domenica 14 febbraio 2021

Nessuno perderà per sempre



di Rosario Russo - Magistrato  

Alle ore 10,30 del 12 aprile 2018 la competente Commissione del C.S.M. vota per la nomina a Presidente di Sezione del Tribunale di Vigata. 

Concorrono due magistrati, il dott. Fortunato e il dott. Nessuno. 

La Commissione è presieduta dal dott. Malacoda . 

È Fortunato a prevalere e ad ottenere l’ambita carica.


Normale amministrazione si direbbe; se non fosse che successivamente viene sequestra-to il telefonino del dott. Malacoda, le cui chats ‘arricchiscono’ l’episodio d’interessanti circostanze.

Il dott. Caio, Presidente di sezione del Tribunale vigatese, aveva caldeggiato a Malacoda la promozione di Fortunato (oltre che altri incarichi direttivi o semidirettivi del distretto che comprende il circondario di Vigata), con tre messaggi inviati nei giorni 9, 11 e 12 (proprio alle ore 10,30) aprile, facendo capo a comuni interessi correntizi e, soprattutto, invocando il superamento dei problemi di incompatibilità, che temeva potessero ostacolare la promozione di Fortunato. Alle 10,37 del 12 aprile Malacoda gli comunicava che aveva votato per Fortunato. 

Alle ore 9,19 del 12 aprile 2018, messaggiando con Malacoda, il dott. Sempronio, allora P.G. di altro distretto, richiamata la segnalazione del Dott. Caio, aveva sottolineato le qualità professionali di Fortunato, aggiungendo che il problema dell’incompatibilità era stato già affrontato dalla propria consorte, dott.sa Tizia, nella sua qualità di presidente del Tribunale di Vigata, eventualmente «disponibile per un’audizione sul punto». Dopo un messaggio di approvazione («Perfetto. un abbraccio!!»), alle 10,39 Malacoda aveva comunica-to al dott. Sempronio l’esito della votazione in gergo calcistico («4 a 1 Fortunato»), ricevendo, da parte dell’interlocutore, «un grazie davvero anche a nome di Tizia». 

In effetti la dott.sa Tizia, consorte di Sempronio e Presidente del Tribunale di Vigata, in data 12 aprile 2018, tra le 10,44 e le 10,46 scambia con Malacoda i seguenti messaggi: 
Tizia: «Grazie Fortunato è iperbravo. Ero preoccupatissima. Tizia»; 
Malacoda: «Un abbraccio a presto»; 
Tizia: «Un abbraccio».

Posto che il caso ha avuto qualche risonanza sulla stampa, la Prima Commissione del C.S.M., obliando le raccomandazioni di Caio e Sempronio, indaga per incompatibilità ambientale soltanto la dott.ssa Tizia e invoca l’archiviazione. 

In data 13 gennaio 2021 il Plenum approva la duplice motivazione proposta dalla Commissione.

A) LA PRIMA. 
«...non vi è stato alcun contatto diretto da parte della dr.ssa Tizia nei confronti del dr Mala-coda per perorare la nomina del dr. Fortunato: ella non gli ha mai parlato e non aveva neppure il suo numero di telefono fino a pochi minuti successivi alla seduta del 12 aprile, quando, ottenuto il numero del dr. Malacoda dal marito e l’invito a ringraziarlo, gli ha invia-to effettivamente un messaggio. Quanto all’interlocuzione avuta dal dr. Sempronio con il dr. Malacoda, non è dimostrato alcun “incarico” conferito dalla dr.ssa Tizia al marito in tal senso; secondo quanto da lei affermato, ella si limitò a manifestare al marito la propria an-sia per l’imminente decisione del Consiglio»;

