Giovedì scorso Luca Palamara è stato sentito, per circa un’ora e mezza, dalla prima commissione del Consiglio superiore della magistratura, che ha tra i suoi compiti anche quello di valutare i presupposti per i trasferimenti per incompatibilità ambientale dei magistrati.
La legge! ... è ... dev'essere ... speriamo che sia ... dobbiamo fare in modo che sia ...
Pagine
mercoledì 31 marzo 2021
Chi fa troppe domande paga?
lunedì 29 marzo 2021
Il clamoroso autogol dell'Anm
Pubblichiamo i commenti, alquanto critici, di due colleghi al comunicato con il quale la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati ha invitato i dirigenti degli uffici giudiziari italiani a sospendere l’attività giudiziaria urgente, a seguito dell’esclusione del comparto giustizia dalla programmazione vaccinale, non ritenendo garantite le condizioni per lo svolgimento in sicurezza delle udienze.
Se ancora avevamo qualche dubbio sull’utilità di questa
Associazione Nazionale Magistrati, il comunicato diffuso il 28.3.2021 a firma
della GEC li spazza via tutti.
Con formidabile intuito i nostri pensatori associati hanno
partorito un comunicato doppiamente inutile: in primo luogo perché, anziché
rivolgere le legittime preoccupazioni della categoria agli organismi
istituzionali concretamente in grado di incidere sulla ridefinizione delle
priorità del piano vaccinale, invita i
dirigenti degli uffici giudiziari ad
adottare non meglio specificate misure finalizzate a “rallentare
immediatamente tutte le attività dei rispettivi uffici, senza escludere, nei
casi più estremi, anche la sospensione dell’attività giudiziaria non urgente”;
in secondo luogo, perché, in assenza di normazione primaria e/o secondaria
legittimante tali iniziative, nessun dirigente giudiziario dotato di raziocinio
assumerà iniziative che vadano oltre il rabbocco dei dispenser di gel
disinfettante.
sabato 27 marzo 2021
Giangiacomo Ciaccio Montalto, la lungimiranza di un Uomo.
venerdì 26 marzo 2021
Le chat di Palamara "son ma chi pon mano ad esse"?
di Rosario Russo - Magistrato in quiescenza
DOTT. RAFFAELE CANTONE
Procuratore della
Repubblica di Perugia
DOTT. PIERCARLO
FRABOTTA
G.U.P. del Tribunale di
Perugia
DOTT.SSA DONATELLA
FERRANTI
Consigliere della
Suprema Corte
Illustrissimi Magistrati,
permettetemi di riassumere le vicende che vi hanno visti in
vario modo protagonisti.
A) Dopo la richiesta di rinvio a
giudizio del dott. P. (proc. 6652/2018, mod. 21) e mentre le sue chat
impazzavano sui giornali, il 26 maggio 2020 l’avv. prof. F. Mucciarelli,
incaricato di costituirsi parte civile per A.N.M., ne chiese la copia al P.R. di
Perugia. Questi, con provvedimento del 3 settembre 2020, dopo avere sostenuto
che per gli organi disciplinari dell’A.N.M. non sussistevano ragioni di
riservatezza impeditive all’accesso, riteneva (tuttavia) che era necessario
contemperare accesso e riservatezza. Perciò autorizzava il richiedente a
prendere visione in segreteria delle chat, subordinando l’effettivo rilascio
della copia alla puntuale specificazione, per ciascuna chat, delle «ragioni
rilevanti per la costituzione in giudizio o per l’esercizio di altre situazioni
giuridicamente rilevanti». Trattandosi di circa 60.000 pagine di messaggi,
l’Avvocato e l’A.N.M. ritennero di non potere materialmente esercitare, alle
predette iugulatorie condizioni, il proprio diritto.
B) Frattanto, a seguito delle
ultime elezioni, si costituivano gli organi dell’A.N.M. e, su pressante
richiesta di alcuni componenti del Comitato Direttivo Centrale, si decise di
reiterare l’istanza di rilascio.
lunedì 22 marzo 2021
Ammuina plan
di Massimo Vaccari - Magistrato
“Tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora: chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio passann’ tutti p’o stesso pertuso: chi nun tene nient’ a ffà, s’ aremeni a ‘cca e a ‘llà”
Il dibattito sia precedente che
successivo all’entrata in vigore della legge 27 febbraio 2015 n. 18, che ha
introdotto modifiche alla disciplina sulla responsabilità civile dei magistrati, era stato accompagnate dallo slogan
martellante di “Ce lo chiede l’Europa”, utilizzato da diversi politici per
accreditare nell’opinione pubblica l’idea che la riforma si fosse resa
necessaria per adeguare la disciplina previgente al diritto dell’Unione Europea.
