sabato 22 dicembre 2007

L'A.N.M. al servizio del potere



di Uguale per Tutti

L'Associazione Nazionale Magistrati ha diffuso ieri un comunicato stampa davvero sorprendente, con il quale, contro ogni logica e contro l'evidenza delle cose, tenta di criminalizzare la ricostruzione della vicenda della collega Forleo fatta nella trasmissione Anno Zero andata in onda l'altroieri su Rai 2.

"La Magistratura" ha fatto di tutto per biasimare e punire la partecipazione della collega Forleo alla trasmissione Anno Zero.

Adesso intende biasimare anche la trasmissione fatta senza la collega Forleo, utilizzando degli attori per ricostruire la vicenda.

Insomma, sembra che "la Magistratura" non voglia che l'opinione pubblica conosca e capisca cosa succede in questa vicenda.

L'uso di attori per ricostruire fatti di interesse pubblico, anche relativi a processi, penali e non, è fatto abituale per la televisione ed è sempre avvenuto senza che mai "la Magistratura" ritenesse di trovarlo biasimevole.

Tutte le più importanti e autorevoli trasmissioni televisive di informazione e approfondimento fanno ricorso alla ricostruzione sceneggiata di fatti e processi. Fra le tante, ci limitiamo a citare qui Report e Blu Notte.

L'altroieri vi hanno fatto ricorso anche Michele Santoro e Sandro Ruotolo ad Anno Zero, in una trasmissione di altissima qualità tecnica, con interventi dell'autorevolezza di Franco Cordero e Antonio Tabucchi.

La ricostruzione sceneggiata dei fatti è stata rispettosa di tutte le versioni degli stessi. Sono state esposte le versioni dei fatti di tutti i protagonisti della storia, nel massimo rispetto dei doveri deontologici e professionali dei giornalisti che, così, hanno fatto informazione. Cioè ciò di cui il Paese e la democrazia hanno oggi un bisogno disperato.

Resta del tutto incomprensibile come questo possa apparire all'Associazione Nazionale Magistrati come un fatto che "accende una nuova e deleteria spirale, dannosa per le istituzioni politiche, per la magistratura e quindi ultimamente per i cittadini" e ancora di più lascia esterrefatti che l'A.N.M. associ suggestivamente questo fatto a una asserita violazione del segreto investigativo.

Il comunicato dell'A.N.M. su quest'ultimo punto, oltre a essere intenzionalmente suggestivo e fuorviante, perché l'eventuale violazione del segreto investigativo nella vicenda Saccà/Berlusconi non ha proprio niente a che fare con la ricostruzione della vicenda Forleo fatta da Sandro Ruotolo ad Anno Zero, è anche errato in fatto, perché non è vero che, come sostiene l'A.N.M., l'indagine penale alla quale si riferisce l'intercettazione Saccà/Berlusconi sia ancora in corso.

Come ha scritto il prof. Vittorio Grevi sul Corriere della Sera di oggi (ed era dovere dell'A.N.M. informarsi prima di lanciare accuse gravi e infondate), in quell'indagine i pubblici ministeri hanno già dato ai difensori l'avviso di conclusione delle indagini e hanno depositato gli atti a loro disposizione, con ciò facendo cessare il segreto investigativo.

Riportiamo qui di seguito il comunicato del'Associazione Nazionale Magistrati e due mail inviate alle mailing list "riservate" delle correnti dell'A.N.M. da parte dei colleghi Felice Lima e Nicola Saracino per contestare la "linea politica" dell'A.N.M..

Le mail dei colleghi sono scritte in un linguaggio diretto, senza particolari preoccupazioni per le forme, perchè pensate per una mailing list "interna". Abbiamo ritenuto, però, di riportarle così come sono, senza chiedere ai colleghi di apportare modifiche funzionali alla pubblicazione qui.

La puntata di Anno Zero di cui si è detto può essere vista per intero sul sito della trasmissione a questo link, cliccando su "guarda il video".

Nel blog di Sandro Ruotolo, a questo link, c'è una presentazione della "docufiction".

Il video della "docufiction" che ha fatto arrabbiare l'A.N.M. può essere visto cliccando qui.


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Il comunicato dell'A.N.M.:

Associazione Nazionale Magistrati

COMUNICATO STAMPA

Lo stesso giorno in cui il Presidente della Repubblica autorevolmente si appella al principio di leale collaborazione tra tutte le istituzioni ed al recupero del senso del limite e del rispetto reciproco, alcuni media pubblicano i files audio di intercettazioni telefoniche interne ad una indagine penale ancora in corso e altri trasmettono versioni sceneggiate di note vicende oggetto di procedimenti penali e disciplinari che coinvolgono attualmente magistrati.

La magistratura associata raccoglie il preoccupato appello del Capo dello Stato a che non si accenda una nuova e deleteria spirale, dannosa per le istituzioni politiche, per la magistratura e quindi ultimamente per i cittadini e stigmatizza operazioni mediatiche e spettacolari che possano alimentare il pericolo così autorevolmente segnalato.

