lunedì 7 giugno 2021

We ask Europe: do not waste money! (Lo chiediamo all'Europa: non sprecare denari!)


Recovery fund: it is a simple formula that means that  European funds will be given to the Member States upon condition that they  use them to improve the efficiency of public services and infrastructures.

Under the pressure of this lavish opportunity, Italy is also in the running to grab its share. Therefore, among others, Italy puts forward  proposals that embrace also the justice sector, specifically civil justice, criminal justice and the  High Judicial Council (CSM).

The proposal of reforming the High Judicial Council has apparently the purpose of stemming the deleterious phenomenon of  the so called "correntismo" which indicates the excessive and often abusive power  exercised by the internal bodies of the magistracy,  more specifically Unicost, Area, Magistratura Indipendente (MI)  e Autonomia e indipendenza (AeI).

Nevertheless, none of these proposals will achieve this goal because they have been drafted with the only purpose to give the illusion that the "Correntismo" will be defeated.

It is always the same story: everyone apparently condemns this phenomenon but in the reality no one want to do anything to face the problem.

Also this time politics have prepared just an electoral formula that they are going to sell   as a remedy for this endemic disease which is the "Correntismo".

Judge Andrea Reale has already explained that this formula is just a pure illusion: the internal bodies of the magistracy have always wallowed in any electoral mechanism that allows them to propose and support their candidates for the CSM.

They will continue to do so also with the proposed reforms .

Fighting and defeating the "correntismo" is impossible when  the reforms are entrusted to people who represent the internal bodies of the magistracy.

Even a child could understand it.

This is the only reason why the president of the National Association of Magistrates Santalucia, high expression of the "correntismo", applauds the initiatives of Minister Cartabia; he is much aware that  her proposals will not change anything and the internal bodies of the magistracy will continue to exercise their abusive and excessive power.

Nothing is going to change.

We want to tell Europe that European funds could be used in a more profitable way. 

Italy does not deserve these funds.

We will come back later on to explain that also the proposals regarding civil and criminal justice will not been useful at all.

The problem is that the good reforms needs real facts while  we are dealing with fairytale dealers .

 

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Recovery fund: formuletta che si sostanzia nella promessa di fondi europei a condizione che gli Stati li utilizzino per migliorare l’efficienza  dei servizi pubblici e le infrastrutture.

Sotto la spinta di questa lauta opportunità anche l’Italia è in corsa per accaparrarsi la sua quota e, quanto alla giustizia, mette in campo proposte di riforma che abbracciano la giustizia civile e penale, oltre a quella del CSM, il Consiglio Superiore della Magistratura.

Quest’ultima col dichiarato scopo di arginare il deleterio  fenomeno del “correntismo” che, a parole, tutti sono pronti a condannare. 

Così è bastato predisporre l’ennesima formuletta elettorale per spacciarla come rimedio all’endemico male. 

Che quella ipotizzata sia pura illusione lo ha già spiegato Andrea Reale: le correnti sguazzano da sempre  in qualsiasi meccanismo elettorale che consenta loro di proporre e sostenere propri  candidati al CSM. 

Vinceranno sempre loro. 

Se le riforme vengono affidate a soggetti che del correntismo sono espressione o comunque cantori non c’è da sperare nel loro buon esito, lo comprende anche un bimbo. 

Non è quindi un caso che il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Santalucia plauda alle iniziative del Ministro Cartabia  che, proprio da questa vicinanza,  dovrebbe trarne almeno qualche preoccupazione circa l’efficacia del modello appena proposto. 

Non cambierà nulla. 

Lo diciamo all’Europa affinché destini a miglior causa i fondi che l’Italia non merita. 

Spiegheremo anche i limiti degli interventi nella giustizia civile e penale, perché le chiacchiere non hanno mai mutato la realtà e qui si ha a che fare con parolai. 

4 commenti:

francesco Grasso ha detto...

Più volte abbiamo ribadito, che non c'è nulla da fare, ma no nulla, proprio nulla di nulla! La magnificazione della "solerzia riformista del ministro della giustizia Cartabia" suona quale inno beffardo nei confronti di chi ingenuamente spera e non vuole capire come stanno le cose, ossia chi detta la legge. Nessuno, e ancor meno la Cartabia, ha la minima intenzione di fare qualcosa, anche minima, irrisoria, senza il benestare della stragrande maggioranza della magistratura. Paradossalmente questo cinismo, tirando la corda fino alle estreme conseguenze, potrebbe avere dei lati positivi. A seguito dell'affaire "palAmara", il popolo bue, ancorché sordo e cieco, sta comprendendo che le sofferenze inflitte da un sistema tirannico che fonda il potere su un' in-giustizia cinica e beffarda, ampia ed estesa, non possono più essere sopportate. E' stata superata la "linea rossa".

bartolo ha detto...

Le mafie e la criminalità organizzata prima hanno servito la politica, man mano, oggi servono la magistratura. Basta finzioni di stato; soprattutto, i minacciati post '94 non hanno mai corso pericoli.

Lo stato di diritto in Italia stenta a ripartire, dopo la retrocessione dovuta ai terrorismi e alle mafie. Certamente rimane al palo finché l'ANM giustifica l’eccesso di carcerazioni preventive chiamando in causa le mafie e la criminalità organizzata. Ritorniamo all'infanzia, quando per la prima volta un bambino chiede cosa sia la mafia e il nonno risponde: la “potenza” della democrazia esercitata in maniera distorta.

bartolo ha detto...

https://www.corriere.it/politica/21_giugno_09/loggia-ungheria-avvocato-amara-sistema-90e6364e-c894-11eb-a854-b5489e4fa044.shtml

bartolo ha detto...

https://milano-corriere-it.cdn.ampproject.org/v/s/milano.corriere.it/notizie/cronaca/21_giugno_10/processo-eni-nigeria-indagati-brescia-pm-de-pasquale-spadaro-ace2a0aa-c9e1-11eb-9b8e-b9086462d45e_amp.html?amp_js_v=a6&amp_gsa=1&usqp=mq331AQHKAFQArABIA%3D%3D#aoh=16233936574394&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&amp_tf=Da%20%251%24s&ampshare=https%3A%2F%2Fmilano.corriere.it%2Fnotizie%2Fcronaca%2F21_giugno_10%2Fprocesso-eni-nigeria-indagati-brescia-pm-de-pasquale-spadaro-ace2a0aa-c9e1-11eb-9b8e-b9086462d45e.shtml