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martedì 30 maggio 2023
La sorte è cieca ma la sventura ci vede benissimo.
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30.5.23
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domenica 21 maggio 2023
Senza capo … né coda.
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21.5.23
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martedì 16 maggio 2023
ANM di lotta e di governo.
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16.5.23
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giovedì 4 maggio 2023
L'odiato algoritmo.
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4.5.23
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sabato 29 aprile 2023
INAUDITO !
La Quinta Commissione del CSM, che istruisce le pratiche per le nomine dei dirigenti degli uffici giudiziari e formula le proposte di nomina al Plenum, ha udito Giovanni Bombardieri, da anni in contesa con Raffaele Seccia per la nomina a Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria.
Il CSM ha già nominato due volte Bombardieri, incassando altrettante bocciature dal Consiglio di Stato.
Scopo dell’audizione, dopo il secondo annullamento della
nomina all’ambita carica e con la spada di Damocle del Commissario ad acta, che interverrà se il CSM non
provvederà alla nuova nomina entro il prossimo 4 maggio secondo gli stringenti
criteri segnati dal Giudice amministrativo, era quello di accertare il possesso
da parte dell’aspirante Procuratore dei cosiddetti prerequisiti: indipendenza,
imparzialità ed equilibrio.
Al centro dell’audizione la lunga chat tra Bombardieri e Luca
Palamara, allora componente del CSM e “riveritissimo” Presidente proprio della
Quinta.
Il sospetto, indotto dal contenuto di detta chat, è che la
nomina di Bombardieri a Procuratore reggino sia stata il frutto di un orribile
patto: la revoca della domanda a Procuratore aggiunto della Capitale per
lasciare spazio a Giuseppe Cascini di Area in cambio della garanzia alla futura
nomina a Procuratore di Reggio.
Bombardieri effettivamente revocò quella domanda a
Procuratore aggiunto, Cascini fu nominato a quel posto e, successivamente, con
Palamara relatore della pratica, Bombardieri fu nominato all’unanimità
Procuratore di Reggio Calabria.
Bombardieri, dal canto suo, ha negato l’esistenza di un tale
accordo.
Non sembra, però, che il sospetto sia stato pienamente
fugato. Dopo la sua audizione, il togato Andrea Mirenda ha fatto ciò che era
naturale fare: proporre di sentire Palamara.
Ma, apriti cielo: la linearità e la logica al CSM non sono
di casa. Per tutti gli altri componenti della Commissione, infatti, Palamara è
pregiudizialmente inattendibile.
Nun se po’ senti’!
L’affermazione si attaglia al veto su Palamara, il quale,
come chiunque altro potenzialmente nelle condizioni di fornire dati utili
all’istruzione, potrebbe e dovrebbe essere udito.
Ma ci riferiamo al principio espresso dalla Quinta
Commissione del CSM, quella che dovrebbe selezionare i “migliori” magistrati per innalzarli al soglio dirigenziale.
Anche la meno ferrata delle matricole di Giurisprudenza sa
che il giudizio di attendibilità/inattendibilità si compie ex post, dopo la sua audizione, riguarda le dichiarazioni rese e
non è una qualità intrinseca della persona.
Ma in una parte del CSM, evidentemente, oggi come ieri, si (s)ragiona in
base a criteri di convenienza insondabili per i comuni mortali.
Tanto quello di Magistropoli resta territorio franco; lì, a
tutti i livelli, i radar di controllo permangono inattivi o, comunque, se ci
sono, le rilevazioni non destano reazioni.
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"Uguale per tutti"
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29.4.23
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venerdì 17 marzo 2023
Il chattismo finalmente all'attenzione del Csm
Dopo quello che fonti ben informate hanno definito come un profondo
e franco confronto, la quinta commissione, ossia quella che si occupa dei
conferimenti degli incarichi direttivi e semi-direttivi, ha deciso - all’unanimità
– di adottare come protocollo di lavoro quello di acquisire sempre, per ciascun
candidato semidirettivo/direttivo, le eventuali chat con Luca Palamara che lo dovessero
riguardare onde valutarne i c.d. prerequisiti (imparzialità, indipendenza,
equilibrio).
