Sembra che la pratica più in voga di questi tempi sia quella di rilevare le incoerenze tra la dichiarazione favorevole o contraria al referendum sulla giustizia e le opinioni precedentemente espresse.
Così Il Fatto Quotidiano mette in risalto "La giravolta dell’ex pg della Cassazione: un anno fa bocciava la riforma Nordio, ora è nel comitato della destra per il Sì".
Il riferimento è al dott. Luigi Salvato che in passato si era detto contrario al sorteggio, una delle misure che il Fatto bolla come di "destra".
Destrimane, allora, era anche il suo Direttore Marco Travaglio che qualche tempo fa si era detto favorevole al sorteggio.
Il sorteggio non è giusto se fatto con la mano sinistra e sbagliato se si usa la mano destra.
E' proprio questo modo di porsi di fonte ai quesiti che altera la percezione della sostanza.
La caccia all'incoerenza non argomenta assolutamente nulla.
Ed è una caccia piuttosto facile in entrambi i versanti.
Ad esempio due stimati colleghi come Antonino Di Matteo e Sebastiano Ardita avevano espresso posizioni favorevoli al sorteggio qualche anno fa pur dichiarandosi oggi, con diverse sfumature, sfavorevoli alla riforma costituzionale.
Insomma, c'è chi dice ... ni!

















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