di Nicola Saracino - Magistrato
Non so se commentare una legge in fieri, in particolare una “legge del governo” (neologismo di questi tempi, sic!) mi esporrà a conseguenze disciplinari.
Corro il rischio.
Ma è su tutti i giornali l’idea dell’esecutivo di chiedere al parlamento di approvare (ripristiniamo i “fondamentali”, tipo lo stop di petto) una disciplina che proibisca al magistrato, in quanto tale, di parlare, pubblicamente, di diritto, dei diritti.
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