martedì 11 marzo 2008

Il programmino



di Claudio Fava
(Giornalista. Parlamentare europeo)


da Itaca News dell’11 marzo 2008

Il Partito Democratico ha deciso di darsi un suo programmino siciliano e ne ha affidato la stesura al magnifico rettore dell’università di Enna Salvo Andò.

Che ha scelto come incipit il logoro riferimento ai professionisti dell’antimafia.

“Ogni processo di trasformazione sociale - scrive il Magnifico - rischia di impantanarsi se si propone il tema della mafia come esercizio violento del potere dell’antimafia come professione, nei termini in cui lo poneva Leonardo Sciascia”.

Ma c’era proprio bisogno di fondare un nuovo partito per tirar fuori dal fondo del barile espressioni come esercizio violento del potere dell’antimafia?

Bastava andarsi a rileggere la relazione del senatore Andreotti all’ultimo congresso della DC a Palermo.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

"Bisogna che tutto cambi perché nulla cambi"...ha detto un altro illustre Siciliano...certe cose non cambiano...
Cordiali saluti a voi tutti. Vi leggo sempre con interesse.
Paola Risi

Anonimo ha detto...

Beh da un prescritto accusato di scambio di voti con un clan mafioso che si aspettava Claudio Fava?

Con questa gente vogliamo cambiare il paese?

Il PD nasce come nuovo soggetto politico? Ma siamo proprio sicuri? E di nuovo che propone? Anzichè la lotta alla mafia, la lotta all'antimafia?

Bene... perchè è proprio questo il messaggio che sta arrivando alla gente... alla società civile... dagli incivili...

Credo che ci vorrà ancora molto tempo affinchè qualcosa cambi concretamente, forse un crack... forse una rivoluzione... democratica o civile...

comunque sia tutto dipende dalla società stessa, poichè ritengo che essa stessa è responsabile del proprio futuro nel bene e nel male, e finchè si mostrano in tanti completamente disinteressati al mondo della politica o finchè lo prendono come un gioco, come da tifosi di una squadra di calcio e finché i vari amministratori locali continuano a prostituirsi ai vari partiti politici in cambio di piaceri e favori... questo paese rimarrà sempre condannato alle solite vigliaccherie e sopraffazioni dei più furbi... si fa per dire... io li definisco semplicemente traditori... e come tali dovrebbero essere trattati.

Anonimo ha detto...

Non è che Fava ha letto troppo in fretta? Alla frase sembra mancare una virgola. Anziché "come esercizio del potere dell'antimafia", sia invece ...esercizio del potere, l'antimafia...
Personalmente l'idea che l'antimafia (così come tante altre forme di lotta al Male - la maiuscola è ironica) non debba diventare o essere una professione non mi sembra minimamente scandalosa. Al contrario.