Al contrario, per quanto le compete, l’ANM riafferma che solo la prudente e responsabile applicazione delle norme e delle garanzie - in vista di un autentico fine di giustizia a cui sono tenuti tutti i magistrati - sia il vero segno di indipendenza che qualifica positivamente il doveroso controllo di legalità.

Roma, 21 dicembre 2007

Il Presidente, Simone Luerti
Il Segretario, Luca Palamara


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La mail di Felice Lima:

L'Associazione Nazionale Magistrati ha diffuso oggi il comunicato che riporto qui sotto.

Io vorrei rivolgere ai colleghi che ne sono autori e a tutti gli altri che come me sono iscritti a questa associazione un paio di domande:

1. Me lo potete spiegare, per favore, perchè davvero non lo capisco, in cosa la narrazione sceneggiata di alcuni fatti di notevolissimo interesse pubblico accenderebbe - nella greve prosa dei nostri colleghi che ci rappresentano - "una nuova e deleteria spirale, dannosa per le istituzioni politiche, per la magistratura e quindi ultimamente per i cittadini", tale da dovere indurre la nostra associazione di categoria a "stigmatizzare operazioni mediatiche e spettacolari che possano alimentare il pericolo così autorevolmente segnalato"?

2. Vi sembra una cosa "normale", "accettabile" e "decente" mettere sullo stesso piano una violazione di segreti d'ufficio, che costituisce reato, con il pieno e del tutto legittimo esercizio del diritto di cronaca, quale è stata la narrazione sceneggiata che ha turbato il sonno dei "nostri"? La narrazione sceneggiata per la quale a nostro nome i nostri colleghi della Giunta si indignano è stata del tutto rispettosa di tutte le versioni dei fatti date da tutti i protagonisti. Essa non risulta violare nessuna regola né giuridica né deontologica e, purtroppo, l'unico motivo che io riesco a trovare per questa "uscita" della "nostra" associazione è che quella narrazione mette in evidenza alcuni evidenti paradossi della versione dei fatti data da alcuni autorevoli rappresentanti della magistratura, associata e non.

3. Ma l'A.N.M., così pronta a indignarsi per cose di cui nessuno che sia disinteressato avrebbe alcuna ragione di indignarsi, dov'era quando la prof. Vacca ha leso la credibilità del C.S.M., ivi compresi i magistrati Consiglieri, dando luogo a una incontenibile esternazione giornalistica di cui vanno discussi (e ancora nessuno sembra volerli discutere) i contenuti, i tempi e i modi?

4. L'A.N.M. pensa di difendere le buone ragioni della magistratura contro comportamenti come quello della porf. Vacca o non vuole farlo?

5. Già che ci sono, la stessa A.N.M. dov'è tutte le volte che, anche alla presenza di magistrati tronfi e compiaciuti, vengono "sceneggiate" ricostruzioni a dir poco pittoresche di villette valdostane, sottoscala romani, eccetera?

6. Nel programma della nuova Giunta c'è anche qualcosa contro "Blu notte", il celebre programma di Carlo Lucarelli che sceneggia di tutto? Se si, approfitto di questa mail per denunciare alla nostra Giunta che ho visto tempo fa una puntata di "Blu notte" nella quale è stato sceneggiato sia l'assassinio sul treno di un agente di Polizia da parte di Nadia Desdemona Lioce sia alcuni interrogatori della Lioce medesima. Ovviamente, come tutti i magistrati, mi sono indignato :-( . Allora non ho avuto il coraggio di fare denuncia della cosa, ma ora voglio liberarmi la coscienza con questa mail :-(.

7. Potreste dirmi cosa c'è che va biasimato nella narrazione sceneggiata di "note vicende" (come le chiamano i "nostri") "oggetto di procedimenti penali e disciplinari che coinvolgono attualmente magistrati"? Cos'è che la magistratura associata vorrebbe vietare? Le narrazioni sceneggiate? Le narrazioni che riguardano magistrati? Le narrazioni che riguardano "note vicende"? Così, tanto per sapere quale idea di democrazia e libertà di informazione abbiamo.

Vi confesso che, come più volte ho scritto, trovo triste che l'A.N.M. sappia fare solo comunicati e di solito penso che, così facendo, è normale che nessuno ci presti ascolto.

Oggi, dopo avere letto questo comunicato, ho pensato: meno male che tanto 'ste cose non se le legge nessuno. Altrimenti tutti avrebbero l'ennesima conferma che la magistratura associata vive con l'unica ambizione di essere "omologa".

Spero di ricevere risposte alle domande che ho posto.

Un caro saluto.

Felice Lima

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La mail di Nicola Saracino:

E' forse prudente il pre-giudizio espresso da un componente del C.S.M. che si accinge a provvedere su una pratica di incompatibilità di un magistrato, vale a dire sul valore costituzionale dell'inamovibilità?

E' prudente che continui a fare il Consigliere in quella stessa commissione?

E' forse prudente l'esercizio del potere di avocazione non sottoposto ad alcun controllo di legalità?

