giovedì 6 dicembre 2007

Per il C.S.M. la legge non è uguale per tutti

Fra i tanti paradossi dei casi De Magistris e Forleo, uno dei più gravi consiste nel fatto che il C.S.M. (Consiglio Superiore della Magistratura), che giudica quei colleghi, si rende responsabile di cose identiche a quelle che – ancora non si sa se fondatamente o no – contesta a De Magistris e alla Forleo.

Si contesta ai due colleghi di “parlare troppo” e di “farlo con i giornalisti” e la prof. Vacca, addirittura Vicepresidente proprio della Commissione del C.S.M. che deve decidere sull’eventuale trasferimento dei due magistrati per incompatibilità ambientale, si abbandona senza freni a commenti gravi e decisamente inopportuni con i giornalisti, anticipando l’esito delle pratiche ancora in corso ed esprimendo opinioni indebite ed estremamente pesanti sui due magistrati soggetti al suo giudizio

Si contesta a Luigi De Magistris la “fuga di notizie” relative ad alcune delle sue inchieste e dal C.S.M. vengono dati indebitamente alla stampa, addirittura anche in fotocopia (stando a quanto scrivono alcuni Consiglieri nella richiesta che pubblichiamo), documenti coperti da segreto.

Ieri, 5 dicembre 2007, i Consiglieri del C.S.M. appartenenti alla corrente di Magistratura Democratica hanno chiesto l'apertura di una pratica finalizzata alla adozione di misure per evitare il ripetersi di queste “fughe di notizie”.

Pubblichiamo il testo di quella richiesta.

Ringraziamo vivamente i Consiglieri Cesqui, Maccora, Pepino e Pilato per questa loro giusta iniziativa.

In altra parte di questo blog (a questo link) abbiamo pubblicato notizie relative alla violazione di altre leggi da parte del C.S.M. e al rifiuto di una delibera che introduceva un codice deontologico dei Consiglieri (a questo link).

Per quanto possa sembrare superfluo, sembra doveroso sottolineare che fra coloro che hanno votato contro l’approvazione del codice deontologico vi era anche la professoressa Vacca.

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«Gli organi di stampa di oggi riportano, senza eccezioni, notizie particolareggiate sul dibattito intervenuto in Prima Commissione in merito alla apertura di procedimento ex art. 2 legge guarentigie nei confronti della dr.ssa Mariaclementina Forleo.

Tali notizie sono accompagnate da ampi stralci della contestazione in corso di notifica al magistrato anzidetto nonché di verbali di audizioni testimoniali avanti alla Procura della Repubblica di Brescia acquisiti dalla Prima Commissione.

Di tali atti compaiono finanche riproduzioni fotografiche.

Ciò è stato reso possibile – ed anzi espressamente perseguito – mediante una "fuga di notizie" in palese e macroscopica violazione di elementari doveri deontologici e dell'obbligo del segreto esplicitamente imposto ai partecipanti ai lavori della commissione dall'art. 19, primo comma, del regolamento interno (essendo le sedute di commissione «non pubbliche» ai sensi del comma 5 dello stesso articolo ed essendo per di più intervenuta, nel caso specifico, apposita deliberazione della Commissione in data 31 ottobre 2007 con la quale è stata disposta la segretazione della pratica in questione ai sensi dell'art. 19, secondo e terzo comma, del regolamento citato).

Violazioni e atteggiamenti come quelli descritti creano profondo e giustificato sconcerto nella pubblica opinione e nella magistratura e recano grave discredito alla istituzione consiliare.

Di qui la necessità che, eventualmente previo dibattito in plenum, il Comitato di presidenza e le competenti commissioni provvedano alla adozione o alla proposta di specifiche e adeguate cautele, sia in sede amministrativa che mediante opportune modifiche regolamentari, al fine di evitare il ripetersi di situazioni siffatte (purtroppo non nuove e inutilmente stigmatizzate, da alcuni di noi, anche in tempi recenti e finanche nei giorni scorsi in relazione alla medesima vicenda);

per queste ragioni

chiediamo l'apertura di apposita pratica da sottoporre in via di urgenza alle competenti commissioni (e alle altre articolazioni consiliari che il Comitato di presidenza riterrà di individuare), al fine di predisporre nei tempi più brevi le cautele necessarie ad evitare il ripetersi di fughe di notizie sulle attività consiliari coperte da segreto.

Elisabetta Cesqui, Ezia Maccora, Livio Pepino, Fiorella Pilato»


9 commenti:

Anonimo ha detto...

FINALMENTE !

E CHE SI VADA AVANTI SINO AD UNA RISPOSTA CONVINCENTE!

E' ORA DI FINIRLA CON LA LOGICA DEI "FIGLI" e "FIGLIASTRI"!

Anonimo ha detto...

Dopo una dichiarazione del tenore "De Magistris e la Forleo sono cattivi magistrati" e "devono fare le inchieste e non gli eroi", un qualsiasi membro del CSM con un minimo di dignita´ si sarebbe dimesso.
I tempi di giuda non sono ancora finiti.

Anonimo ha detto...

