sabato 22 gennaio 2022

Non c’è più.... rispetto!



Luca Palamara è radiato ma il “Sistema” scorre imperterrito. 

Il fiume carsico ogni tanto erompe. E lo si può ammirare. 

Il Consiglio di Stato, sentenze n. 267 e n. 268 del 14.1.2022, sancisce l'illegittimità delle nomine delle massime guide della nomofilachia italiana, Presidente e Presidente aggiunto della Suprema Corte di cassazione, il primo anche componente di diritto del CSM.  


Della delibera di nomina del Primo Presidente il Consiglio di Stato scrive che l'iter logico-giuridico “si esaurisce e viene a coincidere invero con un (autonomo e postumo) criterio valutativo privo delle necessarie garanzie di predeterminazione e sorvegliabilità della ponderazione e del nesso fra premesse e risultati conclusivi: il che conduce evidentemente ben oltre la discrezionalità valutativa nell’apprezzamento dell’uno o dell’altro profilo curriculare”. 

Insomma, ancora una volta, prima si è deciso chi e poi si è confezionato un perché.  

Ma il diavolo, come è noto, non fa i coperchi. 

La reazione isterica delle correnti riunite è inevitabile: "Complotto"!!!  

E inevitabile è la risposta del Consiglio Superiore delle Correnti: si rifà, in quattro e quattr’otto, si rifà. A prescindere!  

Ci sta, per un Csm politico che sceglie politicamente i migliori, ci sta.  

Peccato che sia un assetto totalmente fuori dall'ordine costituzionale. 

E’ questo il rispetto che si richiede per le sentenze, così tante volte invocato a difesa della giurisdizione? 

Per allontanarsi da questo declino inarrestabile è assolutamente indispensabile una svolta radicale.  

La strada per cambiare direzione e ricondurre l'autogoverno dei magistrati nell'alveo costituzionale è semplice.  

Basta volerla. 

Passa per la rotazione nei ruoli direttivi e semidirettivi e per la selezione dei candidati al CSM mediante sorteggio. 

La politica non faccia come gli struzzi e rifugga da opportunistiche soluzioni di comodo. Proceda, nell'interesse del Paese, a quelle necessarie riforme.  

L'augurio che ci facciamo, e che rivolgiamo a tutti i cittadini desiderosi di una giurisdizione effettivamente indipendente e apolitica, è che esse vengano rivendicate da un numero sempre crescente di magistrati. 

L’occasione è prossima: il referendum dell’ANM il 27 ed il 28 gennaio 2022. 

Giuliano Castiglia, Stefania Di Rienzo, Ida Moretti e Andrea Reale 

1 commenti:

Giovanni ha detto...

Quale è il reato di Palamara, visto che ma il “Sistema” scorre imperterrito.
Da semplice cittadino credo che è questione di tempo nella giustizia< cambieranno molte cose ....... e non solo nella giustizia.
Si senyte nell'aria un totale cambiamento ............ anche perchè la gente è stanca, troppe cose storte vede giornalmente.
E propiuo in questo caso il popolo ha bisogno di una giusta Dimensioni di togati realmente al di sopra delle parti e non accanto a determinate parti.
Deve finire che il Sistema scorre imperterrito.