E' forse prudente che l'accusa disciplinare per fatti noti e stranoti venga esercitata a distanza di molti mesi prendendo spunto da episodi del tutto diversi?

E' forse prudente tollerare che gli ispettori di un Ministro della Giustizia stazionino per anni negli uffici giudiziari impegnati in indagini piuttosto delicate che interessano lo stesso politico?

E' forse prudente far finta di ignorare che il Ministro non ha più il potere di compiere inchieste mirate?

E' forse prudente tacere che il CSM considera il trasferimento disciplinare cautelare di un magistrato "irrevocabile", così vulnerando a sua volta l'art. 107 Cost.?

E' forse prudente tollerare che si censuri il merito di provvedimenti giudiziari che, a detta di Franco Cordero, non hanno nulla di abnorme?

E' forse prudente aprire una pratica a tutela se indagato è il capo dell'opposizione ed appellarsi alle libere prerogative del politico se è il Ministro della Giusitizia a definire ridicole le indagini che lo riguardano?

Mi dispiace ma io dissento da questa linea e intendo esercitare le libertà costituzionali di critica e di manifestazione del pensiero almeno fino a quando non sia decretata legalmente la sospensione di quelle garanzie.

Probabilmente il vero problema dell'A.N.M. è che essa esprime direttamente il C.S.M. e i suoi dirigenti giungono ai vertici del Minisero della Giustizia; ecco perché ha le "mani legate" quando sono posti in discussione i valori della indipendenza interna del magistrato.

Ma la colpa di ciò non è certo del Presidente o del Segretario.

Nicola Saracino

21 commenti:

Pietro Gatto ha detto...

Amici magistrati, fatevelo dire: il comunicato dell'A.N.M. è di una povertà culturale e di argomenti davvero sconcertante per un organismo rappresentativo della magistratura. Direi anzi che il mondo vi appare rovesciato, laddove una legittima attività di informazione, anziché essere difesa in quanto esplicazione dell'art. 21 della Costituzione, viene additata come causa di possibili derive fatte notare dallo stesso Capo dello Stato....
Nel frattempo, la procura della repubblica di Capua Vetere ha chiesto una misura interdittiva nei confronti del procuratore capo di Foggia, Vincenzo Russo, indagato per corruzione in atti giudiziari in una indagine che vede coinvolti alti funzionari dello Stato e uomini dell'entourage del solito Mastella.
Ebbene, riconosciuta a tutti la presunzione di innocenza, non mi si dirà che tale vicenda (nella quale pare ci siano intercettazioni) non desta preoccupazione. A tali vicende dovrebbe invece indirizzarsi lo sguardo dell'A.N.M., non ad una inchiesta giornalistica che, nell'ambito delle sue prerogative, non deve rendere conto né al presidente della Repubblica e alle sue esternazioni (che io, francamente, non ho mai trovato granché interessanti: di qualsiasi presidente), né tantomeno all'A.N.M.

Anonimo ha detto...

Per fortuna che ancora esistono persone che si fanno e fanno domande, hanno il libero esercizo del pensiero e difendono l'indipendenza della Magistratura,la democrazia e la funzione (nel senso di attività svolta nell'interesse della collettività)giurisdizionale quale modo di realizzare storicamente la giustizia.
valentina La Mela

Gennaro Giugliano ha detto...

Buonasera a tutta la redazione,nell'augurarvi un felice natale e un buon anno nuovo,da comunissimo cittadino in primo luogo sono solidale con l'esposizione del dott Lima e del dott Saracino cui va la mia più profonda stima,riguardo alla " cacciata" passatemi il termine di alcuni loschi figuri presenti sia nella ANM che peggio ancora nel CSM posso solo dire che parliamo della stessa medaglia con due facciate differenti,sto ancora aspettando,visto che si è fatto un'altro pantano sulla ultima intercettazione telefonica fiction del sig Berlusconi,lo stesso procedimento per le intercettazioni sia sul caso Unipol che su Why Not,insomma o facciamo due pesi e due misure oppure per favore evitiamo alla cittadinanza questo baraccone simil tv spazzatura che ci stiamo sorbendo oramai da anni,vi ho sempre detto che la legge sulla privacy è la più grande truffamediatica e tecnologica che i legislatori hanno proprinato a loro uso e costume,buon lavoro a tutti. Ah giusto per la cronaca non ascolterò il discorso presidenziale dell'ultimo dell'anno da parte di una persona che rispetto per la sua età ma non per quello che rappresenta sia a livello istituzionale che peggio ancora a livello di magistratura

Unknown ha detto...

