovanni Salvi, affermò che percentualmente le assoluzioni dalle accuse penali non superassero il 20%.

L’informazione era di per sé autorevole ed il confronto con le statistiche disponibili, relative ad anni piuttosto risalenti, fece quindi pensare ad un eccezionale recupero di efficienza del sistema penale. 

Sopravviene, oggi, un studio molto accurato di Cristiana Valentini, ordinario di procedura penale, che dimostra, “dati alla mano”, quanto mal riposto fosse l’ottimismo del Procuratore Generale. 

Signora Ministra, cosa vuol sapere?


di Nicola Saracino - Magistrato 

Un padre uccide il piccolo figlio. 

Atto tremendo, contro natura. 

Giusti il dolore e lo sdegno ai massimi livelli. 

Quel padre aveva (avrebbe) avuto un alterco con un collega di lavoro minacciato con un coltello e per quel motivo si trovava agli arresti domiciliari.