lunedì 12 settembre 2011

La lezione e l’esempio dell’avv. Oreste Flamminii Minuto






di Felice Lima
(Giudice del Tribunale di Catania)






Il 29 agosto è morto l’avv. Oreste Flamminii Minuto.

A questo link un ricordo di Olivero Beha che ne era amico.

Quando viene a mancare un grande uomo è molto imbarazzante scrivere qualcosa, perché si rischia di aggiungersi alla lista di quelli che approfittano dell’occasione per mettersi in mostra o all’altra di quelli che cadono nella retorica. E se di una cosa l’avv. Oreste è nemico è della retorica.

Dunque, ho atteso un po’ a scrivere queste righe, ma ora sento di doverle mettere nero su bianco, per lasciare una traccia della gratitudine che porto a questo grande Avvocato e grandissimo Uomo per il suo esempio e la sua lezione di vita.

Mille cose si possono dire dell’avv. Flamminii Minuto, delle sue eccelse qualità professionali, del suo coraggio, della sua schiettezza, della sua onesta, del suo valore.

Fra le tante cose che – dal mio modestissimo punto di osservazione – credo abbiano contraddistinto la sua esistenza, ne vorrei sottolineare qui una: l’amore per le idee, i valori, la verità (quella con la “v” minuscola che noi uomini possiamo attingere, ma pur sempre la “verità”).

Tanti citano spesso – a proposito e a volte a sproposito – il noto elenco di profili umani che Sciascia mette in bocca a don Mariano nel suo “Il giorno della civetta”.

L’elenco era: “Uomini, mezzi uomini, ominicchi, ruffiani e quaquaraqua”.

Tutti si concentrano sui quaquaraqua e dimenticano i ruffiani, dei quali don Mariano dice che “sono diventati un vero esercito”.

I ruffiani: coloro che vivono cercando di compiacere questo o quello per averne un vantaggio.

E’ questo il tempo nel quale l’art. 1 della nostra Costituzione dovrebbe essere riscritto dicendo “L’Italia è una Repubblica fondata sulle relazioni personali”. Sulle amicizie interessate.

L’Avvocato Oreste è l’esatto contrario di questo. E’ l’uomo al quale sommamente si applica il detto di Aristotele: “Amicus Plato, sed magis amica veritas”.

Un uomo che si è sempre battuto in prima persona per ciò che ritiene giusto, senza mai fare alcun conto di vantaggi e svantaggi che potessero venirgliene.

Un uomo che ha un senso grandissimo dell’onore vero, dell’onore che consiste nel servire il giusto e il vero e non in una ridicola ipertrofia dell’io come tanti, invece, mostrano di intenderlo.

L’avvocato Oreste è l'esatto contrario non solo dei mille ruffiani al potere, ma anche dei tanti ominicchi che ci ammorbano l’orizzonte; degli ominicchi, dei quali don Mariano dice che «sono come bambini che si credono grandi».

L’avvocato Oreste è un grande con la semplicità, la sincerità, l’umiltà, l’entusiasmo di un bambino.

Ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente perché un giorno, avendo lui letto un articolo di questo blog, è intervenuto con un commento, scritto come il più semplice dei lettori. Con una semplicità tale che un altro lettore ha ironizzato, dicendosi certo che non poteva essere davvero l’avv. Flamminii a scrivere qui così. E lui, ovviamente, gli ha risposto con la più serena e semplice sincerità.

E io gli ho scritto la mia gratitudine. E lui mi ha risposto con un: “Sentiamoci”.

E io gli ho telefonato. E lui mi ha trattato come un amico da sempre.

Ho avuto anche il privilegio e l’onore di essere assistito da lui in un giudizio.

Mi manca davvero moltissimo l’avv. Oreste.

Mi mancano le telefonate nelle quali lo scoprivo - lui molto più avanti in età di me - più entusiasta, più battagliero, più determinato, meno stanco e pessimista di me.

Un uomo nella cui mente l’ipotesi di una resa, di un abbandono, di un “chissenefrega” non si affacciava mai.

Ha ragione Olivero Beha: è morto giovanissimo l'avv. Oreste.