E' un grande sollievo frequentare questo blog e vedere che esistono ancora Magistrati come voi, che con coraggio, dignità e chiare parole dicono le cose esattamente come sono e senza sconti.
Grazie per esserci.
Le mail che il dott. Lima e il dott. Saracino hanno inviato all'ANM, se fosse possibile, le sottoscriverei e sono certa che non sarei l'unica a farlo. La prego dott. Lima, ci metta a conoscenza della risposta che l’ANM Le vorrà dare, sempre che ciò sia possibile e che la mia richiesta non Le sembri troppo sfacciata.
Ho visto la ricostruzione sceneggiata del programma di Santoro, è stata la perfetta sintesi di tutte le informazioni che avevo già letto in questo blog, o segnalate da voi, e questo mi ha fatto sentire il privilegio di essere informata.
Grazie anche per questo.
La ricostruzione è stata precisa, seria, documentata, senza la minima sbavatura; e quel tale Brutti(?) ha fatto proprio una figura barbina nel difendere le sue piccole e confuse intenzioni di fronte all'autorevole e saggia argomentazione che il dott. Cordero ha fatto del caso Forleo!
Mi ha colpito molto quel “vecchio giovane diessino”, come l'ha perfettamente definito Vauro, che sembrava appena uscito e ripulito dall'antico e oligarchico PCI! Faceva quasi tenerezza la sua sincera e partecipata convinzione, chissà perchè nel suo viso mi è sembrato di vedere la futura classe politica dirigente, gonfia di onorevoli buone e cieche intenzioni (i Veltroni di domani).
Ma è proprio un destino ineluttabile essere governati da manovratori senza scrupoli e manovrati inconsapevoli?!
E' possibile che gli spiriti liberi e responsabili della propria libertà siano così pochi da non riuscire a dare un segno, ad aprire un varco, a tracciare una strada.
Ci sarà mai un'altra "mani pulite"?
...considerati i frutti che ha maturato...


Ho letto una notizia alquanto inquietante su questo articolo.
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=15827
Se qualcuno avesse tempo di leggerlo, mi piacerebbe sapere se è possibile che una legge (o costituzione, non ho ben capito) europea possa privare dello strumento del referendum i popoli sovrani degli Stati dell’Unione?
Grazie,
un saluto a tutti

Anonimo ha detto...

E' tutto come mi attendevo: l'ANM ha nominato alle massime cariche due giovani non troppo noti al grande pubblico (anziché i soliti "senatori" che da anni e anni si scambiano le poltrone dell'ANM con quelle del CSM) ma è stata solo un'operazione di facciata, la sostanza sembra essere rimasta la stessa ... anche se mi chiedo quanto i due siano rappresentativi su questi punti, considerato che sono espressione della gestione unitaria di Unicost, e che sul caso Forleo era emersa qualche criticità in Magistratura Democratica (Pepino pare non fosse pienamente convinto della relazione Vacca, poi forse ha inteso evitare di stare da solo in minoranza mah ...).
Qui si stanno ripetendo gli stessi errori dell'epoca Falcone: allora fu il ministro craxiano Martelli a offrire una sponda a un magistrato delegittimato dalla sua stessa corporazione (eccetto lodevoli eccezioni quale Giancarlo Caselli), oggi è Berlusconi, sia pure per interesse eminentemente proprio, a stigmatizzare, al cospetto del Capo dello Stato, quello che sta accadendo.
E l'ANM, il CSM, Letizia Vacca, quasi tutto il ceto politico non percepiscono di essere sempre più avulsi dalla coscienza civile del popolo italiano.

Anonimo ha detto...

Ho visto la trasmissione di Santoro.
E' stato attentissimo ed equilibratissimo. Gli interlocutori indiscutibili compresa la par condicio politica: Mantovano e Brutti, le competenze della materia assicurate.
Cosa c'era che non andava?
Secondo me questi dell'ANM, visto che anche nella magistratura vige il baronato familiare, devono essere figli di chi ha contribuito a coprire i numerosi misteri italiani mai risolti, ma a differenza dei loro padri sono molto meno preparati e più pasticcioni.
Come riusciranno ad uscire da questo impasse Forleo e De Magistris ormai presi a simbolo di questo sistema?
L'indagine della Forleo ora si complica ancora con la richiesta di ulteriori indagini a carico di Visco. Come riusciranno a parare tutte le falle di questa squallida vicenda indifendibile ormai?Noi non tollereremo più altri martiri come Falcone e Borsellino e tutti gli altri. Saremo attenti agli sviluppi di queste vicende e non permetteremo comode soluzioni, non lasceremo che i magistrati che compiono il loro dovere siano isolati e delegittimati.
Comunque pessimisticamente ritengo che per quanto riguarda Clementina Forleo, ipotizzo un pronostico,poichè nessuno avrà il coraggio di definirla pazza, troveranno una soluzione del tipo
non ricorrono gli estremi per la sanzione disciplinare ma la stessa dovrà essere trasferita perchè decorso il termine decennale dell'ufficio.
Alessandra

Anonimo ha detto...

Elvio ha scritto:
"La prego dott. Lima, ci metta a conoscenza della risposta che l’ANM Le vorrà dare, sempre che ciò sia possibile e che la mia richiesta non Le sembri troppo sfacciata"

Gentile Lettrice (perchè, nonostante il nick sembri maschile, il commento è scritto al femminile),

la Sua domanda non è per niente sfacciata e io Le prometto che scriverò qui ogni risposta che ricevessi dall'A.N.M. o da chiunque alle domande che ho fatto.