Si tratta, per il vero, di dati già presenti presso il CSM che, peraltro, nella
scorsa consiliatura, sono stati usati, quando lo sono stati, asimmetricamente
(studiatamente contro alcuni, sapientemente ignorati per talaltri…).
La commissione ha anche espresso l’intenzione di avviare al più presto una
discussione generale dell’intero Consiglio sui riflessi deontologici del
“chattismo “, nella prospettiva di proporre una circolare che vieti ai
magistrati di intercedere presso i consiglieri - per sè o per altri - ai fini
dell’ ottenimento di incarichi o vantaggi personali.
Se tale circolare dovesse vedere la luce sarà sicuramente lecito per i magistrati segnalare ai consiglieri i problemi del proprio ufficio onde ricevere
sollecite risposte e ausilio dall’istituzione consiliare; ma vietato darsi
alle “auto/etero petulanze”, in conformità, del resto, al progetto di
codice etico dei vari CSM europei della Rete Encj.
Il risultato peraltro sconfesserebbe la famigerata direttiva
dell’ex procuratore generale Salvi che aveva escluso la rilevanza disciplinare
delle autopromozioni, anche se petulanti.
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"Uguale per tutti"
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17.3.23
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domenica 5 marzo 2023
Valutazioni non professionali.
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5.3.23
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mercoledì 8 febbraio 2023
Aria nuova al C.S.M.
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Tale votazione è stata preceduta da quella di approvazione della delibera della Commissione Verifica titoli che aveva escluso vi fossero condizioni di ineleggibilità per tutti i consiglieri.
Ebbene, quest’ultima delibera del
Csm ha avuto un solo voto contrario, quella del consigliere togato dott. Andrea
Mirenda, che si è espresso per l’ineleggibilità del prof. Roberto Romboli.
Il voto del consigliere indipendente
è dipeso dalla considerazione che l’art 104, comma 3, della Costituzione prevede
che i componenti laici del Csm debbano essere scelti dal Parlamento “tra
professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati dopo
quindici anni di esercizio”.
Ebbene, il prof. Romboli è stato
professore ordinario di Diritto costituzionale all’università di Pisa dal 1987
al 2021 e dall’ottobre 2022 è professore emerito presso lo stesso ateneo.
Quindi essendo un professore emerito,
non un ordinario, non avrebbe avuto il requisito previsto.
Del resto, quando i costituenti quando hanno
voluto riferirsi a figure professionali in quiescenza lo hanno detto espressamente.
L’articolo 135 della
Costituzione, per esempio, prevede che i giudici della Corte costituzionale
possano essere scelti “fra i magistrati anche a riposo, i professori ordinari
di università in materie giuridiche e gli avvocati dopo venti anni di
esercizio”.
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"Uguale per tutti"
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8.2.23
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sabato 21 gennaio 2023
Ridateci Fofò.
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21.1.23
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mercoledì 23 novembre 2022
No, forse non poteva ...
Con sentenza n. 34380/22 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno cassato la decisione della Sezione Disciplinare del CSM secondo cui interferire sulla vita professionale dei colleghi confabulando coi consiglieri superiori per spingere l'amico (di corrente) e osteggiare il nemico non avrebbe leso il canone della correttezza.
La vicenda - a questo punto una "saga" - vede dunque schiudersi un nuovo capitolo la cui scrittura è affidata alla Sezione Disciplinare che dovrà comporsi subito dopo l'insediamento dell'appena rinnovato CSM.
Le puntate precedenti sono leggibili qui e qui.
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23.11.22
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martedì 22 novembre 2022
Qualche suggerimento per il nuovo Ministro
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22.11.22
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sabato 22 ottobre 2022
La salva correnti.
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22.10.22
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