Se si fossero però lette le
pronunce della Corte di Giustizia Ue che avevano ispirato la riforma, ci si
sarebbe accorti che esse non avevano riguardato affatto, né del resto avrebbero
potuto farlo, il profilo della responsabilità del magistrato ma quello della
responsabilità dello Stato per violazione del diritto dell’Unione.
domenica 21 marzo 2021
Chi legittima chi?
L’acqua freschissima dell’acquaiolo.
sabato 20 marzo 2021
La lumaca avara.
giovedì 18 marzo 2021
Separati in casa: i pubblici ministeri e l’astensione, degli altri.
mercoledì 17 marzo 2021
Un processo penale alla ricerca della verità apparente
Riforma della magistratura: questione morale o organizzativa?
martedì 16 marzo 2021
Un uomo vivo è morto
Presentazione di una parafrasi
lunedì 15 marzo 2021
Alta chirurgia.
CSM casa nostra? No, casa di tutti.
domenica 14 marzo 2021
La loggia del venerabile sorteggio
Nella rassegna stampa del CSM del 13 marzo 2021 è stato
inserito un articolo del quotidiano “La Sicilia”, a firma di Francesco Puleio,
procuratore aggiunto della Repubblica di Catania, che contiene una serie di obiezioni alla proposta di introdurre il sorteggio dei componenti
togati del Csm, quale rimedio alla pervasiva influenza delle correnti nella
vita professionale dei magistrati italiani, disvelata all'opinione pubblica dalle
vicende di Magistropoli.
Nell’editoriale, oltre alle solite obiezioni di carattere per
così dire tecnico, già confutate in numerosi occasioni e anche in articoli di questo blog (si veda ad esempio), ve n’è
una assolutamente inedita, ovvero che il sorteggio dei togati del Csm sarebbe
stato incluso nel “famoso piano di rinascita democratica di Licio Gelli”.
In altri termini si tratterebbe di un intervento da sempre gradito
alla massoneria.
sabato 13 marzo 2021
ANM, ma che voglia e, soprattutto, che fretta di leggere quelle chat.
giovedì 11 marzo 2021
Il geco ed il Gico.
mercoledì 10 marzo 2021
Ernesto Galli Della Loggia, una lucida analisi dei guasti (costituzionali) del correntismo in magistratura.
martedì 9 marzo 2021
Cavallo pazzo?
lunedì 8 marzo 2021
Noi speriamo che ve la caviate voi ...
Cancellate Palamara !
di Massimo Vaccari - Magistrato
Molti, compresi il Consiglio Superiore della Magistratura e
l’Associazione Nazionale Magistrati, si erano illusi di trattare e far apparire il dott. Luca Palamara come il capro espiatorio del malcostume che ha ridotto una parte della magistratura
italiana da ordine autonomo e indipendente dello Stato a parte di un sistema
politico-affaristico.
Costoro pensavano di potere fare dell’ex-presidente dell’Anm la personificazione della metastasi che affligge da troppo tempo questo potere dello Stato così che, una volta rimosso lui, tutto potesse tornare come prima, anche se tutti sanno che le metastasi richiedono interventi drastici e radicali.
Ebbene grande deve essere stato per i predetti lo sconcerto quando hanno dovuto constatare il fallimento del loro progetto.
domenica 7 marzo 2021
sabato 6 marzo 2021
Ministro, non dia carta bianca alla scorrettezza.
giovedì 4 marzo 2021
Il cavallo zoppo
mercoledì 3 marzo 2021
Dimenticate Donatella!
La decisione, secondo quanto riportato
dal quotidiano, è finalizzata ad evitare il giudizio del collegio dei probiviri
dell’A.N.M. , al quale la consigliera di cassazione sarebbe stata probabilmente
sottoposta, al pari di altri magistrati che, secondo quanto risulta piuttosto
chiaramente dalle chat acquisite nell’indagine penale su Luca Palamara, avevano
raccomandato a quest’ultimo nominativi di colleghi per la loro nomina ad
incarichi direttivi.