B) LA SECONDA. 
- «Seppure si volesse ritenere che la dr.ssa Tizia sia stata, anche implicitamente, concorde con il dr. Sempronio nell’intento di far giungere, suo tramite, delle informazioni sul dr. Fortunato al dr. Malacoda, tale – unica – condotta non inciderebbe sull’immagine di imparzialità ed indipendenza del magistrato, ai fini del trasferimento di ufficio previsto dall’art. 2. Viene in considerazione il caso di un Presidente di Tribunale che fornisce, di propria iniziativa, ad un componente del Consiglio superiore indicazioni su uno dei candidati al momento della decisione sul conferimento dell’incarico di presidente di sezione del proprio Tribunale; si tratta di condotta potenzialmente idonea a determinare una ricaduta negativa sull’immagine di imparzialità del dirigente, il quale manifesta, con tale sollecitazione, un gradimento per un preciso candidato, incidendo pertanto, in modo improprio, sulla procedura comparativa. Tuttavia, nel caso di specie, l’unicità della comunicazione (come si è visto, la dr.ssa Tizia non aveva neppure il numero del dr. Malacoda e non risultano comunicazioni, né precedenti né successive), il contenuto di essa (la comunicazione ha ad oggetto la disponibilità, quale dirigente dell’ufficio, a fornire alla Commissione informa-zioni circa l’insussistenza di una condizione di incompatibilità, astrattamente pregiudizievole per la proposta di nomina, di cui è presupposto il giudizio positivo sulle capacità professionali del magistrato interessato), la totale assenza di qualsiasi riferimento ad elementi diversi dalle doti professionali del collega, come pure la mancanza di altre connotazioni negative della comunicazione, quali potrebbero essere le denigrazioni di altri concorrenti od il suggerimento di impropri “accordi”, sono elementi che inducono a ritenere che nel caso concreto non vi sia stato appannamento dell’immagine di imparzialità ed indipendenza della dr.ssa Tizia tale da pregiudicare lo svolgimento della funzione nella sede occupata ai sensi dell’art. 2 del regio decreto n. 511/1946.».

- «Quanto poi alle comunicazioni del dr. Caio, aventi qualche riferimento all’appartenenza associativa del dr. Fortunato, le stesse non sono evidentemente imputabili alla dr.ssa Tizia».

Se il P.G. presso la S.C. aveva ritenuto legittima l’autopromozione, con tale delibera il C.S.M. ha ora santificato la classica raccomandazione reiterata e concorsuale, che invece (essendo sempre contro qualcuno) costituisce violazione (non solo dell’art. 10 del codice deontologico A.N.M., ma soprattutto) dell’art. 2, 1° lett. d) del D.P.R. n. 109 del 2006, come statuito, con riferimento al caso Palamara, dalle Sezioni Unite (sent. n. 741 del 2020) e dalla stessa S.D. del C.S.M. (sent. n. 139 del 2020).

Per altro, il Plenum poteva sì archiviare ex art. 2 cit., ma avrebbe dovuto rimettere gli atti al P.G., per quanto attiene alla valutazione disciplinare delle plurime raccomandazioni vagliate (come prescrive l’art. 1.1.2. della Circolare sul procedimento di trasferimento di ufficio per incompatibilità ambientale approvata dal C.S.M. il 26 luglio 2017).

Il dott. Nessuno è seriamente preoccupato, avendo appreso che questo era considerato dai Consiglieri un caso-pilota!

2 commenti:

bartolo ha detto...

Cosa fatta, capo ha!
Si rassegni il dott Nessuno. E non solo, considerata la piega:
Questa storia, in cui la sinistra appare con le fattezze del lupo e la destra con quelle dell’agnello, proprio non convince. Vero è che una certa sinistra, soprattutto intranea al PD, ha inciuciato con la magistratura manettara. Ma da qui a dire che Berlusconi e Salvini sono delle vecchie pecore sopravvissute agli attacchi dei lupi ce ne vuole. Infatti i cappi in Parlamento sono stati sventolati dalla Lega Nord Padania, e le leggi che hanno consentito le torture nelle carceri e i processi sommari sono opera, con la regia di quella parte di sinistra, del Polo delle Libertà con golden share Foza Italia.
Per cui, sarebbe opportuno che i tre Poteri dello Stato, finora funzionanti come le tre carticelle del famoso gioco napoletano, rompessero le fila e tornassero ai nastri di partenza, la Costituzione.

francesco Grasso ha detto...

malacoda scende giù da filetti per spiegare qualcosa su come funziona l'olimpo. Bene chiarisce che non è possibile dire che egli sia stato espulso dall'olimpo e pertanto conta di rientrare molto presto. Chi non riesce a capire che un deo, in quanto appartenente alla famiglia degli dei, non potrà mai diventare uomo, avrà tempo per capirlo, oppure peggio per lui. Aveva fatto capire che sarebbe ritornato la prossima settimana(7 feb.) per continuare le lezioni. Ma ieri di lui, nemmeno l'ombra. Ciò che stride è che giletti, nei casi olimpionici, nelle trasmissioni successive fa sempre molti riferimenti e per lunghi tempi. Ieri un silenzio di tomba.