Mi mancano le telefonate nelle quali mi diceva cose bellissime e grandissime come se fossero cose comuni, delle quali non menare vanto e da non usare per salire in cattedra.

Mi manca moltissimo l’avv. Oreste.

Ho scritto di lui al presente.

Ha scritto Aristotele: «La morte e le ferite saranno dolorose per l’uomo coraggioso, che le subirà contro voglia, ma le affronterà perché è bello affrontarle, ovvero perché è brutto non farlo. E quanto più completa sarà la virtù che possiede e quanto più sarà felice, tanto più soffrirà di fronte alla morte: è per un uomo simile, soprattutto, che la vita è degna di essere vissuta, ed è lui che sarà privato dalla morte dei beni più grandi, e lo sa. E ciò è doloroso» (Etica Nicomachea, III, 9, 1117 b 7-13).

Io spero ardentemente che Dio Padre Onnipotente, che ha creato il mondo e ci ha fatto doni così immensi, abbia una coerente uguale generosità nel non lasciare che cose tanto belle e preziose si perdano.

Io spero ardentemente che l’avv. Oreste sia sempre con noi. Altrove. Ma presente. Con il realismo, l’ironia, la grandezza semplice che ci facevano sentire protetti e in bella compagnia nella terribile fatica di vivere.




11 commenti:

Besugo ha detto...

Accomunato nel Suo sentire nei confronti dello stimato Avvocato Oreste, colgo l'occasione per porgerLe un caro ed affettuoso saluto.
Stefano
Genova

bartolo ha detto...

carissimo felice,
da quando mi hanno sbattuto fuori dal carcere tutti i giorni cliccavo upt per poterti leggere in diretta. l'ho appena fatto, anche se per una triste occasione. mi mancavano tanto i tuoi interventi e anche quelli dell'Avvocato Oreste. tutti i giorni lì dentro non facevo altro che imprecare contro gli zombies giudici e avvocati, dimenticando che tra loro ci sono anche degli uomini. sono adesso contento di essermi riappropriato di questa certezza.
un caro saluto a te alla redazione e a tutti gli amici di upt
bartolo

riccardo uccheddu ha detto...

Non conoscevo l'avvocato Oreste, ma mi associo a quanto scritto da Beha nel suo articolo...
Di uomini come lui va riscoperta e/o rilanciata l'azione ed il pensiero che possiamo ritrovare nei suoi scritti e nei suoi interventi pubblici.
Soprattutto in un momento come l'attuale, in cui si cerca di far carta straccia della Costituzione come di qualsiasi regola di civiltà e di democrazia e si sta sempre più imponendo una sorta di principato su base edonistico-monetaria.
Ma i grandi uomini continuano a vivere grazie alla forza ed alla creatività del loro pensiero e possono essere davvero dei "magistri": persone cioè che possiedono un "magis", un (di) più in senso morale ed intellettuale da cui possiamo e DOBBIAMO apprendere molto...
Con riconoscenza
Riccardo

Francesca ha detto...

... ci sono uomini che non sprecano mai, nemmeno per un istante, nemmeno per una quota infinitesimale, la loro professione e la loro spinta etica.
L'avv. Oreste, come familiarmente lo chiamiamo qui, era fra quelli, e merita dunque di entrare nel firmamento di coloro che debbono esserci faro.
Da avvocato amante della liberta' e fuori dagli schemi di comodo, per un po' ho pensato di tirare i remi in barca ed andarmene altrove, dove pensavo esserci piu' quiete, perche' - e' vero! - e' un dono grande e per nulla scontato quello di conservare sempre uguale la spinta ideale, l'entusiasmo, la capacita' di essere autenticamente battaglieri.
Ma dopo un poco, appena un poco, non mi riconoscevo piu'; e sono tornata alle cose di prima, nell'agone, nello sforzo del pensiero e dell'azione a difesa dei diritti, a cercare, nel mio piccolissimo, di non tradire mai il desiderio di rimanere viva, viva davvero, sino all'ultimo giorno.
E di inseguire la verita', anzicche' le mille fatue chimere che dicono desiderabili senza che siano: la liberta' dello spirito e' il traguardo più serio e difficile a cui si possa aspirare.
Bentornato anche a te, Felice,
... sentiamoci ancora!