Temo, però, che, come accade ormai da mesi, non riceverò NESSUNA risposta.

L'A.N.M. è diventata ormai una "cosa veramente imbarazzante".

Stefano Racheli ha scritto sul punto, in questo blog, due articoli:

“L’Associazione Nazionale Magistrati è gestita democraticamente o c’è aria di regime?”

e

“Una riflessione necessaria”

Aggiungo una riflessione che può fare capire quanto grave è la situazione.

A metà novembre si sono tenute le elezioni del Comitato Direttivo Centrale dell'A.N.M..

Alcuni di noi abbiamo posto delle questioni sulla grave degenerazione dell'autogoverno della magistratura e sulla lottizzazione spartitoria di tutto da parte dell'A.N.M., invocando da tutte le correnti un qualche segno di attenzione al problema e minacciando, in caso contrario, di astenerci dal voto.

Siamo stati solo insultati e io costretto a non scrivere più sulla mailing list di una delle correnti in questione.

Nelle elezioni il Movimento per la Giustizia e Magistratura Democratica - le due correnti cosiddette "progressiste" - hanno perso, rispetto alle elezioni precedenti, 818 voti, pari al 24% dei loro elettori.

Ciò non ha cambiato nulla e non ha indotto i dirigenti di quelle correnti ad alcuna riflessione concreta.

Il Movimento per la Giustizia ha, come tutte le correnti, una mailing list. In quella mailing list le elezioni "non sono accadute".

So che non ci si riesce a credere, ma davvero sulla mailing list del Movimento per la Giustizia NON SI E' PARLATO PER NULLA dell'esito delle elezioni. La cosa è stata proprio rimossa. E, ovviamente, non per caso, ma per "scelta politica".

Coloro che si credono i più democratici fra i magistrati operano per rimozioni e censure.

Sulla mailing list di Magistratura Democratica sono state fatte autocritiche anche interessanti da parte di alcuni colleghi della "base", ma i vertici hanno continuato ad andare nella direzione in cui vanno da anni. Tanto per intenderci, quella che li ha portati a votare all'unanimità il provvedimento anticipato ai giornali dalla prof. Vacca, senza censurare in alcun modo la condotta della prof. Vacca.

Questa è la situazione.

L'A.N.M. non è una vera associazione, ma un simulacro tenuto in vita per legittimare il potere dei suoi dirigenti, e si occupa fondamentalmente (quando non esclusivamente) di gestire il potere interno nella magistratura.

Se riceverò una qualunque risposta, glielo farò sapere.

Grazie per la Sua attenzione e la Sua partecipazione.

Felice Lima

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti,
avrei una domanda da fare e mi scuso in anticipo se potrà sembrare banale e magari anche stupida,ma vorrei sapere se si può chiedere l'abolizione,tramite referendum popolare,della legge che prevede l'autorizzazione da parte del parlamento sul tema delle intercettazioni ai parlamentari.

Non essendo del settore non conosco bene i termini della legge,però è una vergogna che possa solo esistere,una legge che imbavaglia la giustizia e che la renda subalterna agli altri due poteri.

Ma non solo,è uno scandalo che politici e uomini delle istituzioni invochino la violazione della privacy,sul tema di questi giorni delle intercettazioni telefoniche rese pubbliche dalla stampa.

I politici e le istituzioni e solo loro, NON HANNO NESSUN DIRITTO DI AVERE UNA PRIVACY.

Loro non solo devono rispondere del loro operato e della loro condotta di fronte alla legge,ma ne devono rispondere, in PRIMO LUOGO, davanti ai loro cittadini che li hanno eletti.

I nostri parlamentari e le nostre istituzioni non possono avere diritto alla privacy,addirittura dovrebbero,per legge,rendere di dominio pubblico le loro entrate e uscite di denaro,di qualsiasi tipo esse siano.

In definitiva loro devono diventare TRASPARENTI.

Questa Italia è arrivata davvero al paradosso,dove la legge e i sacrifici vengono addossati solo sulle spalle dei cittadini,mentre la corruzione,gli sprechi e l'assenza di rispetto delle legge vengono dalle stesse istituzioni e parlamentari.

Chiedo perfavore se ci sono speranze di poter eliminare tramite un referendum questa legge vergogna in materia di intercettazioni.

Vi ringrazio anticipatamente per la vostra gentilezza e disponibilità e per il solo fatto di esistere,siete la mia fonte di respiro e di ossigeno in questi momenti ancora più bui e tristi della nostra povera democrazia.

Un grazie di cuore.

Anna

Anonimo ha detto...

Da cittadino accolgo con piacere l'appello dell'A.N.M, che a sua volta raccoglie quello del Capo dello Stato, a che non si turbi la mia tranquillità.
Un grazie particolare al Capo dello Stato e all'A.N.M. che mi permettono di soffrire la mia ingiustizia quindicennale con tranquillità.
bartoloiamonte@libero.it

Anonimo ha detto...