Sono contento di avervi scoperto. Vi ho letto con interesse. Ciò che credevo essere un sussurro indistinto della mia coscienza lo ritrovo in questi scritti, meglio, molto meglio, di come vi ero pervenuto in solitara riflessione. Grazie.
Avv. Cosimo Saracino, Sava (TA)

Anonimo ha detto...

Fare nomi non è opportuno, ma nella Prima Commissione del CSM c'è un componente che sarebbe stato sommamente opportuno non partecipasse alla votazione, essendo espressione di una "corrente" di cui è esponente di punta noto magistrato da tempo in conflitto con Clementina Forleo.
La mancanza di un codice deontologico, che non si è voluto approvare, reca anche queste conseguenze.

Anonimo ha detto...

Post scriptum: spero di non floodare questo bellissimo blog, ma devo far rilevare che poco fa è uscita una dettagliata notizia sul presumibile avvio della famigerata procedura ex art. 2 anche nei confronti di Luigi De Magistris, sulle motivazioni e sugli orientamenti in seno alla commissione.
Chissà chi è la relatrice?
Sempre lei: LETIZIA VACCA!!!
Non pubblico il link perché è lunghissimo e temo esca spezzato, comunque la notizia si trova in Alice News.
Basta così ... la Vacca se ne deve andare!!! Il suo comportamento è destabilizzante e inaccettabile!!!

Anonimo ha detto...

Mi associo alla richiesta di dimissioni dei componenti del CSM che non hanno dato prova di riservatezza, moderazione, continenza,terzieta' e finanche equilibrio (quello che pretendono dagli altri), perche' nessun commissario, in nessun esame, si sognerebbe mai di trattare l'esaminato come questi signori hanno trattato la Forleo in corso di audizione e potrebbero mai riferirne nei modi che abbiamo purtroppo dovuto leggere sulla stampa.
Sarebbe da pensare anche una sanzione (salva l'azione per danni che in via civile i magistrati ingiustamente maltrattati potrebbero esperire, a mio parere), per la inammissibile fuga di notizie e documenti secretati dal CSM.
Su questo ed altri blog apriamo una sottoscrizione in tal senso.
Presto ed in tanti

Cinzia ha detto...

Gent.le Redazione,
mi trovo in imbarazzo dopo aver letto l'ultimo articolo da Voi pubblicato, che per altro condivido pienamente. Mi spiego. Ho appena richiesto la pubblicazione di un commento all'articolo precedente (Beha) esprimendo la mia indignazione, proprio dopo aver letto uno stralcio dell'audizione, appunto; tutto ciò senza considerare che ho potuto indignarmi proprio grazie al problema che l’articolo mette in evidenza, in altre parole perché c'è stata una fuga di notizie.
"Violazioni e atteggiamenti come quelli descritti creano profondo e giustificato sconcerto nella pubblica opinione e nella magistratura e recano grave discredito alla istituzione consiliare". Questo dice l'articolo.
Oggettivamente, mi sento di aver preso una posizione senza aver atteso la conclusione di questa vicenda, ma non credo di aver avuto una percezione sbagliata leggendo il contenuto dello stralcio. L'aula consiliare, mi sembra che lo abbia guadagnato facilmente e senza averne alcuna vergogna, il “grave discredito”.
Dovrei sentirmi in colpa per questo?!

Gennaro Giugliano ha detto...

Buongiorno a tutta la redazione,il mio sintetico pensiero è il seguente,l'attuale CSM non è rappresentativo della cittadinanza italiana e va sciolto,con la costituzione di un nuovo organo i cui membri ( solo magistrati) non devono in alcun modo appartenere a nessun partito politico. Anche il presidente deve essere un magistrato e non deve appartenere a nessuna corrente politica e non deve superare i 60 anni ( meglio se piu giovane) Tutte le decisioni prese all'interno del nuovo organo devono per legge essere rese pubbliche e messe su internet,abolizioni di tutti i segreti istruttori e della privacy,tutto deve essere fatto alla luce del sole,in tale organo come in tutte le cariche istituzionali non possono partecipare e lavorare,figli,parenti prossimi,tutti devono essere lasciati liberi di lasciare dichiarazioni a mezzo stampa,media senza nessuna preclusione,rispettare un codice deontologico univoco per tutti,basta con tutte queste manfrine e disordini di natura politico/intellettuale all'interno degli stessi organi, vi è bisogna di pulizia,il mio invito alla maggioranza dei magistrati rimane quello di prendere le distanze dall'attuale organo che ritengo inquinato nei sue membri al 100 % e non garante delle piu elementari norme costituzionali e giuridiche del paese

Anonimo ha detto...

Domandina facile facile :

Chi ha screditato di piu' la Magistratura, Clementina Forleo e Luigi de Magistris o le tante manovre dei vertici del CSM e della Cassazione appiattiti sui desiderata dei potenti?

Se la Magistratura esce da questi mesi con le ossa rotte e' perche' ormai sono chiari i meccanismi delle carriere, le indulgenze per i collusi, tali riconosciuti anche in forza di giudicati penali, e di molti protagonisti di queste storie folli sono note le gesta che li hanno condotti ai posti di prestigio che occupano.

Aspetto una risposta.