MFM - bummi ha detto...

Buon giorno,
sono il figlio dell'Avvocato Oreste. Volevo ringraziarla per la sua testimonianza su papà.

FF ha detto...

Caro Felice, leggere la sua descrizione di Oreste mi ha dato per un istante l'illusione di vederlo ancora una volta in vita. Il ritorno alla realta' della sua perdita e' stato dolorosissimo, ma ne e' valsa la pena. Grazie per averlo ricordato proprio cosí com'era per tutti noi. Ha ragione, Felice: Oreste ci manca moltissimo. Mi manca moltissimo.

salvatore d'urso ha detto...

Bellissime e soprattutto vere le parole di saluto e ricordo per l'avvocato Oreste, mi associo alle parole usate da Felice e rinnovo il mio saluto per Oreste,

Ciao Oreste

francesco siciliano ha detto...

anche se l'occasione non è lieta sono contento di ritrovare un post di felice al solito interessante

Anonimo ha detto...

Caro Giudice Lima, mi dispiace "invadere" questa sezione così importante del blog dedicata all'Avv. Oreste, che non conoscevo ma, sicuramente per come da Lei detto, certamente era una delle poche persone rette.
Volevo dirLe, e non sapevo dove scrivere, che: ci siamo incontrati ieri nella sua stanza dopo le udienze, argomentando sulla questione della mediazione civile, e sicuramente adesso si ricorda di me. Le sono molto grato per quello che mi ha detto e volevo ringraziarLa tantissimo. Mi sono sentito trattato benissimo da Lei e sono uscito dall'aula con l'amaro in bocca per ciò che mi è capitato, ma con il sorriso dentro. Lei è un uomo retto ed è piacevole incontrare e parlare di questioni giuridiche con una persona come Lei. Uscendo dalla sua aula ho capito che il mio modo onesto di comportarmi nella vita e nel lavoro in questo mondo non sarà ripagato, ma non mi importa, mi basta che qualcuno abbia apprezzato il mio stile di vita, il mio comportamento e la mia correttezza, e mi abbia lodato proprio come ha fatto Lei. Forse non è come dicono alcuni che il bene è tutto perso, del resto io non ci ho mai creduto! Ho scelto di fare l'avvocato, non come ripiego, ma con l'intento di difendere chi ha ragione e chi ha dei diritti. Mi sono accorto però che in questo mondo, aggiungerei sporco, non è sempre possibile ed anzi è molto difficile tutelare i diritti di chi ha ragione. L'avvocato non è un consigliere che aiuta il proprio cliente a sfuggire fra le maglie della legge, non è uno speculatore che una volta "accaparrato" il cliente vince comunque la sua causa. Sapere che un Giudice è del mio stesso parere mi fa stare bene. Io, nonostante tutte le difficoltà, ho apprezzato moltissimo il suo suggerimento di restare onesto e pulito, ed è proprio quello che voglio fare... lavorare con onestà e sincerità. Non sa quanto è stato bello per me sentirmi dire da Lei quelle parole.
Mi scusi se ho invaso questo spazio, ci tenevo a dirLe queste cose, anche se non so se mai Lei le leggerà.

Anonimo ha detto...

L'avvocato non è un consigliere che aiuta il proprio cliente a sfuggire fra le maglie della legge, non è uno speculatore che una volta "accaparrato" il cliente vince comunque la sua causa. Sapere che un Giudice è del mio stesso parere mi fa stare bene

condivido tutto
giovanna bellizzi

Unknown ha detto...

Ho voluto bene all'avv. Oreste Flamminii Minuto. La semplicità, l'assoluto decoro, la grande professionalità, l'affetto che nutriva per gli altri, la considerazione per i giovani ed inesperti colleghi, unito, tuttavia, alla franchezza del linguaggio e dello sguardo, di ragazzo innamorato delle cose e della vita che precedeva ogni giudizio. Anch'io gli chiesi un aiuto, giovanissimo collega, ignorante e superficiale. Mi aiutò, con l'unica richiesta, che io facessi tesoro di quella esperienza. Sentii subito il senso di privilegio di avere conosciuto una persona cara e importante. Grazie! Avvocato