Gentile Dott. Lima, nel suo ultimo commento ha toccato una questione molto seria: il fatto che l'ANM non sia, come accade per tutti i lavoratori, un sindacato a cui rivolgersi per avere tutela (anche se pure i sindacati ordinari spesso sono molto carenti da questo punto di vista), bensì un simulacro di organismo democratico e partecipativo con cui pochi "baroni" continuano ad autolegittimarsi.
E allora il problema è questo: preso atto che l'ANM non tutela i propri associati, se non allo stesso modo in cui lo fa il CSM, ossia con le solite "pratiche a tutela" sempre a favore dei soliti, o meglio a favore di chi fa certe cose, leggasi indagini a carico dei politici "giusti" o sentenze ritenute particolarmente "progressiste" (Clementina Forleo è già incappata in questa contraddizione, e prima di lei Agostino Cordova), se un magistrato si trova nei guai solo perché fa il proprio dovere senza avere obbedienze "terze" rispetto all'unica obbedienza dovuta, quella alla legge, a chi si deve rivolgere?
Tolti i magistrati rimangono i politici, che possono magari favorire il transito del magistrato finito nei guai, magari schieratosi per sopravvivenza anche se indifferente alla politica, al Ministero o ad altro incarico extragiudiziario, addirittura candidarlo come sindaco o deputato (lo hanno fatto i DS con Felice Casson, ridotto alla quasi disoccupazione da un'assurda circolare del CSM con effetto retroattivo a causa della sua candidatura a sindaco di Venezia) o semplicemente esercitare influenza sui membri del CSM ... non solo i politici forse, laddove i "togati" e chi li supporta vanno su tutte le furie alla sola idea che possano tenere conto di pressioni e logiche politiche, ma non sarei del tutto certo che ciò non avvenga.
Ecco quindi che la terzietà della magistratura è solamente una favoletta che i docenti di diritto costituzionale devono avere un qualche imbarazzo a raccontare ai loro studenti.

Anonimo ha detto...

Scusate, ma CHI ELEGGE L'A.N.M. ?

I magistrati, TUTTI.

Se ne deducono due conseguenze:

1) Che l'A.N.M. è l'espressione "democratica" della MAGGIORANZA DEI MAGISTRATI ITALIANI;

2) Che alla MAGGIORANZA dei magistrati italiani il sistema VA BENE COSI' !

E' proprio il caso di dire: medico, CURA TE STESSO !

"Uguale per tutti" ha detto...

Gentile Anonimo delle 15.13, ci scusi ma non comprendiamo il senso del Suo intervento.

Infatti:

1. E' ovvio che l'A.N.M. è eletta dai magistrati, ma questo che c'entra con quello che stiamo facendo qui? Il Parlamento è eletto dai cittadini italiani. Ciò non deve impedire a nessuno di discutere la questione.

2. Noi, comunque, qui stiamo cercando di fare proprio quello che dice Lei: curare noi stessi.

La Redazione

Anonimo ha detto...

"Gentile Anonimo delle 15.13, ci scusi ma non comprendiamo il senso del Suo intervento".

Il senso del mio intervento era quello di far capire ai lettori che all'interno della magistratura Voi siete delle "mosche bianche", laddove la maggior parte dei Vostri colleghi non si fa affatto sentire, salvo quando minacciano di toccare stipendi, promozioni automatiche, unicità dei ruoli e altro ancora, come qualsiasi altra categoria di lavoratori, che fa soltanto i propri interessi.

Allo stesso modo, la situazione politica italiana è quella che è proprio perché alla maggioranza degli italiani, tra clientelismi, opportunismi e moralismi di facciata, in fin dei conti va bene così !

"Uguale per tutti" ha detto...

Caro Anonimo delle 16.59 ... siamo d'accordo!

La Redazione

Gennaro Giugliano ha detto...

ANM E CSM dovrebbero essere organi scelti dai cittadini,ma per fare questo occorrerebbe conoscere vita morte e miracoli di ogni singolo magistrato da un punto di vista lavorativo/operativo,di sentenze,la gente comune potrebbe farsi una reale idea dell'operato di coloro che verrebbero scelti per rappresentare poi a livello giuridico tutta la comunità del paese,lo stesso criterio dovrebbe adoperarsi per i politici,gli amministratori regionali,provinciali e comunali,insomma parliamoci chiaro prima di una scelta io devo avere il sacrosanto diritto di sapere con chi sto avendo a che fare e se vi è un pari grado di valutazione per tutti. stessa cosa per chi ha deciso di occuparsi di politica ed istituzioni,con una postilla ulteriore per tutte queste categorie,devono esservi periodi di valutazione di 6 mesi in 6 mesi dell'operato di tutti e se in questo periodo si evincono scorrettezze dei singoli questi ultimi devono essere sostituiti senza avere più possibilità di operare per le istituzioni,buon lavoro a tutti,inoltre tutti devono essere controllati nel loro operato e rendere pubblico le decisioni per la popolazione,la quale deve entrare fattivamente attraverso votazioni in rete e con tutti i mezzi di comunicazione interagire con essi. Insomma signori
tutto deve essere fatto al chiaro del sole,a chi non conviene,prendesse altre strade,di certo non sentiremo la sua mancanza

Anonimo ha detto...

