sabato 23 aprile 2022

Le libertà dei "democratici".



 “Lo sa cosa ha dichiarato l’altro giorno il giudice Andrea Reale, componente del Comitato direttivo dell’Anm per Articolo 101? Considerato che questa riforma segna il successo delle correnti, ha proposto a tutti i rappresentanti dell’Anm di andare a fare un brindisi all’hotel Champagne o presso il bar Ungheria. Brindisi da fare nella prossima ‘notte della legalità’ (evento indetto dall’Anm nei prossimi giorni per protestare contro la riforma)”.

E’ quanto riportato dal quotidiano il Riformista a margine di un’intervista al dott. Luca Palamara il quale l’ha presa bene e  si è messo a ridere. 

Si sono offesi, invece, i correntisti di AREA Democratica per la Giustizia (per nulla riformisti, a differenza di Reale), a tal punto da isolare l’autore di quella provocazione abbandonando la chat whatsapp che include(va) tutti i componenti di  un comitato direttivo dell’ANM. 

Sono arrabbiati perché quelle cose Andrea Reale le aveva dette prima a loro e poi sono finite sulla stampa. 

Castratori di canguri, ovvero l’arte di acchiappare palle al balzo quando non si ha di meglio da fare e da dire.  

Ignoriamo come il giornalista conoscesse la proposta di Andrea Reale ma è riconoscibile il pretesto dei correntisti per bloccare la diffusione delle idee non collimanti con le proprie. 

Ove anche fosse stato lo stesso Andrea Reale ad aver diffuso l’"invito" alla festa dello Champagne  per festeggiare l’ennesimo regalo al Sistema messo in campo dalla finta riforma del CSM, ne aveva tutto il diritto. 

Perché è un atto di denuncia pubblica dell’inciucio tra le correnti e la politica. 

Che si sappia in giro, evidentemente, non piace ai “democratici”. 

2 commenti:

francesco Grasso ha detto...

Si sono arrabbiati e anche offesi ! Cosa possiamo fare per farci perdonare ?

bartolo ha detto...

Veramente paradossale. Il Giudice Andrea Reale rende onore e prestigio alla magistratura, non discredito. A screditarla sono certamente stati Palamara e i due parlamentari carpiti allo Shampagne unitamente a circa un terzo di membri CSM. Ma anche il rebus procura di milano-CSM-Tribunale di Brescia-loggia Ungheria. Non è forse il caso per le correnti della magistratura riunirsi davvero intorno a un tavolo e prendere atto del loro fallimento? La Costituzione è chiarissima anche per gli ignoranti come me: il Giudice è soggetto soltanto alla legge. Credo voglia dire che l'imputato al suo cospetto sia rasserenato alla certezza di trovarsi davanti un uomo delle istituzioni chiamato a giudicarlo secondo le proprie responsabilità in ordine a reati connessi o meno. Il fatto è che i giudici di procura si sono screditati da soli: in primis omettendo di indagare anche a difesa degli imputati, in secondo, anche causa precedente, contribuendo ad alimentare le "faide" tra i diversi corpi di polizia da cui vengono distaccati gli agenti della giudiziaria.