domenica 21 luglio 2024

Da il Fatto Quotidiano, intervista a Felice Lima sull'ennesimo scandalo che coinvolge il CSM.




Palamara passa, il sistema resta.  Un'analisi, a prima lettura e salvi gli approfondimenti a venire, condivisibile. Come inquietanti appaiono gli interrogativi sugli scopi dell'inusuale convegno:  non era stato attivato dalla dott.ssa Fascetto che anzi ci andò munita di registratore. Cosa voleva la consigliera Natoli da lei? Per conto di chi?


   da il Fatto Quotidiano del 21 luglio 2024.      

“L’operato di Natoli è di una gravità inaudita”. 

A dirlo è Felice Lima, sostituto procuratore generale a Catania, da sempre lontano dalle correnti e voce fuori dal coro della magistratura.

Lima, il nuovo scandalo al Csm pare un déjà-vu: che idea s’è fatto? Natoli deve dimettersi?

È necessario distinguere le responsabilità personali da quelle “di sistema”, per evitare che le une diventino alibi delle altre e viceversa. L’operato della consigliera è d’inaudita gravità: se non si dimette non soltanto minerà, per il seguito del suo mandato, la sua – ormai inesistente – credibilità, ma anche quella della Istituzione. Come si può lavorare con chi, uscito dalla camera di consiglio, cerca l’incolpata e intavola accordi con lei? Quest’ennesimo scandalo racconta le conseguenze della protervia d’un potere politico che tratta le istituzioni come cosa propria. E ci manda persone scelte con criteri che è un eufemismo definire discutibili. Ma ci dice anche cosa – e come – si fa al Csm. Poi però ci sono questioni di sistema, che rimandano allo scandalo Palamara e alle riunioni all’Hotel Champagne.

Fonti del Csm raccontano che Natoli sia stata convinta a non partecipare alla seduta dell’ultimo plenum, pena l’apertura d’un dibattito, con scandalo immediato, sulla notizia dei suoi colloqui con la magistrata sottoposta a disciplinare. Che ne pensa?

Se fosse vero, se qualcuno ha esercitato pressioni perché non partecipasse al voto per la nomina del Procuratore di Catania, sarebbe inaccettabile: si sarebbe alterato l’esito di quel voto. Finché non si dimette, la Natoli è un Consigliere del Csm in carica. Lasciarla al suo posto, inducendola a fare o non fare questo o quest’altro, è peggio ancora che lasciarla al suo posto e basta.

Come è stato possibile che dopo lo scandalo Champagne si siano determinate le condizioni di una nuova bufera sul Csm?

La storia ha ormai dimostrato che sia i membri laici sia i togati rivendicano spudoratamente, contro la lettera e ancor più lo spirito della Costituzione, un ruolo “politico” al Csm. Entrambi – laici e togati – dicono di riferirsi alla “politica” in senso alto e nobile. I fatti dimostrano che perseguo-no interessi privati contro l’istituzione e contro la giustizia. Le chat di Palamara, al di là di ogni ragionevole dubbio, hanno tolto qualsiasi alibi ideale ai faccendieri che da decenni condizionano l’attività del Csm. Chi detiene il “potere interno” della magistratura ha scelto – ignominiosamente – di fingere di credere che Palamara abbia agito da solo e sia stata l’unica mela marcia. Sicché, cacciato il reprobo, nulla è cambiato.  Non c’è un “dopo Palamara”: siamo  allo stesso “sistema” di sempre. Temo che ora i politici tenteranno di fare lo stesso con Natoli, fingendo sia un incidente privo di rilievo collettivo.

Che tipo di reato si potrebbe configurare a carico di Natoli?

È difficile dirlo. Certo è che il dialogo fra Natoli e Fascetto suscita molti interrogativi, alcuni molto delicati. Sembra, infatti, che, per un verso, la Natoli prometta aiuto alla Fascetto, ma, per altro verso, le chieda alcune cose. L’insieme della vicenda fa pensare che possa essere stata la Natoli a tentare di condizionare la Fascetto, e non viceversa. E spiegherebbe perché Fascetto consideri Natoli “nemica” e la “bruci” depositando le registrazioni.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Invochiamo il risveglio dei Buoni, sperando sia tremendo, dopo il turbolento riposo per le infinite ignominie perpetrate contro la democrazia da non adeguati rappresentanti, che hanno colonizzato ormai tutte le istituzioni.
Un carissimo abbraccio al dott Felice Lima

francesco Grasso ha detto...

Non c'è un dopo Palamara, si è solo cercato di riparare i buchi facendone altri più grossi. Un ruolo politico del CSM è è detto dallo stesso CSM che lo qualifica nobile. Ma che è nobile lo dicono loro stessi.