Woodcock: allarme corruzione al Sud
"Dove c'e' afflusso di risorse, la corruzione si moltiplica"
(ANSA) - CROTONE, 15 DIC -
''Dove c'e' un afflusso maggiore di risorse, le occasioni di corruzione si moltiplicano''. Ne' e' convinto Henry John Woodcock.''Lo Stato nei confronti del Sud -dice il sostituto procuratore di Potenza- e' come un padre ricchissimo che da' tanti soldi al figlio senza occuparsi di come vengano spesi''. Woodcock sottolinea come ''non e' facile fare il magistrato al Sud. Mi torna in mente quanto affermava Calamandrei: piu' difficile fare il magistrato in democrazia che in dittatura''.

Ormai lo sanno tutti, ed ormai piu' di qualcuno sara' arrivato in fondo al libro di Marco Travaglio, Mani Sporche.
Anche Bruno Tinti, magistrato, dice qualcosa di simile : il giudice svedese ha vita piu' facile del giudice italiano...

Speriamo che cambi qualcosa.
Speriamo che lo sdegno dei due interventi contro l'"impensabile" posizione assunta dall'ANM si diffonda ai piu' vari livelli (a tal proposito, ricercate sul web l'intervista di Luciano Violante ad In mezz'ora).
Speriamo che il nuovo anno, all'inizio del quale saranno impegnati in passaggi cruciali per la loro carriera - e la vita democratica del Paese - Forleo, De Magistris ed ora anche Montemurro ( uno dei PM ascoltati come testi nella indagine "Toghe Lucane", ma e' facile che vi entri anche Woodcock, che continua le sue inchieste su collusioni imprenditoria/politica) porti finalmente aria nuova.
Speriamo che non manchi mai il coraggio e la determinazione di cambiare le cose dal profondo.

Auguri a tutti di Buon Natale!

Anonimo ha detto...

Il comunicato dell’ANM mi sembra davvero sconcertante e condivido pienamente il giudizio espresso da Pietro GATTO sulla povertà culturale e di argomenti di cui è testimonianza

La trasmissione di Santoro, che a dire il vero talvolta punta al sensazionalismo, a me è sembrata tecnicamente ineccepibile ed espressione, rara ormai in tv, di una ottima informazione!

Non riesco davvero a capire le ragioni del comunicato dell’ANM, anzi mi sembra che ad esso non possa che attribuirsi un significato: l’ANM non vuole che sulla vicenda Forleo i cittadini vengano informati!

Forse perché temono che la gente possa capire - nonostante la bombardante attività mediatica volta far credere che la collega Clementina Forleo sia una pazza paranoie - l’ingiustizia che si sta per compire con gravissimo danno, questo sì, per la collega, per la magistratura e per tutti cittadini onesti che credono ancora nella Giustizia!

Stefania Barbagallo

Anonimo ha detto...

Il titolo "ANM al servizio del potere" è piuttosto suggestivo, ma direi che lo si dovrebbe purtroppo modificare.
Dal comunicato stampa dell'ANM emerge infatti, a mio parere, non tanto una sudditanza rispetto a questo o quel potere, quanto invece una rivendicazione di un potere proprio ed autonomo che si esplica, nella fattispecie, con la pretesa libertà di violare a piacimento il principio di "ragionevolezza", espressione tecnica tuttavia comprensibilissima anche ai non addetti ai lavori : trattasi di una "precisazione" e/o una "integrazione" didattica e pratica del principio costituzionale di eguaglianza per effetto del quale la vera parità di trattamento dei cittadini sta nel "trattare in modo uguale casi uguali tra loro ed in maniera diversa casi diversi tra loro".
Non v'è chi non colga quanto nei "casi" Forleo e de Magistris tale principio sia stato ampiamente violato, trattando i due magistrati in modo diverso rispetto ad altri loro colleghi che pure in passato si erano trovati in situazioni analoghe.
Questa condotta dell'ANM non rappresenta un asservimento al potere bensì il rivendicare un proprio potere autonomo e svincolato da ogni e qualsiasi responsabilità, ivi compresi principi costituzionali evidenti a tutti i cittadini.
Ricordo a tutti che la Magistratura è un Ordine e non un Potere, e la differenza non è di poco conto : un Ordine ha una struttura teoricamente ed astrattamente impermeabile ad ogni pressione esterna, mentre un Potere è soggetto al controllo degli elettori.
Ad esempio Avvocatura e Magistratura sono "Ordini" mentre Parlamento ed Esecutivo sono "Poteri".
Io personalmente condivido la scelta dei padri della Costituzione di avere fatto della Magistratura un Ordine e non un Potere, per sottrarla a possibili influenze che potessero attentare alla sua irrinunciabile terzietà.
L'ANM tuttavia, pur aspirando a rappresentare un Ordine, in realtà si comporta come un Potere.
E' questa, nel comunicato con il quale sostanzialmente rivendica di poter trattare diversamente Forleo e de Magistris rispetto ad altri magistrati che si sono trovati in situazione ed essi uguale (i primi scaricati e gli altri invece vigorosamente protetti), la vera e più grande anomalia.
Conseguenza paradossale sarebbe quella di dovere riscrivere il testo costituzionale come segue "La magistratura è un ordine, ma si comporta come un potere".
In tal caso però l'ANM la sceglieremmo noi cittadini, con libere elezioni.
Se la sentono di correre questo rischio?
Non lo so, eppure se l'ANM andrà avanti in questo modo, prima o poi ci arriveremo.
Il che è obiettivamente inquietante, in primo luogo per la Giustizia, quella UGUALE PER TUTTI.
Cordialmente

Andrea Falcetta

Cinzia ha detto...

Ha ragione dott. Lima,
ho scritto il mio commento senza accorgermi di essere collegata alla posta del mio compagno, e da qui la confusione d’identità.
Probabilmente ha ragione il sig. Anonimo, quando dice: siete delle "mosche bianche".
Mi sembra chiaro che oramai la situazione politica è quella di un regime, democratico solo nella forma (e neanche tanto).
Quindi il ruolo che avete Voi e noi cittadini (mosche bianche come Voi) è quello di Resistenti.
Per assurdo, la Resistenza che operiamo, se pure alla luce del sole in quanto applicata in un regime democratico, è ben più difficile di quella che i nostri padri praticarono in tempi di dittatura. Certo non così pericolosa, ma stranamente meno visibile e incisiva.
In un regime come il nostro dove tutti possono fare tutto, ogni cosa acquista meno valore e rischia di confondersi nel caos provocato. Non ci sono semplificazioni tipo: "buoni e cattivi" a cui appoggiarsi,
bensì una realtà complessa e variegata nella quale chiunque può permettersi di asserire, confutare, smentire, ritrattare.
In quest'assenza di valori certi gli insicuri si perdono alla ricerca di riferimenti e gli speculatori sguazzano perfettamente nella melma da loro stessi generata.
Ma i Resistenti resistono!

Vorrei sottoporre all'attenzione di tutti questi due articoli usciti in rete qualche giorno fa.

per parlare d'informazione.
http://www.golemindispensabile.ilsole24ore.com/index.php?_idnodo=11721

per ricordare i Magistrati e fare in modo di non dimenticare le inchieste.
http://www.articolo21.info/notizia.php?id=5878

Auguri di buone feste a tutti

Anonimo ha detto...

Ho letto con piacere e commozione sia il post che tutti commenti.
La commozione deriva dal sentire con quale intensità e rispetto si partecipi alle discussioni in questo blog.
Mi spiace non poter partecipare esprimendo commenti competenti, ma la mia sete di conoscenza mi spinge a continuare a leggervi costantemente.
In italia accadono sotto i miei occhi fatti sconcertanti, immorali, difficili da accettare, compiuti proprio dagli organi istituzionali.
Inizio a percepire l'italia come una massa di buoi ignoranti, indottrinati dai media e rabboniti dai reality (la tv culturale esiste più?), che vengono usati come negli incubatori di matrix.
Forse sto diventando paranoide.
Prima di impazzire del tutto, voglio continuare a scrivervi i miei ringraziamenti.

Anonimo ha detto...

Tratto da: Antonio Di Pietro
Intervista su Tangentopoli
2001, «Laterza»
"Tangentopoli era la punta di un iceberg. Per il futuro, la lotta alla corruzione deve diventare un fatto di costume, di cultura, un impegno etico-sociale: per evitare che il fenomeno si ripeta, bisogna in primo luogo educare e prevenire. Ma il buon esempio può venire solo dall'alto. Ecco perchè occorre una classe politica nuova, in grado di svolgere una funzione trainante nei confronti della società."
Ora che gli Italiani credevano che ci fosse "Una nuova classe politica".
Ora che questo Governo aveva la possibilità di Contrastare "la Corruzione",
è invece proprio questo governo a "Non dare il Buon Esempio" a "Non educare e Non prevenire".
"Permette che la Lotta alla Corruzione Non avvenga".
Tutto ciò nel modo più semplice: Avocando le inchieste, permettendo il Trasferimento di Magistrati come la Forleo e De Magistris, che stavano indagando proprio sui Poteri Forti, su Collusioni tra Politica e Potere Economico.
Stanno cercando di Denigrarli facendoli anche passare per Pazzi.
E nessuno del "Governo" si è mobilitato, perchè nessuno del Governo vuole essere Indagato.
Ma dove stà la Giustizia e dove è finito l' Art. 3. della Costituzione.
NO nessuno vuole che finalmente si faccia pulizia, che finalmente qualche Magistrato riesca ad intaccare la "Piaga della Corruzione" e che, come dice la Forleo, riesca finalmente a "DENUDARE IL RE".

Tiziana Pierleoni
Cerveteri-Roma